...facendo i test per la pellicola B&W - ho usato un vetro opalino sull'obiettivo per avere una uniformità  di densità  nel fotogramma - mi sono accorto che, soprattutto in zona VIII o VI, ho una maggiore densità  ai bordi che và  via via diminuendo verso l'interno, comunque una cosa molto lieve e graduale ma che falsa le misure del densitometro. Il problema credo che sia nella famosa agitazione della tank con uniforme distribuzione dello sviluppo. Domanda: come agitare la Tank in maniera corretta? Capovolgere in maniera decisa, lentamente,molto lentamente, applicandole una leggera rotazione (come???), lanciandola sul muro ...dettaglio importante io uso solo Tank in acciaio che trovo semplicissime da caricare, grazie per le risposte...
Ciao
Graziano

Non mi sembra un problema di agitazione che, di solito, si manifesta con macchie, bolle, striature e segni irregolari. Sembrerebbe, invece, una caratteristica dell'obbiettivo, anche se inversa rispetto alla norma, dove la caduta di luce ai bordi determina una diminuzione della densita (negativo più leggero e chiaro ai bordi.

Ciao e Benvenuto

Concordo con quanto detto da Franz,oltre che con macchie bolle e striature a volte la irregolarità  di sviluppo puà manifestarsi con una sorta di "alone" di qualche millimetro lungo il bordo del fotogramma.
Tale fenomeno è particolarmente evidente nelle zone chiare ed uniformi,però generalmente non si spinge molto al di là  del bordo.

Paolo

Ho riscontrato lo stesso problema. Pegasus, che mi sta "iniziando" al sitema zonale, sostiene che potrebbe trattarsi dello "spanciamento" della pellicola nella spirale, che determina una disomogeneità  di sviluppo.

Empiricamente parlando, ciò dovrebbe poter accadere solo con un'agitazione invero scarsuccia...

...cosa intendi per scarsuccia...io agito seguendo le indicazioni ilford, 30 sec il primo minuto e poi 10 sec ogni minuto...per avere un'idea dell'agitazione sono tre rotazioni complete ogni 10 sec...sparo una cavolata, non potrebbe essere un problema endemico della tank d'acciaio che avendo poco volume non accupato dallo sviluppo ( io carico 14 once e rimane poco spazio libero ) quest'ultimo non si distribuisca uniformemente?...grazie

graziano

La tank d'acciaio è si picola, ma se i nostri predecessori l'hnno usata con ottimi risultati...
Da ciò che ho capito la tua agitazione è per rotazione, o intendi rotazione della tank su stessa lungo l'asse orizontale (capovolgimenti)?

...per rotazione intendo capovolgimento testa sotto poi testa sopra...

io ho anche usato agitazioni molto ridotte, senza problemi.
per es. ho sviluppato delta 400 in hc110 con due agiatazioni da 10", senza problemi.

per quanto riguarda la procedura di agiatzione, di solito capovolgo la tank con un movimento a due mani che la ruota anche. (capovolgimento: testa sotto-sopra, rotazione: attorno all'asse verticale della tank, tipo mappamondo...)
non ho notato grande differenza tra un'agitazione "vigorosa" e una piຠ"blanda"....

uso una comune patterson di plastica, da singola pellicola...

Sarebbe consigliabile eseguire sempre un "roto-capovolgimento", vale a dire un capovolgimento ed insieme una rotazione di circa un quarto di giro per ogni inversione. Peccato che le tank sono troppo rigide per fare i tuffi carpiati, atrimenti sarebbe il caso
Come velocità , con gli sviluppi Ilford personalmente faccio 5 secondi di agitazione al minuto ed in quel tempo riesco a fare 4-5 roto-inversioni (quindi circa una al secondo o poco meno), con movimento continuo, che riesce facile se afferri a due mani la tank alle due estreemità  superiore ed inferiore ed imprimi il movimento suddetto a braccia semiflesse.

Però se hai fatto un'agitazione seguendo i suggerimenti Ilford, mi sorprende molto che possa esserci un problema di questo tipo, a meno che la temperatura dei chimici non fosse sensibilmente più bassa di quanto tu pensassi, forse.
Non ho esperienza di tank in acciaio, ma temo che siano più sensibili di quelle in plastica ai problemi di temperatura: il metallo è più termoconducente dalla plastica.

Citazione:

io in 10" faccio a malapena 3 rotocapovolgimenti... e già  così ho sempre avuto la sensazione di agitare troppo perchè ho sempre negativi o troppo contrastati o troppo densi...
misteri

ciao
daniele

Citazione:

e perchè non accorci i tempi, allora?

