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Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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25/8/2005 8:38 Messaggi:
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Da un po’ di tempo cincischio con l’idea - prima o poi - di comprarmi una Linhof Technika. Ho abbandonato il 4x5 da tempo ma il piacere di fotografare con questa splendida macchina mi potrebbe far cambiare idea. Mi piace molto l’idea di fotografare a mano libera con il telemetro in 4x5.
Visto che nuova costa come un’automobile, devo rivolgermi al mercato dell’usato, e qui c’è il problema: non si capisce niente, e Linhof in primis ha fatto ben poco per rendere la vita facile. Un esempio: delle circa 20 “Linhof Super Technika V” attualmente su Ebay.de neppure una - a credere a Linhof - è una “Linhof Super Technika V”. Neppure una. Lasciamo perdere i modelli III e IV che per vari motivi non mi interessano (vecchiaia, compatibilità delle camme, assistenza, etc). Per i modelli più recenti - cioé con meno di 50 anni (!!!) - sembra che chi li vende mette le parole “Master”, “Super” e “V” in una scatola da scarpe e poi con gli occhi bendati estragga due o tre di queste parole, le metta insieme alle parole “Linhof” e “Technika” e componga l’annuncio su ebay. Certe volte dalle foto si riesce a capire che è un altro modello, altre volte no, altre volte sembra che Linhof stessa faccia confusione, altre volte (ipotizzo io) sono in realtà modifiche fatte da Linhof stessa su richiesta del cliente anni dopo l’acquisto che hanno tramutato una Master in una specie di Super, per esempio. C’è un articolo “di riferimento” online http://www.cameraquest.com/techs.htm ma pure questo, per quanto molto utile, racconta una storia che non combacia con i cataloghi Linhof per la triade Master-Super-V E l’unico libro di riferimento è fuori catalogo da tempo e usato costa uno sproposito. Per chi compra, dato comunque i prezzi importanti, è una vera e propria giungla. I numeri di serie e la data di fabbricazione non sono di pubblico dominio - a differenza di Leica. Se conoscete un sito che li riporta fatemelo/fatecelo sapere!! Magari farei meglio a farmi passare i pruriti di possesso dell’oggetto ...
Inviato: 31/5/2020 1:20
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Caro Mxa, capisco benissimo le tue perplessità.
La nomenclatura dei modelli Tachnika è alquanto complessa e forse non potrebbe essere diversamente, dal momento che stiamo parlando di una tipologia di apparecchio che fece la sua comparsa con tale nome (un nome nuovo giustificato dall'utilizzo di materiali e caratteristiche innovative) nel 1936, ma che Linhof produceva nella sua forma "primitiva" fin dal lontano 1899. Da allora queste macchine sono state continuamente prodotte (tranne qualche "difficoltà" verso la fine della 2° Guerra Mondiale) fino ai giorni nostri in un numero abbastanza impressionante di modelli, e in formati che vanno dal 6x9 al 18x24, sebbene quelle di gran lunga più diffuse restino le 9x12/4x5" (personalmente tuttavia, trovo deliziose molte delle cosiddette baby Technika in 6x9 che con un dorso portarulli per le economiche pellicole formato 120, sono capaci di fornire ancora oggi, dopo 40-50 anni, tutta la qualità di immagine che si possa desiderare). Circa i numeri di matricola (che sono riportati quasi sempre sull'attacco porta accessori), purtroppo per quanto ne so Linhof non ha mai pubblicato un documento ufficiale da cui ricavare l'anno di fabbricazione. C'è però questa discussione, costantemente aggiornata, in cui Bob Salamon fornisce risposte, più o meno come l' Oracolo di Delfi...senza cioè rivelare nulla circa l'origine delle sue conoscenze esoteriche https://www.largeformatphotography.inf ... ive/index.php/t-9975.html Venendo ora alla nomenclatura dei modelli che ti interessano, facendo una rapida e necessariamente incompleta carrellata storica e limitandoci al formato 9x12/4x5", lo schema dovrebbe essere questo (che riprendo dal libro Linhof che come dici giustamente è ormai esaurito da un pezzo, ma che posseggo da oltre venti anni): anteguerra mod. Technika II 1946-1957 mod. Technika III (varie modifiche, importanti nel 1950) 1956-1964 mod. Super Technika IV 1963-1976 mod. Super Technika V 1972- ad oggi mod. Master Technika (definita Classic dopo l'introduzione della 2000) 1994-2007 mod. Master Technika 2000 2007 - ad oggi mod. Master Technika 3000 dalla modifica del 1950, tutte le Technika 9x12/4x5 hanno il dorso standardizzato con attacco tipo Graflex universale, pertanto montano gli stessi accessori di visione ed accettano gli stessi chassis. la dizione Super fa riferimento al sistema di messa a fuoco tramite telemetro accoppiato con camma meccanica all'ottica, presente nella Master Technica (Classic), ma assente nelle più recenti 2000 e 3000. Ora permettimi qualche impressione personale. Le Technika sono tutte macchine meravigliose, costruite come carri armati, con materiali di grandissima qualità e con finiture e