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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Senti "bor", mi hai stufato....ti saluto...sti giochetti da bambini stridono un pochino con la tua immagine "da curriculum"....alle prossime....quando avrai voglia di parlare normalmente cercando di scendere un pochino da quel piedistallo che ti sei creato!
Senza rancore...
Inviato: 29/1/2007 12:54
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Mi sembra che non ci stiamo capendo. Sono d'accordo anche io che argomentare su cosa è il bello artistico sia inutile. Potrebbe essere invece molto pi༠interessante argomentare e spiegare perchè l'arte moderna ha ormai accantonato questa ricerca sostituendola con altri scopi ed obbiettivi. Non pensi possa essere interessante? Magari non mi sono spiegato, ma il mio intento era proprio quello di sottolineare come ci si sia oggi sganciati dall'idea di "bello artistico" per giudicare e comprendere un lavoro. Marco(pamar5) Nota del moderatore: questa menata del Bar Sport poteva essere divertente come battuta. Adesso direi che è l'ora di finirla. Cerchiamo di discutere serenamente, ognuno con le proprie idee e convinzioni argomentate in modo civile. Sono convinto che questa discussione sia interessante e possa essere utile a tutti, da una parte e dall'altra. Questo invito è rivolto a TUTTI indistintamente ma a nessuno in particolare. Se la storia continua mi vedrචcostretto a cancellare gli interventi con riferimenti a bar vari. il moderatore
Inviato: 29/1/2007 12:59
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Non c'è problema jekoz, quando anche tu vorrai davvero dialogare mi troverai pronto, come mi hanno trovato altri. Sappi solo che il bambino che c'è in me non morirà mai e il piedistallo che vedi, non esiste. àˆ negli occhi del tuo pupetto che vedo gode ottima salute!
Amici come prima!
Inviato: 29/1/2007 13:06
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Ok...allora se la metti così sappi che io sono disposto a dialogare! Questo tuo ultimo intervento è stato quello che ho apprezzato di più....spero che "amici come prima" non fosse in tono ironico/sarcastico! Quando vuoi....
Inviato: 29/1/2007 13:11
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Quella fotografia puචfarla chiunque tu dici: verissimo. Il punto fondamentale è però¶ che non l'ha fatta chiunque. Un ready made come quelli di Duchamp puචfarlo chiunque, certo, cosa ci vuole? Prendi un oggetto lo decontestualizzi dal suo ambiente e ruolo ed il gioco è fatto. Anche un bambino ne è capace. Ma ben diverso è l'essere consci del perchè è stato fatto. Ben diverso è l'aver generato qualcosa con delle motivazioni solide ed artisticamente valide, con un percorso creativo ed intellettuale di base. Certo, il rischio è quello di cadere nell'imitazione sterile e non supportata da un percorso di genesi originale ed indipendente. Il discorso non è nuovo ma l'arte moderna non poggia su basi coincidenti con quelle dell'arte come intesa nel rinascimento. Nell'arte moderna e contemporanea il ruolo artigianale e l'abilità manuale dell'artista sono passati in secondo piano rispetto alla validità del percorso di genesi creativa dell'opera. Vi è oggi come non mai un distacco fra artigianalità ed artisticità . Che piaccia o meno è cosi. Questo è il motivo per cui è necessario conoscere il percorso dell'artista. Non dico che questo sia giusto o meno. Non affermo che debba piacere o no. Semplicemente dico che per giudicare è necessario conoscere ed approfondire. Una volta fatto questo avremo le basi per emettere il nostro giudizio che potrà essere positivo o di completa bocciatura; ma con l'onestà intellettuale di avere formulato un giudizio supportato anche da una conoscienza diretta delle motivazioni, sia dell'artista nell'aver creato il suo lavoro, sia da parte nostra nell'averne apprezzato o bocciato il lavoro. Marco(pamar5)
Inviato: 29/1/2007 13:15
