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Scorci sulla Gallura

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27/9/2006 3:01
Da Napoli
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Qualche scatto "tipico" del paesaggio sardo della Gallura


Allega:



jpg  DSC04835.JPG (914.06 KB)
631_58faac5963c51.jpg 2048X1152 px

jpg  DSC04934.JPG (755.54 KB)
631_58faac6d65126.jpg 2048X1390 px

jpg  DSC04903.JPG (784.48 KB)
631_58faac7502426.jpg 2048X1366 px

jpg  DSC04906.JPG (845.87 KB)
631_58faac7b81a07.jpg 2048X1370 px

jpg  DSC04925.JPG (796.54 KB)
631_58faacf3a99b6.jpg 2048X1366 px

Inviato: 22/4/2017 3:06
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Re: Scorci sulla Gallura
Utente non più registrato
Bravo, bellissima l'ultima!

Inviato: 23/4/2017 11:56
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Re: Scorci sulla Gallura
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Da lombardia
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Tutte molto buone. Preferenza però per terza: per la essenzialità, il contrasto tra le due masse di colore caldo/freddo e per la suggestione del profilo umano di viso reclinato che è assai particolare.

Inviato: 25/4/2017 18:40
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: Scorci sulla Gallura

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Da Napoli
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Grazie per gli interventi

Inviato: 26/4/2017 13:03
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Re: Scorci sulla Gallura

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Come al solito altissimo livello di qualità, curatissime.

Però .... che senso ha fare questo genere di foto nel 2017? Se uno le fa per se stesso ovviamente ha senso (memorie, ricordi); se uno le fa su commissione ha senso (lavoro); se uno le fa per stock già meno, data l'inflazione di miliardi di foto di spiaggie e litorali del pianeta. Altrimenti ....

.... Gianluke, perchè fai queste foto?


Inviato: 26/4/2017 15:45
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Re: Scorci sulla Gallura

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la difficoltà di trovar luci e scorci nuovi in questi posti strafotografati è altissima... ogni volta che ci sono stato.. sono tornato con niente di fatto.. tutto già visto... non decine di volte ma migliaia... forse per questo che non trovo interesse in queste foto.. non volermene Gianluke... la mia lettura va oltre il gesto tecnico .....

Inviato: 26/4/2017 17:15
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Re: Scorci sulla Gallura

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27/9/2006 3:01
Da Napoli
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Beh uguali o simili su Google non ne vedo
Anzi cerco sempre nei posti in cui viaggio qualcosa di "non già visto" per quanto possibile. Che sia anche una composizione un po' diversa o una focale più insolita.
Se uno va in quelle zone che foto dovrebbe fare secondo voi?

Se metto Gallura Sardegna su google Immagini mi esce questo: e mi sembrano foto abbastanza diverse

https://www.google.it/search?q=Gallura ... AUIBygC&biw=2560&bih=1334

Inviato: 27/4/2017 1:46
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Re: Scorci sulla Gallura

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Citazione:

Gianluke ha scritto:
...
Se uno va in quelle zone che foto dovrebbe fare secondo voi?



Ripeto, e' un problema di motivazioni.

Vai su stockphoto o shutterstock o altri megasiti di stock. Ci sono migliaia di foto sulle spiagge della Gallura. Centinaia sulle rocce che hanno forme strane.

Quindi, chiediti per quale motivo le fai. Per piacere personale? Per condividerle con i tuoi amici al ritorno? Perche' vuoi proporre un servizio a una rivista di viaggi? Perche' vuoi piazzarle in qualche sito di stock? Perche' le vuoi proporre a Lumas? Perche' vuoi fare un libro? Una mostra?

Se escludi le prime due domande, in tutte le altre non puoi ignorare il fatto che esiste una mole mostruosa di ottime immagini troppo simili alle tue perche' le tue possano "staccarsi" dal coro.

Certo, di immagini della Gallura durante un temporale tremendo non ce ne sono molte in giro e il tema potrebbe essere interessante. Per questo a mio modesto parere l'attivita' di landscape photography e' ormai riservata ai fotografi locali: c'e' qualche spazio per fare del lavoro originale solo in presenza di fenomeni atmosferici e/o di luce inconsueti. Se vivi li' imbracci la macchina e ti precipiti fuori, insomma.



Inviato: 27/4/2017 3:33
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Re: Scorci sulla Gallura

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Da caserta
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Mxa hai centrato un bel punto...
Purtroppo molti che fotografano per diletto hanno poche occasioni per dedicarsi a questo "hobby" (perché di questo si tratta se non ci vivi di fotografia ed hai un lavoro differente) e raramente riesci a perseguire un progetto fotografico preso dalla "tua quotidianità".

