Dopo aver letto e visto qualche decina di contributi, ho pensato di iscrivermi e di iniziare a partecipare.
Sono musicista ed insegnante, da un po' di anni appassionato anche di fotografia. Mi piace studiare, commentare, fare, proporre, più o meno nell'ordine. Pratico (nel senso che scatto, sviluppo, stampo) l'analogico ormai esclusivamente in formati 4X5 pollici e 13X18, e contemporaneamente mi diletto nel digitale, seguito quì e là dalla mia compagna decisamente più brava (il banco e tutto il resto però li porto io in spalla: il facchinaggio e forse la consulenza tecnologica-ottica sarebbero i miei campi di applicazione ideali, questo è il fatto ).
Lietissimo di essere qui, vi saluto e mi affretto al censimento dei frequentatori del GF...

Sandro

ben arrivato Sandro..

Ciao Sandro e ben trovato. È bello leggere quello che fai ed è bello conoscere un altro utilizzatore di GF. Dicci qualcosa sulla tua attrezzatura, ma non solo quella fotografica!! Qui ci sono altri curiosissimi appassionati di musica.

Ciao Sandro!

Anche io sono musicista! Però non insegno... o meglio, ho insegnato qualche anno.
Sono contento di trovare un altro GF, spero di vedere presto i tuoi scatti!
Ciao,

Simone

Ben arrivato

Gianluigi

Ciao e benvenuto!!!!!

Qual'è il tuo strumento musicale?

