Beh, non so quale precisione e relativo parallelismo possano assicurare delle stendarte di plastica, ma chissà, magari saranno perfette...!

https://www.dpreview.com/news/36311247 ... y-to-use-5x4-field-camera

Il peso è interessante, 1600 grammi compreso il vetro smerigliato.

Fer

Rimango sempre perplesso, e non solo per la plastica, sui nuovi progetti di macchine 4x5 o banco ottico in generale, credo che siano pochi gli ambiti di sviluppo di progetti simili. Tra questa e una linhof-sinar usata non avrei dubbi e non sarebbe il chilo e mezzo di differenza tra questa e la techikardan a spaventarmi, dato che se fotografi col banco non ci fai le foto turistiche. Ma forse sono vecchio e questi sono giovani che hanno altre idee.

Fosse fibra di carbonio, ma quel peso con acrilico, dubito sia rigida a sufficienza.

per lo stesso prezzo più
meno e lo stesso peso http://www.stenopeika.com/prodotto/hyper-camera-4x5-basic/

Alternative ....

https://www.theitaliancamera.com

Il colore 'nun se pò guardà'

Certo che quell'acrilico semitrasparente fa un po' di impressione.
Sono tutte soluzioni per accedere al grande formato con poca spesa.
Alla fine mi piace di più la stenopeica di legno, anche se non mi da comunque un'idea di grande solidità, ma probbailmente sbaglio.

Gianluigi

Citazione:

E' bellissima

Standarte viola, soffietti bianchi (chissà di che colore sarà dentro...), ecco, queste sono le nuove frontiere del GF...

Mia figlia mi ha chiesto se gliela compro...

Esistono oggi dei tecnopolimeri che possiedono caratteristiche di stabilità, resistenza e rigidità almeno pari ai tipi di legno e forse perfino alle leghe di alluminio tradizionalmente utilizzati per le folding.
Se opportunamente trattati (tipi di giunzioni ed incollaggi , qualità e buona progettazione delle cerniere e dei meccanismi in metallo) , non ci sarebbe ragione di dubitare a priori della qualità finale.
Il carbonio sarebbe poi il massimo di rigidità. Ma sicuramente non in vista di un risparmio sui costi/prezzi.
Certo mi appare incongruo l’ accostamento: materiali di ultimissima generazione per produrre oggetti che in poco sono mutati da oltre cent’anni a questa parte e che difficilmente potranno essere rivitalizzati e trovare significativa diffusione per questa via, mi sembrano strani quanto lo sarebbero gusci in legno pregiato realizzati singolarmente a mano per gli ultimi modelli di smartphone.
Però, in fondo, perché no, dal momento che di ebanisti come Fred Gandolfi non ce ne sono più tanti in circolazione ?

Ci sono tecnopolimeri come il Celazole o il Vespel che vanno anche meglio dell'alluminio e leghe di alluminio. Ma come costi e lavorazione siamo oltre i costi della fibra di carbonio. Non mi pare valga la pena per oggetti che in alluminio non pesano poi uno sproposito.

Ulteriore perplessità deriva dal prezzo, costa 250 sterline circa 280 euro, che indubbiamente sono pochi per uno oggetto del genere, ma quante devi venderne per ammortizzare i costi di ricerca - progetto - prototipo - comunicazione etc e magari guadagnarci qualcosa? Ne vendi cento in un anno e incassi 28 mila euro a cui togli devi togliere le tasse. Secondo me neanche se metti insieme tutti i grandi formatisti del Regno Unito (giovani perchè i vecchi si tengono le linhof-sinar) ci guadagni qualcosa ! Forse sbaglio i conti ma per me rimangono misteri del mercato.

Queste però non usano tecnopolimeri di ultima generazione: sono dichiaratamente stampate in 3D, e quei tecnopolimeri non sono stampabili in 3D.

Quindi useranno normali materiali acrilici e/o ABS e/o nylon.

Peraltro la maggior parte dei procedimenti di stampa 3D mal si sposano con le strettissime tolleranze che servirebbero in questi casi, anche al di là del materiale.

Fer

Citazione:


ambè...allora si tratta di un giocattolo. Non si può definire altrimenti.
Lasciamo perdere.

A m piacerebbe un sacco una folding fatta con questo "superlegno":

https://www.nature.com/articles/d41586-018-01600-6

Proprietà meccaniche confrontabili con l'acciaio ma molto più leggero e con inferiore impatto ambientale (anche calcolando tutto il ciclo, il trattamento chimico etc.).

Che figata!!

Fer

C'è scritto: the Chroma will be made from brightly colored sheets of acrylic, laser-cut for accuracy.

Dunque comunissime lastre di Perspex colorato tagliate a laser, nessun tecnopolimero moderno.

"The Italian Camera" segnalata da Luciano è stampata in 3D.

Certo il prezzo è incredibile, 299 euro per la 4x5" e 699 euro per la 8x10"... sulla 8x10" le imprecisioni insite nella stampa 3D potrebbero anche essere tollerabili... però boh, mi immagino un grosso e pesante obiettivo da 8x10" attaccato a quelle stendarte, il tutto bloccato da quelle rotelle... non so. Bisognerebbe provarla.

Fer

Ovviamente io mi riferivo alla prima che hai segnalato tu.
Su quella stampata in 3D, sarei curioso di sapere se il soffietto è bianco anche all'interno... perché saremmo veramente alle comiche!

Citazione:

Semitrasparente, magari, che fa fico!!

No beh seriamente, essendo comunque Gibellini mi aspetto che funzioni...!

Fer