Nel caso di Gianluca che conosco e stimo credo di aver capito che sia andato li per un paio di giorni con l'idea di farsi due giorni di vacanza ed approfittare per fare due scatti... io stesso ci sono stato in vacanza 2/3 volte e credo di avere effettivamente foto molto simili... forse chiaramente non identiche ma sicuro simili ed anche per me sono foto già viste; sicuramente valide ma certo gia viste.
D'altronde parliamo di posti battuti annualmente da forse milioni di turisti che chiaramente portano a casa centinaia di scatti e la ridondanza è facile.
Io stesso se penso alle motivazioni che mi portano a fare foto ne trovo poche se non il piacere di farle escluso il lato familiare che ha una Valenza personale.

Mi verrebbe da fare peró una osservazione... credete che tra che dire... 100 anni a questi ritmi credo che avremo fotografato letteralmente il pianeta (anzi credo che con le google-car questo accadrà molto prima) quindi la foto di paesaggio di fatto si estinguerà?
Non saprei infatti come intendere il discorso del "già visto" rispetto a quello del "foto interessante"... ovvero il fatto che una cosa sia già stata fotografata toglie merito a chi lo ripropone casomai in "modo migliore" (vedi una stampa particolare o che ne so una tecnica di ripresa diversa)? E mi spiego ancora meglio: se avessi fatto la stessa foto e stampata al platino-palladio sarebbe stata comunque già vista oppure solo perché usato una tecnica diversa avrei ricevuto "plauso internazionale"(ovviamente è una attuta)?

Ps stesso discorso vale per i fotoreporter... prima erano fotografi che portavano a casa un risultato che era di livello... oggi il reporter/inviato locale non esiste piu in quanto sostituito dalla popolazione con i suoi smartphone... ma la stessa foto fatta da un professionista che ha pensato prima di scattare e portato a casa un risultato "migliore" da un merito maggiore rispetto a me con il cellulare pur fotografando la stessa cosa?

Inviato: 27/4/2017 7:47
boh! e chi ci capisce niente.........
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Re: Scorci sulla Gallura

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Inviato: 27/4/2017 9:34
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Re: Scorci sulla Gallura

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Citazione:

luisito ha scritto:
Mxa hai centrato un bel punto...


Esperienza personale, purtroppo. All'ennesima volta che sono tornato a casa portando indietro un paio di foto (che credevo) fan-ta-sti-che e me le sono trovate quasi pari-pari su internet (e piu' di una) mi e' venuto il magone.

Ho quindi concluso che oggi devi essere un grandissimo fotografo per superare l'enorme vantaggio che i locali hanno su di te. Oppure andare nelle steppe del Mambofrats Inferiore in estate a 50 gradi, dove otto persone all'anno in media ci vanno perche' invase da tarantole dal veleno mortale. E quindi locali non ce ne sono

E dato che non sono un grandissimo fotografo ma un pigmeo fotografo e ho passato l'eta' per viaggi dal ritorno non scontato mi dedico ad altra fotografia.


Inviato: 27/4/2017 10:07
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Re: Scorci sulla Gallura

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Non sono mai stato in Sardegna (e un po' mi vergogno con gli amici sardi) ma quelle foto le ho già viste. Anche se non sono materialmente le stesse l'idea del già visto è dentro di me, immagini che sono nel mio bagaglio visivo, e non percepisco il punto della ricerca. Credo che oggi se si vuole (e parlo soprattutto per me) proporre un lavoro fotografico che non sia soltanto la condivisione con gli amici, ma per quello c'è l'ottimo facebook, serve un progetto. Solo un progetto più o meno narrativo, più o meno descrittivo, può andare oltre i limiti dello scatto banale ripetuto all'infinito. Al contrario un progetto non banale potrebbe contenere al suo interno anche foto apparentemente scontate. Dato che oggi le foto si fanno praticamente da sole con le macchine che abbiamo, l'unica cosa che differenzia un lavoro dall'altro, è la capacità di includere nello scatto qualcosa in più che va oltre il colore della sabbia e delle rocce. Fotografare è facile, progettare un po' meno. E in questo il fotografo locale può avere il vantaggio di tornare sui posti tante volte. Per spiegarmi meglio cito ad esempio Bay Sky il lavoro di Meyerowitz fatto semplicemente fotografando dalla veranda di casa sua con tutte le luci possibili. Una foto sola sarebbe banale ma il libro è stupendo.

