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1 Utenti anonimi
Per gli appassionati di Leica e non solo |
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Molti degli utilizzatori o semplici estimatori di Leica ricorderanno le "Leica pages" di Erwin Puts.
Per chi non le conoscesse basterà dire che quasi non avevano eguali in fatto di approfondimenti, conoscenze e rigore. Se proprio dovessi paragonarle con altre, citerei gli altrettanto validi articoli di Marco Cavina. Purtroppo Erwin Puts è venuto a mancare nel 2021 e solo grazie al concorso di altre persone si è evitato, almeo per adesso, un rischio che ormai sul web sta diventando piuttosto comune, e cioè che un sito che raccoglieva notizie ed informazioni interessantissime e magari uniche, venga chiuso da un giorno all'altro, magari per mancato rinnovo di un contratto o mancanza di manutenzione, senza alcun riguardo per il valore culturale, storico, informativo, ecc. che poteva contenere ...e tanti saluti. Da questo punto di vista ( ed anche per altri, ma non divaghiamo) l'era digitale è davvero una gran porcata (e voglio usare un termine eufemistico). Comunque, QUI si trova il blog e molti degli articoli di Erwin Puts e penso siano sempre piacevoli da consultare. Ma l'epoca digitale.... che delusione. Non per niente sto tornando alla pellicola e alla carta e penna (meglio se stilografica).
Inviato: 22/6/2022 12:14
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: Per gli appassionati di Leica e non solo |
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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Una delle false credenze riguardo il digitale (in qualsiasi ambito) è la sua infinita permanenza e conservabilità (è eterno, infinitamente duplicabile) . Restando in ambito fotografico si è portati a credere che un file immagine sia eterno. Effettivamente un file lo è. Sfortunatamente non si può dire la stessa cosa riguardo i supporti che lo ospitano. Vuoi perché si possono danneggiare, vuoi perché l’obsolescenza non li rende facilmente fruibili (non sono passati secoli da quando tutti i PC avevano un lettore di floppy). Vuoi per una erronea cancellazione. Se una fotografia su carta o un negativo possono essere distrutti da un evento avverso, un file si può perdere in una frazione di secondo per un semplice e banale errore. A chi non è mai capitato di cancellare inavvertitamente una scheda di memoria? Tutto questo, come ha detto Luciano, vale per ogni ambito digitale. I geroglifici Egiziani sono giunti fino a noi. Se fossero stati “scritti” su un foglio di testo informatico sarebbe accaduta la stessa cosa?
Ricordo un vecchissimo film (non rammento il titolo) dove in un futuro ipotetico una guerra combattuta sulla terra aveva provocato una tempesta elettromagnetica che aveva spento tutti i sistemi informatici del mondo. L’effetto era stato il ritorno all’età della pietra per gli uomini, visto che tutto quanto basato sulla tecnologia aveva smesso di esistere. Marco
Inviato: 22/6/2022 12:44
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: Per gli appassionati di Leica e non solo |
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25/8/2005 8:38 Messaggi:
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Io penso invece che applicare al digitale i parametri dell’analogico sia metodologicamente sbagliato.
Dire che “se butto nel cassetto il negativo con la foto del pargolo fra 80 anni qualcosa vedrò ancora, mentre se butto nel cassetto una chiavetta USB con la foto del pargolo fra 80 anni ho la sicurezza di non vedere più nulla” è (1) assolutamente vero e (2) non ha senso: l’analogico è una cosa, il digitale un’altra. Il digitale - sottoposto a una rigorosa procedura di archiviazione - garantisce il mantenimento dell’immagine per millenni, con una qualità immutata. L’analogico - sottoposto ad una altrettanto rigorosa procedura di archiviazione - un po’ meno. Anzi, parecchio meno. Se poi la gente si rifiuta di mettere in atto queste procedure di rigorosa archiviazione del digitale - perchè troppo complicate e/o troppo costose - va bene così. Ma pretendere di archiviare il digitale come fosse l’analogico non ha senso. E comunque nessuno vieta di produrre dal digitale una stampa o un internegativo a buttarlo nell cassetto per i prossimi 80 anni, se uno ci tiene così tanto alla tradizione
Inviato: 25/6/2022 11:24
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Re: Per gli appassionati di Leica e non solo |
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23/6/2022 9:20 Messaggi:
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Grazie Luciano, è veramente un sito interessante, ad esempio uno dei primi articoli (2015) spiega bene il perchè della ridotta gamma dinamica del sensore rispetto alla pellicola.
