Ho letto la recensione sul cavalletto Berlebach e concordo sul fatto che si tratta di un ottimo prodotto, con soluzioni intelligenti.
Volevo solo segnalare che questi cavalletti sono importati in Italia dalla ditta Aproma - Via F.lli de Lemene 37 - Milano.

Grazie Luciano, non lo sapevo, a dirti la verità  il mio l'ho "comperato" da Foto Walser che lo proponeva nuovo su Ebay con un risparmio del 30% ...ti risulta che i prezzi di Aproma siano competitivi?

Ciao a tutti.
Il vantaggio del basculaggio della testa per la messa in bolla della macchina è indubbiamente comodo, anche la questione terminca è un notevole vantaggio, però il peso credo sia ancora una nota dolente. Mi piacerebbe trovare usato un cavalletto in carbonio e sfruttarne la leggerezza e la capacità  di assorbire le vibrations, però credo che abbia il problema termico e un notevole costo.
Per le escursioni a piedi credo resti il + indicato.

Ciao

Quello che dici è vero, il Berlebach non è leggerissimo e i cavalletti in carbonio, benchè il problema termico sia ancora ben presente, potrebbero essere indicati per la loro leggerezza...considera però anche il fatto che i cavalletti in carbonio sono dei veri e propri parafulmini ambulanti, ti confesso che quest'anno se ne avessimo avuto uno quando abbiamo scattato la foto del Grand Canyon che c'è in homepage, con i fulmini che cadevano a 50 metri da noi, non so se ora sarei qui a raccontarlo ...lo stesso problema lo ha chi fotografa in alta montagna, ad esempio Michele Vacchiano...ovviamente questo dimostra ancora di più come la scelta sia alla fine molto soggettiva, addirittura ambiente-dipendente, ma a certi livelli di qualità  non si sbaglia mai, sia che il cavalletto sia di legno che di carbonio ...

Se non è cambiato il listino, il modello 9043 viene 207 euro + IVA. Calcola su quel prezzo un pò di sconto (circa 10-15%) per pagamaneto cash. Aproma , essendo grossista, puà vendere solo a negozianti o a possessori di partita IVA.
ciao

Ehi...non sapevo che i cavalletti in carbonio fossero così pericolosi durante i temporali...dovrà starci attento (anche se più che un animale da esterni, sto diventando sempre più una bestiaccia da interni)...Comuque, per quanto riguarda il peso, il Berlebach di cui parli supera di poco i 3 chili, senza testa. Con testa in magnesio anche il Gitzo carbonio serie 3 (il minimo per portare senza vibrazioni una 4x5" a 2 metri da terra) raggiunge quel peso: quindi non ci schiodiamo da quel livello, ed il Gitzo costa parecchio di più.

Beh, in teoria tutti gli oggetti a "punta" sono dei potenziali parafulmini, quindi tutti i cavalletti insieme agli alberi e le corna degli stambecchi , però se il "conduttore" è di carbonio il potere di attirare il fulmine è veramente molto molto maggiore...è ovvio che però gli unici posti in cui questo è un problema è dove si corre effettivamente il rischio di essere colpiti da un fulmine, quindi generalmente in alta montagna e negli open range ad altezze moderate, proprio come il Plateau, quindi se in montagna non ci vai ed il Plateau non ti interessa secondo me puoi stare tranquillo, è sicuramente più pericoloso fare fotografia in centro a Milano con il traffico di auto e di "carne" che c'è ...