Inviato: 27/4/2017 10:25
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Re: Scorci sulla Gallura

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Citazione:

Ma a parte che sarebbe l'unica delle 5 e poi per me non sono affatto uguali. La mia è una ripresa con un 10mm rettilineare che credo quasi nessuno abbia che quindi offre un punto di ripresa meno comune e con una spiaggia deserta. E' ovvio che se il posto è quello non è che posso far apparire l'Empire State Building o la savana. Dipende che si intende per distaccarsi da quello già fatto. Per me anche piccole cose diverse possono avere senso.
Ovvio che nessuno dice che è un capolavoro ma non la trovi pari pari su Google di sicuro. Questo intendo io per distaccarsi dalla massa.


Sul discorso generale ovviamente i locali hanno grossi vantaggi per fare cose originali e in questo sono d'accordo, ma ritengo che nei luogi superfotografati anche distaccarsi di poco da foto che veramente trovi identiche su Google abbia un senso. Sennò dovremmo fotografare solo la città in cui viviamo 365 giorni l'anno per trovare cose diverse.

L'idea di concentrarsi nei luoghi dove si vive senz'altro è una buona idea.

Per es. Capo Testa (ultima foto) è raramente fotografata in quell'atmosfera e punto di ripresa. A me questo già basta per non portarmi a casa un foto cartolina uguale a tutti.

https://www.google.it/search?q=Gallura ... 334#tbm=isch&q=capo+testa

Inviato: 27/4/2017 11:45
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Re: Scorci sulla Gallura
Utente non più registrato
Bisognerebbe fare dei distinguo: io stesso nella discussione su Zanni ho citato la "fotografia clonata" come esempio di foto che hanno una "originalità" se non fosse che sono centinaia gli scatti che sono stati fatti per cogliere l'originalità che tale non è più; vedi l'esempio del torrentello con cascatella (in questa Zanni non c'entra) e tempo lungo o la mandria di gnu che corrono nella polvere.
Però non è che bisogna abolire la foto di paesaggio perchè le Dolomiti del Brenta sono sempre le stesse. Certo l'insenatura con rocce e specchio d'acqua è un tema comune però la foto che piace a me (l'ultima) ha una perfezione nella esecuzione, nella luce cristallina, nell'effetto dell'acqua con i suoi colori e nelle prospettive, nell'atmosfera che si percepisce, il tutto senza taroccamenti che mi fa dire che è una gran bella foto e onore al fotografo che l'ha fatta.
E' diverso ad esempio quello che un po' mi scoccia. Anni fa ho fatto una sequenza intitolata "Passi colorati" e pubblicata su Fotoavventure e nel mio sito. Adesso ogni volta che c'è l'acqua alta a Venezia un giornale locale pubblica una foto presa con la stessa identica prospettiva e con lo stesso soggetto. Quella che ho fatto io era unica e con la sua originalità, nessuno aveva mai fatto prima foto a quel tipo di soggetto. Oggi potrei sentirmi dire che ho copiato la foto del giornale. Per carità può anche essere che qualcuno abbia avuto l'idea di mettersi nella stessa prospettiva con l'acqua fino al ginocchio a fare la stessa foto, però la cosa è un po' sospetta e mi scoccia.

QUI

Ecco che volontaria o meno, c'è la clonazione di una sequenza che passa per una interpretazione originale del fenomeno dell'acqua alta. Da qui in poi probabilmente ci saranno decine di fotografi più o meno amatoriali che faranno bella figura per l'originalità di certe foto.
E' quello che mi fa imbestialire quando qualcuno mi suggerisce: "prendi spunto da....". Io non prendo spunto da nessuno, se sono io ad avere un modo di vedere mio che poi magari può anche essere originale, sono contento così. Se sapessi in cuor mio che mi faccio bello dell'idea (o lo spunto) di un altro mi sentirei una me..a ma questo tipo di vergogna ormai è sempre più raro.

Inviato: 27/4/2017 12:02

Modificato da PinoKent su 27/4/2017 12:21:05
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Re: Scorci sulla Gallura

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luisito ha scritto:
... se avessi fatto la stessa foto e stampata al platino-palladio sarebbe stata comunque già vista oppure solo perché usato una tecnica diversa avrei ricevuto "plauso internazionale"(ovviamente è una battuta)?



Non posso rispondere alla tua domanda perche' la premessa per me e' inesatta. La "... stessa foto e stampata al palladio" non e' "la stessa foto" ma un'altra foto, almeno fin tanto che diamo valore alla matericita' dell'immagine, cioe' al fatto che una foto e' nata per essere stampata.

