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Credo di no!

Ciao a tutti, eccomi qua e dopo lunghe ricerche e dibattiti che tra l'altro sono ancora in corso
vorrei condividere con voi quanto ho raccolto in giro e quando ho capito in base alla mia personale esperienza e partirei appunto da questa;
Due anni fa mi trovavo nel limbo dell'analogico piccolo e medio formato e tranne che per qualche cambiamento sempre
orientato verso la qualità , cambiavo obiettivi e qualche corpo macchina inseguento il miraggio del corredo minimo perfetto. !! Non esiste in
senso assoluto!!!! Quello che ottenevo mi soddisfava molto in termini di qualità , poi un bel giorno un'entità  superiore decide
di turbare il mio già  sottile equilibrio e di introdurre in commercio dispositivi digitali.
Iniziai con una compatta da 3,2Mp e da li a poco mi ritrovai a vendere il piccolo formato analogico e non solo per acquistare
una reflex digitale da 6Mp (12 interpolati), parlo della Fuji S2 Pro. Poi successe una cosa strana, avevo risultati e
feed-back contrastanti ma confuso dalla foga iniziale e bombardato dalla potente campagna pubblicitaria dei costruttori,
non riuscivo a trovare una logica a tutto questo. Un giorno
mi riguardai le Velvia scattate con Hasselblad, che avevo tradito per racimolare il grano per passare al digitale, sul piano illuminato
e li ho iniziato a capire.
A suffragio di quanto sto dicendo in questo topic ho letto tante interviste e dibattiti di fotografi profy e tutti concordano con
il fatto che il digitale non è migliore dell'analogico in assoluto anche parlando del 35mm, infatti tutto dipende
dal tipo di fotografia che intendiamo realizzare, ci sono situazioni dove il digitale è una manna dal cielo (caccia fotografica, giornalismo,reportage) altre
dove la pellicola se la cava meglio e il digitale si inginocchia(paesaggio, natura, ritratto).
L'errore che ho commesso è stato quello di focalizzarmi a senso unico solo su un sistema perdendo così tutti i pregi
dell'altro. Non entrerà in merito al discorso della distribuzione dei toni a 16 bit delle digitali in base all'esposizione
alla linearità  del sensore, al rumore e a tutti i vantaggi che il digitale ha sull'analogico perchè sono già  stati
ampliamente discussi in altri topics.
Bisogna a mio avviso avere entrambi i sistemi che alla fine si traduce nell'avere un corpo macchina in più che tra l'altro
nel caso analogico si traduce in una spesa affrontabilissima e nel caso invece del digitale l'onere è maggiore ma non
fondamentale nel senso che si puà aspettare un po' così mentre i prezzi calano o a parità  di costo viene offerto un prodotto
superiore noi abbiamo il tempo per disporre le risorse econimiche necessarie e nel mentre scattare analogico come abbiamo
fatto fino ad oggi con ottimi risultati direi.
Sapete una cosa? Il tam tam commerciale è forte e la tentazione di pensare che migliorando la nostra attrezzatura otterremmo
foto migliori è quasi irresistibile, io ne sono stato vittima ma adesso sono consapevole e vedo le cose sotto un'altra luce.

Inviato: 20/4/2004 11:31
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Se parliamo di filosofia, allora questo è quanto ho capito io e quanto determina il mio "modus operandi".

1) La tecnologia va sempre in avanti non indietro. Le tecnologie nuove offrono quasi sempre dei vantaggi rispetto a quelle vecchie. Questo penso sia dovuto fondamentalmente al comportamento del mercato numero 1 al mondo cioè quello americano e di conseguenza a quello europeo. L'americano , come sappiamo , è molto pragmatico , e la domanda + comune che porge al rivenditore è "perchè dovrei comprare questa nuova macchina fotografica?" "che cosa mi offre di più?" "la maggiore spesa giustifica queste caratteristiche? Mi farà  anche risparmiare?" .
Certo il tam tam commerciale ha il suo grosso peso , ma penso si tratti di un peso a breve termine in quanto alla lunga l'utenza, anche grazie al tamtam di internet, premi i migliori e punisca i peggiori

2)L'uomo è pigro, e ciononostante vive di corsa in un mondo che corre e richiede tempi rapidi. Quindi le cose comode e facili hanno una corsia preferenziale nelle scelte dei consumatori. Sta in noi decidere il nostro grado di pigrizia e le nostre reali necessità . Poi, il lato sentimentale è stremamente soggettivo e le sensazioni che ti dà  una spartana folding sono quanto di più intimo e personale ci sia.
Esempio: tutti i fotogiornalisti usano macchine digitali, non perchè siano migliori ma perchè gli rendono la professione più comoda e remunerativa. E quindi questo è un caso in cui nuovo non vuole dire necessariamente "qualitativamente" meglio, ma semplicemente "più pratico e veloce".

3)The right tool for the right job.
E' inutile confrontare una folding con una DSRL o una medio formato con una compatta digitale. Quanto esposto al punto 1, cioè che la tecnonlogia va avantio è riferito alla stessa categoria di prodotti. Esempio: Nel grande formato spesso si dice che le ottiche vecchie andavano meglio di quelle nuove, bene questo mi sembr assurdo, in quanto se prendete le ultime ottiche progettate al computer con lenti asferiche e materiali avanzatissimi vanno sicuramente molto meglio di quelle vecchie. Se poi quello che devo fare è una foto di famiglia ogni tanto allora anche un'ottica del 1950 va bene e nonmi costerà  niente.

