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Il fotoritocco è il male assoluto.

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8/1/2010 4:30
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Non lo dico io, ma uno che ha un pò di voce in capitolo.
Io mi limito ad essere molto modestamente, abbastanza d'accordo con il maestro.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOn ... cf3d1&DocRulesView=Libero

Inviato: 16/1/2010 2:12
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Le posizioni e le ragioni di GBG circa il digitale sono note da tempo.

Secondo il mio modesto parere, il problema non è tecnologico, ma etico.

Si puà essere mistificatori anche con l'analogico, come si faceva nell' URSS degli anni '30 (quindi un bel pò di tempo fa) quando le foto ufficiali degli esponenti del partito venivano via via ritoccate, facendo magicamente sparire i volti e le presenze di quelli che progressivamente finivano in disgrazia, vittime delle terribili repressioni staliniane.
E si puà invece essere rigorosi oggi col digitale, ad esempio richiedendo - come mi pare facciano diverse agenzie di fotogiornalismo - i file RAW originali a garanzia di una sostanziale genuinità  dello scatto.
Anche se è vero che il digitale rende più semplici o almeno, più veloci le possibilità  di modificare gli scatti.

Ma la diatriba tra analogico e digitale è ormai stata ampiamente dibattuta e commentata in mille sedi e modi diversi, e persistere a proporla in questi termini è diventato davvero abbastanza superfluo (mi verrebbe di usare altri termini, ma insomma...); e un grande Fotografo, come indubbiamente è GBG, dovrebbe rendersene conto.



PS: se il fotoritocco è il male assoluto, lo è per il tempo che ti fa perdere davanti ad un monitor se non ti dai una regolata

Inviato: 16/1/2010 6:57

Modificato da luciano su 16/1/2010 7:13:57
Modificato da luciano su 16/1/2010 7:15:49
Modificato da luciano su 16/1/2010 17:43:29
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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Da Roma
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anche lo scrivere romanzi è un male assoluto: diamine, bisogna limitarsi alla cronaca! I fatti e i personaggi dei romanzi (specie se di fantascienza, poi!) mica esistono... che aberrazione.
E ora che ci penso, a San Martino i tini ribolliranno davvero, o questo Carducci ha mistificato la realtà ? Uhmmmm...

Tornando seri, se parliamo di fotoreportage, è naturale esigere il rispetto di certe regole, perché lì si usa la fotografia come documentazione, è cronaca.
Idem per altri impieghi, come la fotografia di architettura (e la correzione delle linee cadenti come sarà  giudicata? Ahiahi. Ma gli edifici vengono costruiti dritti!).
Ma quando andiamo su altri impieghi della fotografia, più creativi (generi da cui GBG esplicitamente si dissocia, d'altronde), mi pare addirittura assurdo porsi ancora questi problemi. Basti pensare a Uelsmann... allo stesso intoccabile Adams.

