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4 Utenti anonimi
Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Hai perfettamente ragione Renzo, le differenze si vedono, e non solo nella resa delle sfumature di colore, nella brillantezza, nel microcontrasto, ma anche -e molto bene- nella resa complessiva del bianco e nero, in particolare con un guadagnomolto evidente della tridimensionalità . Mi ha stupito, recentemente, la resa del planar della mia rollei biottica... sublime...
Ho utilizzato quasi sempre ottiche Zeiss, scegliendo, costretto dai costi, di possedere magari solo un paio di ottiche ottime, piuttosto che spendere la stessa cifra per un corredo più ampio che però non mi garantisse quella qualità alla quale ero abituato. Quando mi sono lasciato tentare dalle ottiche universali non ho trovato mai quella qualità , e quindi ho perso soldi, tempo, ed ottenuto immagini che potevano essere migliori, mi sono quindi trovato a possedere ottiche che ho utilizzato per un paio di rullini, che poi ho venduto... l'esperienza insegna... anche adesso che sono passato al MF posseggo poche ottiche, ma eccezionali, che un poco alla volta, quando potrà, integrerà... attendo il giorno in cui nel mio zaino troveranno posto il 40mm a lenti flottanti e il 500mm...
Inviato: 16/5/2005 16:54
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Le ottiche contano , eccome! Anche se ormai di veri "fondi di bottiglia" non ce ne sono tanti in giro e la qualità media è quasi sempre accettabile. Certamente bisogna avere un pò di buon senso, e se mi viene offerto per pochi euro uno zoom 24-300, magari tutto in plastica, col corpo mobile che mostra giochi meccanici notevoli e ballonzola allegramente all'interno della sua sede, sarebbe almeno ingenuo pretendere prestazioni di rilievo.
Poi ci sono le ottiche fuoriclasse e, sebbene io abbia le Zeiss che certamente sono ottime, devo ammettere che, nel piccolo formato le Leica sembrano avere ancora una marcia in più. Questa almeno è l'impressione ricavata dalle diapositive che ho potuto realizzare grazie alla cortesia di un mio caro amico che una volta mi prestà la sua M6 con Summicron 50 ed Elmarit 90. Nel mio caso, questa valutazione non mi ha convinto a vendere il corredo Contax ed a passare a Leica. Le differenze di qualità , per quanto esistenti, non mi sono sembrate tali da giustificare prezzi di acquisto due-tre ed anche più volte maggiori. Ma naturalmente Leica vive sul fatto che esiste un certo numero di appassionati che invece ritiene ogni prezzo giustificato, pur di assicurarsi il meglio.
Inviato: 16/5/2005 19:07
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Ciao Luciano, hai mai avuto esperienza con le ottiche Zeiss per Contax G1 e G2? Qualcuno dice che sorpassano Leica costando molto, molto meno... Personalmente non ho mai potuto fare un confronto diretto con le Leica, ma il 35mm e il 21mm per Contax G sono qualcosa di veramente fantastico... e, nonostante il MF, un po' mi mancano...
Inviato: 16/5/2005 19:17
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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Guarda, le ottiche per G1 e G2 non le ho mai provate. Ho sentito che sono ottime. Però ho anche sentito che invece i corpi macchina, specie la G1, non erano all'altezza e spesso l'autofocus era approssimativo nel funzionamento e naturalmente questo rendeva i risultati pratici abbastanza inferiori a quanto ci si poteva teoricamente attendere. Nella Leica M , a parte la bontà degli obbiettivi, gioca un ruolo fondamentale la precisione e l'esattezza di focheggiatura permessa dal telemetro (sia pure all'interno di un range limitato di lunghezze focali): questo garantisce di sfruttare sempre al 100% o giù di lì la bonta ottica dell'obbiettivo. Cosa che coi sistemi reflex o autofocus non sempre viene garantita... Per i sostenitori Zeiss bisogna ricordare che alla passata Photokina era stata presentata una telemetro Zeiss, per quanto costruita dalla solita Cosina, marchiata Zeiss Ikon, e con tutta una serie di nuove ottiche Zeiss, tra l'altro in montatura Leica M, il che lascia la possibilità di vari interscambi. Leica, da parte sua, non dorme sugli allori e continua a migliorare la sua produzione con la sostituzione sistematica delle varie lunghezze focali con i nuovi disegni asferici e apocromatici. L'ultimo nato (veramente è il penultimo, perchè sta per essere commercializzato il nuovo 75 Asph), il Summilux 50mm/1,4 Asph è certamente un capolavoro assoluto, sebbene venduto ad un prezzo davvero elevatissimo, rispetto ai 50 non Leica http://www.imx.nl/photosite/leica/mseries/SummiluxASPH/s14-50.html . Il duello puà continuare...