Se invece quello che intendi e' che il solo uso di metodologie di produzione non convenzionali possa facilitare un successo che il contenuto del progetto o la singola foto non merita, certo che no. Non dovrebbe, anche se questo succede eccome, ma penso dia gloria breve ed effimera.

Comunque, di cascatelle fotografate con esposizione di otto secondi e stampate al palladio ce ne sono a bizzeffe, cosi' come di anonimi e noiosissimi tronchi d'albero. La pochezza progettuale non e' monopolio dei fotografi con lo smartphone, anzi, direi proprio che e' totalmente scorrelata dalla sofisticazione dei materiali usati.


Inviato: 27/4/2017 12:46
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Re: Scorci sulla Gallura
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Beh, è un po' il problema che mi si pone per le mie foto. Io non faccio paesaggi, ma foto di ritratti (per il 95% femminili) , beauty , figura, glamour e qualche nudo (con % di soggetti femminili simili o anche superiori). Non ce ne sono molte che non mi diano l' impressione del già visto e del ripetuto. Da qui la mia risposta sulla archiviazione di sicurezza dei files digitali che molti avranno preso per una battuta, ma che lo era solo in parte: davvero di avere o perdere quelle immagini, mi importa poco.
Tecnicamente è oggi facile fare tutto o quasi. Avere idee , visioni e progetti originali è tutto un altro discorso.
Io non ne ho, e difatti non sono e non mi ritengo un buon fotografo. Al massimo un dilettante ancora animato da qualche passione che si va lentamente spegnendo man mano che l' età avanza, gli entusiasmi giovanili si esauriscono - se pure non si siano già esauriti del tutto - ed i risultati sono lì, sempre ed invariabilmente banali ed insignificanti.

Inviato: 27/4/2017 14:12

Modificato da luciano su 27/4/2017 16:10:26
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Re: Scorci sulla Gallura

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Il sovraffollamento di immagini vale un po' per tutti i generi. Mi sono soffermato a rifletterci su giusto ieri. Dopo aver guardato molte centinaia di foto su instagram, facebook, pinterest ed altri siti, ieri sono giunto alla conclusione che - nell'ambito delle foto ben fatte - manca qualcosa.

Tecnicamente perfette e molto elaborate, risoluzioni da capogiro, luci ed effetti mirabolanti, soggetti strepitosi. Senz'anima.

La maggior parte dele foto che vedo in giro sono prive di anima e di umanità. Sono lì per rappresentare se stesse o, al limite, per documentare qualcosa come una fotocopia.

Spesso questo risultato è raggiunto per sovraesposizione, nel senso di ripetizione. La tour Eiffel è il simbolo di Parigi e la sua illimitata ripetizione non può caricarsi di alcun altro significato, oltre a "Parigi".

Il vero problema, tuttavia, a mio avviso, risiede nel fatto che è cambiata la motivazione insita nel fotografare. Si fotografa per dimostrare di essere vivi e di essere presenti in un certo luogo e in un dato momento.
Io fotografavo perché amavo i miei soggetti, anche quando erano palazzi.

Non c'è più amore nelle foto contemporanee. Tutto qui

Inviato: 27/4/2017 17:30
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Scorci sulla Gallura
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FranzX ha scritto:
..........Il vero problema, tuttavia, a mio avviso, risiede nel fatto che è cambiata la motivazione insita nel fotografare. Si fotografa per dimostrare di essere vivi e di essere presenti in un certo luogo e in un dato momento.
Io fotografavo perché amavo i miei soggetti, anche quando erano palazzi.

Non c'è più amore nelle foto contemporanee. Tutto qui


Quoto in pieno; aggiungerei come corollario che ce n'è troppo per se stessi (basta pensare ai selfies) e mi piace l'osservazione assimilabile al "c'ero anch'io".

E' proprio così, non c'è più l'empatia col mondo ma una "ricerca" che si ferma all'estetica in sè.

Non sono soltanto le pastoie legali che inibiscono la fotografia di strada, ad esempio, ma proprio un sempre minor interesse per la vita degli altri e quindi per un genere di fotografia che cercava di documentarla e descriverla.
Questo vale anche per l'amore per i soggetti che cita Franz; c'è soprattutto attenzione al produrre una foto che sia in linea con gli stilemi dell'estetica attuale che si avvale anche di ciò che la tecnologia fornisce in termini di ottiche e fotocamere. Il soggetto non conta, conta che si presti a dare come risultato la bella foto secondo i canoni attuali che si deducono come sommatoria da ciò che si vede nei siti citati.