Io comunque uso sempre e solo sviluppi diluiti

Citazione:

eeeee come la fai facile tu
comunque la mia è più una sensazione occhimetrica che una reale costatazione scientifica... alla fine riesco a stampare senza troppi problemi. avevo più casini quando usavo 35mm col medioformato noto un miglior risultato negli sviluppi.
qualche mese fa mi ero messo a fare i test per ilford delta100 per trovare iso reali e tempo di sviluppo (seguendo scrupolosamente i sacri testi sul SZ), ma dopo aver trovato una sensibilità  tale da dare la corretta densità  in zona 1 pari a 200iso (invece che qualcosa come 80 o 64 che era più logico aspettarsi) mi sono scoraggiato... poi non ho più avuto tempo per approfondire.
comunque conto di passare agosto in montagna a fare test sulle pellicole!!!

ciao
daniele

Non è che la voglio fare facile. Ma il tempo di sviluppo è la prima cosa che modifico, quando mi trovo ad avere negativi troppo contrastati.
La seconda cosa sarebbe diminuire la sensibilità  ISO cui espongo, cioè sovraesporre.
Tu come pensi sarebbe meglio procedere, invece ?

Curiosamente, nel test che hai condotto sulla Delta hai ottenuto risultati simili a quelli che io ho avuto con la FP4: l'esposizione migliore era quella a 160-180 ISO (mi sarei aspettato 80-100 ISO). Però fotografavo oggetti in studio, sotto la luce molto morbida dei bank, in preparazione di un progettino che mi ronza in testa da un pezzo e che, per un motivo o per l'altro, mai riesce a concretizzarsi.
Ho pensato che in una situazione di luce a così basso contrasto, il risultato era forse coerente con la necessità  di dover forzare i contrasti. Però l'impressione che qualche cosa non girasse nel verso giusto, l'ho avuta.
La mancanza di un densitometro non mi ha permesso di controllare in maniera oggettiva, quella che rimane una sensazione personale.

Citazione:

io la penso esattamente come te! solo che non ho mai avuto voglia di approfondire e ora che ho la voglia non ho tempo...
ma ci riusciro!

per i risulati dei test poco centra la luce morbida perchè l'esposizione della zona uno dipende tutta dall'esposizione in sé non dalla qualià  della luce. poi dove vanno a cadere le zone alte dipende si dal tipo di luce e dallo sviluppo.

ciao
daniele

Ciao Daniele e Luciano,
Ho letto i ultimi vostri post......, se non è un problema per voi vorrei sapere come sviluppate (con che cosa, tempi, agitazioni) per avere un aumento della sensibilità  della pellicola, cosa che raramente ho riscontrato se non con l'FX1.
Grazie, Ciao
Stefano

io ho fatto una sola prova in tutta la mia vita e non ho poi mai rifatto il test per vedere se avevo sbagliato qualcosa...
di questo fatto strano della sensibilità  a 200iso ne ho parlato il un post sul gruppo StampeAllaMano
comunque per riassumere:
ilford delta 100 esposta in zona 1 con forcella di 1/3 di stop fino ad arrivare a +1 e -1
sviluppata in Rollei RHS 1+9 per 4' e 30" agitazione continua per i primi 30" e dopo 1 agiutazione ogni 30" come da istruzioni (mentre con gli altri sviluppi ho sempre fatto 10" ogni minuto ovvero 3 rotazioni)

sul post che ho linkato ho descritto bene anche la procedura di realizzazione del test.

fammi sapere che ne pensi!

ciao
daniele

E' passato abbastanza tempo, e non ricordo molto bene. Ordinato come al solito, non ho conservato dati o tabelle.
Ricordo che avevo sistemato un set che comprendeva come fondo il solito cartoncino grigio Kodak più la scala a 21 gradini grigi e la scala colore, sempre Kodak. E sul cartoncino avevo sistemato vari piccoli oggetti di riflettenza e texture diverse: bottoni bianchi e neri, una posata di acciaio lucido, un pezzettino di legno e qualche altra cosa.
Lo sviluppo era Perceptol diluito e "credo" che l'agitazione fosse di 30 secondi iniziali , più 5 secondi ogni minuto (non ci giurerei, però). Quanti minuti? Boh... credo circa 10 o 12 a 24°. La pellicola, come già  detto, era la FP4 Plus in formato 4x5", sviluppata nella tank Combi-Plan, l'unica che allora possedevo. Adesso sono passato alla Jobo.
Io non cercavo nè la zona I, nè la V, nè altre zone.
Volevo solo sapere con quale sensibilità  mi veniva meglio la resa dei vari oggettini...e non era a 64-80 ISO, ma appunto sui 160 o forse anche 200 ISO.
Mi rendo conto che così, il test ha un valore indicativo pari a zero. Bisognerebbe rifarlo con tutti i crismi, ma è un qualche cosa cui sono profondamente riluttante, tanto più che non avendo il densitometro e non essendo mai riuscito a capire come si possa usare lo scanner per sostituirlo, non vedo perchè dovrei farlo...

Ciao,
Mi sembra corretta anche se mi sorprende il risultato, per confermare la cosa ci vorrebbe un bel densitometro.
Ciao
Stefano