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Perfetto. Qui sopra hai fatto una sintesi molto chiara di quello che e' avvenuto con l'avvento della fotografia. dove ti seguo meno e' dove affermi: "...Chi sceglie di non tenere conto delle indicazioni emerse dalla riflessione estetica contemporanea sceglie di stare fuori dalla storia. àˆ bene che questo sia chiaro. Troppo spesso i fotografi hanno scelto Fort Apache per comodità , pigrizia intellettuale e senso di inferiorità . Per questo motivo ad occupare le possibilità intrinseche al mezzo fotografico sono stati gli artisti diretti eredi della lunga tradizione della storia dell'arte. Sono stati i Duchamp, i Warhol, i Ruscha a capire cosa sia una fotografia e cosa se ne possa fare oltre ai soliti santini perfettini fermi alla concezione artistica del Rinascimento...." Gli artisti che tu nomini, il cui rapporto con la fotografia ha avuto aspetti e valenze diverse, hanno analizzato con interesse lo strumento fotografico come un mezzo nuovo di fare arte. Uno scalpello lo usa sia lo scultore che lo scalpellino o il muratore ma non si puo' dire che l'uso che ne fa lo scultore sia la destinazione principe. Alcuni artisti hanno usato la fotografia per portare avanti le proprie idee. A volte non e' neppure fotografia, a volte ne hanno tratto cose sublimi. Ma non si puo' dire che soltanto l'interpretazione che ne hanno fatto alcuni artisti e' la ragione d'essere della fotografia e chi non la interpreta cosi' e' fuori storia... Ciao, Renzo
Inviato: 29/1/2007 13:16
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Mah..io rimango scettico..una cosa che chiunque puà fare in qualsiasi momento io non riesco a vederla come un qualcosa di "rilevante"...di degno di nota! Proprio proprio perchè puà essere fatta da chiunque non mi risulta possibile capire se la spiegazione sul "perchè è stato fatto" sia reale...se sia nata prima l'opera stessa e poi in un secondo momento, per spacciarla come tale, sia stato creato ad hoc la motivazione...il percorso...lo "statement" o qualsiasi cosa voglia farmi capire che quella è Arte e non una qualsiasi fotografia scattata a casaccio! Io non discuto sul "mi piace o non mi piace" discuto sulla BASE su cui si poggiano queste forme d'arte! Forse sarei più propenso a chiamarle in qualche altro modo...considerare Arte queste cose mi da l'idea di sminuire i "veri artisti"....ma è un problema mio, l'ho sempre detto sin dall'inizio! Il fatto, come dici tu, che per giudicare sia necessario per forza conoscere ed approfondire mi sembra molto una scusa....un comodo paravento dove rifugiarsi...e poi se alla fine non capisci o giudichi negativamente rimane l'alone che sia tu il "cretino".....mah, per ora sono ben lontano dal capire! Avrà sicuramente dei limiti ma permettetemi di mantenere i miei dubbi e le mi convinzioni (convinzione che ci siamo molti "furbacchioni" e pochi veri Artisti)!
Inviato: 29/1/2007 13:32
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Ciao Renzo,
quando scrivo "storia" intendo "storia dell'arte" con riferimento alle vicende dell'arte moderna (quella che parte dal 1839 e copre gran parte del Novecento) e contemporanea (più o meno dagli anni '60 in avanti). In quest'ultimo caso non si puà parlare di "storia" in senso stretto perché molte vicende sono ancora aperte. Starsene fuori significa rifiutarsi, per esempio, di capire che non esiste una "storia della fotografia" indipendente dalla più generale "storia dell'arte". Questo capita non da oggi, ma almeno dai tempi di Stieglitz. Ovviamente mi limito a parlare solo della fotografia che viene praticata con intenti artistici. La fotografia commerciale, sociale, d'informazione ha una sua autonoma storia, che comunque a volte interseca quella artistica e non puà facilmente prescinderne. Vedi, per esempio, il caso di un Robert Frank o di Garry Winogrand che sembrano reporters, ma sono artisti a tutti gli effetti. Perchè quindi scrivo che chi sta fuori da questa linea è "fuori dalla storia"? Perché non basta rifiutarsi di capire che sono state inventare le armi da fuoco per non subirne gli effetti. In altre parole, praticare la fotografia senza tenere conto di quanto viene proposto dall'arte contemporanea significa emarginarsi in un comodo angolino dove nessuno verrà a disturbare. Informarsi, confrontarsi, fare scelte che RISPONDANO, o ambiscano a farlo e in modo convincente, alle sollecitazioni dell'arte contemporanea è invece un modo vivo di praticare la fotografia. Spero di essere stato più chiaro. Grazie per l'intervento e a presto!