Morale: se non si riesce a trovare un proprio centro di gravità , la cosa migliore , ma non indolore, è munirsi di tutti i sistemi di cui si necessita, in quanto non esiste la "macchina fotografica universale"

Inviato: 20/4/2004 12:39
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Rispondo subito al topic e poi mi addentrerà in considerazioni più generali: no, il digitale non soffierà  via il film, almeno per molti molti anni a venire...certo, assisteremo inevitabilmente ad un calo progressivo delle emulsioni disponibili ed al disinteresse sempre crescente delle grandi multinazionali per il mercato del chimico mano a mano che il digitale avanzerà  a livello di vendite...però per una Kodak o una Fuji che smetteranno o ridurranno considerevolmente la produzione di pellicole, ci saranno piccole aziende che prenderanno il loro posto e continueranno a produrre pellicole finchè ci sarà  richiesta, dal momento che per loro "raccogliere" un mercato che magari diventerà  anche di nicchia, ma non avendo le stesse esigenze di volumi di vendita che ha una multinazionale per compensare le spese, significherà  cmq per loro lavorare con forti profitti...già  oggi, che il mercato delle pellicole è più vivo che mai, con una Fuji e una Kodak che introducono sul mercato nuove emulsioni ed il fatturato della fotografia chimica è ancora altissimo, accade che nasacno queste piccole realtà  con prodotti interesanti ed innovativi, tipo questa azienda tedesca che ha progettato una pellicola b&w che alcuni definiscono come la migliore oggi sul mercato (io sinceramente ho qualche dubbio a proposito, però non l'ho mai provata e perciò sto zitto )

http://www.gigabitfilm.de/html/deutsch/menue_main.htm (a proposito, qualcuno l'ha provata?)

Senza considerare che per molti anni a venire ci sarà  sempre qualcuno interessato alle emulsioni chimiche, e non sto parlando del "solito" fotografo a grande formato legato alla qualità  assoluta (ammesso che esista) che finchè non uscirà  un dorso digitale da 37 miliardi di mega non potrà  mai essere interessato a cambiare sistema, ma mi sto proprio riferendo al discorso che facevano Manu e Roberto sul fatto che esiste effettivamente un "right tool for the job", che digitale e chimico non si elidono o annullano a vicenda, ma anche io li percepisco come complementari, ognuno con un suo preciso campo d'azione ed ognuno con caratteristiche, pregi e difetti, peculiari, e pertanto verranno sempre utilizzati alternativamente in base alle proprie esigenze fotografiche, o almeno sarà  così finchè non uscirà  un prodotto, digitale o analogico che sia, che rappresenterà  la summa di tutti i pregi dei due sistemi, ma questa è una chimera o avverrà  non prima dell'anno 2250 ...
Concordo con quasi tutte le affermazioni fatte da Manu e Roberto e non farei che ripetere le loro considerazioni, solo su una cosa mi permetto di proporre uno spunto di ulteriore approfondimento, e sto parlando del fatto di avere più di un sistema.
Premesso che io e Cristina abbiamo, come dice benissimo Roberto, trovato un nostro centro di gravità  nel grande formato e quindi siamo un pò atipici in questo senso, però ultimamente si sta insinuando nella mia testa depensata la convinzione che avere troppi sistemi possa essere controproducente, nel senso che l'eccesso di opzioni ci impedirebbe di concentrare tutte le nostre energie tecniche e creative su un solo media e alla fine questo potrebbe essere dispersivo oltre che impedirci di diventare veramente proficui in uno di questi sistemi...cioè voglio dire, fare una scelta limitativa, limitarsi cioè ad un solo sistema fotografico che dovrà  essere poi esplorato nei suoi meandri più oscuri ed in ogni confine espressivo, non potrebbe esser invece una scelta liberatoria (di energie creative, di conoscenza, di unicità ), anche se questo volesse dire usare the "wrong tool for the job"? (con tutti i limiti del caso ovviamente, mai e poi mai vorrei vedere un reporter su una pista di Formula 1 con un banco ottico )...via alle opinioni!!!!


Inviato: 20/4/2004 16:32
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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E' sacrosanta verità , Marco. avere tropi sistemi è dispersivo oltre che costoso. Quando tiro fuori la folding non mi ricordo nemmeno più come si usa. E magari perdo tempo e scatti preziosi per mancanza di familiarità  con l'attrezzatura. E' per questo che , come Manu, negli anni ho sempre cercato di "potare" gli eccessi , trovandomi poi immancabilmente a perdere il famigerato centro di gravità . Perchè vedi, se hai il medio formato e poi passi al grande, difficilmente non avrai rimpianti , specialmente quando vorresti fare una foto e devi giocoforza pensare ai mille dettagli del GF. Quindi Marco, a mio parere sei fortunato ad essere partito dal GF "occhio non vede cuore non duole".
In più io sono , come Ettore, un appassionato della meccanica di precisione , degli incastri , del metallo. Di fronte ad una ottica tedesca o una macchina svizzera potrei andare in "brodo di giuggiole" .... ecco perchè il mio centro di gravità  è solo mio e non vale per nessun altro: non sono solo i parametri operativi che influenzano le mie scelte ma anche quelli estetici e di "feeling".

