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3 Utenti anonimi
Esposizioni........& trasposizioni! |
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Iscritto il:
3/1/2008 16:04 Messaggi:
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Ciao a tutti,
ogni tanto mi sorprendo a fare ragionamenti strani. Questa volta ve li giro, vediamo se confermate la mie teorie. 1) Supponiamo di eseguire una foto con una pellicola invertibile 100 ISO (o sensore, visto che sono molto simili nel loro comportamento) impostando una coppia tempo diaframma che mi consente la foto con l'esposizione che io desidero. Magari non è l'esposizione "corretta" è leggermente scura ma a me sta bene così. Supponiamo f/8 il diaframma ed 1 secondo il tempo. Se voglio passare quella stessa coppia tempo/diaframma ad una altra macchina che ha su una pellicola 50 ISO basterà aumentare uno stop (cioè passare da f/8 a f/5,6 oppure passare il tempo da 1 secondo a 2 secondi). Mma se voglio passare i dati ad una macchina ha una pellicola 64 ISO devo aumentare non di uno stop ma di 2/3 di stop......è corretto?! Sempre più difficile. 2) Esponendo per una macchina digitale i sacri testi consigliano di esporre per le alte luci, esattamente come per le dia. Questo (confermo con esperienze personali) permette il passaggio dei dati di impostazione digitale-analogico con risultati molto buoni. Ma se espongo una pellicola bianco & nero con queste impostazioni tempo/diaframma compio un errore grossolano in quanto queste devono essere esposte per le basse luci e non per le alte luci. Esattamente come le pellicole invertibili a colori. Da qui un problema: se ho una coppia tempo diaframma ok per un invertibile posso applicare un fattore di correzione che mi trasforma questi valori in impostazioni idonee per una pellicola Bianco e nero?! Io avevo azzardato questo ragionamento: Se divido i valori di luminosità di una scena in 10 stop ho che l'invertibile mi copre circa 5 stop (se ricordo bene). Se espongo per un invertibile (per le alte luci) dovrei andare a coprire se non i settori dal 5 al 10 (con 1 il nero e 10 il bianco puro) ma penso i settori dal 4 al 9. Con il bianco e nero dovrei (penso) coprire i settori dal 2 al 7-8 (la latitudine di posa della pellicola b&w è molto più estesa). Concludendo lo stop medio di una invertibile è 7, lo stop medio di una bianco e nero è 5. Quindi la differenza di esposizione tra una pellicola invertibile ed una bianco e nero è di +2 stop a favore di quella bianco e nero. Il tutto previo con una conoscenza comportamentale (ovvio) delle singole pellicole. Ho fatto un ragionamento troppo assurdo?! Salutissimi a tutti, Fabio
Inviato: 6/6/2008 16:35
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Re: Esposizioni........& trasposizioni! |
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28/3/2007 16:40 Da nord Sardegna
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Ciao Fabio, approfitto delle tue considerazioni per sottolineare un aspetto che mi pare affrontato contraddittoriamente nelle varie risorse in rete: Nella ripresa digitale si consiglia spesso di "esporre per le luci", come viene affermato anche in questo articolo di Roberto Legnani. In realtà , mi pare che si sostenga proprio il contrario, consigliando di esporre privilegiando le basse luci, per poi compensare lo "sfondamento" delle alteluci con la funzione recovery di Camera Raw. Sostanzialmente come nel bianconero: sovraesposizione-sottosviluppo. Anche io cerco sempre di "pelare" appena l'istogramma sui bianchi perché così avrà una pulizia decisamente migliore in ombra (con separazioni cromatiche più precise) e allo stesso tempo riuscirà anche a recuperare i dettagli in luce. "Esporre per le luci" con le dia significa invece privilegiare la densità delle luci sacrificando le ombre. Mi chiedo il perché di una contraddizione così diffusa! Per tornare in campo analogico, mi sembra che due f/stop di differenza d'esposizione tra dia e BN siano forse troppi... ragionamento molto (troppo) occhiometrico, s'intende. Claudio
Inviato: 6/6/2008 19:23
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Re: Esposizioni........& trasposizioni! |
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Utente non più registrato
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L' articolo menzionato è chiaro: esporre per le luci e sviluppare per le ombre, il contrario della massima con il negativo bianco e nero.
Del resto il digitale si comporta come la diapositiva. cito " più corretto è calcolare dove cadranno nell’istogramma le zone chiare per tenerle al limite della sovraesposizione; ovviamente scattando in raw non si puà fare guardando l’istogramma della macchina, ché riproduce la propria conversione magari anche in JPG. Conoscendo il gamma dinamico del sensore si puà, misurando selettivamente le zone chiare, calcolare quanti stop aggiungere alla lettura (che riporta a grigio medio) per arrivare all’ultima zona che puà registrare dettagli." Quindi occorre sapere il limite superiore del sensore e sovraesporre il grigio medio appena sotto il limite, considerando il dettaglio più chiaro che noi vogliamo in stampa (o sul video). E' decisamente poco pratico esporre per le ombre e scurire le alte luci con il fotoritocco...e se avessimo perso i dettagli, non è che il sensore potrebbe fare miracoli. Stessa cosa con la pellicola: esponendo per le bassi luci (Zona III) poi si svilupperò per il le alte luci, ovvero il contrasto della scena. Se si esponesse per le alti luci, rischiamo di perdere dettagli nelle zone scure...anche qui la pellicola non potrebbe inventarsi i dettagli.
