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2 Utenti anonimi
Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Torno a bomba, leggermente. Provando a togliere un po di peso alle parole...che spesso carichiamo di senso e di sensi oltre quello che vorrebbero dire.
Chi scrive e chi legge, provi quel piccolo sforzo di chiedere cosa si vuol dire con quella parola e forse emergerebbe quel senso che aiuterebbe a comprendere. Quando Pluto parla di "una geometria degli elementi che per un istante si costituisca secondo una disposizione minima" mi sento di poter fare mia questa affermazione ogni volta che vado in quelle realtà "caotiche" dove forte è la presenza umana. Non tanto la realtà delle architetture, o del paesaggio, ma quella delle persone nelle loro relazioni. Per me la sfida a sottrarre è li, dove c'è l'uomo. Forse Falcopardo intendeva qualcosa di simile, così ho inteso. Non è detto che sia possibile, diciamo che é una ricerca del possibile. Si appoggia su un metodo? Per quanto mi riguarda più che un metodo questa é una ricerca che fa parte di un approccio che si alimenta anche con la professione, ma sarebbe interessante capire cosa si intende con metodo e quale sia per ognuno di noi, quando ovviamente c'è. Un ultima cosa, spesso si fanno collimare sottrazione a minimalismo, ma é questa l'unica strada ? sottrarre vuol dire togliere ? Le bellissime foto di Kenna sono al contempo foto dove si sottrae e si toglie, ma é l'unica strada per seguire la leggerezza di Calvino ? Direi di no, ma allo stesso tempo mi rendo conto che la presenza umana crea una "tensione" che forse con la leggerezza non dialoga come si vorrebbe. Forse. La natura, gli edifici perchè geometrici, riconducibili a "forme buone", appaiono più contemplativi e per questo apparentemente più leggeri... Ditemi voi. bs marco
Inviato: 2/1/2007 11:22
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La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi. A. Gilardi www.mbphoto.it www.flickr.com/photos/marcofluens .................. |
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Scusami Marco(Samuel) ma vorrei chiarire con Marco(Pamar)...
Renzo nel suo prima intervento scrive: "io penso che stiamo discutendo di un falso problema, nel senso che a meno di ricercare l'affollamento per esaltare il caos, a tutti piaccia fotografare l'essenziale. Il vero problema e' riuscirci, trovare sul momento la concentrazione necessaria per ricercare ed eliminare il non indispensabile e inventare il modo di poterlo fare." Quindi leggendo con uil mio povero italiano capisco ben altro da quello che tu Marco sostieni. Proseguiamo poi con. "E' il mio cruccio, il mio dilemma: amare i supergrandangoli e riuscire ad inquadrare l'essenziale.. forse la prima cosa da fare sarebbe rinunciare sono proprio i grandangolari, ma non e' facile, io "vedo" grandangolare e poi mi piace la sfida, anche se e' ardua." Che cosi scritta suona ben diversa da come tu la vedi. E poi Marco(Pamar) sei liberissimo di scrivere e pensare quello che credi, e smettiamola con le menate che quello che io penso io lo ritenga giusto...... Che cosa ritengo giusto? che se Renzo è felice delle sue nuove rotelle in teflon per la Shen hao e io non ci metto naso perchè non mi interessa (ed ATTENZIONE Renzo fà bene a postare il suo intervento perchè puà essere utile ad altri e tecnicamente è interessante) non vedo il perchè quando uno ritiene un Topic inutile ("...io penso che stiamo discutendo di un falso problema, nel senso che a meno di ricercare l'affollamento per esaltare il caos, a tutti piaccia fotografare l'essenziale...") debba svilire un Topic avviato da altri che evidentemente non credono di discutere di falsi problemi....si chiama democrazia e tu in quanto moderatoro la dovresti vigilare. Che poi Renzo volesse esprimere altro mi spiace non averlo capito .....ma come non l'ho capito io non l'hanno capito almeno altre 2 persone di quelle intervenute.....in 3 su 7 è una media interessante!!! Scusate a tutti per l'OT ma mi premeva far presente quanto sopra, mi scuso anche se i miei toni da Corsaro possano urtare qualcuno....per me comunque è argomento chiuso. Rispettavo Renzo e Marco(Pamar) e gli rispetto ancora e a maggior ragione, credo che il chiarirsi sia prerogativa inalienabile di questa community....grazie.