Spero, un giorno , di trovare la forza di reimpostare il centro di gravità  e concentarrmi più sulla ripresa che non all'attrezzatura

Inviato: 20/4/2004 19:14
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Utente non più registrato
E' vero:(
Ma la fotografia è bella anche per questo no?:p
Il lato creativo viene offuscato dalla parte tecnica dell'oggetto, è bello possedere e capire questi oggetti metallici questi meccanismi meccanico ottici perfetti ed è una "libidine" sentire il "click" dell'otturatore. Bello collezionarli ma ahimè adatto solo a pochi facoltosi.
Personalmente non sono mai riuscito a dedicarmi ad un tema o tipo di fotografia in particolare ma ho sempre amlternato rimanendo entro l'insieme dei mie gusti intendiamoci. Questo mi porta a dover avere diverse attrezzature solo che quando la coperta è corta per migliorare la qualità  dell'una devo vendere l'altra, poi mi trovo sbilanciato un'altra volta. Mi piace la natura (macro e paesaggio), il ritratto, la caccia fotografica per cui dovrei avere un po di tutto. Mi rendo conto anche che artisticamente si possano raggiungere i massimi risultati dedicandosi solo ed esclusivamente ad un tipo e ricercare in tutti gli angoli della fantasia e delle possibilità  umane ma non fa al caso mio. A me piace la fotografia in tutte le sue forme e la eseguo seguendo il mio stato d'animo o l'opportunità  che mi si presenta al momento, cogliendo l'attimo.:blues:

Vorrei sentire anche il parere di Bufobufo e gli altri amici



ciao

Inviato: 21/4/2004 10:56
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19/2/2004 22:13
Da SAN CARLO TO
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Grazie dell'invito...

Molti di voi sanno che sono "nel Ponte" in questo momento e cioe' sto aspettando l'arrivo della mia prima reflex digitale per cui non posso parlare per esperienza diretta ma solo per "aspettative".

In questa mia fase (non mi piace assolutamente ammetterlo) sono diposto a fare dei compromessi in termini di qualita' pura e sfruttare totalmente le possibilita' dell'only digital per l'intero processo fotografico...

Le presunte inferiorita' dei sensori digitali in fatto di qualita' rispetto alla pellicola sono appunto presunte; nel senso che non valgono in assoluto ma solo prendendo i vari "particolari" singolarmente.
Per Esempio la linearita' del sensore sulle alte luci e' assodata anche se credo che molti produttori ci stiano lavorando su.

Per gli strumenti ideali direi che, come al solito, dipende...

Al momento penso che un buono e completo corredo "35 mm" (quando smetteremo di chiamare un sensore con le misure di una pellicola chimica ) sia il massimo in termini di versatilita' nel senso che vi permette di portare a casa buoni scatti con una qualita' decisamente alta (sopratutto se non si risparmia sugli obiettivi e sulla dimensione del sensore).
Questo corredo versatile, credo, andrebbe affiancato ad una buona vecchia folding o banco ottico a pellicole piane 10x12. Ritengo che le differenze tra il GF (grande formato) e il medio siano comunque molte e che se si ricerca la qualita' pura non ci siano dubbi...
Magari un adattatore per pellicola 120 per scattare con un po' piu' di "liberta'" fotogrammi 6x9 sfruttando tutto il cerchio di "copertura" dei sistemi GF rederebbe alcune manovre un po' piu' snelle e abbatterebbe in parte il costo e la frustrazione insite nei sistemi GF...ma la tridimensionalita' delle stampe di Marco (le uniche da GF che io abbia mai visto) non puo' far rimpiangere i minuti passati sotto il telo faccia a faccia con il vetro smerigliato.
Ovviamente sono tutte mie teorie e sono frutto solo delle poche (ma non cosi' poche...) ore passate al fianco di Cristina e Marco.

Un'altro tema da tenere in considerazione e' il livello "culturale" e percettivo del pubblico.
Mi spiego: immaginate la classica foto della Monument Valley al tramonto scattata con il GF e con il "piccolo" digitale proposte entrambe stampate su carta Pictorico glossy (magnifica) con la Epson 2100. Quanti "spettatori" (in percentuale) ne percepirebbero le differenze senza imbeccate esterne?
Io e Marco abbiamo discusso a lungo questa settimana sulle ultime foto di Alain Briot fatte a Parigi con la Eos 300D chiedendoci il perche' un Grandeformatista (anche se non un guru) proponga in vendita delle stampe come quelle di Parigi come proporrebbe (e ha sempre proposto) le stampe da GF...
Le motivazioni possono essere:
1- E' impazzito...
2- Si e' reso conto che il "suo" pubblico non distingue la differenza e che pur vendendole ad un prezzo minore di quelle da GF il costo orario e di impegno per realizzarle e molto inferiore e l'utile netto e' di gran lunga maggiore (Parigi Val bene una Messa...)
3- La differenza e' cosi' poca che sono paragonabili.
4- Canon lo paga per propagandare i suoi prodotti (anche se rischia lo sputtanamento di fronte al mondo della fotografia GF)

Il link dal quale siamo partiti e' http://www.beautiful-landscape.com/Print-of-the-month-13.html

Ovviamente, come sempre, i punti 1-2-3-4 sono concause della sua decisione...credo...

Anche nelle nostre scelte ci sara' sempre un margine di errore e una cosa ideale in assoluto non esiste ma penso anche che la capacita' di adeguarsi e di sfruttare al meglio i propri strumenti sia sempre vincente (in tutti i campi).

