Recensione Minolta DiMAGE Scan Elite 5400
Flare e blooming
Il Minolta Scan Elite 5400 non ha mostrato significativi problemi di flare (riflessi parassiti e perdita di contrasto dovuti all'obiettivo); su originali con zone di forte controluce, però, mostra un pochino di blooming (fenomeno del travaso di carica tra celle vicine di un sensore CCD).
Vediamo un esempio: un particolare preso da una diapositiva con la luce del sole che filtra tra le foglie di un albero. L'originale ha già un po' di fringing (bordi colorati dovuti ad aberrazione longitudinale) originato dall'obiettivo della fotocamera, ma la scansione ha leggermente accentuato e modificato il difetto, segno che anche lo scanner ci ha messo un pochino del suo.
Va detto che il difetto è di entità molto ridotta ed è visibile solo in casi difficili. In generale, il Minolta Scan Elite 5400 gestisce bene gli originali molto contrastati.
Ridotta profondità di campo
L'obiettivo più nitido del mondo serve a poco se non si riesce ad avere tutto il fotogramma a fuoco.
Per raggiungere risoluzioni molto elevate e ragionevoli velocità di scansione, su molti filmscanner vengono impiegati obiettivi con aperture relativamente elevate e conseguente ridotta profondità di campo.
Poiché la pellicola tende naturalmente ad incurvarsi, sia in telai che in striscia, bisognerebbe almeno che i portapellicola riuscissero ad appiattire bene la pellicola.
Purtroppo non è questo il caso: come si è visto all'inizio, il portanegativi del Minolta 5400 lascia molto a desiderare come rigidità e sistema di chiusura. Quindi mettendo a fuoco il centro della pellicola i bordi sono spesso fuori fuoco, e viceversa.
Nell'esempio qui sotto si è scelto il punto di messa a fuoco sul centro del fotogramma (ritaglio di sinistra) e il bordo della pellicola risulta sfocato:
Per alcuni scanner è possibile acquistare portapellicola opzionali, più efficaci (ad esempio con l'impiego di vetri), ma non ci sono opzioni per il Minolta Scan Elite 5400.
L'unica possibilità è quella del focus stacking. Si tratta di effettuare una serie di scansioni con valori di messa a fuoco spaziati in modo regolare, coprendo l'escursione necessaria ad avere nitide tutte le parti del fotogramma.
Le scansioni così ottenute vanno elaborate con un apposito software, come Helicon Focus della Helicon Soft; il risultato finale è un fotogramma nitido in tutte le sue parti (in questo esempio, il bordo era un po' meno nitido del centro sull'originale):
Si tratta, purtroppo, di un procedimento lungo e noioso; inoltre Helicon Focus, specie nella versione a 64 bit (consigliabile per comporre scansioni ad alta risoluzione), non è particolarmente economico.
Fernando Carello - 17/12/2012