Inviato: 16/5/2005 19:39
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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Ciao, con la G1 ho fatto più o meno un migliaio di scatti e ho avuto in un solo caso un problema, minimo, ma per me fastidioso, di messa a fuoco. Il problema è dato dalle caratteristiche di fondo della macchina, ahimé unica nella sua tipologia, e quindi facilmente poco compresa, perché chi la utilizza è abituato a modalità d'uso non del tutto compatibili con questo apparecchio. Con la G1 l'unico modo -immediato- di mettere a fuoco è utilizzando l'autofocus, e l'unico modo per essere sicuri di dove mette a fuoco l'autofocus è la memorizzazione del punto di messa a fuoco. Una volta capito che l'unico sistema è questo si comincia a godere della qualità delle ottiche. Esiste poi la possibilità -macchinosa, non v'è dubbio- di focheggiare sull'iperfocale, ma solo dopo essersi imparati a memoria i parametri di focheggiatura, dato che sui barilotti non è riportata la scala della PDC... Non è comodo, ma funziona. Non ho conoscenza della G2, ma comincia ad esser troppo grossa, mentre la G1 la infili dove vuoi... Ho avuto modo di tenere in mano la Zeiss-Cosina. Bella realizzazione, mirino luminosissimo, niente niente male... Vorrei poterla testare, con una grande curiosità per il 15mm 2,8 che non capisco perchè realizzato con schema Distagon e non Biogon su una telemetro, boh... Scusate, sono andato veramente OT!
Inviato: 17/5/2005 10:14
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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Mi intrometto solo un minuto prima di uscire.
Ho letto tutti i vostri post e sono pienamente d'accordo. La resa delle ottiche Leica è per molti superiore a quelle zeiss ma secondo me è come discutere su una bentley on una rolls. Sono entrambi ottimi sistemi di lenti.. e stare a discutere su cosa è migliore significa cadere nel campo del feticismo ( i leicisti sanno cosa intendo). Anche io vorrei passare a Leica più che altro per il telemetro che trovo stupendo. La nuova Zeiss Ikon mi sembra molto simile a Bessa e Rollei e sono una buona alternativa al famoso sistema M Leica. Hologon ho provato una bessa L, durante un w/e a Venezia, con il 15 di cui parli... come sai la L non ha telemetro ma è tutta a stima e devi usare un mirino esterno.... Beh il 15 è fantastico a F/8 ha una PDF da 0.7 a infinito!!!!! non devi pensare a mettere a fuoco ma solo a esporre bene... i due led dell'esposizione si vedono bene anche guardando dentro il mirino la resa poi di quel mostricciattolo è veramente buona! Scappo!!!! CIAO CIAO
Inviato: 18/5/2005 11:11
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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Conosco bene la Bessa L perché ne ho una... ormai è l'unico apparecchio che utilizzo nel piccolo formato... è una buona macchina, in considerazione di quel che costa... La costruzione del corpo macchina è decisamente plasticosa, ma devo dire che è sufficientemente robusta, in due anni l'ho veramente strausata... La Zeiss Ikon è però tutt'altra macchina, sebbene costruita in collaborazione con Cosina, come le varie Voigtlaender Bessa, ma con specifiche Zeiss. L'ho avuta in mano al Photoshop e mi è piaciuta parecchio... tra l'altro lo scatto è molto più morbido e meno rumoroso... E il mirino è nettamente più luminoso di quello Leica, e la base telemetrica è più larga... Il 15mm di cui parlavo è uno Zeiss presentato in concomitanza con il corpo di cui parlavo prima; ddato che apprezzo il 15 Voigtlaender della Bessa L, mi piacerebbe poter fare un confronto, anche perché è una delle focali che preferisco e poi vorrei proprio vedere la resa a 2,8... Ah, io apprezzo molto le ottiche Zeiss perché ho avuto modo di usarne parecchie e non ho mai trovato un'ottica che non mi piacesse... ciò non ostante non ho assolutamente nessun intento competitivo rispetto ad altri marchi, Leica in primis... apprezzo la buona ottica, e mi piace confrontarmi con chi ha avuto esperienze di ...alta ottica. Ciao
Inviato: 18/5/2005 18:29
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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21/5/2005 16:44 Da Riviera del Brenta
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E' ormai parecchio tempo che scatto e sviluppo i miei negativi addotando il sistema zonale e sinceramente mi trovo molto bene.