L'ultima cosa: il Target...
Se il nostro interlocutore siamo noi stessi le cose sono diverse rispetto a interloquire con un pubblico...
La nostra visione del mondo attraverso la fotografia vogliamo che il mondo la guardi oppure vogliamo tenerla per noi?
Io ho diverse migliaia di diapositive in archivio scelte con un rapporto di una tenuta e tre buttate rispetto agli scatti eseguiti sul campo e ad un certo punto mi sono reso conto che non era giusto ne' per me ne' per il "mondo" che io le tenessi chiuse in un'armadio.
Da quel giorno (meno di un'anno fa..per altro!) ho deciso di provare a propormi un po' di piu', a promuovermi un po' di piu' e un po' meglio.
Non voglio piegare le mie "visioni" fotografiche per vendere piu' stampe alle nonnine (passatemi l'esempio) ma voglio proporre il mio lavoro agli altri sia per una questione di autocompiacimento sia per confrontarmi con il prossimo.
Capite che questo cambia tutto, inevitabilmente...
Non passo le mie uscite fotografiche pensado di fotografare solo i soggetti che potro' "vendere" ma cerco comunque di percorrere la mia strada cercando di proporla agli altri.

Scusate le elucubrazioni...e' una specie di sfogo...

La vera "risposta" per il forum, da parte mia, e':
corredo digitale piccolo formato + GF

Alla prossima

Ettore

Inviato: 21/4/2004 21:51
.........
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Da Roma
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A questo punto provo anch'io a dire qualcosa, dato che l'argomento mi appassiona, anche se mi sembra che ormai sia stato sviscerato sotto molti aspetti.

Credo che sul piccolo formato il processo sia gia' un pezzo avanti. Anche per chi ci lavora, il digitale e' gia' piu' conveniente anche dal punto di vista strettamente economico.
Inoltre la qualita' delle immagini e' paragonabile a quella della pellicola, con qualche punto a favore (es. pulizia e risoluzione) e qualcuno ancora a sfavore (es. la dinamica e lo spazio colore)
Magari ci puo' essere ancora un po' di resistenza psicologica, ma credo che arriveremo abbastanza vicino allo 'sterminio' della pellicola una volta risolti i punti deboli.

Sul medio formato posso supporre un discorso analogo, magari in un diverso stadio di maturazione. I dorsi digitali costano ancora molto, ma credo che per un professionista potrebbe gia' essere conveniente l'investimento, considerando quello che si risparmia in termini di workflow.
Dal lato qualitativo credo che possa valere quanto gia' detto sul piccolo formato.

Sul grande formato, per il momento non vedo alternative se non la scannerizzazione, che pero' non vale dato che si parlava di 'far fuori' la pellicola. I dorsi digitali disponibili, a quel che ne so, sono tuttora di fatto dei medio formato.
E non so se alla fine risultera' vincente la soluzione tutta digitale.
Sia per il fattore puramente economico, dato che non credo che potra' essere messo su un processo di produzione dei sensori su larga scala (a meno che nel frattempo non vengano individuati anche altri utilizzi)
Sia anche per una maggiore resistenza del grande-formatista, che e' meno disposto al compromesso sul lato qualitativo, e finche' il digitale non sara' 'perfetto' non lo vorra', probabilmente, utilizzare.

Spero di non avere vaneggiato troppo, casomai mi perdonerete vista l'ora..


Inviato: 22/4/2004 3:25
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Assolutamente nessun vaneggiamento Raffaello, anzi!!, stanno uscendo solo considerazioni molto molto interessanti da questo topic...solo una piccola precisazione: esistono in effetti dei dorsi digitali per il grande formato (prodotti da Phase One, Better Light, Mega Vision) che però al momento vengono utilizzati esclusivamente in studio per riprese di still life, e questo perchè funzionano effettuando una scansione sui tre canali RGB, singolarmente, e quindi i tempi di ripresa sono nell'ordine dei 30/40 min., cosa che nella fotografia di paesaggio o nei ritratti sarebbe pura follia...se poi ci aggiungiamo che costano come una Ferrari e che l'utilizzo sul campo sarebbe veramente problematico da un punto di vista di attrezzatura, allora capiamo perchè al momento sono "privilegio" di pochissimi ...

Inviato: 22/4/2004 9:18
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Utente non più registrato
Ciao a tutti.
Allora Ettore stai aspettando la reflex eh?
Quale hai scelto?
Sai non so bene che back ground fotografico tu abbia oltre al piccolo formato hai mai provato il medio o il grande?
Senza entrare nel merito però esistono dei compromessi che bisogna valutare bene, sicuramente il GF in termini qualitativi di stampa >= 50x70 è migliore del MF ma , eccetto per lo stimolo compositivo dato dalle difficoltà  di ripresa, fino a che punto ne vale la pena?
Il MF è meglio del PF per stampe >=30x40 ma fino a che punto ne vale la pena?
In generale mi piace il MF perchè è un compromesso tra una media rapidità  di scatto e una ottima qualità  raggiungibile che soddisfa pienamente le mie esigenze più avanzate e mi permette anche di concentrarmi meglio sulle forme e sulla composizione grazie alla visione nel pozzetto dell'immagine invertita specularmente.
Mi piace il digitale grazie alla sua enorme flessibilità  di ripresa (ISO) e alla sua rapidità  di esecuzione, alla sua purezza di immagine, mi piace meno la distribuzione dei toni registrati sbilanciati dalla parte della sovraesposizione e non mi piace proprio la sporcizia che si deposita sul CCD e che non ha ancora un metodo di pulizia sicuro e l'unico metodo per evitarla è il mantenere sempre montato lo stesso obiettivo.
Mi piace il 35mm analogico perchè è complementare al digitale anche se ormai sono convinto che con i nuovi sensori che nasceranno sarà  soppiantato completamente. Sto attendendo con ansia.
Vorrei provare ad entrare ne mondo GF per back ground culturale *{Marco che spesa dovrei affrontare per acquistare un sistema folding GF entry level?}*.

