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13/2/2004 9:11 Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Eccomi qua , il mio nick nascodne la mia identità , ma sono sempre io , Roberto.
Mi sto chiedendo , al giorno d'oggi, se ci sono differenze qualitative significanti tra una stampa fatta da 4x5 scannerizzato flatbed e una reflex digitale da 6MP. Michael Reichmann sostiene che lo scan da pellicola produce file + grandi sì , ma anche con informazioni non necessarie (leggi grana) BTW domenica ti dà su la mia stampona ciba 40x50 e la velvia originale così puoi farti tutti gli esperimenti di stampa comparativa.
Inviato: 13/2/2004 9:16
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11/3/2004 9:36 Messaggi:
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Pur non avendo ancora avuto occasione di vedere prove comparative sul campo, io penso che finchè rimaniamo in un ordine di stampa "ridotto", cioè 20x24 cm o 30x40 cm, probabilmente non ci sono differenze così significative, ma salendo sono convinto che il maggior numero di pixel presenti nella scansione di una lastra 4x5" secondo me si fanno sentire, sopratutto oggi che è possibile scansionare una lastra con il nuovo flatbed della Epson, il 4870, che ha un Dmax dichiarato di 3,8, a livello quindi di alcuni scanner a tamburo high end, quindi, in teoria (aspetta che lo comperi poi ti saprà dire ) non c'è partita...è vero che Reichmann dice che lo scan da pellicola ha molte informazioni non necessarie ma ti do solo un dato: quando scansiono con l'Epson 3200 una 4x5" a 3200 dpi ottengo un file da 850/900 mega cioè un numero di pixel, e quindi di informazioni, così immensamente elevato rispetto a quello ottenibile da una reflex da 6MP che non posso pensare che sia tutto "rumore"...creto che sarebbe utile fare delle prove comparative dirette, così come le ho fatte tra una Velvia 35mm. scansionata con uno scanner dedicato e una Velvia 4x5" scansionata con il mio flatbed Epson 3200 ed il risultato è stato che le stampe 30x40 prodotte dalle scansioni 4x5" erano sensibilmente superiori, per dettaglio e definizione, rispetto a quelle ricavate dal 35mm., con buona pace di chi dice che con il piccolo formato si arriva al 30x40 con risultati accettabili: accettabili si, ma non buoni, IMHO...non vedo l'ora di vedera la tua ciba e di provare a vedere cosa riesco a tirare fuori io, anche questo è un paragone avvincente: ciba vs inkjet...
Inviato: 13/2/2004 9:50
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Anonimo
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Utente non più registratoAnonimo
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Eccomi qua.
Intanto ho fatto delle modifiche in modo da permettere il post & reply a tutti. Sì interessante. Sono convinto anche io che 800-900 mega debbano PER FORZA contenere + info di 6MP da una DSRL. Sono molto curioso di vedere le tue prove comparative perchè non nascondo di essere molto preoccupato per il ciba. Nel senso che mi è rimasto un ultimo pertugio, che mi consente di stampare solo da medio formato e che non riesco ad "allargare" (ho condotto altre ricerche qui a FE per avere uno stampatore di scorta, con esiti incerti, nel senso che i rivenditori sono così impreparati che piuttosto che discutere con loro alzo i tacchi ed esco dal negozio). L'unica alternativa sembra essere proprio l'inkjet casalingo.. Ma il ciba "is soooooo beautiful" che rimango sempre molto scettico :(
Inviato: 13/2/2004 9:59
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Anonimo
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Utente non più registratoAnonimo
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Il look del ciba è veramente unico e affascinante, tu sai quanto io lo ami, e niente di quello che ho visto nel mondo delle stampe inkjet gli si avvicina.
Purtroppo il ciba sta sparendo: anche qui a Milano trovare un lab che ti stampa una ciba sta cominciando a diventare difficile, trovarne poi uno che te la stampa da una pellicola piana 4x5" è quasi una impresa :( Io ho intrapreso la strada delle stampe inkjet con l'idea anche di trovare dei nuovi standard estetici nella stampa, nel senso che, appurata l'impossibilità di "imitare" il ciba, mi sono buttato completamente sulle carte fine art opache e materiche, ottenendo dei risultati che nessun altro procedimento di stampa puà avvicinare, risultati unici nel loro genere, proprio come è unico il ciba...il fatto che piacciano o no è però una questione di gusti personali... Per tornare all'argomento del post: mi è sempre stato detto che con con scansioni ottenute da un flatbed scanner (tipo il mio Epson 3200) non era conveniente spingersi con le stampe oltre il 30x40 perchè il fatto che abbiano un Dmax relativamente basso (il mio ha 3,2) impedisce a questi scanner di "leggere" correttamente i particolari nelle zone di ombra o di alte luci, problemi maggiromente evidenziati più aumenta il formato di stampa. Ma adesso con l'introduzione del nuovo Epson 4870 che ha Dmax di 3,8, sembra che i flatbed possano competere con gli scanner a tamburo, soprattutto per medio e grande formato (per il 35 mm. ci sono ancora notevoli differenze), che è poi quello che interessa a te A tal proposito ti segnalo l'ottima review (non ancora terminata) a questo link : http://www.photo-i.co.uk
Inviato: 13/2/2004 10:35
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Anonimo
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Utente non più registratoAnonimo
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...allora io ti formulo una domanda che mi frulla da tempo:
visto che non posso avere il ciba con il 4x5, ha senso continuare a lavorare in grande formato? Considerato tutti gli inconvenienti che comporta, non è meglio allora mettersi l'anima in pace e lavorare in MF, magari con il flexbody, oppure con una reflex digitale. In più le dia 6x6 le posso anche proiettare. Non è che voglio tradire il grande formato, perchè ho sempre un rapporto preferenziale e affettivo con esso, però razionalmente diventa sempre più una scelta da integralisti, non mutuata da ragioni tecniche che ne giustifichio la scomodità !