Inviato: 29/1/2007 13:42
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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mi viene una curiosa riflessione....
avete presente il "Pianeta delle scimmie"? Bene. La cultura e' stata tutta distrutta, e un giorno i figli dei figli dei sopravvissuti si imbattono casualmente nei Bronzi di Riace e nello scolabottiglie di Duchamp.... Renzo
Inviato: 29/1/2007 13:44
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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bè...se sono dei "concettuali" ammireranno infinitamente lo scolabottiglie e useranno i bronzi come fermacarte. Ma che questa sia la via auspicabile della fruizione artistica, non saprei. Comunque, al di là della facile battuta, questa discussione mi sta davvero servendo, una volta tanto, per cercare di capire una buona volta cosa distingue le produzioni artistiche diciamo "tradizionali" (che si riallacciano all'estetica che qualcuno qui ha chiamato Rinascimentale), dalle produzioni che appunto per brevità e semplificazione, chiamerà concettuali (anche se so che il concettuale è solo uno dei rami di una grnade pianta). Ci devo pensare un pò su. Poi mi piacerebbe discutere ancora su queste cose. Fa niente che, come dice Fulvio/borful, noi si sia qui ancora a discutere questi argomenti, mentre all'estero li hanno "superati" da decenni. Intanto all'estero non hanno la fortissima tradizione umanistica/classica/rinascimentale che invece abbiamo in Italia. Poi, meglio tardi che mai. Infine, di tutti questi straordinari capolavori di provenienza estera e nati dal superamento di queste distinzioni, quanti resisteranno tra 50 o anche solo 25 anni? Scommetto che alla lunga resistono di più i Bronzi.
Inviato: 29/1/2007 13:55
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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La chiesa Cattolica ha certamente al suo interno delle mele marce, ma questo non autorizza a mettere in discussione per questo motivo l'esistenza del Dio dei Vangeli.
Per l'arte è la stessa cosa. Poniamo pure che il 90% degli artisti contemporanei siano dei furbacchioni che ti fregano con bei discorsetti perché non hai la possibilità di prenderli in castagna, questo non significa che il ready-made di Duchamp non abbia cambiato il corso dell'arte. Certo è facile fare una foto a caso o prendere la prima cosa che capita, nominarla opera d'arte e costruirci sopra dei bei discorsi, ma più difficile è farlo così bene da continuare a fregare la gente per decenni, persino dopo la propria morte. Il sistema dlel'arte contemporanea è come le BR: non ha il Grande Vecchio! Nessuno comanda tutto, tutti sono l'uno contro l''altro. In una situazione del genere ordire trame basate sulla fregatura dei sempliciotti è veramente difficile. Meglio spacciare Bond o case "lussuose". Si fa prima e si guadagna pure di più. Anche perché i 20.000 Euro non li chiedono a me o a te, ma a collezionisti assistiti da consulenti competenti. Di più! Pensi proprio che fosse così difficile andare in America dopo il viaggio di Colombo? Questo non mi pare sminuisca l'impresa colombiana o qualcuno possa dire che Colombo tirava fregature. Tutto sta nelle DATE. Andare in America dopo il 1492 è banale, prima è un'impresa eccezionale. Il ready-made e tutta l'arte contemporanea è la stessa cosa. Fare le foto di Baltz ora è banale, ma fotografare la tapparella quando lo ha fatto lui era una cosa eccezionale e quella eccezionalità , riconosciuta e storicizzata, vale 20.000 dollari. Alla prossima
Inviato: 29/1/2007 13:58
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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A questo proposito mi viene in mente una gustosa scenetta presente in un film di Luciano De Crescenzo dove l'Autore ipotizzava la scoperta in uno scantinato da parte di un archeologo tra 500 anni di un quadro di Luca Giordano (pittore di scuola napoletana del XVII secolo) e un'opera moderna di Tom Wesselmann composta fisicamente da una parete di un bagno con tanto di sanitari. Nel caso del quadro del Giordano si sarebbe reso conto immediatamente di trovarsi di fronte ad un'opera d'arte, ma analizzando quanto rimaneva dell'opera di Wesselmann cosa avrebbe pensato di aver ritrovato? Un'opera d'arte oppure per citare le testuali parole "un cesso scassato"? A differenza di quanto afferma De Crescenzo la risposta ovviamente non e' poi cosi' scontata poiche' non sappiamo quale concetto di arte avra' il nostro archeologo tra 500 anni, ma secondo me serve per riflettere sul fatto che certa arte moderna se decontestualizzata dal proprio ambito espositivo perde e perdera' in futuro ogni valore artistico mentre l'arte per cosi' dire classica rimarra' riconoscibile e quindi fruibile ancora per molto, molto tempo. ALberto
Inviato: 29/1/2007 14:14
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Ok il sistema dell'arte non ha "il grande vecchio" e non c'è una persona che decide e comanda...però mi sa tanto che il "mondo dell'arte" se le canti e se le suoni un pochino da "solo"! Nel senso che molto spesso c'è nontevole discrepanza e distacco tra ciò che viene percepito come Arte dagli addetti ai lavori e il pubblico che, alla fine, dovrebbe essere il vero giudice...coloro che dovrebbero usufruire e godere delle opere d'arte! Tutto questo sapientemente mascherato e celato (anzi diciamo pure malcelato) dietro ad un velo di "snobismo".....personalmente ho la sensazione che si tenti di nascondere una grande povertà di idee e di realizzazioni veramente valide con questo atteggiamento!