Ettore vedrai che appena avrai in mano la reflex digitale ti si aprirà  un mondo di possibilità  creative a facilità  infinita prima inimmaginabili con la pellicola. Buon divertimento!!!!!:p

Ciaooooo

Inviato: 22/4/2004 10:49
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Utente non più registrato
Marco se divento ricco la prima cosa che faccio è comprarmi un dorso digitale da 22Mp per la Hasselblad per poi scattare con due dorsi uno velvia e uno digitale!!!!!!! La spesa si aggira attorno ai 20K euri!!!!!!!!!! come una Golf nuova!!!!!!!:( :p

Inviato: 22/4/2004 10:56
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Da SAN CARLO TO
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Ho un buon corredo Canon (quasi tutte ottiche "L") dal 20 al 300 piu' una serie di "accessori" che mi hanno fatto stare in ambito Canon.
La scelta e' stata Canon Eos 1D mkII (8,2 mPix crop 1,3).

Non ho praticamente nessuna esperienza con il MF ma l'idea are proprio quella di avere i due estremi e cioe' massima versatilita' e massima qualita'...
Per il GF ho esperienze legate a Cristina e Marco fatte in Provenza e sulle Dolomiti in occasione di alcuni piccoli viaggi fotografici.

Per ora credo che mi concentrero' sul digitale per scoprirne i pregi e i difetti e poi pensero' a qualcosa d'altro...

Occhio alle risposte di Marco sul corredo GF...rischia di battere il suo record di linee scritte in un solo Post :p :p

Sulla dimensione delle stampe come pietra di paragone non sono molto "nel coro"...del tipo se stampi in A3 bastano piccoli formati mentre per stampe grandi servono formati maggiori...Devi farti mandare (cissalo (come si dice in Piemonte) un po' e vedrai che te le manda volentieri) una stampa da GF di Cristina e Marco in A4 su carta Pictorico e poi credo che non avrai piu' dubbi in fatto di qualita' pura...

Il concetto e' che la differenza si vede anche sui piccoli formati di carta...mi fa incavolare a morte ma, credimi, e' cosi'!

Entro qualche settimana mettero' in linea un bel po' di cose mie in modo che possiate capire dalle foto e dalle parole il mio mondo...

Bye

Ettore

Inviato: 22/4/2004 11:47
.........
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Sai Manu, il discorso di fino a che punto ne valga la pena penso sia molto molto soggettivo, ognuno di noi ha dei parametri personali per valutare l'impegno ed il conivolgimento che vuole mettere nella fotografia in relazione ai risultati che si vogliono ottenere...per me e Cristina è la cosa più naturale del mondo (con le dovute cautele ) utilizzare una macchina fotografica a grande formato e quindi le limitazioni, i problemi, le lungaggini operative tipiche di questo formato paradossalmente non sono vissuti come un qualcosa di negativo ma anzi come uno stimolo creativo ed un percorso
che permette di raggiungere quella concentrazione mentale che permette di scattare la foto "perfetta" (che non esiste, ma così, giusto per capire il concetto)...ad altri queste stesse limitazioni, problemi e lungaggini operative, possono invece risultare insopportabili, quasi come snaturassero il proprio modo di fotografare, ed io li capisco benissimo e condivido pienamente la loro posizione...
Detto questo ho recentemente constato insieme ad alcuni amici che stimo molto, che a parità  di stampa in una dimensione ancora relativamente "ridotta" (una 30x40 stampata con la 2100, dimensione in cui, secondo Alain Briot, una Canon 300D puà competere tranquillamente con la sua Linhof 4x5"), l'impatto visivo della stampa ricavata da una 4x5" è diversissimo da quello della stampa ottenuta da un file digitale o da un 35 mm, non sto dicendo che è meglio o peggio, ma solo che il risultato finale è diverso....e non parlo solo di dettaglio e definizione, ma c'è una evidente tridimensionalità  che secondo me è intrinseca alla fotografia a grande formato e quindi si esalta anche sulle stampe, seppur picole che siano, non c'è altra spiegazione...