Fer

Inviato: 16/1/2010 10:33
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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@luciano:
quello che scrivi è difficilmente contestabile.
Caso mai si puà incolpare il digitale e di conseguenza il fotoritocco di aver reso popolare il "tarocco" di averlo in un certo senso reso accessibile a tutti, una "democratizzazione" del falso o dell'aspirazione alla falsificazione.
Se è vero e incontestabile che alcune manomissioni fossero possibili anche in epoca di fotografia tradizionale è altrettanto vero che queste erano velleità  non di tutti, e presupponevano una approfondita conoscenza di tecniche, metodi e materiali, tanto che nella produzione della massa dei fotografi anche relativamente esperti erano tutt'altro che comuni e comunque rappresentavano senza ombra di dubbio casi eccezionali e non la regola costante, e di fatto quando si operava una profonda manomissione in genere vi era alla base un motivo pratico, tipo quello che hai citato tu riguardo l'URSS, e magari anche meno "drammatico", ma la ricerca del falso, del tarocco fine a se stesso era pratica assai rara, per lo meno tra gli "amatori", al contrario di ciò che avviene oggi.
Oggi quando si osserva un'immagine prima cosa viene da chiedersi quanto c'è di autentico e quanto invece di giustapposto, di posticcio, di manomesso.
E la cosa peggiore è che tale tendenza non è solo riscontrabile in chi ha velleità  di creatività  nella fotografia, il che potrebbe in un certo qual modo giustificare determinate pratiche, ma anche in chi invece propone foto di generi in cui invece certe pratiche manomissorie dovrebbero essere, a mio giudizio, accuratamente evitate.
In conclusione riguardo all'intervista al maestro Gardin, devo ammettere di aver cercato la data dopo averla letta, in quanto mi sembrava vecchia di anni, in base ai concetti espressi.
Ho visto invece che risale a qualche giorno fa.
Se è vero che è dell'uomo intelligente aver la capacità  di cambiare idea, essendo indubitabilmente Berengo Gardin uomo di grande intelligenza, ci sarebbe da concludere che anche avere la capacità  di andare avanti per la propria strada e propuganre le proprie idee, magari contro il vento e la marea delle tendenze della moda e del mercato è operazione degna di nota e di rispetto, che dovrebbe quanto meno stimolare la riflessione.

Inviato: 16/1/2010 10:51
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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Pare di vedere una ruota. Che gira e ogni tot mesi ripresenta le stesse tematiche. Il "demone" digitale si ripresenta ogni x mesi, ad opera del fotografo famoso X.
Seriamente parlando: io personalmente sono convinto che è vero. Il digitale ha reso maggiormente accessibili pratiche di ritocco prima appannaggio di pochi. Poi dipende quale genere di fotografia viene affrontato. Il reportage, la fotografia giornalistica sono una cosa. La fotografia creativa e artistica è un altro paio di maniche. Anche l'informazione e la TV giocano il loro ruolo. Quante volte abbiamo sentito che la showgirl tal dei tali appare pefetta nel suo calendario grazie ad un sapiente fotoritocco?

Marco

Inviato: 16/1/2010 11:51
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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8/1/2010 4:30
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@pamar5
Sono d'accordo con te in pieno.
Trovo ormai stucchevole la polemica digitale si - digitale no, pur rimandendo un assertore della tecnica tradizionale, per scelta personale.
Ovviamente se l'intervista fosse di qualche tempo fa non avrebbe neanche avuto senso proporla all'attenzione del forum.
Ma dato che è di ieri, mi sembrava interessante, riflettere sul fatto che un maestro come Berengo Gardin, avesse ancora intenzione di tranciare giudizi così pesanti sulla tecnica digitale, e palesare un' avversione verso di essa, anche di questi tempi che stanno vedendo molte inversioni di rotta anche tra i detrattori più convinti di tale tecnica.
Come dire, in genere prendo in considerazione le opinioni e i giudizi delle persone che stimo, non è sempre detto che li approvi in toto, ma generalmente mi stimolano la riflessione.

Inviato: 16/1/2010 18:01
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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30/10/2009 8:59
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Io metto dietro alle mie stampe un timbro che dice "foto non ritoccata al computer"
gli regalerà a mie spese un timbro più completo :
"stampata in CO da qualcuno che manco conosco, che ha mascherato qualcosa qui e là  ed ha aumentato il contrasto".

Inviato: 17/1/2010 16:22
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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8/7/2008 13:40
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Citazione:

ODAL ha scritto:

Ovviamente se l'intervista fosse di qualche tempo fa non avrebbe neanche avuto senso proporla all'attenzione del forum.
Ma dato che è di ieri,


Ciao Odal
L'intervista sarà  anche di ieri, ma le stesse cose le ha dette in una intervista alla radio già  molto tempo fa ( "il Libro oggetto" su Rai 2 il 24 settembre 2005 ore 20).

Quando sono state riportate casualmente su Fotoavventure (dicembre 2006) si è beccato, insieme con chi le aveva citate, di essere i/ il "re degli stupidi".