tolleranze di lavorazione davvero notevoli. Il che ne giustifica almeno in parte il costo. Sono fatte per durare, e totalmente esenti dal concetto di obsolescenza programmata tipica dei prodotti attuali. Lo dimostra il fatto che sono molti gli esemplari di 50-60 anni fa ancora in servizio e che, magari dopo sostituzione del soffietto, possono continuare tranquillamente a fare il loro lavoro come il primo giorno. Agli appassionati di fotografia GF possono regalare il massimo delle soddisfazioni, permettendo di praticare la loro passione con ingombri e pesi più che accettabili (in fondo una Master Technika chiusa pesa più o meno quanto una ammiraglia Nikon o Canon con Zoom 24.70/2,8 ed anche come ingombri, siamo lì). Però, usarla a mano libera col telemetro è possibile, ma non è certo agevole. Non per niente gli ultimi modelli ne sono privi a tutto vantaggio di minore ingombro, minore complessità meccanica, prezzo più contenuto e maggiori possibilità di movimenti di ottica. Si può fare, certo. Come anche facevano i fotoreporter degli anni 50-60 con le analoghe Speed graphic (ma col flash a lampadina). Ma considerando i tempi di scatto limitati ad 1/500, la opportunità di operare spesso con diaframmi piuttosto chiusi per avere sufficiente PdC e la difficoltà di comporre con accuratezza la scena a mano libera anche usando l'impugnatura anatomica...ecco, personalmente non sceglierei queste macchine per questo preciso motivo.
Inviato: 31/5/2020 8:39
Modificato da luciano su 31/5/2020 9:08:32
Modificato da luciano su 31/5/2020 10:47:49 |
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Un'altra fonte di informazioni notevole può essere questa, da dove nella sezione Linhof Historical Literature si possono scaricare diversi cataloghi, manuali d'uso, libri, ecc.
http://www.laflexcamera.com/linhof-historical-literature questo invece è il manuale d'uso dei modelli più recenti prodotti (il modello attuale 3000 differisce dal 2000 essenzialmente per ancora più spinte possibilità di movimento ottica, il Modello Master Classic è quasi invariato dal suo esordio nel 1972) http://linhof.com/wp-content/uploads/ ... chnika_classic_2000_e.pdf
Inviato: 31/5/2020 9:55
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Ciao Marco,
ho avuto il tuo stesso identico prurito circa tre anni fa ed ho preso una Master Technika Classic con il suo 150mm cammato ed il mirino multifocale. Certamente si può usare a mano libera e la messa a fuoco a telemetro è anche piuttosto precisa, tieni però conto che è un macigno; pronta allo scatto pesa 3.5 Kg (senza l’impugnatura “Anatomical Grip 45” che fa comodo ma aggiunge altro peso e, soprattuto, volume). Con quasi 1Kg in meno è preferibile la Speed Graphic per questo tipo di uso, a patto di accettare il limite di scattare a mano libera con una sola lunghezza focale (no camme). Un limite abbastanza antipatico delle Technika, risolto solo con le versioni 2000 e 3000 (che però hanno perso la messa a fuoco a telemtro) è la difficoltà a gestire la messa a fuoco ed i movimenti con lunghezze focali più corte di 75mm (anzi, diciamo più corte di 90mm), infatti in questi casi la posizione di infinito della standarta anteriore non capita più nella porzione di slitta che sta nel bed anteriore, ma finisce nella porzione di slitta all’interno della macchina, con la conseguenza che il sistema di messa a fuoco (che per l’appunto, muove la slitta del bed) non ha più effetto e bisogna ingegnarsi con varie possibili soluzioni alternative, tutte molto scomode (spostamento a mano del standarta, anteriore o del porta chassis posteriore) o molto costose e/o ormai introvabili (una particolare piastra con elicoide di messa a fuoco su cui montare ciascuna ottica grandangolare). Nella 2000 il problema è stato risolto rendendo “focheggiabile” anche il pezzetto di slitta dentro il corpo macchina, attraverso una non proprio comodissima levetta sul fronte, mentre nella 3000 è stata aggiunta una comoda manopola a destra del corpo, che rende la messa a fuoco con le ottiche corte ed ultracorte del tutto simile alla messa fuoco con ottiche normali e lunghe. La principale differenza tra la Super Technika V e la Master Technika è la presenza, nella seconda, di un piccolo flap sollevabile nella parte anteriore del corpo macchina (si notano due piccoli bottoncini che servono per liberarlo), utile ad aumentare il decentramento verso l’alto con i grandangolari; parziale superamento di un altro fastidioso limite di questa macchina per l'uso di focali corte. Tutto ciò detto, l’oggetto è talmente bello e ben costruito, che è un vero piacere utilizzarlo, anche sopportanto i suoi limiti. A presto. Fabio
Inviato: 31/5/2020 16:36
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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mi inserisco nel discorso giusto per dire che se qualcuno trovasse una master technica lungo le rive del Tanaro o del Po me lo segnali, ha fatto un tuffo in Tanaro nel '94 e da allora non si è mai più fatta viva, neanche una cartolina.