Inviato: 6/6/2008 23:27
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Re: Esposizioni........& trasposizioni! |
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Iscritto il:
28/3/2007 16:40 Da nord Sardegna
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Citazione:
Mi sembra che stiamo dicendo la stessa cosa in modi differenti, ma non concordo sull'affermazione che il digitale si comporti come la diapositiva... del resto Legnani cita appunto il caso "parallelo" dei negativi BN esposti per salvare le ombre con un occhio alle luci perché siano salvate anch'esse da un adeguato sottosviluppo. Esporre come per le dia (alteluci corpose e ombre chiuse) nella ripresa digitale genererebbe invece del fastidiosissimo rumore in ombra, e assai scarse separazioni tonali/cromatiche. A quel punto si potrebbe fare ben poco per schiarire decentemente le zone scure... La 5D, che utilizzo, soffre la sottoesposizione anche a 100 iso, particolarmente in combinazione con Camera Raw. Recentemente ho visto un test parallelo vs Nikon D3 in cui quest'ultima appare decisamente più prestante (il link non l'ho più); comunque sia, mi devo adattare al "mio" mezzo. Logico che la "sovraesposizione" dovrà essere ben calibrata: sfondare un poco i bianchi nell'avvertimento gamma del display (che si basa se non erro, sul jpeg) non dovrebbe comunque pregiudicare il recupero delle luci, altrimenti avremmo perso la sfida; effettivamente trovo sensata la stima dei 2/3 di f/stop di "riserva" nelle alteluci oltre l'istogramma jpeg,,, Citazione: E' decisamente poco pratico esporre per le ombre e scurire le alte luci con il fotoritocco...e se avessimo perso i dettagli, non è che il sensore potrebbe fare miracoli. Sono perfettamente d'accordo, il vincolo sta appunto nella capacità ultima del sensore di registrare informazioni in luce, tenendo comunque conto che un po' di margine rispetto all'istogramma in macchina c'è... e più riusciamo a spostare le informazioni verso le luci (comunque sotto il limite) più le ombre si "puliscono". Il rischio maggiore è quello di sfondare comunque a bianco uno o due canali RGB: in quel caso l'azione di "recovery" introdurrà in luce strane dominanti e strappi cromatici (esempio classico: tramonto con sole nel fotogramma). ... Per tornare alle domande iniziali: Citazione: Esponendo per una macchina digitale i sacri testi consigliano di esporre per le alte luci, esattamente come per le dia. Questo (confermo con esperienze personali) permette il passaggio dei dati di impostazione digitale-analogico con risultati molto buoni. Ma se espongo una pellicola bianco & nero con queste impostazioni tempo/diaframma compio un errore grossolano in quanto queste devono essere esposte per le basse luci e non per le alte luci. Esattamente come le pellicole invertibili a colori. Fabio, mi pare di aver capito che vorresti farti una "ricetta d'esposizione ad hoc" per ottenere dei buoni BN a partire da catture digitali, giusto? Parere del tutto personale: il bianconero come lo conosco io è 35 mm di media/alta sensibilità , con grana evidente e ben strutturata: quando voglio ritrovare queste caratteristiche in digitale, imposto la 5D a 1600 iso e tendo poi ad esaltare ulteriormente in post la "secchezza" del rumore digitale, con risultati per me soddisfacenti. Come esposizione, nessuna variante... come mio solito cerco di stare il più chiaro possibile sotto la "fatidica" soglia del bianco, poi tratto tutto in post "drammatizzando" l'immagine. Claudio
Inviato: 7/6/2008 0:38
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Re: Esposizioni........& trasposizioni! |
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Utente non più registrato
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Se per esporre per le luci significa sotto esporre senza avere un' idea della latitudine delle diapositiva sono d' accordo con te.
Per esporre per le luci io intendo misurare le zone chiare e sovraesporle quel tanto per averle chiare, ma senza perdere i dettagli. Così esponevo le mie diapositive (di solito usavo la Velvia) e quasi mai facevo più esposizione diverse dello stessa scena perché misurando zonalmente previsualizzavo attentamente il risultato. Esempio, sapevo che la Velvia fino a circa +2 stop e 2/3 riusciva a avere un minimo di trama nelle alte luci, ma che solo in diaproiezione potevo notarlo: in stampa si perdeva. Allora per i lavori da stampare sovraesponevo poco meno di 2 stop (i dettagli chiari importanti), mentre per le foto che volevo proiettare, potevo essere leggermente più generoso e quindi avere risultati leggermente meno densi. Con il digitale sovraespongo al massimo 2,3 stop (sensore della mia reflex, in jpg) per ancora conservare i dettagli chiarissimi della scena. La gamma dinamica è più che sufficiente per avere anche i dettagli nelle zone scure, ben maggiore della diapositiva. Ogni fotografo dovrebbe calcolare attentamente come si comporta il sensore o pellicola, per sfruttare al massimo la sua dinamica: basta un cartoncino grigio e sovra e sotto esporlo sempre di più per avere ben presente i limiti.
Inviato: 7/6/2008 12:41
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