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1 Utenti anonimi
Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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27/4/2006 13:48 Da Roma
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Da quando mi dedico al food sento spesso ripetere dai committenti che vogliono tirar sul prezzo frasi tipo "ma tanto poi c'è Fotosciòp!", che dimostrano due cose: la prima è che PS è un mito ancor prima che un programma; la seconda è che i non addetti ai lavori non sanno o fan finta di non sapere che se la fotografia è una professione, quella del fotoritoccatore pure, e come tale va pagata. quindi addio risparmio.
Questa introduzione la faccio perché PS lo uso solo per rimuovere le macchie, l'immagine la faccio con la fotocamera e ACR mi basta e avanza per quelle quattro correzioni cromatiche e di contrasto che sono necessarie. Di palo in frasca: qualche giorno fa ho incontrato Tano D'amico (chi non conosce il fotografo storico dei movimenti della sinistra?) che non vedevo da un paio di anni. E' un fotografo politically correct, che è pienamente consapevole di quale messaggio vuol lanciare con le sue immagini. Per mirare meglio con la sua sintassi fotografica aggiusta la realtà. Ad esempio non vuole sigarete nel suo fotogramma, per cui di solito le fa spegnere o allontanare, e altre picole manipolazioni della realtà. In principio ci discutevo, perché ero un purista e ritenevo che al massimo potevi scostare un oggetto che ti impallava, mentre far spegnere una sigaretta mi smbrava esageratamente manipolatorio. Poi mi sono accorto che in taluni casi il messaggio non può fare a meno di una grammatica, e quasta grammatica deve essere corretta per essere fruibile. Vi faccio l'esempio di questa foto: Quando la ho scattata avevo l'esigenza di comunicare l'inquinamento di particolato di questa città, e le mani dei bambini erano particolarmente indicate. Potevo fare i salti mortali per tentare di fotografare i palmi durante un'attività ludica, o potevo, come ho fatto, chiedergli di farmeli vedere. La mia azione ha tolto naturalezza ma ha aggiunto un aggettivo, rendendo la frase completa e corretta. La frase, tradotta in scrittura è "in questa città l'inquinamento dele polveri sottili è elevato, come si vede dalle mani dei bambini che giocano per strada". Nela foto precedente a questa sulla striscia del negativo non si vede la sporcizia perché stanno giocando ed i palmi sono rivolti al suolo. La foto è più naturale, ma la frase è "in questa città l'inquinamento è elevato ed i bambini si sporcano per strada". Non potevo dimostrare ne' le polveri sottili, ne'provare la mia affermazione. Quello che voglio dire è che tanto nella ripresa quanto nella post produzione c'è un limite dato dal linguaggio, e che ogni genere di fotografia ha un suo linguaggio, tuttavia, l'alterazione della scena presuppone che il fotografo sia stato presente in quella scena e abbia aggiustato qualcosa che comunque appartiene alla sfera del reale, mentre con PS è facile varcare il limite verso l'imaginazione. La foglia posizionata ad hoc rientra, oltretutto, nel corpo del messaggio, ne è addirittura il soggetto, ed era tangibile. La domanda che mi farei per stabilire se i limiti della mistificazione sono stati passati è semplice: ho alterato il messaggio? Nel caso dello steccato con la foglia, senza la foglia non c'era il messaggio, quindi no. Nel caso, noto, di un guerrigliero palestinese che spara con due fotogtafi che lo riprendono in piedi sullo sfondo, cancellati prima della pubblicazione per mascherare il fatto che fosse una simulazione, si. Il messaggio era palestinese che combatte, sovrapposto grazie alla cancellazione a "palestinese che simula un combattimento per la stampa. E comunque, Fer, ragionare su una foglia ergendola ad oggetto semantico è più difficile che parlare della politica di questi tempi
Inviato: 12/12/2016 12:55
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Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31...... -------------------------------------- www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!...... |
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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Moderatore
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Citazione:
E' questo che ci piace di questo bel gruppetto, no? Grazie Marco e Franz per gli ulteriori contributi. Bella discussione, speriamo possano unirsi altri. Fer
Inviato: 12/12/2016 13:15
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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Moderatore
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8/9/2005 0:10 Da Lazio
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La foto-verità vale, secondo il mio parere, solo per avvenimenti storico-scientifici, nel qual caso serve per comunicare, a chi guarda, un fatto reale che altrimenti non potrebbe essere condiviso così come è. Fuori questo ambito non ci sono divieti o regole, a parte quelle del buon gusto.
Inviato: 12/12/2016 14:29
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Mauro-Tessera C.F.A.O. n°12 Leggere con attenzione il REGOLAMENTO E Dio creò il gatto in modo che l'uomo potesse accarezzare la tigre.... |
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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Iscritto il:
18/10/2007 15:59 Da Torino
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"Proprio per il ritratto al dottor Schweirzer, ottenuto a partire da più negativi, Smith fu accusato di avere inventato la foto. Questo perchè, annota lo storico e psichiatra Serfe Tisserin, `nel dopoguerra si considerava indegno costruire immagini e presentarle come documentarie`. Sembrerebbe esserci un notevole precedente. Da " Dentro la fotografia" di Giuseppe Costa, edizione EdM 2002,pagina 64.