Inviato: 13/2/2004 11:19
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Anonimo
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Utente non più registratoAnonimo
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Certo che sei coraggioso a fare così una domanda ad un "integralista" del grande formato come me
La mia risposta però ti sorprenderà : secondo me bisogna utilizzare il grande formato solo se si percepisce, oserei dire a livello di necessità , che è il mezzo "ideale" che ci consente il massimo della libertà creativa, altrimenti no, forse non ne vale la pena. Mi spiego meglio. Ultimamente mi sono sorpreso a riflettere sul fatto che io utilizzo il grande formato non per questioni tecniche legate alla qualità delle ottiche o alla risoluzione o alla grandezza delle stampe, ma perchè l'utilizzo dei movimenti di basculaggio e decentramento mi consentono di liberare all'ennesima potenza le "energie" creative. Ho letto recentemente un articolo di Alain Briot in cui paragonava i risultati di stampa ottenuti con la nuova reflex della Canon, la 300D Rebel, con quelli di una Velvia 4x5", e la cosa che mi ha negativamente impressionato è che in mezzo a quella marea di dati tecnici, in cui tentava di dimostrare (forse più a se stesso che agli altri) che su stampe medio/piccole si possono raggiungere risultati virtualmente identici, ponendole quindi i due sistemi sullo stesso livello tecnico, mai e poi mai ha parlato dei movimenti del banco ottico come strumento di creatività artistica fatto che, da solo, pone il grande formato in una categoria a sè che permette di ottenere risultati unici... Ovviamente la contropartita, come ben sai, è pesante: complesse operazioni per montare/smontare la folding, complesse operazioni di messa a fuoco, complesse operazioni per controllare la prospettiva e le dimensioni del soggetto con i movimenti, complesse operazioni di rilevazione esposimetrica, complesse operazioni per caricare le pellicole piane, fotografare con il grande formato richiede fatica e concentrazione e pazienza, complessità che si trasforma in magia se questa "lentezza" di procedure è la strada maestra, per te come fotografo, per raggiungere quel culmine di creatività e pathos che ci spinge sempre verso la realizzazione dell'immagine perfetta. Altrimenti il grande formato puà diventare veramente una sofferenza indicibile che fa passare la voglia di fare fotografia... Poi possiamo stare qui a discutere sul fatto che con il grande formato puoi fare stampe grandi come una parete del Duomo, ok è vero, ma secondo me il punto non è questo, bisogna sentirlo come una necessità creativa, e se l'obbiettivo è solo la grandezza delle stampe allora ben vengano i sistemi a medio formato, i dorsi digitali a medio formato e quant'altro...verto che questo Flexbody della Hasselblad con quei movimenti, anche se limitati, puà essere una vera tentazione anche per i large format die hard come me
Inviato: 13/2/2004 14:23
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13/2/2004 9:11 Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Sì ho letto anch'io la recensione di Alain. E non posso fare altro che dargli ragione. Girare per Parigi con la folding è improponibile e te lo dice uno che si è portarto a spasso una "leggera" Pentax 67 in quella città . Ed è un'esperienza che non farà mai più.
Quello che tu dici è vero, ma liberare la propria energia creativa quando non hai il tempo e lo spazio...è dura!! COme dice il buon Alain, un conto è buttare sul pickup truck qualche decina di kg di attrezzatura e poi arrivare direttamente alla location, un'altro è viaggiare con l'aereo e per giunta in Europa. Considero Alain un vero integralista, e se lui è arrivato ad utilizzare la 300D .... è un vero segno dei tempi. La soluzione ci sarebbe, e ce la proprone Canon, con quei tre favolosi obiettivi Tilt&Shift , il 24 il 45 e il 90. COn una digitale full frame (Canon 1Ds) avresti quindi totale libertà . Certo un outfit del genere adesso ti costerebbe almeno 12-15K ...improponibile! Comunque, dopo anni di sperpero di risorse, cambi/acquisti/ pentimenti e ripensamenti nonchè circoli viziosi, sono arrivato alla conclusione che non riesco a privarmi di nessuno dei miei sistemi e che in fotografia l'"integralismo" è un prezzo troppo alto da pagare, che io non mi sento di pagare. Quando voglio cogliere il momento, cogliere l'attimo, voglio avere qualcosa in mano, anche la +scarsa delle mie macchine, per esserci, perchè poi alla fine quello che conta è la stampa finale e alla gente non puà fregare di meno con cosa è stata fatta (certo io e te sappiamo apprezzare una stampa alla Fatali, ma la maggior parte delle persone che ci circondano non noterebbero la differenza tra un dagherrotipo e una ciba, o tra una macchina a foro stenopeico e una 8x10).
Inviato: 13/2/2004 16:22
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Anonimo
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Utente non più registratoAnonimo
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Debbo anche aggiungere che io sono integralista "per forza", nel senso che nasco come fotografo con il grande formato e lì mi sono fermato, non mi sono mai avvicinato seriamente ai formati minori se non per una breve parentesi con il 6x6...questo da un certo punto di vista è stato un vantaggio però è ovvio che per te invece, avendo potuto esplorare consapevolmente i pregi e i difetti dei vari formati, sia più difficile rinunciare all'uno o all'altro..
E d'altronde hai ragione tu, quello che conta è il risultato finale, non come l'hai ottenuto (questo al limite importa a te)...
Inviato: 13/2/2004 16:39
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