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Stampe a contatto
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Ho sempre letto che, data la bassa sensibilità  di tutti materiali prodotti con i processi delle TAA, si rende necessaria una stampa a contatto: da cui l'esigenza di poter disporre di OGF (con tutti i problemi che ne conseguono).
La mia perplessità  è la seguente: ad una bassa sensibilità  posso supplire con un lungo tempo di esposizione, utilizzando quindi un ingranditore utilizzando un normale negativo, senza dover produrre un OGF.
Cosa è che mi sfugge?

TRACON

Inviato: 14/12/2007 11:16
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Re: Stampe a contatto
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Da lombardia
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Citazione:

tracon ha scritto:
... processi delle TAA....l'esigenza di poter disporre di OGF (con tutti i problemi che ne conseguono).

Cosa è che mi sfugge?

TRACON



Cosa sfugge a te, non saprei.

A me sfugge completamente cosa sono le TAA e le OGF

Inviato: 14/12/2007 12:30
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

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Re: Stampe a contatto
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TAA: Tecniche Antiche Alternative
OGF: Originale Grande Formato

Sono acronimi normalmente utilizzati sui testi relativi a stampe a contatto





Inviato: 14/12/2007 13:49
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Re: Stampe a contatto
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Da lombardia
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Grazie delle info !!
E sì che di stampe a contatto ne ho realizzate perecchie decine ormai , sia pure senza usare le TAA (ho già  imparato !), ma comunissimi materiali BN.
Sarà  sen'altro vero che sono sigle abitualmente usate nei testi relativi alle stampe a contatto, che come è noto hanno una diffusione lievemente inferiore solo ad Henry Potter. Ma a mio modesto parere è sempre bene fare un qualche piccolo sforzo di chiarezza, tanto per fare capire anche ai pochi meschini che non sanno le segrete cose.


Inviato: 14/12/2007 14:10
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: Stampe a contatto
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Andando oltre la semantica, sai spiegarmi perchè sia necessario, per impressionare la emulsione, uno contatto diretto con originale negativo?


Inviato: 14/12/2007 14:39
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Re: Stampe a contatto
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non vorrei sbagliarmi, ma per le antiche tecniche di stampa serve un a luce ultravioletta e non una qualunque funte di luce...
l'esposizione si puà fare utilizzando lampade abbronzanti oppure esponendo alla diretta luce del sole (con tempi più lunghi e variabili a seconda del meteo) oppure utilizzando un bromografo
nell'ipotesi che estesse un ingranditore a luce ultravioletta non so, forse si potrebbe usare...
comunque per ottenere la stampa devi mettere a contatto un torchietto con vetro il negativo e il positivo a questo punto esponi e poi apri il torchietto e controlli l'esposizione, se va bene togli e fissi altrimenti richiudi e vai avanti.Se te lo fai tu abbi l'accortezza di farlo in modo da potere aprire solo un pezzo del terchietto in modo che anche se apri almeno metà , 2/3 della stampa rimane in pressio con il negativo, in questo modo se poi devi richiudere non perdi l'allineamento.

ci sono in rete numerose risorse sul tema: come creare un negativo di grande formato usando la stampa a getto di inchiostro... in pratica stampi sul lucidi appositi e poi metti a contatto... la grandezza del negativo dipende solo dalla grandezza della tua stampante.
non è complicato.
deve anche essere uscito un libro dell'editrice progesso proprio sul tema antiche tecniche e digitale

spero di essere stato utile e di non avere detto troppe imprecisioni

ciao
daniele

p.s.
magari potresti anche presentarti, dire chi sei come sei finito qui, fare un saluto ecc...

