Quando, ormai una ventina di anni fa, i ricercatori Kodak misero a punto le pellicole T-Max, proposero anche un rivelatore specifico per il suo trattamento, in due formulazioni: T-Max per 35 e 120 e T-Max RS per trattamenti delle pellicole piane.

Ora, tutte le volte che leggo o sento parlare del trattamento delle pellicole T-Max, ho notato che quasi mai vengono usati questi rivelatori.

Per di più si utilizzano il D-76 o l' HC110, ma anche il Microphen o il Perceptol, Xtol o Microdol X e poi Pyro o altri sviluppi due bagni, ecc. ecc.

Ora la mia domanda "ingenua" è questa: ma i ricercatori Kodak, dopo essersi dati tanto da fare per mettere in commercio quella che era - e forse ancora resta - la migliore pellicola BN sul mercato, perchè poi sarebbero stati così stupidi dal formulare e proporre uno sviluppo inadatto?

Chi mi aiuta a capire l'arcano?

a dire il vero, con il passare degli anni quando sento parlare di sviluppi cosidetti "dedicati" proposti dalle varie case, rimango sempre perplesso. L'unico che a mia memoria posso definire tale era (o è) il Technidol che con la TechnicalPan, sempre della Kodak, riusciva a dare in assoluto il meglio rispetto a qualsiasi altro tipo di sviluppo. Anche recentemente vengono proposti come "dedicati" alcuni tipi di sviluppo che altro non sono che la riproposizione sotto nuove sigle di "vecchi brodi" ancora arzilli, vedi sviluppi al pirogallolo e doppi bagni tipo D.76. Per mia esperienza personale, lo sviluppo T.Max lo trovo utile solo sulla 400 quando desidero esporla sopra i 1000 asa, perchè secondo il mio parere ne sfrutta meglio il recupero nelle ombre, per il resto penso che chi stabilisce se uno sviluppo sia dedicato o meno, alla fin fine sia proprio l'utente che ne fa uso....del resto è sempre stato così. Sull'intenzione dei tecnici Kodak nel proporre questo sviluppo come "dedicato" alle T.max, visto il poco uso che se ne è fatto rispetto ad altri, posso dire che hanno fatto un mezzo buco nell'acqua. ciao Sergio

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Come tratti tu la t-max?

La T.Max 100 da alcuni anni la tratto con soddisfazione con lo sviluppo FX1, mentre la T.Max 400 (esposta anche fino a 800 asa),preferisco trattarla con il D.76d, una variante del classico D.76 che dà  negativi un pò più morbidi rispetto al fratello maggiore. I due sviluppi come tu saprai bisogna prepararseli in proprio e sei interessato ti fornirà tutte le indicazioni. Ciao Sergio

Citazione:

Ciao Luciano

Concordo con te sulla "perfezione" delle pellicole tmax, ed anche io mi sono chiesto perchè abbiano tirato fuori un brodo del tipo Tmax. Non conosco l'RS ma l'altro, soprattutto nella versione originale, non mi ha mai soddisfatto. Ulteriore stranezza è stata proporre uno sviluppo a rigenero/compensazione del tempo quando il metodo usa è getta aveva già  dimostrato la sua superiorità .

Il tutto si spiega in termini commerciali.

A mio giudizio con l'introduzione dell' Xtol la Kodak ha chiuso il cerchio con un qualche cosa che definirei perfetto. Non trovi?

Ciao

Ferruccio

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Quoto Sergio.
La T-Max 100 con l'Fx1 è una ottima accoppiata,riesce a "spremere" efficacemente l'acutanza da questa pellicola,inoltre sfrutta ottimamente la sensibilità .