Inviato: 31/5/2020 18:56
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Grazie a tutti per i bellissimi interventi! Li leggo e rileggo con attenzione e scarico i documenti segnalati da Luciano per capire un po' di più.
Per esempio: a me risulta che sia la Super Technika V ad avere il flap sollevabile e non la Master Technika. Questo perchè ho un manuale Linhof intitolato "Super Technika V" che mostra appunto i pulsanti per alzare la parte superiore del tetto ... ma è per la "Super Technika V" ... "6x9"!!!!! Quindi la 4x5 si chiamava lo stesso "Super Technika V" ma *non* aveva il flap? C'è da perdere la testa... Il discorso che fate sull'uso a mano libera riflette l'esperienza di molti altri che hanno effettivamente provato ad usarla così: l'idea attira, il sistema funziona pure, ma dopo un'oretta le braccia fanno male e la praticità della cosa è - ad essere generosi - molto discutibile. Non sento il bisogno di un'ennesimo GF che mi fa andare in giro con cavalletto e panno scuro. Oltretutto la mia filiera di stampa è 100% stampa a contatto e francamente una stampina 4x5 mi dice poco. Il negativo digitale (con stampa a contatto) è qualcosa attorno a cui giro da tempo, ma onestamente partirei da un negativo di una super-portabile Rolleiflex. L'ingrandimento che ho in mente sarebbe di 5x max, e penso che il mio Epson 850 dovrebbe farcela. Morale: non ho alcun motivo per comprare una Master Technika. Ma è così un bell'oggetto ......... uffa, consumismo, consumismo, consumismo .......
Inviato: 1/6/2020 8:52
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Com'è il mercato? Com'è la qualità ottica/meccanica? Non mi sono mai interessato a questa macchina ma se ne sente parlare molto. Grazie!!
Inviato: 1/6/2020 8:56
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Come spesso accade, abbiamo la stessa malattia! La Super Technika 6x9 corrisponde alla Master Technika 4x5, il che fa confondere. Entrambe sono il massimo dello sviluppo nei due formati con il telemetro, anche perché le Master 2000 e 3000 il telemetro non lo montano. A mano si usa, si usa eccome. Naturalmente si fa un po’ di pesistica e al limite si usa un monopiede per recuperare un paio di valori nei tempi lenti. La mia indecisione sul formato spazia tra il 6x9 della piccolina al ...5x7 della grande e si ferma quando mi rendo conto che non ho tempo di usare quel che ho...
Inviato: 1/6/2020 11:00
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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25/8/2005 8:38 Messaggi:
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Andrea, scusa, ma perchè non ti fai gli affari tuoi???????????
