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Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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Devo comprare un foglio rigido (spessore max 1mm) che annegherò nella chimica di sviluppo del BN. Deve essere di un materiale che non reagisce alla normale chimica (Rodinal, d76, Xtol, etc, fissaggio, etc). Cosa devo cercare? ABS va bene? PVC (ma è molle, giusto?)? PETG?

Grazie!

Inviato: 26/7/2020 3:42
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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Io conservavo i prodotti chimici per il BN in bottiglie (0.5L) di platica quelle che si acquistano al supermercato per l'acqua. Credo siano in PET quindi penso che il PET vada bene.

Gianluigi

Inviato: 26/7/2020 10:02
Gianluigi
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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I chimici per BN non sono particolarmente aggressivi, e tutti i polimeri sono abbastanza resistenti.
Le vasche di tutte sviluppatrici sia BN che colore, sono sempre state fatte in PVC, per cui col PVC (non espanso che è più molle) vai sul sicuro.

C'è il problema della rigidezza: cosa intendi per rigido? Dipende molto dalle dimensioni del foglio e se sarà sottoposto a sforzi meccanici. Lo spessore max di 1 mm preoccupa.
Un foglio di PVC spesso 1 mm di 3 x 4 cm è rigido.
Un foglio di acciaio inox spesso 1 mm di 30 x 40 cm non è rigido.

Inviato: 26/7/2020 14:05
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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orso ha scritto:
I chimici per BN non sono particolarmente aggressivi, e tutti i polimeri sono abbastanza resistenti.
Le vasche di tutte sviluppatrici sia BN che colore, sono sempre state fatte in PVC, per cui col PVC (non espanso che è più molle) vai sul sicuro.

C'è il problema della rigidezza: cosa intendi per rigido? Dipende molto dalle dimensioni del foglio e se sarà sottoposto a sforzi meccanici. Lo spessore max di 1 mm preoccupa.
Un foglio di PVC spesso 1 mm di 3 x 4 cm è rigido.
Un foglio di acciaio inox spesso 1 mm di 30 x 40 cm non è rigido.


Hai ragione.

Ho bisogno di una dimensione A4. Se si flette un pochino - e ritorna nella sua forma piatta quanto smetto di fare forza - non ho alcun problema. Se si può comodamente arrotolare non va assolutamente bene.

Mettiamola così: se lo tengo per il lato più corto in orizzontale la flessione può esserci, ma ridotta (tipo 1-2 cm max all'estremo opposto). Dato che devo inserirlo in un paio di guide sui lati lunghi che hanno un'apertura di circa 2-3mm non posso permettermi qualcosa di molto più spesso di 1mm.

Se questo foglio, tramite calore localizzato, devo fare comparire dei piccoli rigonfiamenti in modo che alla fine il foglio presenti dei piccoli foruncoli qui e la.

Questo lavoro l'ho già fatto - con successo - su un foglio di ??? che veniva come parte di un accessorio del Jobo. Il mio problema è che non so che materiale fosse

Su questo foglio devo poi appoggiare una pellicola piana 8x10 che *non* deve aderire al foglio stesso pena il mancato scioglimento dello strato anti-halo quando si sviluppa. Ecco perchè la presenza di questi foruncoli autocostruiti che faccio con la punta di un saldatore tiepido e che tengono sollevata la pellicola dal foglio.

Foglio e pellicola vengono poi annegati nel liquidi di sviluppo/stop/fix per cui il foglio stesso deve essere a tenuta di chimica BN.





Inviato: 26/7/2020 17:13
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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Mxa ha scritto:

Mettiamola così: se lo tengo per il lato più corto in orizzontale la flessione può esserci, ma ridotta (tipo 1-2 cm max all'estremo opposto). Dato che devo inserirlo in un paio di guide sui lati lunghi che hanno un'apertura di circa 2-3mm non posso permettermi qualcosa di molto più spesso di 1mm.


Lo spessore minimo che ho è 2 mm, combinazione un pezzo da 22 x 30 cm, anche se già in parte sfruttato.
Ho provato a pinzarlo in orizzontale sul lato corto assieme ad un pezzo spesso 10 mm, che su 30 cm di lunghezza si può assumere privo di flessione. Come puoi vedere dalla seconda foto, quello spesso 2 mm su una lunghezza di 30 cm ha una flessione sui 5-6 mm.
Quindi, già con lo spessore di 2 mm non rientriamo nelle... specifiche richieste. Figuriamoci se fosse più sottile.

Però, secondo me, se fosse inserito in un paio di guide sui lati lunghi, spancerebbe ben poco in centro.
Controlla bene l'apertura, che dici di essere 2-3 mm, ci passasse un foglio spesso 2 mm probabilmente risolveresti.
Se non passa prova con lo spessore 1,5 mm, ma lascia perdere quello spesso 1 mm che temo risulti davvero troppo molle.

