https://www.youtube.com/watch?v=sW5u-7pI4ig
https://www.youtube.com/watch?v=wgkR_EmDEdg
gironzolando qualcosa si trova, questa volta in francese
giampiero

Certo che questi Australiani non badavano a spese...

Linhof Technika trainee Photographers of Australian Air Force RAAF Base East Sale, Victoria, ca. 1970b

Non pensate che abbia mollato ..

Sul fotografare con la Master Technika a mano libera ci sto ancora pensando, anche se ho il dubbio che quelli che sostengono che sia improponibile abbiano un ragionevole argomento. Pensate solo al traffico di cambiare obiettivo sul campo (leveraggio diverso per l'accoppiamento con il telemetro, calibrazione fatta alla Linhof )

Improponibile non nel senso che non si possa fare, ma nel senso che - dopo tre scatti a mano libera fatti per il gasamento della novità - la fatica dei pesi e la complicazione procedurale (mi conosco) faccia si che la macchina venga usata sul cavalletto come una normale 4x5.

Ma allora si apre tutto un discorso su che 4x5 "field" comprare, e la Linhof Master Technika non è necessariamente la scelta giusta (per me). La Technikardan invece ... ma $$$$$$$ !!!

Tendenzialmente:

1. Vorrei comprare un banco ottico nuovo, per sostenere l'industria del GF. Meglio ancora se italiano.

2. Qualcosa di "mostruosamente" trasportabile. Ho una Sinar 4x5, ma è l'ottima e intrasportabile P2. La mia Phillips 8x10 è un banco fantastico come trasportabilità, messa in opera, smontaggio etc. La 4x5 deve essere un deciso passo in avanti. Ci sono delle 4x5 "field" che pesano come la mia Phillips, che me ne faccio? Un esempio di passo avanti sarebbe la Horseman 45FA, un piccolo gioiello e sarei pure disposto a convivere con le sue importanti limitazioni (ma vedi 1 sopra).

3. Devo convincermi a digerire la filiera [scansione_4x5 --- elaborazione in PS --- generazione di negativo digitale --- stampa a contatto]. Non ho nessuna intenzione di acquistare un ingranditore, infatti. E stampare a contatto una 4x5 e tenersi la fotina piccolina non mi dispiace concettualmente (con alcuni soggetti), ma potrebbe essere una scelta veramente estrema.

Di Italico c'è Stenopeika e Gibellini, direi.

La TK (due versioni: l'originale 45 e l'attuale 45S) non la consiglio senza prima raccomandare di provarla. Il particolare sistema di costruzione ha i vantaggi di stipare un vero e proprio BO in uno spazio ridottissimo. Un BO per di più dotato di amplissime possibilità di movimenti macchina ed in grado di accogliere lenti dal 35 al 450 mm (che non è poco). Ma le manovre di apertura e chiusura non sono nè immediate, nè foolproof.
C'è chi apprezza molto la TK e chi la odia. Quindi, non consiglio un acquisto ad occhi chiusi.
Nell'usato si trovano discrete occasioni a prezzi comunque mediamente sensibilmente minori della Technika (a parità di anzianità/condizioni).

La Gibellini sta producendo una serie di apparecchi, anche con utilizzo di materiali particolari, interessante.
Anche Stenopeika si è evoluta costantemente nelle sue offerte.

Il 4x5" a contatto, è davvero una scelta particolare...

Citazione:

Se mi capita un'occasione di TK 4x5 prima di fare qualunque cosa ti contatterò, grazie della dritta.

Citazione:

Ma no dai se lo fai tre volte dopo lo fai ad occhi chiusi. Ho trasportato la TK in tanti cantieri e l'ho aperta e chiusa mille volte senza problemi. Io che non ho alcuna manualità lo potevo fare anche su un ponteggio. MXA che mi sembra uno molto più capace di me nell'armeggiare macchine, dopo i primi 20 secondi (giusto per capire come si fa) lo farebbe ovunque senza problemi. Io consiglio vivamente questa macchina piccola leggera e precisa. All'epoca, quando ero più giovane e soprattutto più sperimentale, avevo fatto una piastra in legno su cui montavo la TK aperta e me la portavo al collo tipo reflex.Non era agevole e scattavo senza guardare troppo, un po' ad occhio, era giusto il brivido di sprecare qualche piana in luoghi dove non era consentito il cavalletto.