Per un sistema a grande formato dipende molto se vuoi stare sul nuovo o sull'usato...sul versante del nuovo c'è questa folding di legno prodotta in Cina, la Shen Hao, di cui tutti dicono un gran bene, sicuramente il rapporto qualità  prezzo è interessante (considerato che ha i movimenti di una folding di livello superiore ed il soffietto è intercambiabile), il corpo macchina costa intorno ai 1000 euro a cui poi devi aggiungere il costo di un obiettivo, ma un 150mm. nuovo da Robert White costa veramente una "sciocchezza", intorno ai 650 euro...personalmente ho qualche perplessità  sulle folding di legno, le ho sempre trovate poco rigide, in questo caso poi certamente non possiamo paragonare la qualità  costruttiva ad una Ebony, una Lotus, una Wista o una Gandolfi (quella che ho io), che però costano 3 volte tanto...una buona idea potrebbe essere quella di trovare un corpo macchina usato di una marca "storica" e qualitativamente quindi eccelso, e comperarsi poi un obiettivo nuovo, io personalmente ho fatto così, valutando il fatto che alla fine la macchina (movimenti a parte) deve essere "solo" una scatola nera a tenuta di luce e che invece gli obiettivi di ultima generazione sono il massimo da un punto di vista ottico...alla fine spendi come comperare una Shen Hao nuova, però avresti una macchina dalla qualità  costruttiva superiore e cmq il costo dipende molto dal mercato dell'usato, in Italia purtroppo spesso ti devi accontentare di quello che trovi e non puoi sempre scegliere...cmq quando sarà  il momento se vuoi con Eddie Hill (il patron della Gandolfi) se vuoi ci metto una buona parola io, mi deve un paio di favori

Inviato: 22/4/2004 11:48
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Spezzo in due la risposta così non batto il record di linee scritte in un solo post ...
No, davvero, solo per aggiungere che concordo molto con le valutazioni di Ettore sui vari formati e sul discorso legato alla qualità , in particolare sulla questione di Briot lui sa che la mia personalissima opinione sia il punto 2), il pubblico tanto non capisce la differenza e chi me lo fa fare di diventare matto con il 4x5"...

E poi voglio ringraziarlo per le belle parole sulle nostre stampe, vi garantisco che anche le sue non scherzano affatto!!!, anche se adesso tra lui e Pablo ci hanno messo in un bel guaio, l'aspettativa sarà  altissima...raga, non aspettatevi mica Fatali ...

Inviato: 22/4/2004 12:05
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Utente non più registrato
Purtoppo non ho visto Fatali ma vedendo gli occhi di Roberto quando ne parla mi aspetto qualche cosa di divino. SI si mi piacerebbe vedere le vostre stampe anche perchè la mia prossima mossa sarà  quella di comprare la stampante Epson 2100. MR la chiama 2200 è la stessa ma con nome per mercato USA?
Sono molto carente nel lato stampa infatti facendo stampare in lab i risultati che ottengo da MF su formati fino a 20x30 sono simili al PF anche se in realta c'è sempre quella ricchezza di toni che difficilmente un potenziale osservatore nota.

Marco: Se volessi un sistema usato folding 4x5 con un obiettivo nuovo o usato recente quanto verrei a spendere? Circa 1000 euro giusto?
Dove potrei guardare per leggere un po' di dritte per chi volesse avvicinarsi al GF con una entry level folding?
***Grazie***

Ettore: Wow che attrezzatura!!! So che le lenti L sono fantastiche, io ho avuto il 300 USM L f/2.8 ed era fantastico come qualità  e come velocità  di AF, lo usavo con l'Ef 2x per la caccia fotografica.
Ho letto un gran bene della MArckII e credo sia una gran macchina professionale avrai sicuramente grandi soddisfazioni e una ottima qualità  con i suoi 8MPx. Costosa ma si sa che le prof. digitali costano molto e poi meno sempre della 1ds. Mi pacerebbe vedere qualche tuo scatto appena sei in grado di farlo.


Ciao

Inviato: 22/4/2004 14:10
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Se non hai frettissima a breve (penso tra due/tre settimane) dovrei incontrarmi con Roberto, le posso dare tranquillamente a lui...altrimenti se proprio le vuoi vedere subito subito mandami privatamente il tuo indirizzo (con il messanger o utilizza pure info@fotoavventure.it) che te ne spedisco un paio...
Per cominciare a "ragionare" sul grande formato siamo partiti tutti da qui, sito magnifico con un mucchio di informazioni, forum frequentato dai guru mondiali (a volte sotto mentite spoglie): http://www.largeformatphotography.info

Comincia da How to get started in large format, poi vatti a leggere Equipment Review: Cameras, Lenses, Accessories, poi leggiti gli articoli in ordine di interesse personale e alla fine datti una occhiata la forum, ci sono un mucchio di Newby Questions che risponderanno a molte delle tue domande e poi...e poi chiedi sul nostro forum, io, Roberto, Luciano, Niko, insomma i grandiformatisti di questa comunità , saremo tutti felicissimi di consigliarti!!!



Edited By Marco on 1082642871

Inviato: 22/4/2004 16:06
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Moderatore
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Manu, per i costi di un sistema a grande formato "base", se comperi in Europa secondo me spendi qualcosa in più di 1.000 euro...negli Usa però spenderesti molto molto meno ...rileggiti la mia risposta di 4 post fa, ti ho dato qualche cifra relativamente alla Shen Hao nuova o ad una folding più "titolata" usata...per la 2200 si, è la versione americana della 2100, esattamente identiche...