Mi ero appena quasi convinto a non pensarci più e arrivi tu con questa idea del monopiede (ottima...) e mi scombini tutte le carte in tavola !!!!!!!!!!!!!!! Sei una peste!!!!!!!!!!!!!!!!! . . . . certo, una 5x7 a mano libera .... hmmmmmmmmmmmm
Inviato: 1/6/2020 12:17
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Ciao Marco, il valore delle Graflex, a parità di condizioni, è tra 1/3 ed un 1/4 di quello delle Technika, però la Linhof è una vera technical camera, completa dei principali movimenti sulla standarta anteriore e di basculaggio sue due assi su quella posteriore, quindi molto versatile (con i limiti e le scomodità di cui parlavo prima, puoi farci dignitosamente anche architettura); la Graflex è al 90% una press camera ed al 10% una technical camera, infatti è dotata di movimenti piuttosto limitati, solo sulla standarta anteriore. Inoltre la Technika è bellissima, mentre la Graflex è piuttosto bruttina! La qualità costruttiva apparentemente è tutta a favore della Technika, tuttavia la mia Graflex, nonostante abbia una settantina di anni alle spalle, non ha ancora dato alcun segno di cedimento, salvo qualche scrostatura della vernice, anzi, per dirla tutta, alla Linhof ho dovuto sostituire il soffieto ed il paraschermo posteriore, realizzati in tela gommata che con il tempo si è tutta crepata (mi dicono che succede a tutte quelle di un certo periodo), mentre il soffietto della Speed Graphic, anch’esso in tela gommata, sembra ancora nuovo. In taluni casi le soluzioni tecniche adottate sulla Graflex sono persino più “furbe” di quelle presenti sulla technica; alcuni esempi: - La presenza, nel modello Speed Graphic, di un otturatore sul piano focale che rende possibile utilizzare (con qualche adattamento) anche ottiche in barrel. Commovente la soluzione tecnica implementata per la regolazione di tempi: più giri si fanno fare alla manopola di caricamento dell’ottutatore, più breve sarà il tempo di scatto . I tempi disponibili con questo otturatore sono: T, 1/30, 1/50, 1/125, 1/250, 1/500, 1/1000. La ritarutara dei tempi, ove necessario, avviene in modo semplice e ben documentato, intervenedo su una vite. - C’è un pulsante di scatto integrato nella fotocamera (senza necessità di grip aggiuntivi), accoppiato sia con l’otturatore dell’ottica, sia con quello sul piano focale; attraverso uno switch meccanico si può scegliere di attivare l’uno o l’altro. - Il sistema di messa a fuoco Kalart non prevede le camme intercambianbili, ma è possibile calibrare la messa a fuoco con qualsiasi ottica, intervenedo su delle viti di regolazioni all’interno del telemetro stesso; sia chiaro, la regolazione è possibile una-tantum, non sul campo quando si cambia ottica. In pratica si può decidere con quale lunghezza focale usare il telemetro e "configurare" la macchina di conseguenza, con tutte le altre bisognerà usare il vetro smerigliato o la messa a fuoco stimata (usando apposite scale intercambianbili). - La slitta di focheggiamento si estende all’interno della fotocamera ed è accoppiata con quella presente nel bed attreaverso due ponticelli flessibili; questo rende possibile usare la stessa manopola di messa a fuoco anche con grandangolari spinti e con il bed abbassato (praticamente una soluzione semplicissima al problema che in casa Linhof hanno risolto solo con la 2000 e la 3000. - Lo chassis opzionale Graphmatic consente di caricare 6 lastre per volta e di scattare ad una velocità di raffica di circa 1 scatto ogni 15 secondi . Il mirino per l’inquadratura in dotazione non è multifocale, ma in compenso è molto piccolo rispetto al Linhof ed accetta cornicette specifiche per le varie ottiche. Parlo di mirino per l’inquadratura, perchè il mirino per la messa fuoco è distinto, come sulla Technika. Riguardo le ottiche, la dotazione standard sul mio esemplare di Speed Graphic è un Graflex Optar 135mm f/4.7, montato su otturatore Graphex; prestazioni ottiche in linea con le analoghe ottiche GF europee e giapponesi (comunque senza difetti evidenti) ed otturatore ancora abbastanza preciso senza alcuna manutenzione. Avevo preso questa macchina solo per poter usare vecchie ottiche in barrel da ritratto, ma poi ho apprezzato il reale vantaggio che offre per l’uso a mano libera (credo che in questo ambito sia imbattibile). A presto. Fabio
Inviato: 1/6/2020 15:36
Modificato da FabioBi su 1/6/2020 16:11:41
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Secondo me, anche se esiste una evidente somiglianza esteriore, Linhof Technika e Speed Graphic sono in realtà macchine concettualmente assai diverse.