Citazione:

Sono senza parole. Solo ammirazione.

Non avrei mai immaginato di ricevere ammirazione per questi esperimenti! grazie!!

Hai anche tutta la mia ammirazione e mi piacerebbe vedere questi scatti.

Questa discussione è un costante tormento: l’idea della Master Technika è sempre lì che gira...

devo recuperarli ci provo

Come affermato in un mio intervento precedente ritengo l'uso a mano libera alquanto complicato.(Weegee usava una speed graphic è vero ma con annesso flash.Ritengo, per chi ha interesse e piacere, la Master Tecnika ancora la migliore per un uso a mano libera anche se i costi di acquisto di un buon usato sono alti.Con la stessa cifra di una MTC usata si acquista una macchina nuova.
Se si vuole rimanere in Italia oltre a Gibellini o Stenopeika c'è Bomm a San Cesareo(Roma) che produce una ottima 4x5 anche se i tempi di attesa per la consegna si aggirano intorno a 5/6 mesi.Un mio amico ne ha ordinata 1 intorno a Marzo e gli verrà consegnata non prima di Natale.(I tempi di consegna un pò dilatati Forse causa Covid).I costruttori sono molto disponibili infatti nei prossimi giorni, passata l'ondata ferragostana, accompagnerò il mio amico a visitare il laboratorio perchè vuole scegliere la finitura della fotocamera.
Non appena possibile le mie impressioni.

Bella macchina la Bomm, sembra ben costruita e pensata. Molto irritante nel sito - tipico vezzo europeo, fortunatamente sempre meno praticato - il nascondere il prezzo.

Guardato il sito Bomm. Concordo con Mxa sulla critica della mancanza di un listino prezzi.
Mi pare abbastanza evidente la volontà di richiamarsi ad alcune estetiche e funzionalità che erano proprie delle Ebony. Chissà se vi si richiamano anche i prezzi. Sembrano comunque effettivamente concepite e realizzate con grande cura ed ottima scelta dei materiali, quindi c’è da attendersi un costo medio-alto.
Quando andate col tuo amico a controllare il lavoro, chiedigli per favore dove registrano il piano di fuoco della pellicola, dal momento che hanno scelto - a mio parere curiosamente - di porre la lente di Fresnel al disotto (verso l’obiettivo), piuttosto che al di sopra (verso il fotografo) del vetro smerigliato, dove si trova di solito (nelle Linhof, Sinar, Cambo, Toyo, Horseman solo per citarne alcune).

Nella ricerca della mia folding ideale 4x5 il mio punto di partenza è la Phillips 8x10:

Peso: 3800gr, quindi vorrei stare molto vicino ai 2 chili per la 4x5

Movimenti posteriori: solo basculaggio verticale, non sono disposto ad aumento di peso e/o perdita di maneggiabilitá per avere altri movimenti dietro

Tempo di apertura e chiusura del banco: meno di un minuto

Ingombro da chiusa: compattissima, senza sporgenze che si impigliano nello zaino, manopoline che sporgono troppo, etc — sembra una banalità ma non lo è per niente

Estensione soffietto: minimo sindacale 330mm

Piastra: Linhof Technika

Attacco cavalletto: Preferibilmente a doppia vite, ma forse posso compromettere visti i (bassi) pesi in gioco

Vetro smerigliato: fresnel

Comodo maniglione

Soffietto: mi deve permettere di sfruttare tutti i movimenti davanti con un 75mm (specialmente shift verticale)

Inserimento porta pellicola: morbidissimo, preferibilmente con leva

Manca il maniglione, tutto il resto è Technikardan!