Sembra che questa volta gli sia andata meglio.

Ciao
Nino


Inviato: 17/1/2010 16:39
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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Indiscutibilmente è un grande reporter (e non ho detto fotografo a bella posta), sicuramente conosce molto bene tutti i segreti della fotografia di reportage e giornalistica, ma mi piacerebbe sapere quanto sappia della fotografia con mezzi digitali.

Qualcuno gli dovrebbe dire che lui è un grande fotografo e che rimarrebbe tale anche se provasse a mettersi in discussione.

Roby

Inviato: 17/1/2010 16:47
......
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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Ognuno è libero di pensare quel che vuole, mi pare che sia premessa necessaria.

Trovo tuttavia che ci siano profonde inesattezze in quanto enuncia Berengo: non si tratta della sua presa di posizione, ma delle pretestuose motivazioni:

- il pensiero e il suo uso sono slegati dallo strumento: non mi interessa sapere quanto pensa Berengo quando porta all'occhio una delle sue Leica, ma conosco quanto 'pensiero' è necessario per utilizzare che so io una medio formato con un dorso digitale o un banco, sempre con un dorso... non è con la generalizzazione che si puà discutere: siamo di fronte ad un giudizio 'tagliante' che parte da un presupposto errato; non tutte le digitali sono uguali e si puà pensare anche quando si fotografa con una compattina.

- 'un taroccamento del reale senza chiedergli il permesso': simpatica definizione che però non vedo riferita al fotoritocco, ma alla fotografia; fotografare in bianco e nero è già  una scelta di interpretazione della realtà , idem scegliere questo o quello sviluppo, questo o quel contrasto in stampa, questa o quella bruciatura o mascheratura in stampa. Sono tutte azione interpretative che bucano la presunta riproduzione oggettiva di qualunque scena. Non esiste oggettività  in fotografia perché la fotografia non riproduce mai oggettivamente il reale, non c'è digitale che tenga, questa è una questione ben più antica.

Dulcis in fundo, trovo di uno snobismo imbarazzante questa affermazione: «a Milano ho trovato dei rullini cinesi, in bianco e nero, a un euro. Non saranno un granché ma per un dilettante possono andare benone». Perché mai dovrebbero andare bene a dei dilettanti? Perché la qualità  è appannaggio solo di pochi pensanti professionisti? Perché un dilettante puà fare a meno dello strato antialo (caratteristica delle pellicole cinesi in questione) e un professionista non puà voler proprio utilizzare questa caratteristica a fini creativi? E, così mi perdonate l'OT e ritorniamo in tema, quanto di oggettivo ha la scena in bianco e nero ripresa con il tipico effetto di una pellicola così? Sono oggettivi gli aloni delle alte luci? Sono reali? Eppure non c'è nulla di digitale...

Ma, forse, l'errore è considerare seriamente quella che puà darsi sia solo una boutade pubblicitaria. Del resto, in altri tempi, chi affermava di non usare l'esposimetro che tanto poi lo stampatore sistemava tutto in stampa?

Andrea


Inviato: 17/1/2010 19:01
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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Citazione:

ninelvia ha scritto:

Ciao Odal
L'intervista sarà  anche di ieri, ma le stesse cose le ha dette in una intervista alla radio già  molto tempo fa ( "il Libro oggetto" su Rai 2 il 24 settembre 2005 ore 20).
Quando sono state riportate casualmente su Fotoavventure (dicembre 2006) si è beccato, insieme con chi le aveva citate, di essere i/ il "re degli stupidi".
Sembra che questa volta gli sia andata meglio.
Ciao
Nino

In genere tacciando di stupidità  chi sostiene tesi opposte alle proprie si finisce col classificare se stessi tra gli stupidi.
Non conosco il caso specifico ma se davvero così è, sono portato a credere che non faccia eccezione.

