Ciao a tutti..

Dopo il test delle scale di grigio ho provato ad effettuare un test sulle scale colore (un pò empiriche a dire la verità  ma mi occorreva come macro prova).

RISULTATO DEL TEST COLORE

Ho utilizzato una scala di grigi da 100% al 10% (utilizzata anche per la prova di esposizione) e lo "colorato" in PS.
Ho così ottenuto delle varianti cromatiche della scala.
Ho esposto per circa 15 minuti davanti alla lampada UVA Philips a bassa pressione ad una distanza di 30 cm.
Supporto Fabriano F4
Lavaggio 1 bagno con 1 litro d'acqua a temp ambiente + 12 gocce di acido muriatico + 1 bagno con acqua temp ambiente.
Il test mi è sembrato molto interessante.
La scala cromatica che mi da maggior dettaglio è la colonna 5, quella dei rossi, mentre quella che mi da la minor ricchezza di toni è la colonna 3 quella degli azzurri.
Quindi deduco che i negativi è meglio stamaparli di colore rosso per avere più dettagli.

:: IPOTESI :: (grande sarà  il mio errore grande sarà  la vostra comprensione)

Mi viene da pensare... e qui mi rivolgo a voi... essendo che il rosso è un colore complementare del blu e gli ultavioletti hanno uno spettro tendente al blu è possibile che hanno un effetto attenuatore in fase di stampa e rendono così più dolce l'esposizone??? mentre per l'azzurro è il contrario, cioè l'esposizione è + violenta??
Fate di me ciò che voleto dopo questa ipotesi...

Grazie ancora
Mauro

mi sa che c'è un po' di confusione in giro. ora preparo un post sui negativi digitali, che è meglio sfruttare il lavoro degli altri piuttosto che reinventare tutto da zero. ci sono due o tre guide veramente ottime e indispensabili che ti faranno risparmiare un bel po' di tempo.
ho preparato un articolo sulla bibliografia necessaria per avorare con i negativi digitali sul mio blog:
http://cameraobscura.busdraghi.net/20 ... li-sui-negativi-digitali/
sono sicuro che troverai molti spunti assolutamente interessanti.

Citazione:

assolutamente si.
motivo per cui nelle fabbriche di una volta di carta all'albumina utilizzavano semplicemente delle vetrate gialle per lavorare. la luce che filtrava era completamente inattinica.
in realtà  con i pigmenti di una stampante è un filo più complicato. bisognerebbe avere accesso alla curva spettrale negli uv. insomma, magari te vedi un giallo chiaro ma negli uv si comporta come nero. oppure il nero, magari filtra completamente il visibile, ma chi ti assicura che si comporti nello stesso modo nello spettro uv?
per questo motivo, nel secondo passaggio di calibrazione dei negativi digitali, si stampa una paletta di colori per determinare quale filtra completamente gli uv... quando avrai letto il mio articolo sarà  sicuramente più chiaro
ciao ciao
f

Bhe che dire, ancora una volta mi hai chiarito parecchio le idee, Ottimo l'articolo sul tuo blog che mi sono permesso di stampare.

E' molto interessante capire come funziona il negativo poichè mi sono reso conto che perdendo un pò + tempo sul negativo riesco ad ottenere risultati migliori (a livello di contrasto) con meno problemi.

Ti ringrazio ancora una volta anche perchè il post sul tuo blog è ricco di spunti e di link interessanti.

Ciao e grazie
Buon ritorno a Parigi...

beh, a dir la verità  non è il mio articolo da stampare, ma quelli a cui linka.
se vuoi uno su tutti da studiare a memoria è questo:
Quick guide to making digital negatives.
il negativo è praticamente il 90% della stampa. in generale si ha molta meno elasticità  che con una baritata, è più difficile mascherare e bruciare etc. il sistema dei negativi digitali è stato inventato per far combaciare esattamente il negativo al procedimento di stampa, il resto diventa puramente artigianale.
oppure passi alla gomma bicromata dove puoi sbarellare alla grande, non sono mai riuscito a fare una gomma uguale ad un'altra, perché perder tempo a calibrare un negativo?

ciao ciao
f

Ciao Fabusdr, adesso immagino sarai a Paragi, nei quartieri bohemien mentre io sto soffocando nella bassa.. Quanto ti invidio!!!

ti ringrazio per la dritta in effetti gli articoli a cui linky sono propio interessanti.
a proposito della gomma bicromatica. probabilmente il gruppo rodolfo namias organizza uno stage su questo argomento, si sa mai che riesco a fare una scappatina..

Bye