Mia faccia deplorevole a parte (chiedo venia, ma il caldo mi uccide), ho messo su youtube un filmato molto, molto alla buona con le manovre di apertura/chisura della TK (normalmente sono più veloci: nel filmato ho girato la fotocamera più volte per fare notare le manovre da eseguire su entrambe la standarde. Ma questo non è ovviamente necessario nella realtà operativa). Così, tanto per farsi un'idea.

TK apertura/chisura

Molto chiaro il video. Col soffietto morbido poi si fa anche meno fatica nel ripiegamento delle standarte perchè fa meno resistenza. Grande invidia per la testa Linhof complimenti!

Rispondo a Luciano sul prezzo della Bomm: siamo, completa di tutto, a 2300 euro inclusa la custodia ,per il trasporto e la conservazione,costruita anch’essa artigianalmente.Per quanto attiene la domanda dove registrano il piano di fuoco chiederò lumi e dettagli.
La macchina Bomm mi pare ottima anche se il bianco del materiale che usano per le guide di scorrimento delle standarde mi pari stoni con il legno della struttura. Mettere insieme un materiale naturale come il legno con qualcosa ,che per carità sarà funzionalissimo, ma di origine chimica rappresenta un neo. Si citava in un intervento la Ebony e mi pare che ci fosse un equilibrio formale e di materiali insuperabile avvicinato solo dalla Lotus o dalle Walker Cameras che purtroppo non produce più la 4x5.La Walker ancora in produzione sono camere in materiale iniettato ma sono coerenti in tutto

Guardando il video di Luciano un po' di ragione ce l'ha. Dipende molto dal modo di fotografare. Il traffico di aprire e chiudere non è paragonabile a quello di una classica folding (nel senso che è molto più macchinoso). Però la flessibilità è fenomenale, quando chiusa è compattissima ed è proprio una gran bella macchina.

Ci sono fotografi che stanno in un posto pochissimo, danno una sguardata sul vetro smerigliato e poi si spostano da qualche altra parte alla ricerca di un'immagine migliore (e in molti casi non è consigliabile camminare con cavalletto in spalla e banco attaccato e pure aperto con obiettivo appeso). Per questi la TK è un disastro. Apri-chiudi, apri-chiudi dieci volte in una uscita e vai fuori di melone.

Poi ci sono quelli che stanno in un posto per 30 minuti e "lavorano" l'immagine prima di scattare o andarsene. Per questi la macchinosità della TK (paragonata a quella di una vera field) non è un problema.

Insomma, dipende molto dallo stile di fotografare che uno ha.

La TK è proprio bella peccato che sia difficile da trovare. Magari è la pausa estiva, ma sono un paio di mesi che bazzico sulla Baia (curiosando per la storia della Master Technika) e ho visto in Europa pochissime TK e tutte 6x9, oltretutto. Sembra che chi ha una 4x5 se la tenga stretta ...

Hai ragione. La TK non è immediata come le classiche folding. Una volta aperta però, dispiega possibilità - ad esempio la facilità ed ampiezza di decentramenti con grandangolari estremi (chiaramente usando il soffietto floscio che è accessorio indispensabile e che è utilizzabile sul campo con lenti fino al 150mm) - che le folding di solito possono solo sognare.
Personalmente studio la scena usando una semplice cornicetta di cartone rigido con al centro ritagliata una finestra 4x5” e piazzata ad una distanza di visione grosso modo corrispondente alla lunghezza focale utilizzata. Soluzione ancora più comoda e precisa sarebbe avere un mirino multifocale Linhof (che purtroppo non possiedo). A quel punto la macchina viene aperta e piazzata solo quando si è ormai deciso di scattare.
Poi, se entrambe le soluzioni su prospettate risultano indigeste, allora certamente la TK non può essere la prima scelta.

PS il prezzo della Bomm non sembra male, anche se naturalmente bisognerebbe valutare la macchina dal vero.