Inviato: 14/12/2007 14:57
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www.danielepennati.com
Milano Citta  Aperta - Journal of Urban Photography
Tessera C.F.A.O. n°57...
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Re: Stampe a contatto
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Grazie, Daniele, per la tua risposta.
E' vero, oggi il galateo non è stato il mio piatto forte.
Mi chiamo Franco, mi piace (ovviamente) la fotografia ed ultimamente mi stà interessando alla stampa a contatto.
Mi interessa sia perchè non amo le stampanti a getto di inchiostro, sia per la qualità  del prodotto finale.
La tecnica che tu hai illustrato, sempre leggendo su internet, non mi pare tanto semplice, dal momento che presuppone intanto attività  di calibrazione/profilatura PC, monitor, scanner, stampante, etc. ed in ogni caso difficilmente dà  luogo a prodotti ripetibili. Poco amante dei SW, l'idea di poter partire da un negativo e poter stampare una carta emulsionata tramite un ingranditore mi incuriosisce.
Non dovrebbe essere difficile organizzare un ingranditore a luce UV.
Fermo restando che la motivazione principale, in merito, ho sempre letto essere legata alla bassa sensibilità .

Grazie

Franco

Inviato: 14/12/2007 15:49
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Re: Stampe a contatto
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14/4/2007 23:27
Da Milano
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ciao Franco,
benvenuto!

Citazione:

tracon ha scritto:
Non dovrebbe essere difficile organizzare un ingranditore a luce UV.
Fermo restando che la motivazione principale, in merito, ho sempre letto essere legata alla bassa sensibilità .


per me sarebbe meno complicato stampare sul lucido eheheh ma sono considerazioni legate alle capacità  personali.
come ti dicevo non ne so molto, ma visto che c'è chi ne sa di più... spero che qualcuno ti risponda
mi viene solo da dire che se si potesse stampare con un ingranditore... lo si farebbe... ma magari, invece, nessuno ci ha pensato prima di te. non saprei proprio

ciao
daniele

Inviato: 14/12/2007 15:55
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Re: Stampe a contatto

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21/6/2005 23:27
Da Al pais dlà ceramica
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Danipen ti ha già  spiegato tutto !
I sacri testi in materia non riportano l’ uso di un ingranditore, ma si parla sempre di stampa a contatto.
Tieni sempre in considerazione che le antiche tecniche di stampa sono nate quando le macchine fotografiche erano di grande formato, quindi non vi erano problemi legati all’ ingrandimento di un formato più piccolo.
Giustamente come dici, le emulsioni delle varie tecniche sono a bassa o bassissima sensibilità .
L’ unica, a mio avviso, che potresti tentare di stampare sotto un ingranditore è la stampa bruno Van Dick, o comunque quelle che usano i sali d’ argento nella preparazione dell’ emulsione.
Quando iniziai a stampare usando le antiche tecniche di stampa, stampavo le dia su lith 18x24 cm, che veniva poi sviluppata in un bagno per carte diluito per non avere un contrasto troppo elevato.
Ritornando a prima, direi che attualmente la soluzione che ti ha detto Danipern è la più veloce, cioè ottenere un negativo tramite una stampante ink-jet.
Personalmente ho intenzione di realizzare delle cianografie di grande formato (30x40 cm) ottenendo i negativi come sopra.
Anche le indicazioni sul torchietto da stampa sono corrette !
Non ne ho mai posseduto uno serio !
Ho sempre utilizzato una superficie piana, su cui appoggiavo la carta emulsionata asciutta, quindi il negativo, e sopra un vetro spesso per ottenere il contatto in tutti i punti !
La sorgente di luce era il sole oppure una lampada per l’ abbronzatura del viso.
Quella delle antiche tecniche di stampa è un esperienza unica, si ritorna a bottega ci si sente artigiani nel vero senso del termine.
Si usano carte di diverse superfici, si preparano le carte per la stampa.
Si ottengono immagini di una bellezza sensoria senza uguali, che inoltre hanno il vantaggio (o svantaggio ?) di essere uniche (o quasi).

Spero di averti chiarito le idee !

Se hai bisogno chiedi, mi “fa bene “ parlare di questi argomenti !

Ciao.