Inviato: 27/4/2017 18:04
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Re: Scorci sulla Gallura
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Ad ogni modo, credo che il problema risalga addietro negli anni.
Forse il primo libro fotografico che mi capitò tra le mani fu la "Tecnica della Ripresa Fotografica" di Oscar Ghedina che mio padre mi regalò probabilmente nel 1969 o 1970 , quando si accorse che , da adolescente, mi andavo interessando di fotografia.
E Ghedina citava il caso di un paesaggio famoso degli Stati Uniti (non ricordo quale, ma potrebbe essere per esempio il celeberrimo Horseshoe Bend Canyon o qualche altro luogo altrettanto celebre e visitato).
Scriveva Ghedina che per fotografarlo, Ansel Adams si recò sul posto per una decina di giorni, studiando i vari giochi di luce nelle diverse ore del giorno, e passando in rassegna i possibili effetti di una serie di filtri, di pellicole e di sviluppi .
Poi scattò la sua foto.
Ghedina faceva anche notare che quel posto è fotografato giornalmente da migliaia di turisti che risolvono il problema in pochi secondi: quanto basta per tirare fuori la macchina fotografica, inquadrare passabilmente, mettere a fuoco e scattare.
Ebbene, laddove i turisti risolvono tutto in una manciata di secondi, Ansel Adams, con una esperienza fotografica di quasi mezzo secolo alle spalle, ci impiegò 10 giorni!
Il risultato fu però che la foto di AA è quella più conosciuta e rinomata di quel luogo, laddove le migliaia di foto dei turisti non lasciano tracce..

Quindi, non è un problema nuovo. Forse oggi è più drammatico, perché si sono centuplicate le occasioni di scattare foto, sia pure con lo smartphone. Ma non è nuovo.



Inviato: 27/4/2017 19:32
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Re: Scorci sulla Gallura
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.......
Ebbene, laddove i turisti risolvono tutto in una manciata di secondi, Ansel Adams, con una esperienza fotografica di quasi mezzo secolo alle spalle, ci impiegò 10 giorni!
Il risultato fu però che la foto di AA è quella più conosciuta e rinomata di quel luogo, laddove le migliaia di foto dei turisti non lasciano tracce..
.....


Quoto, ad un occhio minimamente allenato, non sfugge la differenza fra uno scatto voluto ed uno casuale. Quello cercato ha in sè gli elementi compositivi (una volta anche tecnici, ma oggi le macchine fanno tutto da sole)che fanno la diferenza.

Oggi però sono enormemente aumentate le possibilità di un approccio consapevole e formalmente corretto riguardo l'inquadratura rispetto ai tempi di Adams, grazie ai corsi diffusi anche nel web e ai milioni di esempi su cui farsi l'occhio. Il problema sta piuttosto nella creatività. Proprio la ridondanza di esempi è causa di omologazione sui soggetti per coloro che si accontentano di clonare una inquadratura.

Invece la creatività e la sensibilità, la capacità di svincolarsi da schemi preconfezionati (odio la regola dei terzi e se in qualche mia foto è leggibile, è solo perchè istintivamente c'è) o ci sono innate o non ci sono.

Spesso ci sarebbero ma rimangono soffocate dalla ricerca del soggetto che piace (anche se clonatissimo), dalla ricerca della fotocamera o dell'ottica che potrebbero darti un di più, da questioni di fotocamera X vs fotocamera Y, obiettivo X vs Y, sviluppo finegranulante e pellicola strabiliante, ma se un domani dovessi stampare una foto 2,5m x 2, questo sensore è insufficiente, devo cambiarlo, appena cambiato i rumors mi dicono che con quel sensore adesso è abbinato un processore più potente, e poi la macchina fa raffiche di soli 8 fotogrammi/sec mentre l'altra ne fa 12, e poi il medio formato è un altro pianeta, ma meglio ancora il GF, il massimo è il MF digitale da 100 Mp, allora se è da 16Mp è da buttare. C'è gente che ha passato gli ultimi 10 anni a leggere i libretti di istruzioni invece che fotografare.

Bisogna fare un passo indietro, prendere dall'armadio la macchina che non ci pesa troppo, l'obiettivo meno ingombrante e uscire perchè c'è il mondo ancora là fuori (fino a che Kim Jong ce lo lascia così) e la fotografia, come diceva qualcuno, si fa con i piedi.

Luciano stai sereno, sembra che uno studio abbia dimostrato che l'alzaimer fa aumentare la creatività (sono cose di aree del cervello). Se ti sta calando vuol dire che stai bene, a me purtroppo sta crescendo.

Inviato: 27/4/2017 20:41
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