Se scaldando localmente il PVC si creino "bubboncini" non ti saprei dire perché non ho mai provato.


Scusa, avevo letto 1-2 mm invece di 1-2 cm sulla flessione... quindi direi che lo spessore 2 mm rientra nelle specifiche!

Allega:



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Inviato: 26/7/2020 19:12
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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Grazie di tutto questo lavoro, Orso. I fogli di PVC che trovo su Amazon sono morbidi, vedi Qui, per esempio.

L’ABS potrebbe essere una soluzione? Non so come si comporta quando cerco di farci i foruncoli con una punta tiepida, però

Gianluca ho anche cercato fogli di PET ma Amazon mi ritorna strane cose, non capisco ....... sono imbranato proprio ....

Che casino ....

Inviato: 27/7/2020 9:12
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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No, quel materiale lì non va bene. Devi cercare le lastre in pvc (rigido, non espanso), io lo compro in negozio fisico (Articoli Tecnici), ma ci sono anche siti online che le vendono tagliate a misura. Puoi scegliere colore e spessore.

https://www.plasticaegomma.com/pvc-pet ... .html?mpurl=/26-spessore_(mm)-28-1/27-colore-46-bianco_9002/48/57/66-note

https://www.plastx.it/product/lastra-pvc-polivinilcloruro-grigio/

Inviato: 27/7/2020 11:25
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica
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Ciao Marco,
quale soluzione alternativa al metodo del saldatore, postresti valutare la possibilità di incollare sul pannello dei piccoli “bernoccoli” di plastica tipo quello nella foto qui sotto.

Se reputi la soluzione valida, te ne spedisco volentieri la quantità che ti serve, realizzati in ASA (parente dell’ABS) o in PETG (parente strettissimo del PET con cui si fanno le bottiglie e penso adattissimo al tuo uso); nel caso, puoi anche scegliere dimensioni e forma.

Orso, che mi pare molto ferrato sull’argomento, potrà indicarci la colla più adatta; io per questo genere di incollaggi uso con soddisfazione il cianoacrilato (tipo Attack) in gel, ma considerato il contatto con le sostanze chimiche, non so se nello specifico caso possa essere la scelta migliore.

A presto.

Fabio

Allega:



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Inviato: 28/7/2020 11:00
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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orso ha scritto:
No, quel materiale lì non va bene. Devi cercare le lastre in pvc (rigido, non espanso), io lo compro in negozio fisico (Articoli Tecnici), ma ci sono anche siti online che le vendono tagliate a misura. Puoi scegliere colore e spessore.

https://www.plasticaegomma.com/pvc-pet ... .html?mpurl=/26-spessore_(mm)-28-1/27-colore-46-bianco_9002/48/57/66-note

https://www.plastx.it/product/lastra-pvc-polivinilcloruro-grigio/


Purtroppo il primo prende solo ordini superiori ai 100 euro e il secondo non spedisce fino al 25 agosto. Però grazie mille delle segnalazioni, deco cercare di far quadrare il cerchio. Sono qui (qui=Alto Adige) temporaneamente e riparto per Berlino fra una decina di giorni. Poi però torno a settembre, e passerei pure da Milano (il primo ha un negozio fisico a Legnano).

(Qualcuno giustamente si chiederà per che cavolo faccio tutto questo rebelotto e non compro quello che mi serve a Berlino. Comprare in Germania è certe volte più complicato che in Italia, credetemi.)


Inviato: 28/7/2020 13:08
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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FabioBi ha scritto:
Ciao Marco,
quale soluzione alternativa al metodo del saldatore, postresti valutare la possibilità di incollare sul pannello dei piccoli “bernoccoli” di plastica tipo quello nella foto qui sotto.

Se reputi la soluzione valida, te ne spedisco volentieri la quantità che ti serve, realizzati in ASA (parente dell’ABS) o in PETG (parente strettissimo del PET con cui si fanno le bottiglie e penso adattissimo al tuo uso); nel caso, puoi anche scegliere dimensioni e forma.

Orso, che mi pare molto ferrato sull’argomento, potrà indicarci la colla più adatta; io per questo genere di incollaggi uso con soddisfazione il cianoacrilato (tipo Attack) in gel, ma considerato il contatto con le sostanze chimiche, non so se nello specifico caso possa essere la scelta migliore.

A presto.