Inviato: 2/1/2007 12:05
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Credo che ci sia stato anche un problema di terminologia.
Quando Renzo ha parlato di "barare" parlando con Candidus, intendeva dire che esercitando il minimalismo su nature morte in un set appositamente predisposto vicino la finestra, non si incontrano gli stessi problemi che si hanno sul campo fotografando architettura e paesaggi. In altri termini, non stava accusando Floriano di essere un baro in termini generici o di posizione nella discussione, ma semplicemente, in modo scherzoso (anche se sappiamo che quando si usa un termine offensivo come "baro" servono precauzioni particolari scrivendo online...), intendeva che l'esercitare il minimalismo nella composizione e illuminazione dello still life in studio non porta necessariamente all'acquisizione di nuovi strumenti usabili sul campo. Si puà essere o meno d'accordo con questa obiezione di Renzo, però la vedo legittima e non offensiva... poi da lì, da questo uso probabilmente poco chiaro del termine "barare", si sono urtate alcune sensibilità e quindi la discussione ha preso una piega manichea. Fer
Inviato: 2/1/2007 12:12
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Sono allibito. Mi dispiace ma evidentemente ragioniamo in modo completamente diverso. Tu mi vieni a parlare di democrazia e contemporaneamente inviti un altro utente ad evitare di postare in un topic perchè pensi che stia svilendo con le sue "legittime considerazioni" il topic stesso. Io parto dal presupposto che ognuno é libero di postare i propri pensieri se in maniera educata e civile. L'intervento in questione tale mi sembra ed ha inoltre, a mio modo di vedere sollevato interessanti interrogativi. Inoltre visto che mi tiri in ballo come moderatore vorrei precisare che tutti i miei interventi sono stati fatti da semplice utente e non da moderatore, ma che nel caso tu dovessi insistere nel "consigliare" ad un altro utente di non partecipare ad una discussione senza alcuna motivazione plausibile allora interverrචcome tale. Marco(pamar5)
Inviato: 2/1/2007 12:25
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Ragazzi (vabbè era per dire...) attenzione al meccanismo di citare pezzi di un altro 3ad in un contesto di discussione personale...non porta quasi mai a nulla, perchè diventa un "gioco" a prendere le parole che servono per dimostrare quello che si vuole. E se proprio interessa fare il botta e risposta sulle altrui parole allora varrebbe la pena fare un bell'OT.
A me questa discussione interessava... Il bello è che questa pesantezza, intesa come forme del discorrere nella quale si sovrabbonda di sensi polemici, viene fatta in un topic sulla leggerezza !! bs marco
Inviato: 2/1/2007 12:44
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Marco(Pamar)
sono allibito io pure Io NON ho invitato Renzo a non partecipare (lo avrei chiaramente scritto) ho solo scritto che trovo inutile partecipare ad un Topic che non interessa per il gusto di stopparlo...se per questo vuoi intervenire come moderatore fai pure ma........ Pure a me interessava l'argomento trattato, ti pregherei Marco (se vuoi e se pensi sia corretto)una volta che hai letto di cancellare tutto quello che non serve tenendo buono il penultimo intervento si Marco(Samuel) per riprendere quello che era un Topic interessante. Pace e bene a tutti
Inviato: 2/1/2007 12:51
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Ciao,