Paolo

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Non saprei. Quando uscì l ' Xtol, ne sentii tante e tali sulla poca ripetibilità  ed affidabilità  dei suoi risultati (pare ci fossero problemi di conservazione, specialmente con le buste per fare 1 litro, molto meno con quelle per fare il gallone), che non l'ho mai provato.
Io non ho mai usato il T-Max normale per il 35 ed il 120, ma utilizzo regolarmente il T-Max RS, però non a rigenero, bensì "one shot" diluito 1:9, e non mi pare affatto malaccio...
Ciao

Io penso che il T-Max sia stato pensato come un buon compromesso tra caratteristiche tecniche, facilità  d'uso e di stoccaggio, prezzo e (bassa) tossicità , come si confà  ad un prodotto di mass-market.
E dal mio punto di vista (l'ho usato e lo uso tuttora da anni) ha centrato perfettamente gli obiettivi!
Non eccelle in nessuna area ma si comporta più che degnamente in tutte.

Fer

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Ok. Quando finisco il T-Max RS magari provo una busta da 5 litri di X-Tol.
Più o meno ti dura dunque un anno, dopo la diluizione? Non è male.
Quanto ai dati, Kodak o anche di altre Ditte, si sa che vanno presi con beneficio d'inventario. Tanto più che la T-Max 400 la espongo tra 200 e 320 ISO, di solito a 250. Penso che comincerei tagliando di un 15% i tempi Kodak...

Citazione:


Ciao Luciano

Se ti trovi bene con lo sviluppo Tmax, perché cambiare?

Il motivo per cui sono passato all’Xtol è che questi non contenendo idrochinone, come gli sviluppi della serie MQ e PQ, pur mantenendo tutti i vantaggi di una formulazione a doppio agente rivelatore (superaditività  ecc.) ha il pregio di non “tappare” le alte luci. Pur con tutti i distinguo del caso funziona alla stregua degli sviluppi tannanti o quantomeno con similari risultati. Non lo reputo uno sviluppo del tutto facile ma se si cercano risultati pregnanti, riesce sicuramente a soddisfare anche gli spiriti più esigenti.

Per ciò che concerne la conservazione, come ti ho detto, non ho avuto problemi anche se come vuole la regola, dopo sei mesi, qualche rischio di “crollo” è sempre possibile. Va da se che se nella preparazione si utilizza acqua bollita e filtrata e si impiegano per la conservazione bottiglie di vetro (totalmente piene) la vita attiva ne viene sicuramente prolungata. Tralascio di consigliarti tecniche più complesse come la preparazione frazionata o l’impiego di alcol o glicole.

Sensibilità  e tempi di sviluppo sono fattori troppo personali per permettermi una qualche indicazione. Utilizzo Xtol /Tmax400 nei formati 6x7 e 4x5 con una impostazione della sensibilità  a 200 ISO. Ma per il fatto che mi piacciono i negativi con le ombre piuttosto evidenti nonché per la convinzione che “alla sottoesposizione non c’è rimedio”, ho la tendenza sempre ad abbondare di almeno mezzo stop. In caso di contrazione scendo volentieri sotto i 100 ISO. Poiché non vi è il rischio di tappare le alte luci, il tempo di sviluppo non è da considerarsi un fattore “pericoloso”. Vi è pertanto una buona tolleranza. Dipende poi dai gusti personali, dal tipo di carta e dall’ingranditore.

Il vero punto di forza dell’Xtol ( presumo che valga anche per altre pellicole), che non mi sembra messo in rilievo dalle istruzioni Kodak ne molto presente in letteratura - ma potrebbe essermi solo sfuggito – è la straordinaria risposta alle variazioni di diluizione ed agitazione. Per semplificare e farla breve, lavorandoci dietro, si riesce intervenendo su questi due parametri a modulare “qualsiasi” risposta. Come indicazione posso dirti che risponde bene, molto bene anzi, sia con agitazione continua che con quella semi-stand. Come diluizione mi attengo sempre a quelle maggiori sino ad andare molto oltre (molto) rispetto quanto Kodak consiglia.

Se puoi prepararti gli sviluppi in proprio, non sottovalutare il Pyrocat HD; non mi ha fatto rimpiangere l’Xtol, anche se il piano di funzionalità  e risposta è sostanzialmente diverso.

Ferruccio

Grazie, Ferruccio

Notizie, esperienze ed indicazioni molto interessanti.