In uno spazio aperto qualsiasi oggetto che spicca in altezza diventa un canale d'innesco per un fulmine. ANche noi stessi se siamo in montagna e stiamo in piedi in mezzo a una distesa di rocce e non ci sono alberi siamo un fantastico richiamo per i fulmini. Tuttavia il carbonio viene preferito e si hanno più probabilità  di rimanere folgorati. Ho provato un Gitzo altro 1,90 in carbonio senza testa ed era veramente leggero, sembrava un sogno, io sono abituato al Manfrotto 055 con una testa heavy duty che pesano come un bimbo di 7 anni a tracolla. Il legno è soggetto a deformazioni dovute all'umidità  e, bisogna dare il trattamento? (credo). E' però più fascinoso come oggetto.
Se tutto va come deve andare, in Settembre dovrei andare con la mia ragazza a fare un giro negli States Sud-Ovest e una mia meta, oltre che antelope canyon sarebbe anche The Wave!!!! Mi ha spiegato ROberto che c'è un po di marcia da fare in un ambiente a condizioni climatiche sfavorevoli e sinceramente mi piacerebbe viaggiare leggero. Infatti avrei Hasselblad con 2 pesantissime lenti, Zaino/borraccia da 2 chili almeno e poi il cavalletto. Posso limare peso solo su questo e considerando che ho tutti obiettivi a otturatore centrale con poche vibrazioni e ho il pozzetto per cui compongo l'inquadratura dall'alto verso il basso e non mi serve un cavalletto molto alto, tranne quando non lo posiziono in una buca nel terreno. Dunque un cavallettino in carbonio da 1,70m sarebbe l'deale per me......... Beh, vedremo Ciaoooo

Mi lancio in qualche congettura sul problema dei fulmini, visto che e' stata sollevato gia' un paio di volte in questo thread.
Sono considerazioni dettate da quello che ho letto in giro, e dal mio tentativo di ragionarci sopra. Insomma un parere del tutto personale, da cui mi dissocio fin da adesso :p

Credo che la probabilita' di attrarre un fulmine sia abbastanza indipendente dal tipo di materiale. Infatti gli alberi sono dei soggetti a rischio, non per il materiale di cui sono fatti, che e' legno, ma per l'altezza, che fornisce all'energia un percorso piu' breve per scaricarsi a terra.

Mi risulta che comunque un treppiedi sia un oggetto troppo piccolo per far prendere una 'decisione' a un fulmine, che e' un fenomeno assolutamente macroscopico. In definitiva se uno sta in piedi in mezzo a un temporale, mi sa che ha le stesse chances con o senza cavalletto vicino - di legno o carbonio -, con o senza ombrello, con o senza scarpe di gomma etc..

Qualche informazione in merito su:
http://wvlightning.com/safety.html

Segnalo i nuovi cavalletti Gitzo con colonna centrale livellante (stile Berlebach)
www.gitzo.com

Ettore

Galago hai ragione, indipendentemente dal materiale di cui è costituito il bersaglio del fulmine questo ha maggior probabilità  di essere colpito da una scarica atmosferica se è l'oggetto più alto presente nella zona del fenomeno. MI piacerebbe fotografare un temporale ma tutte le volte che mi si presenta l'occasione il mio istinto mi dice di stare in casa o comunque al riparo, peccato che al riparo dal fortunale non ci sia mai un buon punto di osservazione da cui fare una foto.:blues:

ciao

Quando io e Cristina abbiamo fatto quella foto al Grand Canyon eravamo a Yaki Point, proprio sul bordo del canyon, e i fumini cadevano violentissimi e vicinissimi a noi, in più il vento soffiava proprio nella nostra direzione portando la tempesta proprio sopra le nostre teste...ad essere sincero se siamo rimasti lì per fare la foto è solo merito di Cristina che, nonostante le mie pressanti insistenze e quelle dell'autista dello shuttle che urlava di toglierci da lì e di metterci al sicuro sul suo mezzo, è rimasta stoicamente sul posto per almeno 10 minuti, fino quando non è stata pronta a scattare la foto...meno male che l'autista ci ha aspettato, secondo me ha pensato che eravamo due poveri pazzi...ah, la dura vita del fotografo di paesaggio ...

Avete corso un bel rischio ma credo ne sia valsa la pena!!!!!!
A volte le foto migliori sono proprio quelle scattate in situazioni di luce molto contrastata come quella transitoria di un temporale! Immaginate se nel paesaggio della momument valley oltre alla composizione luce e messa a fuoco perfetta ci scappase dentro anche una scarica elettrica azzurra tutta ramificata nello sfondo.........Che roba che uscirebbe..... poi stamparla grande grande su cibachrome!!!!!! Il massimo