Inviato: 14/12/2007 17:30
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Re: Stampe a contatto
Utente non più registrato
Ciao a tutti, personalmente io adoro le stampe a contatto, dalle cianografie (le uniche per ora che ho sperimentato) alla gomma o Van Dyke. A mio parere il bello, come diceva EOLO è tornare alla manualità . Sperimentare sui diversi materiali e imbastardirsi finchè non si ottiene il risultato voluto, certo occorre pazienza. Io utilizzo una lampada abbronzante philips a 4 tubi e mediamente ci vogliono dai 10 ai 35 minuti per stampa.
Riguardo al negativo, sicuramente è molto più conveniente stamparlo a getto di inkiostro come suggerito anche perchè si ha la possibilità  di poter lavorare il negativo ed ottimizzarlo per la propria stampa (ad esempio per le ciano ho notato che conviene virare i negativi al rosso per permettere una reazione più dolce della chimica alla luce UV, e che occorre calibrare anche il contrasto per rendere leggibili i dettagli, anche se questo poi dipende dal fine ultimo che si vuole ottenere).
Per quanto riguarda il torchietto il mitico Farbusdr ha pubblicato sul suo Blog LINK molto amteriale interessante anche per quanto riguarda i viraggi cianografici e altre tecniche.
Io il proetto del torchietto l'ho fatto ma non l'ho realizzato ancora, per le mie stampe utlizzo le classiche cornici con il vetro e le clip, magari fisso il negativo e la carta con dello scotch trasparente e controllo il tutto almeno dopo 25 minuti, anche li puoi farti delle prove come ho fatto io, molto empiriche ma indicative.
Per quanto riguarda l'ingranditore è un idea che mi era venuta anche a me qualche mese fa e se ne era parto su questo forum LINK
e il grosso problema mi era sembrato di capire che le lenti normali rallentino gli UV ed occorrevano delle lenti alla fluorite per non aver problemi. Tieni in oltre conto che se stampi ad es. le ciano che necessitano di 30 min per stampa mascherare e bruciare diventa difficile sia per la stampa che per le tue mani dato che te le abbronzeresti e pure per i tuoi occhi dato che le lampade uv, per lo meno a me, massacrano gli occhi provocandomi dei forti mal di testa (infatti a volte uso gli occhiali da sole ).

Comunque ti consiglio di provarle come tecniche perchè sono sentimentalmente fenomenali.. Per cominciare puoi stamparti dei negativi a getto o a laser utilizzando dei lucidi economici tipo Infilm o 3m che trovi sui 10/15 euro a pacco da 50 o 20 fogli, dipende, mentre i migliori a detta di molti sono i pictorico OHP (oph?? non ricordo mai)ma costano di più. I chimici li trovi su fotomatica.it e le ricette base per la ciano (a mio parere la più semplice e che perdona di più) su LINK. Puoi sensibilizzare sia carta (fabriano F4, carte da acquarello ecc) oppure stoffe o cartoni, prova e divertiti. Ti lascio il link alle mie stampe Mia gallery. Se ti occorre qualcosa fai un fischio che se ci si puà aiutare lo si fa volentieri.

Una domanda per Eolo... Vuoi fare delle stampe 30x40, li stampi tu i negativi, che fogli usi e dove li hai trovati? Cosa usi per esporre e non rischiare di vignettare? Scusa le domande ma avevo intenzione anche io di fare delle prove ma non ho ancora avuto tempo di informarmi.