Inviato: 22/4/2004 17:33
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Utente non più registrato
salve, mi aggiungo per ultimo in quanto ultimo arrivato in questo forum, ma non posso perdere l'occasione di dire anche io qualcosa su questa storia digitale e analogico.
Chissà  perché ci sentiamo, o molti di noi si sentono, costretti a scegliere? Dovremmo imparare a pensare e agire in modo "logico" cioè alla domanda analogico o digitale rispondere "entrambi", no?
I vari formati si prestano a diverse esigenze e quindi scegliamo di volta in volta ciò che più si addice alle nostre esigenze.
Io sono curioso e goloso, uso (per ora) solo analogico: 35mm, 6X6 e Xpan, ancora sto sperimentando e non vedo l'ora di provare e il digitale e il grande formato.
Non vorrei tirare in ballo considerazioni filosofico-sociologiche o antropologiche o altro, ma c'è questo paradosso dato da una società  sempre più complessa nella quale tendiamo ad agire in modo sempre più semplice o semplicistico. E' come quando i media riducono eventi tragicamente ed enormemente complessi come la guerra in Iraq ad un quiz del tipo: sei pro o contro gli USA?
Scusate, forse ho tirato in ballo una roba troppo grossa però la logica è la stessa: a fronte di una domanda o di una situazione complessa le risposte non possono essere binarie 0/1, sì/no.
Che ne pensate, sì o no?

Inviato: 22/4/2004 17:38
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Anonimo
Utente non più registratoAnonimo
La discussione è molto interessante e ricca di spunti. Tuttavia, per quello che mi sembra di percepire da tanti segnali, la sfida analogico-digitale si risolverà , e credo abbastanza presto, non sulla base di un discorso di qualità , ma di brutale politica commerciale. Semplicemente le grandi case cesseranno progressivamente di produrre pellicole. Con la semplice spiegazione che tale mercato non risulta più strategicamente ed economicamente interessante. Dapprima credo che verranno eliminati i formati e i prodotti professionali (è di questi giorni la notizia che Agfa cesserà  col corrente anno la distribuzione di tutte le pellicole in rullo 120, almeno nei mercati più "avanzati"). Già  adesso le pellicole piane sono drasticamente ridotte come disponibilità  e tipi, rispetto a quanto si poteva reperire anche solo pochi anni fa, e certamente non credo che il futuro ci riservi altro che un progressivo ulteriore impoverimento dell' offerta. Il mercato del 35 mm resisterà  di più, sia perchè è quantitativamente il più importante, sia perchè esistono ancora mercati potenziali (penso alla Cina o all'Africa) di enormi dimensioni e "poveri", in cui i prezzi del digitale rappresentano ancora un freno notevole. Ma sicuramente, tra qualche anno, anche lì le cose cambieranno ( la Cina ha un tasso di crescita economica del 9% annuo e si tirerà  fuori abbastanza presto dalla fascia grigia della povertà ).
Tutto ciò premesso, non sono per nulla convinto che il digitale offra vantaggi sull'analogico. E non intendo riferirmi al problema costi ( che tuttavia è molto rilevante, quando si consideri che alla macchina digitale bisogna aggiungere quello del pc, di photoshop, della stampante -e dei suoi consumabili!!!- dei supporti di memoria, ecc.). No, intendo proprio parlare di COMODITA'. Che quadagno di comodità  e di tempo c'è nel dover:
1) essere indotti all'approssimazione al momento della ripresa ("tanto, se sbaglio qualcosa, cancello e rifaccio"): un mio amico, make up artist, introdotto nel campo del fashion, mi dice che i "nuovi" fotografi digitali, a furia di scattare a vanvera e cancellare, finiscono per produrre ben poco e male.
2) dover riversare e controllare il lavoro sul pc, quando invece, con una semplice e rapida stampa a contatto dei negativi, ottengo un foglio di provini leggero, trasportabile ovunque e fruibile in ogni momento.
3) essere indotti, dalle fenomenali capacità  di Photoshop, a ritoccare ogni foto (questo si lega necessariamente al punto 1)....e vorrei proprio vedere se si perde meno tempo così che stampando in camera oscura...
4) dover periodicamente riversare l'archivio su supporti aggiornati, man mano che i vecchi diventano obsoleti. Il mondo dell'elettronica e del digitale è tutto così: tra qualche anno dove potremo vedere i nostri VHS, se non li avremo riversati su DVD? e chi ci assicura che i DVD saranno ancora in circolazione tra 10 anni? Un negativo dura almeno 100 anni e dopo 100 anni ci tiro fuori una stampa buona come il primo giorno...
ecc. ecc.
scusate la lunghezza...

Inviato: 23/4/2004 0:01
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19/2/2004 22:13
Da SAN CARLO TO
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Io credo che i vantaggi ci siano, eccome...
Come scrivevo ieri provo ad accettare un cambiamento della qualita' pura (altrimenti usiamo solo GF e risolviamo tutto, senza compromessi) e immagino il futuro del mio lavoro fotografico.

Luciano, tu parli di tenere fuori i costi dalla discussione ma oggi non e' possibile...io spendo circa 1000 Euro annui per pellicole e sviluppo delle medesime...posso fare un'investimento di 3000 Euro in tre anni e pagarmi la reflex digitale che preferisco!
Poi devo aggiungere (spero sottrarre...) il tempo, il gasolio e i Km che sono costretto a spendere perche' qui da me (provincia di Torino) non esiste un laboratorio pro (mi basterebbe che sviluppassero le Velvia a telaio e non a rullo...) e sono costretto a portare i rulli a Torino quando posso...

Inoltre, quello che mi frustra di piu', al momento, del processo analogico-digitale e' l'attesa tra lo scatto e l'elaborazione/fruizione delle immagini, ma questo dipende sempre dal fatto che non ho un lab vicino...