Fer

Che accoglienza! Gentilissimi, grazie.
Dunque, vi rispondo volentieri.
Sui miei strumenti sonori (ma lo sono anche i vari otturatori, anzi ci sarebbe da disquisire sui loro differenti suoni) : nel campo musicale la fregatura del digitale non ha pienamente attecchito. O meglio ha trionfato (salvo nicchie resistenti e sani ripensamenti) per la registrazione/riproduzione del suono, per la produzione ci ha provato (ricordo tourneé di concerti con pianoforti digitali per convincere che era lo stesso...) ma non c'è riuscita.
E i violinisti continuano a usare il violino e i pianisti il pianoforte. E' interessante, se ci pensiamo, nella fotografia hanno convinto quasi tutti e subito, nella musica no: forse tradizione più lunga e consolidata, non so, interessante però.... Comunque ho fatto in gioventù studi musical/pianistici diciamo "regolari", diplomandomi e facendo concorsi e concerti ma intanto facendo altri studi. Smisi poi di suonare ma ripresi passata la quarantina, una decina di anni fa. Da buon dilettante, feci (per costringermi ad un percorso completo) alcuni video, dedicandomi anche a repertorio di un certo impegno. Molto soddisfacente ma anche impegnativo, fisicamente, per non essere il vero lavoro, quindi sì, continuo, ma mi pare di regredire rispetto al livello raggiunto (mai eccelso : diciamo che a due minuti per volta potevo anche sembrare un bravo e creativo pianista, che è cosa diversa dall'esserlo davvero...). Ho e suonicchio un bel Bohemia piano da 2 metri, ma....in pratica la mia sostanziale pigrizia mi ha sempre più strappato ai tasti per spingermi verso la pratica fotografica, altra mia passione (ne ho tantissime, della qual cosa non ho nè vanto nè vergogna). Che trovo altrettanto e forse persin più creativa rispetto all'interpretazione pianistica (ah, altro motivo, oltre alla pigrizia, mi piace forse più trovare, ascoltare, comparare certe interpretazioni particolari che suonare), e molto più "easy" sul piano dell'impegno e della concentrazione. Ce ne vuole, anche da mediocre fotografo quale mi ritengo, ce ne vuole, ma rispetto a suonare il piano è comunque una passeggiata. Saprete che probabilmente anche Ansel Adams (fotografo non mediocre,lui, le cui stampe sono le cose fotografiche che più accendono la mia passione fotografica) la pensò così (meditava una carriera musicale in gioventù). Poi se come pianista ero discreto e, appunto, buono "due minuti per volta", ma avevo comunque superato delle barriere d'ingresso che sfrondano comunque il consesso di che dice e (soprattutto) suona, come fotografo ero e sono uno dei milioni. Sono soddisfatto più che altro di partecipare ed aver partecipato a molti forum
(ecco quella che per me è la vera unica superiorità della foto digitale: la facilità di scambiare materiale per visione e commento.....pazienza se il materiale è piallato come qualità), aver visto mostre, aver riflettuto ed espresso opinioni su qualche migliaio di immagini.
Come per la musica il motivo di interesse (ritornato) fu la scoperta di certe scuole e figure di interpreti magari non mainstream, lo stesso per la fotografia IMHO: bello fare ma bello anche ed insieme sapere cosa vuoi e cosa ti piace, e magari perchè, sennò siamo polli di allevamento e le risposte ci arrivano dalla comunicazione commerciale.
Ma sono e sono stato anche pollo di allevamento, of course, ho corso dietro ogni sorta di tecnologia nuova, vecchia, vecchissima, credo che un po' sia anche naturale e non me ne faccio una colpa grave (se non economica, forse). Insomma, già vi sto stufando, lasciamo perdere i trascorsi e veniamo alla situazione attuale: grande formato.....avrò stampato (avremo stampato, ho tra le varie fortune quella di una compagna anch'ella appassionata che mi segue e anzi mi precede) un 200-300 stampe da negativi 13X18 (per ingrandimento, ho un vecchio ma ottimo Lupo). Continuo, continuiamo, ma è che da un paio d'anni nel digitale sono spuntate delle robe che permettono di giocare al "banco piccolo e leggero" con il 24X36. Certo, senza movimenti,
senza pensare a stampe che sia avvicinino per qualità a quanto anche solo io (stampo forse benino, ma come sviluppatore ho ahimè mano pesante, spesso "tiro" troppo lo sviluppo in bacinella e poi hai voglia di bruciare.....si torna alla fatica del piano) so fare, ma......ma ci sono due vantaggi: la qualità comunque buona, anche con poca PP (o con tanta, eh) della visualizzazione a schermo e la possibilità di condivisione molto più comoda. Ho usato molte reflex digitali 24x36, ma per quanto mi riguarda le cose sono cambiate da quando: 1) i sensori digitali di ultima generazione sono abbastanza migliorati 2) finalmente su alcune macchine senza specchio posso scegliere un'area, ingrandirla anche tanto e cercare il fuoco, proprio come col lentino sul vetro del banco
3) si sa, sul formato minuscolo del leica (24X36) ci si deve difendere con la qualità ed il carattere delle ottiche: bene, queste stesse macchinette senza specchio come il banco e che come il banco consentono di mettere bene a fuoco ingrandendo sul display o nel mirino, bene soprattutto un gruppo di queste, che hanno anche sensori tra i migliori, accettano ogni tipo di ottica (volendo anche ottiche per formati maggiori, con movimenti).
Beh, l'interesse per il digitale che stava in me languendo con le reflex, avendo io come riferimento il GF, con questi nuovi giocattolini ridicoli (plasticaccia, roba usa-e-getta, intendiamoci) Sony a7, a7r e a7rII (quest'ultima l'ho resa poichè per i miei scopi non aggiunge nulla a quanto posso fare con a7r) è come emersa la parentela, la continuità pratica ed in parte (la parte della visualizzazione a monitor, dove ottengo JPG più belli rispetto alle scansioni dai negativi) estetica con il banco e quello che rappresenta. Poi nei vari circoli di "digitalisti" mi faccio detestare perchè non transigo sull'evidente superiorità di una bella stampa da GF, nei circoli "analogisti" mi faccio detestare perchè trovo gusto nel digitale se fatto in un certo modo (che peraltro non è quello di solito inteso tra i "digitalisti": per dire, per me il cavalletto è sempre attaccato alla macchina, tra messa a fuoco e tutto ci vuole comunque il suo tempo, ridicolmente breve rispetto al banco, lunghissimo per il fanatico di street). Poi, come dicevo, nel formato piccolo è vero oggi come ieri che la "difesa" di un minimo di qualità è appunto nell'ottica. E qui sono un po', come dire, feticista. Mi affeziono all'idea di avere lì davanti un certo vetro.....e in parte è per quello che davvero permette, in parte è per quello che fa sognare di poter fare. Ma insomma, ci sono cose peggiori.
Vi risparmio la lista delle lenti (le uso più o meno tutte)
che metto davanti ai giocattolini plasticosi: sono circa 40,
solo focali fisse e fuoco manuale, alcune blasonate e prestigiose (discreti corredi Leica-R e Contax-Zeiss sopra tutto il resto, dove ci sono comunque pezzi curiosi e divertenti, ciascuno esaltato da una certa PP, il gioco è anche qui....). Anche qualche vetro moderno che però spesso perde il confronto con il suo simile per progetto o ambizione di qualche anno fa, e si dà indietro.
Scusate se vi ho annoiato (ma è colpa vostra, avete chiesto!) e vi annoierò di più postando di tanto in tanto qualcosa.
A presto,
Sandro

Caro Sandro,

penso che siamo in molti sulla stessa barca, anche limitandoci a questo forum.