Let truth be the prejudice.
Inviato: 14/12/2016 12:25
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Interessante la questione sul particolare inserito manualmente nella scena o usando PS a posteriori.
Direi che la differenza c'e' ed e' sensibile. Mentre togliere un elemento di disturbo da una foto posso scusarlo, in quanto presuppone il riempire il vuoto verificatosi con elementi presenti comunque sulla scena e quindi soggetti alla stessa illuminazione, dominante, risoluzione... e cosi' via, il prendere un particolare da un'altra foto introduce un elemento estraneo perche' soggetto a paramentri come sopra presumibilmente diversi. Si potrebbe obiettare che si puo' verificare il caso di uno spostamento di un elemento gia' presente nell'immagine, ad esempio la foglia che magari era in altra posizione ma illuminata in modo identico, e allora il quesito si fa enigmatico... Torniamo a Fer. Mettiamo che io passo prima di lui, vedo la foglia per terra, mi piacciono i suoi colori.. faccio cioe' quello che ha fatto Fer. Ma lo faccio io, scatto la foto e e ne vado. Arriva Fer, vede la foglia illuminata e la fotografa. Io l'ho posizionata, spostata varie volte, poi la lascio dove a me pare piu'... fotogienica. Fer non sposta niente, magari cambia angolazione di ripresa.... La mia foto e' un falso e la sua no?
Inviato: 15/12/2016 22:09
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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Moderatore
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Ecco, era proprio la domanda che facevo nel primo messaggio:
---- "Se un'altra persona, arrivando poco dopo di me, avesse scattato la stessa foto avendomi visto creare la scena, sarebbe stata una foto più "corretta", meno "corretta", ugualmente "corretta"? E se la persona non mi avesse visto creare la scena, quindi l'avesse magari creduta "naturale"? Sarebbe stata una fotografia, pur identica, più "corretta" della mia?" --- Tu che ne pensi, Renzo? Fer
Inviato: 16/12/2016 0:44
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Credo che le foto siano corrette cioè legittime entrambe, perchè al di là della foglia messa o trovata è l'occhio e la sensibilità del fotografo che genera l'immagine. Cento fotografi di fronte alla stessa scena fanno cento foto diverse tutte e cento legittime a mio parere. Da che esiste la foto esiste la sua manipolazione e la foto verità non esiste affatto,e credo che nessuno oggi valuti un fatto solo per averlo visto in fotografia! Non c'è evento storico che non sia stato "documentato" a favore o contro a seconda di chi fosse a capo dell'informazione. I filmati di Theresienstadt girati dal 3 reich (giuso per fare un esempio eclatante) documentavano il benessere in questo campo!
Credo che le uniche foto documentarie davvero veritiere siano quelle degli autovelox o in generale delle telecamre di sorveglianza.
Inviato: 16/12/2016 14:43
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www.oscarferrari.com | ||
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Concordo con Oscar.
Spesso i giudici piu' severi sono gli " amatori", con regole al limite della fissazione. " La foto e' come l'ho inquadrata, non ho ritagliato neanche un millimetro..." Secondo me e' una rigidita' assurda, come se il valore di quella foto stesse essenzialmente nell'aver saputo centellinare al millimetro l'inquadratura prima dello scatto. E' colpa anche di qualche professionista o artista che si voglia dire che si vanta di non dover correggere niente dell'inquadratura ogni volta che scatta, ma sono fisime mentali, anche perche' sappiamo benissimo che molti ( tutti? ) gli autori di immagini famose qualche ritocchino in fase di ripresa o di stampa lo hanno dato se non hanno addirittura composto l'immagine posizionando i soggetti a loro piacere. Quindi il mio consiglio e' di presentare la foto senza commenti ne' rimorsi.
Inviato: 16/12/2016 21:24
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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Moderatore
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Sì Renzo, ma io come ho scritto non ho rimorsi; ho presentato la foto come "casus belli" per discutere del tema della costruzione di una foto, dei confini della costruzione e dei diversi tipi di costruzione.
Quando una foto cessa di essere foto e diventa immagine sintetica? Fer
Inviato: 16/12/2016 22:58
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Sono un disonesto mistificatore? |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Quando non c'è più alcun legame con la realtà. Perchè la foto manipolata o meno prende comunque dal reale il suo referente: poi si può aggiungere e togliere all'infinito ma finchè rimane quella taccia del reale cioè quel raggio di luce che riflettendosi sulla superficie del mondo ha impressionato una pellicola-sensore allora possiamo parlare di fotografia. Immagini completamente sintetiche sono ad esempio gli ultimi lavori di Thomas Ruff http://www.gagosian.com/exhibitions/thomas-ruff--april-19-2014. che di fotografico hanno solo il nome che rimanda ai fotogrammi realizzati sotto l'ingranditore ma sono realizzati interamente attraverso la modellazione digitale con un mega computer in collaborazione con un istituto universitario di cui non ricordo la città.
Questa particolate tecnica per realizzare "fotogrammi" a colori praticamente impossibili sotto l'ingranditore l'ha raccontata lui stesso qui al Mast durante una presentazione.
Inviato: 17/12/2016 12:04
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