Per voi sarà "blasfemo" ma il Ready-made di Duchamp io tuttora non riesco a concepirlo come vera arte...a prescindere dal contesto storico, dalle date e da quello che volete....a 38 anni sono messo così, sono tardo? Ottuso? Non posso avere idee simili? Non so ditemi voi...e dire che non è che non mi interessi la cosa dato che sto qui a parlarne.... In tutto questo, nel moderno mondo dell'arte mi sembra di cogliere un qualcosa di "perverso" che però non riesco a focalizzare....troppe forzature....non cìè più nulla di naturale!
Inviato: 29/1/2007 14:16
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Cogli nel segno, anche se gli attribuisci un valore negativo, quando scrivi che il mondo dell'arte contemporanea "se le canta e se le suona un pochino da solo". àˆ certamente così, ma è una fortuna. Spesso i primi collezionisti sono proprio gli artisti riconosciuti o persone che avrebbero potuto esserlo. L'arte a cui fai riferimento tu, con evidente affezione, è un'arte al servizio di qualcuno o qualcosa di estraneo ad essa: potere religioso, politico o economico. Doveva comunicare, educare, ecc. ecc. La rinuncia dadaista a queste funzioni l'ha liberata. Persino dalla necessità di essere capita dai non addetti ai lavori. Sono gli esterni che devono fare la fatica di avvicinarla e capirla, non gli interni che devono preoccuparsene. L'alternativa a tutto questo è la ripetizione stanca di forme e contenuti triti e ritriti. Per avanzare, per allargare la conoscenza, non c'è altra alternativa. Te lo vedi Rubbia dover tutte le volte spiegare al primo tipo che passa perché si debbano sprecare tutti quei soldi per il CERN invece che darli ai poveri bisognosi?
Inviato: 29/1/2007 14:26
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Re: Paolo Costantini: ossia...decisamente io di Arte non ci capisco un c..o |
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Qualcuno di voi ha mai visto le copie dei Rembrant eseguite da Fontana? Lucio Fontana ha rivoluzionato l'idea di spazio. Amen
Inviato: 29/1/2007 14:38
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Mi chiamo alfa457 e sto atterrando in un museo su quel foruncolo di pianeta che si chiama Terra, sono in missione per capire l'arte degli umani, o perlomeno di quel che resta, non dell'arte, ma degli umani.
Mi hanno consigliato di andare nell'ultimo museo rimasto (si sa si sono massacrati per quisquiglie...) Arrivo davanti ad un rettangolo, neanche tanto grande titolo "La flagellazione di Cristo", mi dicono di Piero della Francesca. Azz, tre uomini vestiti...diversi da quello dietro, un uomo flagellato mezzo nudo. Strano, il titolo parla di quello dietro, non dovrebbe essere davanti ? E poi a scuola mi hanno insegnato che i romani non avevano la calzamaglia e quei tre ce l'hanno e, cacchio...guardo bene, sono vestiti da quattro/cinquecento, ma scusate il tipo dietro non é morto, APPUNTO, 400/500 anni prima ?. Non capisco, non capisco. Vabbe, guardo l'altro. Mi dicono Michelangelo, titolo "Madonna del tondo Dondi", bello, bello...azz (é un tic), ma le donne nel cinquecento che braccia avevano ?. Uguale, no dico UGUALE, a quel tipo del film che l'altro giorno mi hanno fatto vedere..aspetta Svarzenegger, vabbe non ricordo come si scrive, però che film ragazzi, Total Recall, una storia vera, si capisce tutto, fila via che é un piacere (sta arte che palle, che devi capirla...la facessero chiara) Se quella era la Madonna...dai l'ultimo, Botticelli, la Nascita di Venere...in sostanza una donna che viene fuori da una conchiglia o come cavolo si chiama. Perchè? no dico perchè, fuori da una conchiglia ? QUALCUNO ME LO SPIEGHI!!! Ho una missione, capire l'arte degli uomini..ci credo che si sono fatti fuori tutti. quasi quasi lo faccio esplodere tutto sto pianeta e dico che é stato un incidente di percorso. Ma dai facciamo così, troppo complicato. bye alfa457
Inviato: 29/1/2007 14:41
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La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi. A. Gilardi www.mbphoto.it www.flickr.com/photos/marcofluens .................. |
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Questo mi pare un gran bell'intervento. Jekoz dice delle cose in modo magari un po' sopra il pentagramma, ma quello che dice riflette la perplessita' di molti su un uso eccessivo e sistematico dello scandalismo nel proporre artisti emergenti. Anche i non addetti ai lavori che si mettono di buona volonta' a decifrare i lavori di artisti non facili come Shore o Adams (o Serrano...), quando poi inciampano su operazioni al di la' del censurabile come Pees on Earth si chiedono --- con una comprensibile legittimita' --- se il mondo della fotografia contemporanea non sia un colossale divertissement tra galleristi e ricchi signori/e svuotato di qualunque giudizio estetico. Sappiamo che questo non e' vero, come spiegava Fulvio, ma dobbiamo ammettere che il mondo (europeo? -- in USA la situazione mi sembra un pochino diversa) della fotografia contemporanea sembra fare di tutto per rendere il piu' elitario possibile il club di quelli interessati a parteciparne come fruitori. Questo e' un peccato, perche' se e' vero che il mercato delle foto da 20.000 dollari e' per sua natura elitario, esiste un potenziale mercato per foto da 500 dollari di artisti emergenti che richiederebbe pero' una base di pubblico ben piu' ampia.