Inviato: 25/6/2022 12:32
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Re: Per gli appassionati di Leica e non solo |
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Moderatore
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Credo di aver ingenerato confusioni, passando di palo in frasca nel mio post introduttivo. Mea culpa!
Quello che lamentavo dell'epoca digitale e del web in particolare è la labilità con cui si può correre i rischio di perdere infomazioni preziose, perchè ormai sono diversi i siti che reputavo molto interessanti e pieni di notizie e di insegnamenti non facilmente rinvenibili altrove che sono stati chiusi, a volte per scelte dei proprietari - e su quello, anche se le trovo spesso assai discutibili, non c'è molto da obiettare: ognuno fa come preferisce - ma spesso per motivi legati invece a decesso o disinteresse nella manutenzione e simili. Come esempio del primo caso potrei citare la cancellazione dei vecchi Schneider Archiv dove trovavi tutte le notizie possibili sui vecchi e vecchissimi obiettivi Schneider-Kreuznach per GF , ingrandimento, riproduzione, ecc. Come esempio del secondo - ne abbiamo parlato anche qui, qualche tempo fa - la perdita del sito del nostro sfortunato amico Daniele la cui tragica e prematura scomparsa ha fatto sì che il sito che raccoglieva i suoi lavori sia andato perso per sempre. Immagino, perchè nessuno ha provveduto a rinnovare l'abbonamento. Argomento del tutto diverso è la persistenza nel tempo delle informazioni elettroniche e dei files digitali, quando correttamente e rigorosamente archiviati : su questo non discuto, ammesso ci sia sempre il sistema di poterli leggere... vedi floppy disk che ora servono solo per farci giocare il gatto o i film in VHS che se non sono stati riversati su DVD, ora risultano di assai difficile fruizione. Sono due questioni del tutto diverse e separate, anche se capisco che la mia conclusione di essere tornato a scattare molto su pellicola, potesse dare ad intendere una maggiore persistenza dell'immagine analogica che so benissimo non essere vera ...almeno in teoria Non era questo che volevo dire. Ora uso maggiormante la pellicola rispetto a qualche tempo fa, solo, perchè mi ci diverto di più, mi piace la sua resa "imperfetta" ...e soprattutto, perchè su pellicola sono (quasi) sicuro che una immagine che mi piace me la troverò poi stampata e finita in mano, mentre col digitale so benissimo che per lo più rimarrà sotto forma di file (che per me non è ancora una fotografia, ma qualcosa d'altro). Ma in effetti, non era quello l'argomento e la tesi del post: ed ho fatto male a mescolare pere con mele.
Inviato: 26/6/2022 0:38
Modificato da luciano su 28/6/2022 16:04:18
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: Per gli appassionati di Leica e non solo |
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23/2/2009 22:15 Da Albiate (MB)
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Che ci sia un problema nella conservazione del digitale è indubbio e oltre agli esempi riportati ne voglio aggiungere uno; chi, di fronte ad un lutto di un parente si mette a scandagliare telefono, computer, account social, account cloud per cercare quali file (foto, testi, pdf, ecc) conservare e quali buttare, cosa che invece è normale fare con gli oggetti reali, i vestiti, la corrispondenza, magari amorosa, i libri, i vestiti, i preziosi e anche le fotografie.
Magari di fronte a diecimila diapositive neanche il parente più stretto si mette lì a fare una cernita, ma basta aprire la scatola per capire in frazioni di secondo che si tratta di diapositive e, se interessano, si conservano. Con un dispositivo di archiviazione digitale bisogna fare l'equivalente dell'andare a sfogliare tutte le pagine dell'enciclopedia De Agostini per vedere se la prozia aveva nascosto lì qualcosa, un incubo. Già anni fa fu lanciato un grido d'allarme per la perdita delle fotografie digitali, non tanto quelle d'autore o pregievoli per il loro valore estetico o comunicativo, ma proprio le fotografie familiari che rappresentano una testimonianza storica degli usi e costumi, della società e degli uomini che le hanno scattate e che sono stati ripresi in quelle immagini e rappresentano materiale prezioso per sociologi, antropologi, storici.
Inviato: 30/6/2022 9:52
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