Recensione Minolta DiMAGE Scan Elite 5400
Gamma cromatica (gamut)
Non avendo strumenti per la misurazione diretta della gamma cromatica (capacità dello scanner di riprodurre colori molto distanti tra loro in saturazione, tonalità e luminosità), ci limitiamo ad analizzare il profilo ICC di correzione colore appena realizzato.
I profili di correzione contengono infatti anche una descrizione (non sempre accurata) dei "confini cromatici" del dispositivo; a tale scopo possono quindi dare un'indicazione sul gamut riproducibile.
Nella fattispecie, abbiamo ottenuto un volume di gamut pari a circa 2'000'000 unità (molto ampio!), e un grafico di questo tipo:
Come si vede, la gamma cromatica (sia pur approssimativa) del Minolta Scan Elite 5400 eccede lo spazio colore AdobeRGB (che ha un volume di gamut di circa 1'300'000 unità). Questo suggerisce di adottare, per la lavorazione e l'archiviazione delle scansioni, uno spazio colore più ampio, come il ProPhoto RGB.
Spazi colore così ampi necessitano di una profondità di 16 bit/canale (48 bit totali per RGB) per evitare posterizzazioni o altre imprecisioni.
Gamma dinamica
La gamma dinamica è la capacità dello scanner di riprodurre contemporaneamente tonalità molto scure e molto chiare, senza troncamenti ("clipping").
Per misurare la gamma dinamica usiamo il già citato software di analisi Imatest, in abbinamento con la mira ottica a norma ISO-21550 TEC-240 versione 6.0D di image-engineering.de, con densità massima 6.3D e gamma dinamica totale 6.17D, che scansioniamo massimizzando l'esposizione (senza però "bruciare" il pattern più chiaro).
Per confrontare meglio i valori provenienti da scanner diversi tra loro, usiamo una scansione ridimensionata a 2000 punti per pollice.
Ecco il risultato dell'analisi:
Il software Imatest descrive la gamma dinamica in termini di valori EV; prendendo in considerazione la tabella sulla destra e valutando il solo valore corrispondente a un rapporto segnale/rumore medio-alto, vediamo che la gamma dinamica complessiva del Minolta Scan Elite 5400 è di 9.16 EV.
Poiché questo scanner può effettuare il multicampionamento, abbiamo analizzato anche l'effetto di questa funzione, che permette di ridurre il rumore elettronico introdotto dallo scanner. Dato che il rumore elettronico è visibile soprattutto nelle zone scure dell'originale, il multicampionamento dovrebbe, almeno in teoria, permettere un miglior rapporto segnale/rumore sulle zone ad alta densità.
Vediamo se questo si traduce anche in un aumento della gamma dinamica:
Confrontando gli stessi parametri con il caso precedente, vediamo che l'attivazione del multicampionamento 4x ha abbassato sensibilmente il rumore di fondo.
Sul grafico questo è evidente dal riquadro centrale "Noise: R, G, B, Y": notare che l'asse verticale ha ora 20, e non 100, come valore massimo.
La sezione "Noise Spectrum" in basso a destra ci dice che si è particolarmente ridotta la componente ad alta frequenza del rumore (che mostra, grossolanamente, il caratteristico andamento 1/f dei dispositivi elettronici).
Nel complesso, la riduzione di rumore portata dal multicampionamento consente di "leggere" meglio le zone più scure e porta un bel miglioramento della gamma dinamica, di 2 EV: da 9.14 a 11.3 EV.
Questo buon risultato rende ancor meno sopportabile il difetto del banding/scalettatura quando sono contemporaneamente attivi Digital ICE e multicampionamento!
A titolo puramente accademico, vediamo cosa succede impostando il multicampionamento al massimo, cioè 16x.
Si tratta di un valore non utilizzabile all'atto pratico, in quando i tempi di scansione diventano lunghissimi e lo scanner sviluppa una discreta quantità di calore. Calore che può accentuare la curvatura della pellicola compromettendo la messa a fuoco.
Non si notano miglioramenti degni d'interesse tra 4x e 16x.
Tradizionalmente, la gamma dinamica di uno scanner si esprime non in EV ma in differenza Dmax - Dmin: massimo intervallo di densità dell'originale in cui lo scanner è ancora in grado di distinguere dettagli.
Analizzando il grafico della risposta dello scanner ai pattern della mira ottica, e conoscendo i valori di densità della stessa, possiamo affermare che il Minolta 5400 ha una gamma dinamica pari a circa 3.8 D (Dmax circa 3.9, Dmin circa 0.1).
Più interessante, però, è l'analisi della linearità di risposta al crescere della densità.
Lo scanner mostra una risposta lineare fino a una densità di circa 3.4 D, un buon risultato; oltre questo valore, la sua capacità di registrare la differenza di luminosità peggiora.
Questo significa che le zone dell'originale con densità superiori a 3.4 non vengono riprodotte con il giusto contrasto, subendo un appiattimento della dinamica.
Si tratta, nel complesso, di una prestazione molto buona (migliore, ad esempio, del Nikon SuperCoolscan 8000 ED), che non crea ostacoli alla scansione anche di originali scuri. Basti considerare che l'intervallo di densità massimo di una diapositiva "difficile" come la Fujifilm Velvia RVP50 è di circa 3.6 (Dmax = 3.8, Dmin = 0.2).
Fernando Carello - 17/12/2012