Inviato: 18/1/2010 7:31
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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secondo me la risposta sta nella prima frase dell'intervista

"Io sono un cronista non un creativo [...]"

Inviato: 18/1/2010 9:50


Samuele...
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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Ciao a tutti, rispetto il fotografo in questione nonostante sia pesantemente alllergico alla sua fotografia.
Le sue argomentazioni però sono di una banalità  imbarazzante: "dna del reale", per cortesia...
Legare poi necessariamente il pensiero allo strumento ed al momento dello scatto, ed è poi necessario fotografare pensando?
Con quali sistemi? Per concetti, per immagini...?
E' cosa buona fermarsi sempre a pensare?
E se agissi per sensazioni?
Così descritto il "pensare" appare come un'azione univoca ed omogenea, circoscrivibile.
Mi dia due rullini cinesi e due etti di buon pensiero, non si sà  mai...
Qui alcune parole di W.Eggleston a proposito del discorso reale/fotografia, in un estratto del film "In the real world" di M. Almereyda:

http://www.youtube.com/watch?v=IiOL7mHDg0o


Un saluto.

Inviato: 18/1/2010 9:51
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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Ma se è "solo" un cronista e non un creativo (parola orribile), perchè le sue stampe sono appese nelle gallerie d'arte. Allora mi son perso qualcosa io.

Inviato: 18/1/2010 10:10
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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Tacciare gli altri di stupidità  è sempre un errore o quantomeno una leggerezza, non fosse che perchè potremmo tranquillamente essere a nostra volta accusati in egual modo in altre occasioni.

Ma anche ad una persona intelligente possono sfuggire certe implicazioni o riflessioni (peccato di superficialità ), oppure puà essere all'oscuro dei risultati di precedenti discussioni o dibattiti che hanno già  ampimente trattato l'argomento (peccato di ignoranza), ecc. ecc.

Quindi, fatta salva l'intelligenza della persona, non è affatto scontato che lo siano anche le tesi che sostiene.





Inviato: 18/1/2010 10:41
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
Utente non più registrato
Ciao a tutti, mi ricollego ad una discussione avvenuta su fotoavventure pochi giorni fa (vi prego non vi spaventate, il mio è solo un piccolo intervento )
Credo che GBG volesse dire che ormai è molto più facile effettuare le modifiche in digitale piuttosto che in analogico. Tutti i programmi hanno la memoria dei cambiamenti e si puà scorrere a ritroso tutti gli interventi fatti, tenere quello che vogliamo e salvare il file per poi ritornarci il giorno dopo con calma. Ovviamente in camera oscura puoi intervenire su luminosità  e contrasto ma devi saper muovere le tue manine, devi fare attenzione che non ci siano pelucchi sul negativo, devi stare attento alla temperatura degli acidi ecc.. senza tenere conto che gli interventi in CO non sono certo paragonabili alla miriade di modifiche che si possono fare con il digitale. La tecnologia aiuta.. eccome se aiuta, lo spot canon "non pensare, scatta!" credo anche io che sia sbagliato perchè credo che il messaggio spinga a non capire ciò che si sta facendo.
Comunque... Anche se impopolare io concordo con il pensiero di GBG perchè credo che l'avvento del digitale non abbia portato altro che la ricerca della "foto bella e spettacolare" piuttosto che la ricerca della comunicazione.
(Almeno secondo me)
bye bye