meno male che qualcuno capisce quello che a volte purtroppo maldestramente, volevo dire. Pero' c'e' anche chi ci si mette di buzzo bono a non voler capire. L'espressione " falso problema" e' infelice, lo ammetto, ma volevo semplicemente dire che e' proprio una delle problematiche piu' discusse in campo fotografico, un problema pressoche' di tutti, salvo intenzioni volutamente contrarie, e di non facile risoluzione. L'uso di un microset puo' essere di ausilio per un esercizio mentale, ma nella pratica, almeno nel mio caso, e' di scarsa utilita'. Il termine "barare" in termine scherzoso, voleva alludere a questo, e mi aspettavo da Fabiano un suggerimento su qualche diverso modo di allenamento, non uno sdegnato arroccarsi dopo essersi soffermato soltanto sul significato di una parola non recepita nel modo dovuto. Rinnovo qui la mia stima per Fabiano e mi impegno a soppesare di piu' le parole ma lo esorto di cuore a non centellinare ogni mio verbo usato alla toscana. Tornando al tema, Samuel-Marco ha colto in pieno il significato del mio ragionamento, e cioe' che la presenza umana interferisce molto con i nostri progetti.Il minimalismo, che pure sarebbe felicemente raggiungibile anche con una serie di linee, fughe prospettiche ed archi riscontrabili in un borgo fortificato, e' spesso una chimera e va affrontato con strattagemmi e con la ricerca di strutture minimali che riescano a sintetizzare e a far immaginare l'insieme. Non e' assolutamente facile.... Ciao, Renzo Calma ragazzi, non ci scaldiamo per un malinteso...
Inviato: 2/1/2007 12:51
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Poi quando avete intenzione di proseguire a parlare dell'argomento aperto -che trovo interessante e più complesso di quel che puà sembrare- avvertitemi eh... Si potrebbe proprio ripartire da un punto complesso: essenzialità non è solo ridurre, togliere. Se così fosse il compito di cogliere l'essenziale sarebbe piuttosto semplice. Basterebbe ridurre gli elementi. Affogarli nel vuoto. La mia idea è che non si basi solo sulle contrapposizioni pieno/vuoto, tanto/poco ma sull'armonia. Tanti oggetti, tanti volti, tanti gesti- ma tutti importanti nel racconto- possono dare lo stesso senso di essenzialità . Si potrebbe allora togliere l'inutile, il superfluo. Così facendo però si innesca un processo che appartiene alla pittura e non alla fotografia che, per sua stessa natura, è ridondante. Come lo è la realtà che ci circonda. Per questo parlavo di dominare il caos e non di eliminarlo. Per me non è un togliere ma un gestire. Non è un eliminare ma un legare con armonia elementi anche inutili e contrapposti. A voi...
Inviato: 2/1/2007 12:53
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Sono di fretta ma mi interessava riprendere questo concetto..."... Candidus, intendeva dire che esercitando il minimalismo su nature morte in un set appositamente predisposto vicino la finestra, non si incontrano gli stessi problemi che si hanno sul campo fotografando architettura e paesaggi."
E' ovvio mi sembra che le problematiche siano diverse ma l'approccio metodologico no. Tempo fà postai un video di un maestro calligrafo giapponese....quello che mi interessava era l'approggio metodologico zen al segno che era identico sia per un carattere di pochi centimetri che per un carattere di dimensioni murali. Esercitarsi su un set di piccole dimensioni ma con in testa una visione del viaggio o degli spazi che ci interessano è un esercizio di metodo fenomenale.....leggere Chatwin immaginarsi degli spazi e esercitarsi in spazi estetici formali anche minimali ci permette poi di cogliere la Patagonia in un qualsiasi spazio....questo in alcune delle fotografie di Floriano esposte a Cles era visibilissimo ed affascinante e trovo splendido il suo definirsi (di Floriano) un "esploratore da cortile" in questo "stato d'essere" ci sono un cifra di maestri della fotografia da Strand a Ghirri a...... mi riprometto di ritornarci..... Vedo ora il tuo post Deborah.....ottima riflessione....il gestire e l'ordinare al posto del togliere. E' anche vero però che la negazione o il togliere non implica in assoluto il gesto del togliere ma dell'annullare e qusto puà anche essere fatto attraverso degli ordini nell'ordinare....