La Linhof è una macchina "tecnica" nel vero senso della parola, concepita per coprire più o meno tutti i campi della fotografia professionale di un tempo; dalla pubblicità, all'architettura/paesaggio, arredamento, still life, macro e microfotografia tecnica e scientifica, foto d'arte, moda, ritratto e con in più qualche possibilità di utilizzo a mano libera, e perfino qualche utilizzo "estremo" (ricordo di aver visto vecchie foto sportive di discesa libera con gli sci scattate con la Technika...ma ci voleva un bel polso e colpo d'occhio, immagino). Fin verso la fine degli anni '70 o inizio '80, esisteva perfino un accessorio porta lampada che , unitamente alla colonna repro, la trasformava in ingranditore fotografico 4x5": così con la stessa macchina, prima fotografavi e poi stampavi la foto. Ed oggi, volendo e con gli opportuni accessori ed obiettivi, puoi farci fotografia digitale professionale di alto livello con ad esempio, un dorso Hasselblad o altri in commercio. La sua universalità è però anche il suo limite. In realtà non esiste un apparecchio "buono per tutto" . Più è universale, più deve accettare compromessi tra le varie esigenze. Per esempio vuoi fare architettura on location ? Ok, ma se vuoi relativa leggerezza compattezza e trasportabilità, non puoi pretendere i movimenti di un vero banco ottico. E così via. La Speed Graphic era la macchine dei fotoreporter americani degli anni '40, in particolare del leggendario Weegee. Usata quasi sempre con un flash a bulbo fulminante ed in iperfocale, senza dover metter a fuoco. Ottima per quegli usi e cavallo di battaglia di una generazione o due di reporters prima di essere pian piano mandata in pensione, prima dalla Rollei biottica, poi dalla Leica M, infine dalla Nikon F . Se proprio dovessimo cercare apparecchi simili alla Technika (che per me, nella sua -almeno sognata - universalità, resta un unicum) , penserei piuttosto alle Horseman , come ad esempio questo modello 45FA
Inviato: 1/6/2020 17:23
Modificato da luciano su 1/6/2020 17:51:36
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Ho usato per una sola giornata la 45FA ed è un piccolo gioiellino. "Piccolo" è l'aggettivo giusto: per essere una 4x5 è *veramente* piccola. Si porta dietro un numero di limitazioni importanti: scarsa estensione del soffietto, ma sopratutto una piccola piastra porta ottiche (proprietaria?) che impedisce di montarci su degli obiettivi con la cella posteriore larga più di un tanto. Quel giorno è stato tanti anni fa quindi non mi ricordo più i dettagli. Ma mi aveva fatto molta impressione.
Inviato: 1/6/2020 21:20
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Fabio, grazie per il completissimo riassunto sulla Graflex. Dammi il tempo di leggererlo con calma.
Inviato: 1/6/2020 21:21
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Un paio di video della attuale (ultimo modello presentato nel 2007) Technika 3000 e della Master
QUI Master che fanno parte di una serie di filmati che Linhof sta cominciando (molto tradizionalista, ci ha messo 20 anni a reagire!) a pubblicare on line su un canale dedicato Linhof Cameras made in Munich
Inviato: 3/6/2020 10:01
Modificato da luciano su 4/6/2020 17:27:52
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Buon giorno a tutti,
ho letto con interesse le vostre considerazioni e mi sono sentito coinvolto in quanto ho usato per diverso tempo una Linhof super Tecnika V e poi, per pura fortuna, presso Linhof Studio in G.B., ho trovato una Master Tecnika Classic del 1992 e ora uso questa. Le differenze ci sono ma credo sia minime e forse non determinanti se non per il flap sulla MTC che permette un decentramento maggiore con ottiche grandangolari, un maggior basculaggio sull'asse orizzontale dell'ottica e il sistema di sganco del dorso per il basculaggio e per la rotazione dello stesso per passare da una inquadratura orizzontale ad una verticale. Inoltre la MTC ha la leva del blocco della messa a fuoco che è in materiale plastico mentre la LSTV lo ha di metallo. Inoltre credo che le LSTV hanno principalmente un rivestimento in pelle color sabbia a differenza delle MTC che sono principalmente in nero. Sull'uso a mano libera nutro perplessità anche perchè non mi interessa. I limiti maggiori che riscontro sono legati all'uso delle ottiche grandangolari(anche a partire dal 90), in particolare con il decentramento laterale che risulta limitato in quanto la standarda anteriore, a distanze di messa a fuoco ridotte, urta con la scocca della macchina e ad una artificiosità sul basculaggio del dorso. Per il resto Linhof è Linhof. Costruzione meccanica eccelsa, materiali di prima qualità, gamma di accessori che copre tutte le esigenze(basta spendere.Basta pensare solo alla doppi livella che si inserisce sulla standarda anteriore).Anche se il colloquio con la casa madre non è agevole a causa lingua e ad una certa loro riservatezza , ho sempre avuto risposte alle mie perplessità e richieste. Ho sperimentato il loro laboratorio di riparazione (si fanno pagare) per una Tecnorama 6x17 e anche una disponibilità a riconscere le loro mancanze assumendosi gli oneri di spedizione e rispedizione oltre che di revisione della fotocamera che una volta riparata presentava ancora delle prolematiche che non si erano evidenziate nella fase della revisione. Purtroppo in Italia per mia esperienza non c'è un referente di livello come potrebbe essere NOC per Leica etc, ma consiglio Linhof Studio in Inghilterra (Paula Pell Johnson) per avere informazioni tecniche e non. Ci sono in giro molte folding ma credo che solo la Lotus View Camera,qualche oramai rarissima Ebony,l'americana Canham possano essere le degne sostitute della Linhof. Certo ci sono le Arca Swiss F,F metric,Universalis che hanno movimenti micrometrici ma qui entra in gioco solo il piacere personale, le Sinar ma inizia il problema del peso e delle dimensioni.
