Ciao a tutti,
mi sono trasferito da quasi un anno e nella nuova casa non c'è assolutamente spazio per la camera oscura... quella vecchia, che tenevo a casa di mia nonna, ho dovuto smantellarla per vicende di altra natura e non riesco a trovare il tempo di riallestirla, anche perchè dal nuovo domicilio quella casa è troppo lontana e il tempo a disposizione sempre più scarso...
Ho già  iniziato ad affidare lo sviluppo dei negativi bn al negozio, con una certa soddisfazione (i negativi risultano ben sviluppati, se esposti correttamente, e soprattutto puliti come io non sapevo mantenere).
Mi sarebbe piaciuto avere da chi condivide problemi analoghi qualche consiglio e qualche possibile soluzione, tenuto conto che stampo (stampavo e vorrei ristampare) sia il 35 che il MF su un ingranditore 6x6.

Per problemi di spazio mi sono dovuto adattare anch'io però ho preferito adottare un sistema diverso dal tuo.
Sviluppo da me i negativi per i quali non servono spazi importanti e disponendo di uno dei bagni senza finestre è il luogo adatto.
Per la stampa mi sono dovuto adeguare ad una stampante adattata con kit per la stampa in BN che tutto sommato se ben eseguita da buone soddisfazioni. E qui mi sono adattato in una cameretta.

Mi sono trovato, parecchi anni fa, a dover progettare una CO per un amico che non disponeva di spazi idonei poiché la sua casa era un open space e, a parte il bagno, non vi erano altri locali.
Risolsi tutto con una CO pensile.

Il tavolo bacinelle era fissato su carrucole ed aveva le zampe a cerniera con un blocco, ma l'opera d'arte era l'ingranditore:

avevamo bucato la colonna sulla sommità  per fissare un cavo d'acciao da 4 mm (senz'anima di filo sintetico) che, con uno spericolato giro passava anche sulla base della colonna stessa. Tirando il filo si sollevava tutto (meno la base di cui poi dirà) sul soffitto, in orizzontale. Un gancio di sicurezza con una catena preservava da spiacevoli ed eventuali malfunzionamenti (caduta) del sistema. Quest'ultima si fissava con una comune asta appendiabiti.

Il piano dell'ingranditore, fissato su un tavolo con la superficie doppia rispetto al piano, era fissato al muro con le mensole pieghevoli a scatto, e dotato di zampe rimovibili che rendevano il tutto solidissimo.

Terminata la sessione di stampa i movimenti da fare, in circa due minuti, erano i seguenti:

Allentare la vite dell'ingranditore sul piano, tirare il cordino d'acciaio, prendere l'asta appendiabiti e fissare la catenella al gancio;
tirare su a metà  il tavolo delle bacinelle, ripiegare le zampe e fissarle con i catenacci (quelli che si usano per le porte, a scorrimento), completare la manovra di issamento e agganciare la corda (con apposito pippiolino) ad un moschettone fissato al muro;
Rimuovere le zampe dal tavolo dell'ingranditore (fissate con un sistema a scorrimento), dare un colpo verso l'alto con il ginocchio al tavolo e ripiegarlo sulla parete;
Sistemare le varie carabattole (portanegativi, obiettivo, marginatore, bacinelle ecc.) nell'apposito armadietto di legno e sistemarlo nella sua sede sotto al lavandino.

Ciao,
e' un consiglio che si da' male..Dipende ma molti fattori, tipo se e' casa tuo o se sei in affitto, se sei in condominio..Si perche' potrebbe essere necessario fare dei buchi nel muro per far passare tubi o entrare/uscire l'aria, poi dipende anche dalle dimensioni delle stampe che vuoi eseguire...
Nella mia storia ho allestito una camera oscura in un gabinetto, con l'ingranditore appoggiato nel vano di un vespasiano ( accuratamente fatto pulire e con l'acqua chiusa ) e sfruttando l'acqua frizzante per il metano disciolto. Ero a Foci di Reno, nel ravennate, durante il servizio militare, e dovevo stampare per il pranzo le foto fatte alle esercitazioni dei carri durante la mattina.... dura, ma almeno mi risparmiavo le bevute e i bagni di acqua melmosa nei canali che i carri dovevano attraversare in semiimmersione...
L'angolo piu' sfruttato e' comunque sempre il bagno, anche se e' un casino se in casa ce n'e' uno solo e c'e' sempre il rischio di macchiare o addirittura corrodere le mattonelle.
Ciao,
Renzo

ha ragione falcopardo... in effetti le brillanti soluzioni proposte (grazie a tutti) non vanno bene nel mio caso, per motivi spaziali e logistici, dentro casa non posso far entrare proprio nulla...
Forse una parziale soluzione è nell'abbandonare definitivamente la co: sviluppo pellicole al laboratorio (ho già  provato e non sono male), scansione del negatico (ma dovrei comprare lo scanner), stampa digitale per le copie andanti, stampa chimica o al negozio o in camere oscure di amici o "di fortuna" da usare una volta l'anno...

Certo così perderei anche quel po' di manualità  che mi è rimasta...