Inviato: 2/1/2007 13:03
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Indubbiamente fotografando abbiamo davanti qualcosa che esiste, quindi c'è meno libertà rispetto a scrittura, scultura, pittura...
Però per inseguire la leggerezza non è detto, secondo me, che si debba agire necessariamente tramite la selezione del soggetto (con questo intendo non solo l'inquadratura più o meno studiata, ma la anche la scelta di un soggetto piuttosto che di un altro, l'attesa di un certo momento, etc.). Si puà lavorare con le focali (sfruttando la compressione e la dilatazione dei piani di profondità ), con il fuoco selettivo, con la luce (naturale, "addomesticata", mista o interamente artificiale, puà aiutarci ad isolare un soggetto o a semplificare una texture). Insomma abbiamo meno strumenti naturalmente, ma non siamo del tutto disarmati. Kenna nel suo lavoro sceglie di lavorare più che altro con soggetto ed inquadratura (peraltro il suo lavoro mi piace moltissimo), ma non è l'unica arma a nostra disposizione. Fer
Inviato: 2/1/2007 13:08
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Deborah, siamo d'accordo, gestire il caos mi sembra un approccio sensato e mi sembra anche che si stia dicendo cose analoghe. Mi spieghi però cosa intendi quando ti riferisci al fatto che togliendo l'inutile, il superfluo si innesca un processo che appartiene alla pittura e non alla fotografia, che dici, per sua natura ridondante.
In che senso é ridondante la fotografia ? Azzardo un'interpretazione...dato che poco dopo dici che é ridondante come la realtà che ci circonda, costituisci un intima relazione tra fotografia e realtà (su questa questione se ne parla da sempre, fotografia come impronta, pittura come icona, temi questi anche dell'ultimo libro di Marra sul quale mi piacerebbe fare un topic a parte). Intendi questo ? Se si, escludi allora che la fotografia possa frequentare spazi espressivi minimali (uso il temine per comodità ) in quanto privi dell'inutile e del superfluo ? Se mi aggiungi un chiarimento capisco meglio, anche perchè mi sembra uno snodo teorico/operativo molto interessante... bs marco
Inviato: 2/1/2007 13:15
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Provo a spiegarmi Marco (o Samuel? Quale preferisci?).
La fotografia per me non è la realtà e non è mai oggettiva. Questo perché dietro ad una macchina fotografica c'è un occhio non neutro. Se la fotografia fosse solamente riproduzione del reale avrei buttato la macchina fotografica alle ortiche tempo fa. Mi è capitato di fotografare nella stessa situazione con altri fotografi- cosa che detesto perchè vivo la fotografia come un momento intimo- e il risultato è stato molto differente. Ognuno ci mette la sua storia. La fotografia è ridondante perché include elementi non necessari. Se si fa fotografia street, ad esempio, ci si scontra con il problema del caos non desiderato. Le macchine, i tombini, le carte gettate per la strada, i passanti frettolosi, i pali della luce, i cestini. Lo stesso succede con il ritratto ambientato. Potrei ritrovarmi a fotografare una persona in una casa barocca, colma di inutilità . In qualche maniera devo gestire il caos. Se mi reco in quella casa (o in quella strada) con pennello e tela posso decidere di togliere elementi, di aggiungere elementi, di togliere il palo, di spostare la macchina, di metterci un passante che non c'è, di eliminare ciò che potrebbe distrarre dal soggetto principale. Da pittrice costruisco, da fotografa gestisco. (vi prego non mi dite che posso fare tutto con Photoshop. Io sono una quasi-giovane alla vecchia maniera... ) Detto questo: la fotografia puà avvalersi del minimalismo, dipende molto anche dalla reale situazione circostante ed ancora di più dall'occhio del fotografo e dalla sua capacità di cogliere ciò che è importante tralasciando il resto. Anzi dalla sua capacità di indirizzare l'occhio dello spettatore su ciò che ritiene importante. L'occhio va dove lo si vuole far andare. L'occhio va guidato. Chi ha capacità fotografica sa come indirizzare l'occhio verso un punto forte rendendo secondari gli altri elementi. Per questo dicevo che è più importante saper gestire che saper eliminare. Posso fotografare un sasso in mezzo alla neve e dare l'impressione che ci sia comunque troppo e posso fotografare un uomo in mezzo ad una folla e dare l'idea di essenzialità .
