I monitor sono un discorso a parte, perché retroilluminati e caratterizzati da un microcontrasto altissimo.
E anche lì, un monitor normale (non ad alta risoluzione) moderno fa da 85 a 120 ppi.

Sulle stampe i criteri sono per forza diversi: microcontrasto molto più basso e illuminazione per riflessione richiedono più risoluzione per una visione appagante.

Fer

Indipendentemente dai calcoli teorici la mia esperienza personale sulle stampe a getto di inchiostro di lato corto 100 cm:
72 dpi assolutamente insufficienti per una stampa di qualità (ovviamente parliamo di risoluzione nativa non interpolata)
100 dpi qualità appena accettabile
150 dpi qualità ottima
200 dpi differenze poco percettibili con 150 ma in qualche raro caso visibili
oltre nessuna differenza.
Assolutamente empirico con stampante Epson 11880

Perchè questo discorso della risoluzione di stampa sia compiuto, credo si debba necessariemente prendere in considerazione il fine della stampa.

Esistono sostanzialmente due motivi per fare una stampa fotografica grande:

1) Per rendere possibile l’osservazione della stampa ad una distanza confortevole; es. nel caso di una mostra in spazi sufficientemente ampi, un gruppo di una decina di visitatori potranno osservare le stampe di 100cm x 150cm senza doversi accalcare a ridosso delle stesse.

2) Per rendere visibili i dettagli fini avvicinandosi alla stampa; ad esempio, un celebre fotografo che adotta questo metodo è Edward Burtynsky (forse anche Vitali, ma non ho ancora avuto modo di visitare una sua mostra).

Nel secondo caso, ammesso che tutta la filiera sia adeguata, temo non siano concessi sconti ai famigerati 240-300ppi.

A presto.

Fabio

tutto questo per capire se veramente abbiamo bisogno i 100 mp e tutto cio avvalla che i 22 mp per una stampa appagante siano sufficenti....100 mp alla fine servono veramente a pochi casi nell'ambito anche professionale... se cercavano di aumentare i bit forse l'occhio godrebbe di più..

Beh 16 bit mi sembrano abbastanza

Citazione:

Per l'audio, no di certo, infatti i CD sono sostituiti dal DSD (un delta sigma particolare) o dal 24 bit.
Per il "video", il limite è la dinamica dei monitor o della stampa, ma di sicuro 16 bit non bastano per la dinamica della vista.

E comunque, io avendo fatto delle prove personali distinguo senza errore una stampa fatta a 200 ppi nativi e una fatta a 400 ppi nativi.

Poi, se uno si vuole accontentare, per carità, padronissimo.

Fer

Burtynsky usa da anni un dorso da 60 milioni e stampa 120 x150 (a volte anche più grande) molto meno dei canonici 300 dpi ma le sue foto sono nitidissime come giustamente ha notato Fabio. Fer anche io mi accorgo della differenza tra 200 e 400 dpi osservando un A2 da 40 cm. Ma un 110x140 dalla distanza di visione normale ( intesa come la distanza da cui si vede tutta la foto)? Certo avvicinandosi molto. Ma questo è più un esercizio di tecnica che una reale fruizione dell'immagine.

io ho visto la mostra di Burtynsky a milano di qualche tempo fa e la cosa mi ha dato più fastidio sono state proprio le stampe troppo grandi rispetto a quello che il file originale poteva permettere.
anche perchè le sue foto sono fatte per avvicinarsi, non solo per goderle nella loro interezza.

siamo malati del 100% anche guardando una stampa andiamo a guardare il particolare.. io come autore mi piacerebbe che il fruitore guardasse le sensazioni che dà la foto nella sua interezza..... di un commento tipo... "che bella e che definizione" non saprei che farmene.." ma forse ora sto uscendo fuori discorso.....

Mi spiace ma non sono d'accordo né con Wing né con Niko.

A prescindere se una foto sia valida o no, una cosa è poter godere di un dettaglio cristallino, di un "effetto presenza" anche avvicinandosi; una cosa è, come dice Daniele, notare che si è stampato giusto giusto per far apprezzare la foto da una certa distanza.

Ora se non fosse tecnicamente possibile ottenere questo risultato, capirei; ma essendoci i mezzi (pellicola grande formato adeguatamente scansionata), significa che l'autore ha fatto una scelta: comodità/praticità/economicità a scapito della qualità tecnica dell'immagine, che pure non rinuncia a stampare grande perché naturalmente grande fa più scena.