Ciao a tutti e a presto

Inviato: 14/12/2007 18:21
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Re: Stampe a contatto

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21/6/2005 23:27
Da Al pais dlà ceramica
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Un esempio è questo http://www.monochrom.com/cc/monoc/sho ... t003.asp?artnum=00028622# , ma per ora non ho acquistato ancora nulla.
In questo negozio on line (non è il solo !) hanno altri articoli relativi alle antiche tecniche di stampa.
Sicuramente per stampare un 30x40 cm non userà una lampada come quella da te indicata, ma il sole. Diversamente dovrei utilizzare la lampada ad una distanza tale dal negativo, che i tempi di esposizione diventerebbero eterni !
Inoltre se mi permetti di darti un consiglio, NON continuare ad utilizzare la lampada come stai facendo ora, è veramente pericoloso !
Mi comportavo come nel tuo caso, ma per tempi nell’ ordine dei 5-7 minuti per ogni singolo “tiro” relativamente alla stampa alla gomma bicromata, per tempi più elevati ho sempre utilizzato il sole !

Spero di esserti stato utile.

Inviato: 14/12/2007 20:49
www.artmajeur.com/gianlucafaletti
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Re: Stampe a contatto

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27/4/2006 13:48
Da Roma
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Citazione:

tracon ha scritto:
TAA: Tecniche Antiche Alternative
OGF: Originale Grande Formato

Sono acronimi normalmente utilizzati sui testi relativi a stampe a contatto





Scusa, ma anch'io sono profondmente contrario agli acronimi:
talvolta, specialmente nei testi americani, non si capisce nula. E il peggio è che non esiste dizionario acronimico.

Inviato: 15/12/2007 7:35
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Stampe a contatto

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26/5/2005 15:12
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ciao,
scusate il ritardo nel rispondere a questo post ma ho problemi di connessione. cerco di non dimenticarmi nessuno.

perchè a contatto? la quantità  di luce decresce con il quadrato della distanza. tieni presente che con i miei tubi al neon uv, che fanno una superficie 50x70 a 10cm di distanza dalla stampa ci vogliono 2' per una gomma e 10'-15' per un ciano. e stampo 30x45cm. fatti il conto di quanta luce ci vorrebbe per avere tempi ragionevoli in un ingranditore e vedrai che è impraticabile.
detto cio' non sei il pirmo a pensare a un ingranditore. anzi, non solo ci hanno già  pensato, ma esiste proprio. i fratelli fresson, che si tengono ben stretti molti dei loro segreti, stampano con un ingranditore uv. ma per tutti i fini pratici fai conto che è infattibile a livello personale.

eolo: stampare un 30x40 appoggiando solo un vetro come facevi con i formati più piccoli? secondo me impossibile, ci vuole un chassis che schiacci come una pressa industriale. provare per credere, io ho avuto infinità  problemi di flou, sul mio sito qualche esempio.
il sole non è male come sorgente di luce, ma frustrante per la sua incostanza. inoltre a paris ce ne è poco, soprattutto di inverno e io stampo quasi solo di notte, quindi per me una lampada uv è essenziale.

i negativi digitali sono si e no più semplici di quelli diretti o ingranditi. per ottenere ottimi risultati ci vuole tempo e dedizione come quelli in co.

mauro, meglio lasciar perdere le lampade abbronzanti, perché scaldano e perché emettono uv pericolosi (gli uv esistono di diversi tipi). io uno 8 tubi black light nera, sono tipo i tubi fluorescenti delle discoteche. non li guardo mai a lungo, ma non ho mai avuto problemi di mal di testa. ieri ho stampato 30 cianotipi per una piccola edizione, a 15' di esposizione l'uno sono rimasto in co con le luci accese per 8 ore filate (in realtà  ho passato proprio tutta la giornata in co) e non ho avuto nessun problema. i tubi costano a paris circa 35 euro l'uno, naturalmente poi uno si deve costruire una cassa o un mobile. se vuoi seguire questa strada dimmello che scrivo info più precise, in modo che non ripeti i miei stessi errori.
ciao ciao e buone stampe
f

Inviato: 15/12/2007 23:19
http://photo.busdraghi.net

La gente crede nella realtà della fotografia ma non a quella della pittura; il chè dà un enorme vantaggio ai fotografi. Sfortunatamente, però, anche i fotografi credono nella realtà della fotografia. D. Michals, 1976...
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Re: Stampe a contatto

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21/6/2005 23:27
Da Al pais dlà ceramica
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Bravo, scrivi informazioni più precise grazie, mi interessa molto !
I tubi al neon dove li hai acquistati ?
Hai collegato i tubi insieme in modo da creare una plafoniera ?
Se hai anche qualche immagine di come l' hai assemblata, meglio ancora.