Inviato: 2/1/2007 13:38
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Deborah, preferisco Samuel - anche se mi firmo marco... - per distinguere quale marco viene tirato in ballo, dato che siamo un piccolo esercito e spesso nello stesso topic se ne trovano più di un paio...
La tua spiegazione é chiara e mi trova anche molto in linea. E non solo per la fotografia con persone, che frequento maggiormente. Nella mia domanda c'era anche la curiosità di sapere se mettevi in campo anche alcune delle considerazioni che stanno caratterizzando il dibattito attuale sulla fotografia e sulla sua natura di icona o indice, dibattito che se pur contemporaneo trovo in realtà simile ad un pantano. Ma tornando alla tua risposta trovo che la gestione nell'agire fotografico abbia a che fare con maggior forza con la relazione tra gli elementi. Forse forzo il tuo ragionamento verso alcune personali idee ma ritengo che questi due aspetti, gestire e mettere in relazione, sono per me fondanti di un certo modo di fare fotografia. Durante la scelta di cosa fotografare e di come fotografare. grazie bs marco
Inviato: 2/1/2007 14:48
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Ciao Deborah
interpreti a meraviglia il mio pensiero. Ciao, Renzo
Inviato: 2/1/2007 15:20
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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Cari amici,
esprimo questo mio pensiero come utente e non come amministratore (così come ha fatto marco/Pamar5 il cui numero di stelle non ha nessuna relazione con la sua libertà di esprimere un opinione). Io amici se devo essere molto sincero, e lo sarà, faccio veramente fatica a seguire tutti questi post. Vedo molta suscettibilità e , forse, poca disponibilità a spiegare . Non ravvedo però insulti o congiure dietrologiche, solo genuina voglia di apprendere. Io ho un concetto condivisorio del sapere, che trova e ha trovato sua massima espressione in questo formidabile nuovo mezzo telematico. Chi è dotato di una cultura superiore alla media si trova nella difficile situazione di mantenere il livello di una discussione sufficientemente alto, e questo è pienamente comprensibile, d'altro canto è auspicabile che si cerchi anche di educare persone che non hanno una tale preparazione , e ci sono io in prima fila. Quindi così come tanto aiuto "tecnologico" è stato dispensato - a piene mani - in questo forum, auspico che lo stesso si possa fare dal punto di vista della filosofia e dell'arte fotografica, dipensando anche concetti basilari e propedeutici alle discussioni. Questo è un mio desiderio espresso come semplice utente e non come , ripeto, amministratore del forum, e a sottolineare comunque che chiunque è libero di esprimersi come vuole .
Inviato: 2/1/2007 15:20
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Sito personale www.robertomanderioli.com | ||
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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27/3/2004 10:06 Da Svizzera -Lugano
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come semplice uente quoto completamente il tuo post Roberto (Desert) ... anche io spesso faccio fatica a seguire queste discussioni e mi piacerebbe vedere qualche bell'articoletto (magari per principianti) messo sul sito proprio come ci sono gli articoli che trattano di tecnica e/o attrezzature, credo che alla lunga tutti ne gioverebbero e le discussioni "difficili" avrebbero più partecipanti. ciao alessio
Inviato: 2/1/2007 19:01
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Skype: Disperso69 Tessera C.F.A.O. n°2 "il 35 mm urla, il grande formato è ... silenzio!" ...... |
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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8/10/2006 17:44 Da Torino
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Mi sembrava che stessimo andando bene....!!! scherzo ma fino ad un certo punto.