Inviato: 29/1/2007 14:50
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Come dire che le decontestualizzazioni hanno bisogno di essere contestualizzate (inserendole nel contesto espositivo che indica, appunto, "l'operazione in corso"). Mi pare un'osservazione interessante (non so se banale per chi è più smaliziato, non sono un critico).
Inviato: 29/1/2007 16:09
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Non credo tu sia ottuso, se la mia esimia opinione ti puà consolare =) Credo che il nocciolo della questione sia che per te l'arte e l'estetica sono inscindibili, mentre per apprezzare Duchamp dovresti aspettarti non qualcosa di "bello" ma qualcosa di "significativo": come è stato detto già sopra (non ricordo da chi) l'arte moderna è a volte autoreferenziale e risulta interessante per chi è già interessato. Intendiamoci, non ti sto attribuendo un limite, ma un punto di vista: la vedi così, e difficilmente puà piacerti Duchamp con queste premesse. Altra considerazione, non del tutto legata alla prima: il fatto che un'opera sia ripetibile (anche facilmente) non significa che non abbia valore artistico. Il lavoro di Warhol è anche, da quel che so, tutto un lungo monologo sulla riproducibilità dell'arte. (Per inciso, la fotografia stessa è stata alla base della crisi: le Marylin non avrebbero avuto modo né ragione di esistere senza la fotolitografia.)
Inviato: 29/1/2007 16:14
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Uellà samuel..carina la storiella dell'alfa147 ( storpiatura alla "fede" voluta...mi prendo una piccola licenza artistica) però tendo leggermente a rabbrividire se mi si portano tali esempi per farmi capire e "giustificare" lavori come la "Tapparella di Baltz" (nome vulgaris coniato in questo 3ad ) o anche il Ready-made di Duchamp o il Costantini di turno!
Se mi parli di Piero della Francesca, Michelangelo e Botticelli con i loro CAPOLAVORI (e sfido non chiamarli in questo modo) e me li vieni ad affiancare alla foto di una ruota di bicicletta su uno sgabello a me cadono le braccia....guarda non ce la faccio....non posso pensare che siano tutte la stessa cosa! Porca miseria se sono limitato! Bada bene che non sto parlando dei concetti e delle mille interpretazioni che possono essere date anche ai capolavori da te citati in chiave ironico/didattica (..tra l'altro le braccia della madonna "del tondo" non mi sembrano poi tanto "pompate"...boh) sto parlando dell'impatto che hanno e della maestria e arte sopraffina che è necessario possedere per poter creare dal nulla capolavori simili! Al di la dei concetti, delle simbologie e di tutto il resto.....anche qui mi sbellico dalle risate nel sentire i vari "esperti" voler attribuire significati che nessuno sa di preciso non essendo stati dichiarati dall'artista....come se servisse uno "statement" anche per poter fruire della bellezza di questi capolavori! Sono daccordo che l'arte vada capita...qui non ci piove...ma a tutto c'è un limite e, sempre secondo me, soprattutto nella fotografia ma più in generale nell'arte contemporanea questo limite lo si è passato da un bel pezzo! Buon per voi che riuscite a trarre piacere nel visionare il readymade di Duchamp....io purtroppo penso che mai ce la farà! Ah, ovviamente non avrà nessun problema a cambiare idea e dirlo pubblicamente qualora dovesse succedere in futuro....sono fatto così, non mi sono mai vergognato nel dire ed ammettere i miei sbagli!
Inviato: 29/1/2007 16:31
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