Tanto per condividere qualche pensiero: io ho una formazione tecnologica (liceo scientifico e poi ingegneria elettronica), appassionato di robotica e informatica, ma dopo una "sbandata" per la fotografia digitale, che continuo ad usare e apprezzare per alcuni scopi, sono tornato al mio amore: la pellicola, specie in formato 6x7.

Parallelamente, in campo musicale, dopo l'adolescenza entusiasticamente passata sui sintetizzatori (pur rimanendo a livelli vergognosi) e poi un po' di dedizione al basso elettrico, ora prendo lezioni di flauto traverso, con grande disperazione della mia pazientissima insegnante.

Mi piace il poter suonare senza trasformatori, pile e altra roba. Anche in mezzo a un prato; anche portandomi lo strumento nello zainetto.

Persino per scrivere, dopo aver provato qualsiasi tablet con e senza pennino, sono tornato alle mie amate stilografiche.

Fer

Citazione:

Beh, adesso però dicci della tua storia da musicista, mica vorrai tenerci in ansia..

beh, l'hai voluto....tuo danno.

L'ultimo se hai poco tempo, per gli altri la faccenda è un po' più lunga, seppure non di molto...
E' roba di qualche anno e di qualche chilo fa, peraltro.
S.

tchaikovski-pletnev

beethoven tempesta II mov.

https://www.youtube.com/watch?v=I__6xB4q9tQ

anch'io ho avuto un periodo di fanatismo per l'elettronica musicale! I primi campionatori, ma anche la sintesi sottrattiva (ricordo i vari Roland e Yamaha ma soprattutto un tale Oberheim, una specie di Zeiss tra Nikon e Canon) e l'avvento del MIDI. Che forte, a ripensarci.
S.

L'Oberheim OB-8!!! Mitico, ci sbavavo letteralmente sopra!!!!

A me la "malattia" era venuta con il Korg M10 di un cugino, bellissimo, con i cavi jack per collegare le varie sezioni!

Poi Roland Juno-6, Yamaha DX7, Crumar Bit99... e ora soffio in un tubo pieno di buchi, ahah!!

Fer

Ciao e benvenuto anche da parte mia!

Anche io appassionatissimo e utilizzatore di grande formato, anche se oramai per la mia attività professionale di fotografo non "vedo" altro che il digitale, e appassionatissimo di musica, non solo come fruitore ma anche come non-musicista, nel senso che mi circondo di sintetizzatori e faccio finta che li so suonare ...

Fer con il tuo elenco mi hai fatto venire voglia di comperare il Juno 60, mi manca proprio un polifonico analogico a completare il mio parco macchine composto da (così "sbavi" un pò ): Yamaha FS1R (il synth in FM più potente a mio avviso, con anche la sintesi per formanti); Roland V Synth (campionatore e virtual analog, uno dei sintetizzatori più innovativi degli ultimi 15 anni); Dave Smith Mono Evolver (synth analogico monofonico con anche le forme d'onda del mitico Prophet VS); Roland D50 (mitica macchina anni '80); Korg MS20 mini (il fratellone maggiore del "tuo" MS10, una replica identica dell'originale, ma in scala leggermente ridotta, rimesso in commercio dalla Korg un paio di anni fa, analogico monofonico dal filtro cattivo cattivo)...e presto possessore di un analogico polifonico, sono tentato da un vintage come Juno 60 (un Juno 6 con la memoria) e un nuovo nuovo Dave Smith OB6, un polifonico moderno a 6 voci con il mitico filtro Oberheim...

cavolo smettetela che ci manca solo che riprendo a collezionare ed usare quelle robe (ma si trovano ancora? ecco, già ora mi fate andare su e-bay)! eh già tra camera oscura, piano a coda, roba fotografica sotto il letto, che stiamo in un castello?
Beh, comunque era forte. Vi ricordate per caso dei primi sequencer per ATARI?

S.

P.S. finisce che mettiamo su una band di elettro-vintage.