Penso che le discussioni vadano viste nel loro svolgersi. Scusatemi, fuor di ogni polemica, che mi sembra chiaro che non mi interessano, ma oggi accade una cosa strana; come frequentatore di questo forum mi trovo ad entrare in una discussione su un tema molto interessante. Ad un certo punto arriva il primo blocco polemico, si smette di parlare dei contenuti e per un po si polemizza più su un piano personale. E vabbe, ma si supera e si ricomincia a discutere del tema e mi sembra in modo pertinente e appropriato. E poi arrivano altri due 3ad, dei moderatori, ma che parlano a titolo personale, che rimettono in gioco non la polemica, ma la fatica personale di seguire questo tipo di 3ad. Quali? E io volevo continuare a discutere della leggerezza... insomma oggi il mio desiderio di parlare di questa cosa non ha santi in paradiso e mi sa che é meglio cambiare topic, questo é maledettamente segnato da una congiuntura astrale assai poco positiva. Quanto all'articolo, personalmente ho già avuto modo di chiedere se fosse possibile inserirne alcuni, senza riferimi al sottoscritto e su questo Marco/moderatore aveva risposto, in quanto ritengo di non essere in grado si scrivere un minisaggio teorico o quant'altro, per cui...non puoi che trovarmi d'accordo, ma allo stesso tempo mi dispiace che su questo argomento oggi non si riesca a discutere in santa pace!! Dubito però che su alcuni argomenti si riesca a scrivere qualcosa di semplice al punto che chi non conosce la materia possa facilmente partecipare ad una discussione "difficile". Personalmente partecipo volentieri alle discussione teorico/estetiche ma ad alcune tecniche, ad esempio, non partecipo perchè non conosco quella particolare materia e anche se mi mettono un articoletto introduttivo, non ci ricavo granchè. Scelgo semplicemente di leggere. Oggi mi sembra che diversi 3ad siano fuori luogo. Qui a Torino tira un vento forte e caldo e siamo a Gennaio. Forse oggi diverse cose non funzionano. bs marco
Inviato: 2/1/2007 19:39
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Intervengo leggermente tardi nel dibattito ed osservo alcune semplici cose (non mi importa se da moderatore o da utente.. Fate voi..): credo che si abbia il diritto e la piena libertà di esprimere le proprie opinioni su qualunque cosa viene postata. Credo che far venir meno, anche con segnalazioni più o meno garbate, questo semplice assioma agli utenti del forum, sia pregiudicare il fondamento logico (ed anche etico) di uno spazio come quello di Fotoavventure.
Renzo ha espresso, anche chiarendola, una propria opinione ed in maniera del tutto legittima.. Disquisire su questo, quando ad essere chiamato in causa è una terza persona, mi sembra oggettivamente fuori luogo. Il rischio, è che gli “scudieri†dei cavalieri diventino più realisti del re.. Cià è comprensibile se si assume che siamo prossimi all’Epifania e che vi è molto dispenso di incenso…Ma tant’è…Ciascuno risponde per sé… A riportare il focus sui contenuti, fortunatamente, ci ha pensato la nostra amica Deborah… Più attenta alle discussioni sui contenuti che alle disquisizioni sulla liceità di qualche intervento.. Quoto anche quanto hanno sostenuto Marco/Pamar5, Alessio e Desert… Il mio invito, insieme al loro, è quello di sviluppare argomentazioni strutturate e metodologicamente coerenti (e coloro che sono stati chiamati in causa posseggono abbondantemente questi requisiti) per far crescere tutti gli utenti del forum su temi di carattere storico/letterario (possibilmente legati alla fotografia..)… Sarà proprio sui contenuti (se c’è, come credo, la volontà di renderli pubblici) che ci sarà la possibilità concreta di esprimere, LIBERAMENTE, le proprie opinioni… Diversamente da ciò, temo, il rischio è di creare un “circolo†che rischia di sviluppare (ancorché in buona fede), una prospettiva intellettualistica “sinteticaâ€, cortocircuitante e autoreferenziata… Scusate la franchezza… Ciao a tutti e buon 2007!.. Luca (Rollo Pyro) – utente/moderatore…
Inviato: 2/1/2007 19:41
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Re: La "leggerezza" di Calvino |
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RolloPyro, qualcosa non mi torna...più in generale ti rimando al mio 3ad contemporaneo al tuo. Ma c'è un passaggio che forse non ho capito del tuo commento ed è quando richiami allo sviluppo argomentato e strutturato e metodologicamente coerente di alcune tematiche in virtù di una possibile crescita degli utenti del forum.