Riesci ad ottenere delle gomme 30x45 cm ???
Come diavolo fai ?
Per caso stampi una sola volta con una concentrazione di colore più alta nell' emulsione ?
Personalmente ho dei problemi già  con quelle 18x24 cm, io adotto la tecnica della sovrapposizione a registro !

Grazie mille.

Ciao.

Inviato: 15/12/2007 23:46
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Re: Stampe a contatto

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ciao,
qualche giorno fa hanno staccato la corrente per 15 ore e il server proxy è down. appena lo riparano vedo di scrivere qualcosa e mandare un po' di foto.
i tubi li ho acquistati in un negozio di parigi sul bd henri quatre, vicino a bastiglia. ne ho girati una buona decina prima di trovarli. credo che qualunque centro che venda prodotti di illuminazione che lavori bene li possa perlomeno ordinare. a paris le cose sono un po' strane
ciao ciao
f

Inviato: 15/12/2007 23:49
http://photo.busdraghi.net

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Re: Stampe a contatto

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21/6/2005 23:27
Da Al pais dlà ceramica
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Theodor e Oskar Hofmeister "tiravano" delle gomme di grande formato (e.g. 64x81 cm) perfette, ma non ho mai capito come riuscissero ad ottenerle.
Sicuramente NON ricorrevano alla tecnica della sovrapposizione a registro !
Tu come fai, leggi anche sopra gli altri miei commenti !

Grazie mille.

Ciao.

Inviato: 16/12/2007 6:07
www.artmajeur.com/gianlucafaletti
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Re: Stampe a contatto

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Citazione:

EOLO ha scritto:
Bravo, scrivi informazioni più precise grazie, mi interessa molto !
I tubi al neon dove li hai acquistati ?
Hai collegato i tubi insieme in modo da creare una plafoniera ?
Se hai anche qualche immagine di come l' hai assemblata, meglio ancora.


allora, ho appena finito un articolo che risponde a tutte le tue domande, discute un po' più in dettaglio perché scartare l'opzione dell'ingranditore uv e descrive la mia sorgente di luce UV.
sorgente uv per le tecniche antiche
l'articolo di sandy king citato è comunque una lettura obbligata per chiunque si cimenti con le tecniche antiche.
ciao ciao
f
p.s. per la gomma ti rispondo in un'altro post, altrimenti facciamo confusione.

Inviato: 18/12/2007 14:27
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Re: Stampe a contatto

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21/6/2005 23:27
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fabusdr la sorgente UV da te costruita (quella con tutte le migliorie da te descritte nel tuo articolo sul tuo sito) è in vendita ?
Se la risposta è affermativa a quanto ?

Grazie.

Ciao.

Inviato: 22/12/2007 9:11
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Re: Stampe a contatto

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26/5/2005 15:12
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ciao,
considera che per 8 neon ci sono circa 240 euro di spesa, almeno ai prezzi a cui li ho trovati io. poi aggiungi almeno 100 euro di supporti neon, timer, ventilatore, legno, cerniere, maniglie, etc. a questo poi va aggiunta la mano d'opera.
se ti interessa comunque contattami per mail che posso pensare ad un preventivo più preciso, anche in funzione delle tue esigenze.
ciao ciao
f

Inviato: 26/12/2007 9:52
http://photo.busdraghi.net

La gente crede nella realtà della fotografia ma non a quella della pittura; il chè dà un enorme vantaggio ai fotografi. Sfortunatamente, però, anche i fotografi credono nella realtà della fotografia. D. Michals, 1976...
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