Inviato: 5/6/2020 13:18
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Sul canale segnalato da Luciano é appena uscito un confronto tra due Technika.
Inviato: 11/6/2020 17:49
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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I due apparecchi sono davvero assai simili. Il rispetto perfino eccessivo della tradizione e la scarsa propensione alle novità sono un pò il marchio di fabbrica di Linhof. Che si può vedere come un pregio (gli apparecchi mantengono infatti molto bene il loro valore), ma anche come un difetto (molti accessori e diverse caratteristiche progettuali potrebbero essere riproposte in forma assai più moderna e razionale, ed invece continuano a rimanere praticamente identici più o meno dagli anni '60 o giù di lì). Questo vale naturalmente soprattutto per gli apparecchi delle linee più datate (Kardan, Technika, Technorama, magari anche Technikardan per quanto più recente). Fortunatamente negli ultimi anni , pur coi ritmi Linhof, si sono avute diverse novità, soprattutto indirizzate, come del resto era logico, alla fotografia professionale digitale. La Techno è sicuramente una delle referenze migliori disponibili per architettura e paesaggio in digitale, così come la M679cs lo è per le riprese digitali in studio. E sono anche state rinnovate le linee delle teste per treppiedi , i dorsi digitali e molti altri accessori. Basterà questo a mantenere ancora in vita una Casa che si porta ormai sulle spalle una storia lunga oltre 130 anni (dal 1887 per l'esattezza? Io lo spero, ma certo che le cose cambiano così velocemente ormai... In effetti, l'acquisto di una Technika nuova oggi la vedrei con molta perplessità (per l'usato il discorso è diverso: dipede molto da quanto si investe). A meno che non si consolidi la tendenza che sembra notarsi negli ultimi tempi, per un certo ritorno alla pellicola. Ma non sarà solo una moda, più o meno passeggera? Talora si scambiano semplici coincidenze o momentanei entusiasmi per tendenze che in realtà risultano poi assai effimere e fragili.
Inviato: 11/6/2020 19:48
Modificato da luciano su 12/6/2020 7:54:12
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Uno dei prodotti innovativi Linhof è la 3D Micro, carissima diretta concorrente della ancora più cara Arca Swiss C1 Cube.
Inviato: 11/6/2020 20:21
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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25/8/2005 8:38 Messaggi:
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Citazione:
Grazie ancora Fabio. Qualche domanda: 1. La Speed Graphic è quella da cercare nell’usato, giusto? 2. C’è una focale che tu raccomandi sulle altre perchè si sposa bene con la macchina? 3. Posso adoperare i normali Fidelity o Lisco 4x5? 4. Qualche consiglio su trappole da evitare quando si cerca l’usato? 5. Ha la vite femmina per attacco a cavalletto (nell’ottica di usare un monopod)? 6. Non c’è nessuna compensazione della parallasse, giusto? Sono preoccupato per la combinazione mirino-obiettivo nella ricerca dell’usato. Mi aspetto mirini senza la mascherina per l’obiettivo sulla macchina, per esempio. Oppure starature del telemetro. Tutto questo tenuto conto che la comprerei *solo* per fotografare a mano libera, quindi della qualità dei movimenti mi interessa poco, della (relativa!) precisione dell’accoppiamento telemetro-obiettivo molto.
Inviato: 12/6/2020 7:05
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Re: Linhof Technika: mamma mia che confusione! |
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Moderatore
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Inviato: 12/6/2020 8:05
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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