Inviato: 20/1/2010 21:02
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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In diversi interventi mi incuriosisce la "difesa" del digitale e la scarso interesse a capire il pensiero di GBG. Partendo anche dal fatto che GBG ha da sempre ritenuto importanti i tagli durante le stampa e dunque non escludendo un intervento a posteriori, sebbene orientato a rinforzare il senso di ciò che si é voluto fotografare. GBG ci racconta solo la sua idea di fotografia e di etica della fotografia (riprendo in questo Luciano) nella quale c'è una differenza tra quello che lui chiama il fotografo e il creativo, dove per creativo, mi sembra abbastanza chiaro, intende colui che ha solo come referente della sua azione creativa se stesso, mentre il reporter per GBG é colui che si imbatte in un referente altro da se stesso e con questo, e la sua rappresentazione fotografica, ci deve fare i conti. Diversamente Pollock e Salgado sarebbero la stessa cosa. Credo che qualche differenza, anche minima ci sia. In sostanza non si rappresenta solo il proprio immaginario, ma si rappresenta l'altro. Questo é uno dei temi fondamentali del fotogiornalismo e del reportage e molte delle polemiche sull'approccio, ad esempio di un Pellegrin ritenuto da alcuni troppo personale e artistico, stanno proprio in questa differenza. Che GBG dica certe cose usando l'accetta fa anche parte del suo personaggio e del suo tentativo di mantenere fede ad una propria visione. Che con il digitale si possa fare un lavoro sul piano etico pari a quello che si fa con la pellicola non é nemmeno il caso di sottolinearlo, ma GBG ritiene che il digitale abbia insito strutturalmente la condizione del ritocco in modo molto più naturale e pervasivo che la pellicola. Personalmente la posso pensare anche in modo diverso (di solito penso che é sufficiente applicare alla fotografia il pensiero costruttivista per destituire l'idea di una realtà  vera e di una verità  da poter fotografare indipendentemente dal fotografo) ma non riesco a segnalare che qualcosa del suo ragionamento ha un senso. Altrimenti non mi spiego come mai il World Press Photo ricorra ad un intervento limitante rispetto all'uso del fotoritocco - http://www.fotoinfo.net/news/detail.php?ID=503 - e così anche altre istituzioni e concorsi, o più semplicemente possa nascere un sito che si diverte a scoprire le applicazioni malsane di photoshop, ecc, ecc.
Si puà partire anche da affermazioni che sono allo stesso tempo interessanti e discutibili per provare a scoperchiare una questione che non ridurrei ad appartenenza di campo, velate o meno.
bs
marco


aggiungo che in reltà  personalmente credo che tra Salgado e Pollock possa non esserci la benchè minima differenza. Entrambi vogliono esprimere la propria posizione nel mondo, costruendo una rappresentazione dell'altro e del rapporto tra loro e l'altro. (oggetto, individuo, eventi). Questa istanza generale li rende simili. Ma la forma della rappresentazione si prende, credo, un proprio spazio e inizia a fare la differenza inziando a costituire diversi effetti di realtà .

Inviato: 20/1/2010 23:54

Modificato da samuel su 21/1/2010 0:13:00
Modificato da samuel su 21/1/2010 0:15:57
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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No, non direi che ci sia stata nessuna difesa del “digitale” in quanto tale. Tanto più che molti di noi continuano con massima soddisfazione ad usare anche le pellicole.
Ma la semplice volontà  di ribadire l’importanza preminente del Fotografo – creativo o meno, mi pare la cosa riguardi entrambi - sul mezzo che utilizza, analogico o digitale che sia.
Cosa che GBG sembra voler negare alla radice.

Perchè Marco, se quelle da te esposte erano le intenzioni di significato di GBG, il minimo che si puà dire è che sono state lasciate molto, ma molto, ma molto sull'implicito.

Mentre l'esplicito delle sue parole suona assai diverso, per esempio dove dice: "io prima di scattare ci penso eccome! Con il digitale viene meno questa attenzione, l'occhio si accomoda, perde acume. Tanto se faccio mille foto una buona ci sarà  â€œ (dove la conclusione che necessariamente se ne ricava è che scattare in digitale equivale per GBG a mettere il cervello in riposo permanente effettivo), oppure “Io metto dietro alle mie stampe un timbro che dice "foto non ritoccata al computer. àˆ una sorta di garanzia di genuinità â€ (genuinità  di che cosa, oltre che del fatto che nelle sue stampe sono assenti inchiostri dye o a pigmenti? E vale anche per le sue immagini riprodotte tipograficamente sui suoi numerosi libri o non sono state ritoccate per renderle adeguate alla stampa ad inchiostri? Se non le riconosce più come sue, perchè accetta di prendere i Diritti d'Autore?) oppure ancora che il fotoritocco “àˆâ€¦ un taroccamento per cambiare il dna del reale senza chiedergli il permesso.” (ma chissà  perché solo il fotoritocco digitale e non quello analogico che pure lui utilizza “sebbene orientato a rinforzare il senso di ciò che si é voluto fotografare (Samuel)” , perché invece nel digitale è necessariamente l'opposto?).

