Buongiorno,
in attesa che passi questo periodo di inattività fotografica causa lavoro, sto ripassando un vecchio libro che molto tempo fa mi è servito per fare dei passi avanti nella fotografia (Tutti i segreti della fotografia -di Alexander Sporl),
nel leggere un capitolo dedicato a "otturatore e colore " ho ritrovato una nozione che avevo scordato riguardo le pellicole: In pellicola non si dovrebbe mai lavorare con tempi di posa più rapidi di 1/250 di sec. Ovviamente non dice che non si può e basta, dice che è sconsigliato perché perchè l'immagine risulterebbe più "morbida" e quindi in fase di stampa si avrebbe bisogno di carta più contrastata per recuperare.Dimenticavo che questo si nota più sul colore che sul b&n perchè la carta per il b&n provvede da sola a far fronte al "problema" (sempre che per alcuni lo sia ).

A questo punto mi chiedo se qualcuno di voi si è mai posto il problema e se ha mai notato la reale differenza, volendo portare le foto sul pc, lo scanner legge in maniera asettica i negativi ed a questo punto la differenza di "impressione" sarebbe fondamentale per la lettura dei dettagli poi riportati sul file finale, per non parlare dei colori che risulterebbero più vivi...

Con le macchine digitali non mi sono mai posto questo "problema" facendolo cadere nello sgabuzzino della memoria, adesso che sto cercando di rispolverare un po' di sana Teoria è tornato a farsi presente

Mah, sarà stato vero decine di anni fa quando le pellicole soffrivano in modo significativo del difetto di reciprocità (non solo sui tempi lunghi ma anche, appunto, sui tempi brevi).

Oggi, come documentano i datasheet, non esiste più alcun problema; a meno forse di andare su tempi veramente mostruosi tipo 1/4000 o meno.

Io ho fatto molte serie di scatti identici con esposizioni che variavano da 1/60 a 1/1000 (durante prove di obiettivi) e non ho riscontrato nessuna differenza imputabile a un cattivo comportamento della pellicola sui tempi brevi.

Fer

Nel libro (vecchio lo è di sicuro ) si parla comunque di tempi abbastanza normali (per quanto troppo rapidi per i miei gusti) da 1/500 , 1/1000 in su...
per curiosità ho sbirciato una Provia 100F ed una fuji 400NPH , nella prima mi da come guida "shutter speed ad 1/250 sec" mentre la seconda "shutter speed at 1/500 sec", è si riferito allo schemino giuda ma se mettono questi tempi penso siano importanti...

Sai, con la "crisi d'astinenza" da scatti fotografici oramai prendo per buone tutte le nozioni

Pensa che già nei dati tecnici dalla Ektachrome 64 di 25 anni fa si parlava di usabilità senza alcuna correzione fino a tempi di un decimillesimo di secondo (sono tempi che si ottengono coi flash).
Quel libro non deve essere vecchio, deve essere vecchissimo...

Mi gratto la barba incolta e mi metto a cercarlo...la mia piccola bimba deve averlo nascosto ...inizio a preoccuparmi...Trovato, è stata mia moglie con la mania di mettere in ordine la scrivania

Munchen 1972
Milano 1974
edizione Oscar Mondad... 1979

Avevo già annunciato fosse vecchio

Eheh, probabilmente è stato scritto sì 40 anni fa, ma basandosi su nozioni ancora più vecchie!

I tempi indicati sulle scatolette delle pellicole non hanno nessuna relazione con il problema del difetto di reciprocità: semplicemente sono tempi "comodi" per far vedere quali diaframmi usare nelle varie condizioni di luce (sono orientati a chi non ha accesso ad un esposimetro per qualsivoglia motivo).

Fer