E' una sua scelta autoriale e quindi rispettabile, ma è una scelta che a me come fruitore non piace.

Fer

Più o meno l'occhio umano normale (non certo il mio che è mezzo cecato) distingue a due metri di distanza 1 linea/mm, ne vede 2 ad un metro, 5 a 40 cm e 6 a 33 cm
Considerando appunto i circa 30 cm come minima distanza di fuoco agevole, per motivi di sforzo di accomodamento (cioè l'azione che il muscolo ciliare compie sul cristallino dell'occhio per modificarne la distanza di messa a fuoco), diciamo che per avere una perfetta nitidezza dobbiamo stampare in modo da avere appunto una risoluzione di circa 6 linee/mm (che significano avere 12 linee in un millimetro, di cui 6 bianche e 6 nere) .

Ed in pollice quanto saranno ? Bè, è abbastanza intuitivo: un pollice sono 25,4 millimetri e quindi saranno 12 x 25,4 = 304,8 linee.

Credo sia questo il motivo per cui una stampa che vogliamo molto nitida debba essere stampata a circa 300 dpi (anche se mi rendo conto che non è esattamente corretto equiparare una linea ad un dot ).
Andare oltre è possibile, ma non dovrebbe dare un effetto di ancor maggiore nitidezza, a meno che non ci mettiamo ad esaminare la stampa col lentino.

E non dimentichiamo naturalmente che non conta solo il numero di linee/mm ma anche - ed è molto importante - il loro contrasto: cioè quanto la linea nera è davvero nera e quanto la bianca è davvero bianca, perché se invece fossero un grigio scuro, rispetto ad un grigio chiaro, allora una stampa con risoluzione anche sensibilmente inferiore, ma con ottimo contrasto, apparirebbe quasi certamente di primo acchitto più nitida di una con risoluzione più alta , ma con contrasto basso.

Le immagini stampate su un libro ed una rivista di alta qualità, vengono normalmente stampate a 300 dpi, i cartelloni pubblicitari che vanno visti a 3 metri di solito stanno sotto i 100 dpi.

E le stampe di Burtynsky ? Boh : io Burtynsky non l'ho visto !

Citazione:

Ma se invece raddoppio queste misure e stampo con interpolazione, una buona interpolazione, perdo tanto? Se mi escono artefatti, non dovrebbero essere dell’ordine di un paio di decimi di millimetro? Si notano? (chiedo perché non so)

Citazione:

Secondo me, no. Una buona interpolazione permette di superare quei limiti, senza cali di qualità significativi. Poi naturalmente c' è interpolazione ed interpolazione, e naturalmente non si deve pretendere l' impossibile.

Pochi mesi fa ho fatto dei ritratti ad un fotoamatore, personaggio abbastanza pubblico e decisamente benestante, che mi ha mostrato le sue leica digitali (M, M9 e Monochrome) ed un invidiabile parco lenti; una eos 1 nuova nuova ed una decina di lenti (molte delle quali mai utilizzate), e mi ha espresso il desiderio di acquistare qualcosa nel medio formato digitale.

Dopo questa necessaria premessa, giungo al punto, espresso nella frase che ha detto porgendomi la Monochrome: "Certo che è un peccato che i professionisti oggi non possano più permettersi il meglio".

Ha descritto la situazione meglio di tante analisi di mercato.

Citazione:

Che ci sia qualcosa di vero nella constatazione, è innegabile.
Ma che la Monocrome sia oggi da considerarsi una macchina professionale, piuttosto che un trastullo per ricchi feticisti, ho qualche dubbio.

Sì, a mio parere (poi ovviamente, ognuno sarà liberissimo di dissentire) In casa Leica la dimensione collezionistico/feticista ha da tempo soverchiato quella specificamente professionale.

Citazione:

Decisamente vero. Resta la considerazione di "povertà" nel suo senso più ampio.

riprendo il discorso povertà.... ad un corso con la Santoni..... i miei alunni non sono mica professionisti... sono dottori, avocati, insomma gente facoltosa con l'hobby....insomma non che non si vorrebbero 100mp ma oggi giorno si ha l'indispensabile... e chissà per quanto ancora..

Ma a vostro parere è una dinamica che si sta verificando in modo più o meno generalizzato o che riguarda specificamente l' Italia?

Citazione:

Sottoscrivo al 1000%


Citazione:

Perfettamente, incommensurabilmente, totalmente d'accordo.

Marco