Se altrove GBG ha argomentato più estesamente e in termini meno tagliati con l’accetta le sue posizioni non saprei dirlo. Lo spero davvero, per il grande rispetto che nutro per lui e le sue fotografie “genuine”. Ma in questa intervista e nella altre due o tre che ricordo di aver letto in passato, faccio fatica a ritrovare i concetti da te espressi e che dunque direi appartengono più a te che a GBG


Inviato: 21/1/2010 7:09
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.

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pispolo,
"senza tenere conto che gli interventi in CO non sono certo paragonabili alla miriade di modifiche che si possono fare con il digitale."
possiamo anche essere d'accordo, ma uno che afferma :
"La realtà  la voglio documentare così com'è, senza stravolgerla ma soprattutto accantonando qualsiasi tentazione di renderla più accattivante in maniera artificiale.", in realtà  dice qualcosa di più.. e non mi si venga a dire che i contrasti sparati di certe sue foto non sono artificiali. E altrochè se rendono le sue foto più accattivanti. E altrochè se sono artificiali.
E mi piacciono anche, se devo dirla tutta.

samuel,
mi pare che molti qui stiano cercando di capire il suo pensiero, che risulta talmente ben espresso da non poter essere travisato. Uno che ritiene genuina una foto solo perchè non è stata ritoccata al computer ha probabilmente una idea di genuinità  molto personale, mi verrebbe da dire che se l'è ritagliata addosso. Quindi sarebbe genuina se fatta in camera oscura piuttosto che in camera chiara? Non credo.. io che sono nessuno riesco a fare delle cose abbastanza particolari senza che queste passino attraverso un qualsiasi filtro digitale.. e definirle "genuine" come A ME PARE che lui intenda.. beh.. Quindi non puà essere questo il "distinguo" che intendeva proporre.
Forse allora intendeva dire che i ritocchi si possono fare, ma con parsimonia? Cioè tutti quelli che però non rendono la foto più accattivante? e cosa vuol dire? Ritagliare, aggiustare il contrasto, mascherare, non rendono forse la foto meno veritiera è più accattivante? Non la allontanano dalla verità ? Però magari avvicinano la verità , così rappresentata, a quella che voleva essere la sua interpretazione della verità . Cosa che mi va benissimo. Finchè uno non mi viene a dire che quella è LA verità , perchè quella è la SUA verità .
Che posso anche apprezzare, ben inteso.

Quasi quasi preferisco non perdere troppo tempo in interpretazioni utili ad addolcire il "di Berengo pensiero", che pare invece molto chiaro, e magari vado a godermi qualcuna delle sue foto

Inviato: 21/1/2010 10:01
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Re: Il fotoritocco è il male assoluto.
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Quindi secondo lui e i suoi seguaci sarebbe "naturale" un'immagine che non riproduce l'angolo di visione umano (e non è neppure stereoscopica), che contiene solo toni di grigio (boh, io vedo a colori...) e che seleziona solo la metà  della gamma dinamica che il mio occhio vede nelle stesse condizioni.
Non c'è che dire, un concetto di "naturale" davvero spassoso. E poi magari in ripresa ci mettiamo un filtro rosso, un polarizzatore e cos'altro?

Va beh, come dice Robertosam mi limito a godermi le sue foto che è meglio...

Fer

Inviato: 21/1/2010 10:23
Tessera C.F.A.O. n°14
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