Fabio


Grazie del suggerimento. Così sui due piedi non so se funziona, in quanto devo tenere il negativo 8x10 sollevato un millimetro e non molto di più. Quanto sono alti questi tappini? L'altra cosa è un potenziale sfregamento della base del negativo su questi tappini. Poi c'e' il problema della colla. Io riesco a fare delle bollicine con il calore che sono molto arrotondate e uso questa soluzione sui negativi 14x17 senza problemi di sorta. Certo, se esageri e *spacchi* il foglio di PVC per il troppo calore si crea un buchetto frastagliato che potrebbe fare scempio della base durante lo sviluppo - quindi devi buttare il foglio e ricominciare da capo. Ma finora sono stato bravo abbastanza da non trovarmi mai in questa situazione.


Inviato: 28/7/2020 13:12
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica
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Mxa ha scritto:

Grazie del suggerimento. Così sui due piedi non so se funziona, in quanto devo tenere il negativo 8x10 sollevato un millimetro e non molto di più. Quanto sono alti questi tappini?


Ok Marco, tienila presente come soluzione di scorta nel caso il pannello che troverai non dovesse reagire nel modo atteso al metodo del saldatore.

I "fungetti" possono essere alti a piacimento (diciamo da 0.6mm in su) e facilmente levigati nella parte sommitale.

A presto.

Fabio

Inviato: 28/7/2020 14:42
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica
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Prova a sentire questa Ditta
https://www.effeduevigevano.it/materia ... 23WgF5EAAYAiAAEgItBfD_BwE

Dice che possono fornire a richiesta spessori fino a 0,75 mm. Il tipo goffrato (in pratica con superficie a buccia d’arancio) dovrebbe andare bene per evitare aderenze sgradite. È il tipo di superficie utilizzato anche come separatore nelle vasche di lavaggio della Nova Darkroom.

Inviato: 29/7/2020 7:48
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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luciano ha scritto:
Prova a sentire questa Ditta
https://www.effeduevigevano.it/materia ... 23WgF5EAAYAiAAEgItBfD_BwE
.....
.


Grandissimo suggerimento, Luciano. Provo a contattarli nelle prossime settimane, sperando che non rispondano "nessun problema, spediamo a Berlino, ordine minimo ... 1000 euro"

Secondo me la buccia d'arancia è la soluzione.




Inviato: 29/7/2020 18:07
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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Anch'io penso che la superficie buccia d'arancio risolva in modo ottimale i problemi di interfaccia pellicola/supporto.
Tuttavia tieni presente che:

- La superficie buccia d'arancia è una sola, l'altra è liscia (non so se ti va bene)

- Gli spessori, come da sito, vanno da 3 a 5 mm; è quello che viene utilizzato nella costruzione di box-doccia (non so se il minimo spessore 3 mm ti va bene)

- E' policarbonato. Se guardi sul sito è indicato per protezioni, mentre sempre sul sito il pvc viene indicato per vasche processi chimici. Non credo che il policarbonato venga aggredito dai chimici per BN, ma converrebbe verificare.

Per quanto riguarda l'incollaggio dei "bernoccoli" di Fabio, anch'io proverei col cianoacrilico in gel, che è un collante universale, ma non sono un esperto di colle. I polimeri in genere presentano problemi di incollaggio, ed ognuno ha il suo collante specifico, ma i due pezzi devono essere dello stesso polimero.

Inviato: 30/7/2020 7:53
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica
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Mi pareva di aver letto che a richiesta arrivavano fino a 0,75 mm. Magari non per il tipo goffrato che effettivamente viene indicato dai 3 mm in su. Forse , con un poco di olio di gomito e qualche foglio di carta vetrata di varie granature, sarebbe possibile lavorare i bordi fino a ridurli allo spessore voluto.
Per le colle, neppure io sono un esperto, ma vedo che si cominciano a diffondere anche per uso amatoriale, le colle polimeriche ad indurimento rapido con luce UV (praticamente una variazione delle resine usate dagli odontoiatri per fissare protesi e capsule e per realizzare ricostruzioni delle corone). Oltre ad una finitura praticamente invisibile, dovrebbero garantire anche doti di resistenza meccanica e chimica particolarmente elevate.

Inviato: 31/7/2020 7:23
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Re: Materiale inerte alla normale chimica fotografica

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luciano ha scritto:
Forse , con un poco di olio di gomito e qualche foglio di carta vetrata di varie granature, sarebbe possibile lavorare i bordi fino a ridurli allo spessore voluto.

Riducendo lo spessore dei bordi fino ad infilarsi tra le guide, sarebbe le soluzione migliore in quanto verrebbe salvaguardata la rigidità. Se si avesse a disposizione una fresa, sarebbe un lavoro di 5 minuti.
Sempre che basti la goffratura su un solo lato.

Inviato: 31/7/2020 11:10
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