I computer e i software li utilizzo da anni e prima che ci fosse la fotografia digitale e non li posso (almeno io) imputare alla fotografia...utilizzo strumenti informatici per ogni cosa e non ho una postazione fotografica ma strumenti che mi permettono di realizzare diverse cose...E' piu' una mentalita' che un obbligo considerare costi strumenti versatili e potenti come Hardware e Software

L'induzione all'approissimazione e' del tutto soggettiva e non penso che nessuno possa generalizzare su questo...e se io diminuissi il numero di scatti proprio perche' sono piu' sicuro di quello che scatto per averci ragionato di piu' senza la paura di uno sbaglio "fatale" che al momento mi porta a scattare molto senza ragionare molto?

Il "peso" di riversare tutto su PC e' la cosa piu' importante che mi portera' al digitale per i motivi di tempi dilatati che dicevo prima.

Ritoccare ogni foto mi pare superficiale...dipende dal fotografo e dalla sua etica...non lo faccio oggi e non credo che lo faro' domani occupandomi di fotografia naturalistica ed essendo naturalista non ho bisogno di migliorare quello che mi circonda...forse nel campo fashion dove tutto e' finto la tendenza e' quella ma nel mio campo non ne sento proprio mai l'esigenza...

Il back-up non mi pesa per nulla...giuro che mi viene naturale e penso che anche qui sia una questione di mentalita' e di quanto gli strumenti informatici ci piacciano o no...a me piace sentire il masterizzatore Cd a 52X che fischia e in 2 minuti mi mette al riparo dai difetti dell'attrezzatura...

Luciano, non ho ripreso i tuoi punti per polemica personale ma solo per comodita' di esposizione...

I vantaggi del digitale, per me, sono:
1-Possibilita' di controllare sul campo il proprio lavoro in tempo reale. Sdraiati nel fango fotografando anfibi con due o piu' flash e' fondamentale l'uso dello schermo LCD per controllare ombre ed esposizioni.

2-Attese ridotte al minipo prima di poter stampare e/o vedere il proprio lavoro realizzato poco prima. Ad ogni uscita vorrei tornare a casa e poter mandare a Marco (o ad altri amici) una particolare immagine per avere da lui qualche feedback e/o critica...mi aiuta a migliorare...

3-Minori fustrazioni per mettere on-line le immagini. Quando il mio sito sara' attivo mi piacerebbe poter creare una specie di Diary della mia attivita' (stile http://www.outbackphoto.com ) e lo strumento digitale me lo consentira'.

4- Velocita' nella ricerca ed accesso al proprio archivio. Come dicevo ho piu' di 5000 diapositive numerate, catalogate ed archiviate. Cercarne una in particolare non e' facile ma con un buon programma di gestione di archivi (utilizzo FileMakerPro) e' possibile fare delle ricerche approfondite (tipo orchidee selvatiche- Langhe- Maggio). Per fare cio' ho dovuto scansionare a bassa risoluzione tutte le dia ed inserirle nel DB ma la ricerca mi restituisce, oggi, solo un numero associato ad una dia; mentre domani mi restituira' un numero di CD nel quale il file originale giace.

5- Dati di ripresa allegsati alle immagini. I dati EXIF uniti alle immagini digitali permettono di sapere molte cose sul dove, sul quando e sul come un'immagine e' stata scattata. Per le fioriture e' fondamentale sapere il giorno in cui e' stata scattata una foto per poter tornare sul posto a distanza di anni nella setiimana giusta per poter rifotografare la stessa specie in altri modi. I dati di ripresa sono poi ottimi se si intende divulgare il proprio lavoro raccontando e "insegnando" le tecniche di tempi e diaframmi.

Che palle che e' questo Ettore quando si mette a scrivere.....:p
Sorry...

Ettore

Inviato: 23/4/2004 8:56
.........
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Prima di tutto do il benvenuto a Gianluca sul forum, è un vero piacere averti tra di noi...

Il topic diventa sempre più interessante!!!

Luciano, premesso che concordo con molte delle cose che hai detto ed è scontato che avremo una drastica riduzione delle pellicole per motivi puramente commerciali fino poi a vederle probabilmente sparire, non pensi che però per quanto riguarda il GF possa avvenire quello che ho detto io, cioè che un mercato di nicchia (come potrebbe essere quello del GF appunto) per una multinazionale è un mercato inesistente, invece per una piccola azienda potrebbe essere un grosso mercato, e quindi qualcuno potrebbe essere interessato a occupare questa fetta di mercato (benchè risibile), e magari in futuro noi grandiformatisti avremo si solo tre emulsioni, prodotte dall'"artigiano" tedesco piuttosto che da quello finlandese, però continueremo ad avere qualcuno che produce pellicole piane per noi?...dico questo perchè vedo anche che tanti fotoamatori, un pò per il crollo dei prezzi ed un pò per i motivi che dicevi anche tu sul digitale, si stanno avvicinando sempre più al GF, senza dimenticarci il mercato americano in cui il GF ha un livello di diffusione ancora ampio...senza considerare poi che i grandeformatisti sono delle "brutta bestie", raramente ragiona in termini di compromesso e potrebbero diventare uno "zoccolo duro", benchè esiguo...cmq a fare una lastra in casa di materiale sensibile non è così difficile, possiamo sempre valutare l'ipotesi di cominciare ad attrezzarci, non sarà  mica la Velvia ma vuoi mettere il divertimento ...

Inviato: 23/4/2004 8:59
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