Lo ripeto, penso anch'io che alcuni articoli siano asupicabili esattamente come ci sono quelli tecnici, ma leggo una sorta di relazione gerarchica tra articoli ponderati e discussione. Sbaglio, leggo male ? spero di si, perchè un forum é tale se è in qualche modo fluido. A suo tempo ho anche detto che non sarebbe male una specie di sezione dedicata proprio agli approfondimenti tecnici/teorici e chi vuole se la va a leggere e chi dice fregnacce sarà invitato ad andarseli a leggere. Aggiungo un ultima cosa, Deborah era in buona compagnia e lo dico per una ragione semplice, perchè diverse persone volevano discutere e l'hanno fatto. Guardate che una polemica verbale non deve nascondere quello che di altro é successo e a leggere bene questa discussione è successo anche dell'altro. Appunto. bs marco
Inviato: 2/1/2007 20:20
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Marco/Samuel, rispondo a te, ma il mio vuole essere un intervento rivolto a tutti i partecipanti a questa discussione. Lungi da me voler riaccendere la polemica ma mi preme chiarire alcune motivazione che mi hanno spinto ad intervenire in questo topic, e che ad alcuni possono essere sembrati un'inutile polemica. Andrà probabilmente anche a ribadire alcuni concetti espressi dagli altri moderatori intervenuti. In tal caso non vogliatemene.
Penso che vi sia una fondamentale differenza fra un articolo ed una discussione in un forum. Un articolo è in fondo una esposizione di idee, teorie, concetti eccetera e come tale puà essere condiviso o meno, risultare utile, istruttivo e chi più ne ha più ne metta. Si legge, si giudica, si fa proprio o meno, e stop. Una discussione in un forum solitamente prende spunto da un intervento che genera una serie di considerazioni dei vari partecipanti, ognuno dei quali apporta il suo contributo e il proprio punto di vista. Proprio perchè una discussione in internet mima o almeno vorrebbe mimare (pur con tutte le limitazioni del caso) una discussione "reale" è normale e logico che un qualsiasi intervento di ciascuno abbia come seguito altri interventi, qualcuno di approvazione, altri con punti di vista diversi, altri ancora con richieste di spiegazione ed infine con argomentazioni addirittura opposte. Se tutto si svolge nel rispetto altrui ogni cosa fila liscia. Però, un altro presupposto fondamentale è che ognuno si senta libero e non intimorito nell'esprimersi, ed inoltre che opinioni diverse dalle proprie abbiano nella controparte un'apertura alla discussione, una propensione nell'argomentare le proprie ragioni e motivazioni. Se io dico che "A" è giallo ed un'altra persona ribatte "no, A è verde" io ho due possibilità di risposta: in un caso mi sforzo di fare capire perchè a mio modo di vedere "A" è giallo, nel caso opposto mi arrocco sulla mia posizione e mozzo la discussione non lasciando alcuna possibilità di capire il mio punto di vista a chi mi è di fronte (per carità , è solo un esempio, ogni riferimento a persone è del tutto fuori luogo). Senza dubbio la prima strada sarà fonte di crescita per entrambi, chi è più acculturato in materia e chi ha sete di conoscere. Viceversa ognuno rimane con le sue certezze e manca il confronto, che è sempre fonte di crescita. Adesso (e ribadisco, non voglio rinfocolare la polemica) a me è sembrato che in questa discussione si sia alzato una sorta di muro verso una persona che ha posto degli interrogativi riguardo l'intervento di un altro partecipante, invece di cercare di spiegare il perchè di una propria idea/teoria, chiamatela come volete. Il punto è solo questo, niente di più, niente di meno. Marco(pamar5)
Inviato: 2/1/2007 21:07
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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