Per me il SZ è un metodo per avere su carta quello che vedo, infatti alla base del pensiero di ansel adams c'era proprio il principio di mettere su carta quello che tu "vedi" anche se non è quello che effettivamente c'è, mi sembra che sia un sistema che nella sua rigidità lascia spazio anche ad una interpretazione artistica e personale del paesaggio. Forse è un pò "fuori moda", ma questo è dovuto sopratutto alla difficolta di applicazione in maniera scrupolosa (unica maniera possibile). Ciao
Inviato: 22/5/2005 14:43
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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Il Sistema Zonale dovrebbe essere un metodo "scientifico" che permette di pre-visualizzare l'immagine, così come desideriamo che appaia nella stampa definitiva. In parte è così, però se davvero questo risultato fosse ottenibile solo con le procedure previste dal SZ in fase di ripresa e di sviluppo del negativo, non ci dovrebbe poi essere tanta necessità di mascherare e bruciare in stampa per ottenere l'effetto finale.
Invece basta andare a leggere uno dei numerosi articoli o libri di AA, che certo applicava il SZ in maniera corretta, per rendersi conto di quante correzioni apportasse in fase di stampa e quanto siano lontane le sue immagini finali da quello che sarebbero state se non fosse intervenuto pesantemente , con numerose ed anche complicate manipolazioni (bruciature e mascherature, ma anche doppi bagni, ecc,). Quindi mi pare un pò difficile sostenere che AA previsualizzasse alla perfezione quello che voleva ottenere: mi sembra più giusto affermare che avesse un'idea generale dell' "atmosfera" che voleva conferire alla foto (più o meno contrastata, più o meno drammatica rispetto alla realtà , ecc.), e certo operava già in fase di ripresa e sviluppo al fine di avere un negativo più o meno vigoroso e con una gamma tonale più o meno ampia. Ma tutto quello che trasformava quel negativo in un capolavoro, AA lo otteneva in stampa, e dopo numerose prove. Tanto che per alcuni, AA è stato più grande come stampatore, che come fotografo. Non voglio con questo negare il valore del SZ. In diversi casi ho cercato anche io di applicarlo, anche se magari in forma un pò semplificata, secondo quanto ho imparato soprattutto leggendo i libri e gli articoli di Barry Thornton http://web.archive.org/web/2003060323 ... y-thornton.co.uk/main.htm . Ma non lo definirei come la panacea capace, di per sè, di risolvere tutte le situazioni.
Inviato: 22/5/2005 20:05
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Re: Altri Paesaggi in bianco-nero |
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21/5/2005 16:44 Da Riviera del Brenta
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Non volevo dire che sia la panacea capace di risolvere tutto, ma solamente che è un modo per sapere quello che poi ritroverai nel negativo.logicamente la stampa e un altro paio di maniche, direi un'ulteriore passaggio artistico, ,daltronde anche l'applicazione di un filtro in fase di scatto è una personalizzazione della foto.
Anche uno scatto digitale magari in RAW molte volte bisogna farli un lavoro di post-produzione per avere una foto. Ps: Grazie per il sito di Barry Thornton, non lo conoscevo.
Inviato: 23/5/2005 11:30
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