Per motivi che hanno avuto a che fare con esigenze pratiche (figlilavorotraslochi) e interiori (ungiornomisonosvegliatoelafotografianonmiinteressavapiù) qualche anno fa ho accumulato un sacchetto, che da allora si trascina di freezer in freezer, di pellicole, perlopiù rulli 120 e 220, da sviluppare. A quell'epoca risale la mia ultima camera oscura, da tempo smantellata, anche se tra città campagna e mare dovrei ancora avere tutto.
Ogni tanto mi imbatto in quel sacchetto o ci si imbatte qualcuno, la domande sorge: -Che ci faccio? e la risposta è sempre: -Ci penserò.
Ci penso. Ma cosa ci faccio di quei venti trenta rulli di negativi bianco e nero, pochi, di negativi colore, qualcuno, di dia, tanti?
Mi scoccia buttarli via, ma non so se portarli da qualcuno, almeno il colore, che è poi la maggior parte, o se rimettermi a sviluppare. Dato il quantitativo dovrei comprarmi qualcosa per accelerare il processo, ma ha senso? Tralasciando di acquistare un processore, potrei prendere qualcosa che mi faciliti il controllo della temperatura e la tank che contenga più spirali possibili per ottimizzare i tempi - davvero scarsi - a disposizione. Avete suggerimenti, in particolare per quanto riguarda il controllo della temperatura?
Sapete chi a Milano sviluppa ancora DIA?

se non trovi nessuno a Milano potresti provare a contattare colorprint di Torino,corso Appio Claudio 3, telefono 011747705

Grazie, terrò presente

Se credi abbia senso acquistare un sistema di sviluppo (complesso come quello colore) per qualche pellicola senza un prosieguo (ovvero solo al fine di sviluppare quei 5/10/ma anche 20rulli)... Allora ci sono tante opzioni.
Io lo trovo un non-senso.
Ci sono decine di laboratori anche artigianali che lo fanno bene con poca spesa (infinitesimale rispetto all'acquisto di un sistema sviluppo colore). Anzi io gli manderei anche i BN!

Decine di laboratori che sviluppano diapositive? Dove sono? A che prezzo?

Sullo sviluppo diapositive, non saprei che dire. Non l'ho mai tentato ed ormai non credo che utilizzerò più dei film positivi in futuro. Potrebbe essere interessante farlo, ma la prima volta non garantirei nulla.
Ma sullo sviluppo BN e negativo colore C41, siccome anche io ho da sviluppare un poco di rulli 120, potremmo anche farlo usando la mia Jobo....non dico ora che siamo in pieno casino Covid (ora non ho tempo certamente di mettere in funzione tutto l'ambaradan) ma quando arriveranno tempi più tranquilli.
Certo, rivolgersi ad un laboratorio dovrebbe garantire risultati più sicuri...forse..
Insomma, vedi tu.

Anche secondo me non ha alcun senso attrezzarsi appositamente per lo sviluppo di pochi rulli, che il continuo procrastinare dell'operazione mi fa pensare non abbiano neanche chissà quale importanza.
I laboratori esistono ancora, ed i prezzi credo siano allineati a quelli attuali delle pellicole e dei chimici.
Cercando con google viene fuori ad esempio questo articolo: https://www.fotonerd.it/dove-sviluppare-rullini-in-italia/

Citazione:

Ti ringrazio, sarebbe anche l'occasione per rivederci, che in effetti non succede da tanto e sarebbe anche l'occasione di verificare con mano la mia quasi voglia di ricominciare a trattare la pellicola.

Citazione:

Il procrastinare non ha assolutamente a che fare con quel che c'è nei rulli, che sono stati conservati in freezer e che correttamente sviluppati qualche cosa di buono avranno, non foss'altro che documentazione di qualche pezzo di vita.

Le ultime volte che ho fatto sviluppare qualcosa a Milano ho avuto risultati allucinanti (parlo di anni fa) e mi farebbe piacere avere riscontri personali su quel che c'è oggi davvero: già, perché in rete qualcosa si trova, quando poi si parla di E6 ti dicono però che non lo fanno...

Dimenticavo, grazie per il link!

Che io sappia a Milano c'è PFG e Fotomateriale (tel. 0259901661 il sito web è fermo agli anni '90).
I rullini si possono portare anche da foto ottica cavour che mi dicono si serva di Ghisa lab di Legnano (ho appena telefonato a questi ultimi e mi dicono che non possono intelaiare le dia, per cui le dia sviluppate vengono restituite in striscia).
Altrimenti non è a Milano, ma lavora per corispondenza, c'è il Laboratorio Fotografico Liguredi Sandro Presta a Genova.

Se cerchi "la scusa" per ricominciare è un conto ed è comprensibile. Ben venga, ma a patto che ne valga la pena (mia opinione).
Se vuoi sviluppare i rulli in quanto atto sporadico (riferito sia ai rulli esposti che a quelli che verranno saltuariamente nei prossimi anni) allora senza dubbio servirsi di un Lab.
Io che da sempre sviluppo BN ho provato a sviluppare colore con chimici Bellini a bagnomaria trovando il processo più semplice di quello che pensavo. Ma è comunque laborioso e se non sfrutti a pieno la chimica ti costa più del Lab. Quindi sono tornato a limitarmi allo sviluppo BN e lascio gli sporadici rulli colore al lab.
Infine ogni considerazione lascia il tempo che trova di fronte al godimento ed alla disponibiltà economica... Se così fosse prenderei una bella sviluppatrice automatica tipo filmomat in barba a qualunque ragionamento costo/beneficio e ci farei tutto.

Certamente il fatto che in passato abbia sviluppato sia colore che dia con metodi casalinghi, con risultati tutto sommato dignitosi e che abbia avuto pessime avventure con laboratori dove di professionale avevano solo il listino prezzi, unitamente a una certa voglia di tornare al passato analogico, mi fa propendere per la direzione dello sviluppo “in proprio”, ma con modalità che mi permettano soprattutto nello sviluppo a colori di trattare più rulli a sessione, perché di tempo ne ho veramente poco.

Beh per la mia personale esperienza posso dire che se si parla di 1/2 rulli per volta si possono gestire facilmente in sviluppo casalingo con tank classiche a bagnomaria con chimici a temperatura.
Pensare già di usare una tank da 3 rulli a bagnomaria in verticale è troppo complesso (secondo me).
Per dire alla fine che per sviluppi "di gruppo" oltre le 2 unità non prescinderei da sviluppatrici automatiche o semiautomatiche. Al tempo stesso considererei quanto sia realistico riuscire ad ottenere un risultato migliore di un laboratorio e soprattutto a che prezzo.

Ok. Ho preso atto che sono stato in letargo per qualche annetto...
Mi è bastato rimettere in ordine l'attrezzatura perché mi tornasse potente la voglia di CO così ho fatto qualche acquisto online e ...si riparte!

Adesso il problema è che ci ho preso gusto e mi è ripresa potente la voglia di CO e, come mi fossi risvegliato da un lungo sonno, è tornato attivo quel bagaglio di conoscenze e procedure che per un decennio era rimasto in letargo, col risultato che le mie vecchie fotocamere a molla hanno ripreso a mangiar pellicola e il bagno dello studio è tornato a odorare di chimici!


Alla fine ho preso un riscaldatore CineStill, una tank nuova e un paio di kit per E6 e C41, sono più o meno a metà degli sviluppi dei rulli di dia e ho scoperto che, con opportune correzioni del tempo di sviluppo i risultati sono tutt'altro che malvagi, tra l'altro senza il velo che mi aspettavo di trovare.
Purtroppo il mio scanner non è più in grado di garantirmi risultati decenti, il software di scansione non funziona con gli attuali Mac e anche Vuescan non mi permette nemmeno di ricavare scansioni appena decenti per una visione su monitor; dovrò trovare una soluzione a questo problema.

Cosa c'è che non va con Vuescan?

In passato con lo stesso scanner ottenevo immagini migliori, ora c'è una scarsa nitidezza, colori infedeli, rumore, esplosione di grana... Cose inguardabili.

A mio avviso hai elencato proprio in ordine quello che mi aspetterei da negativi e diapositive datate sviluppate a distanza di tanto tempo.
Viraggi cromatici, grana a palla con riduzione della nitidezza ed in generale della qualità di immagine.

Il fatto che da dieci anni non faccia camera oscura non vuol dire che io sia così rincoglionito da non vedere se una diapositiva su un piano luminoso sia o meno corretta: oggi ho sviluppato altri due rulli e sono rimasto basito da quanto possa essere splendida una Velvia esposta con una Rolleiflex ed evidentemente ben sviluppata.
Evidentemente il mio scanner è rotto oppure la catena scanner Vuescan Mac non funziona.