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2 Utenti anonimi
Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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26/8/2022 22:02 Da Correggio
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Eccomi qua
Citazione: orso ha scritto: È proprio questo il punto! Le mie domande a raffica non pretendevano una risposta, ma solo evidenziare che le variabili in gioco sono troppe e se continuiamo a ragionare sugli scatti che hai fatto non arriveremo da nessuna parte, mentre con qualche test mirato, con parametri definiti e sotto controllo, qualche risposta l'avremmo di sicuro, il che non vuol dire che troveremo la soluzione, ma che potremo almeno escludere alcune ipotesi, come abbiamo fatto per il trattamento in tank, e stringere progressivamente il cerchio. Oltre alla fase del trattamento, a me sembrava di poter escludere anche il difetto di fabbricazione, dopo la verifica dei diversi numeri di emulsione. Qui sotto c'è la foto delle bobine su cui viene stesa l'emulsione, 300-600 mt. ogni bobina, dice il testo. Che in rullini tagliati da bobine diverse si presenti un difetto che produce (solo in alcuni rullini) righe sottoesposte, più o meno nitide, più o meno accentuate, ma con quella più evidente sempre esattamente a 15 mm. dal bordo del fotogramma, e che in più, alcuni di questi rullini provenienti da bobine diverse finiscano allo stesso cliente, a me sembrava un'eventualità estremamente improbabile, al limite dello zero. Se però vogliamo tenerla come ipotesi aperta, non è un problema, perchè tanto non possiamo farci niente; ma se teniamo aperte due coincidenze così improbabili, a maggior ragione dovremmo tenere aperte tutte le possibilità legate alla fotocamera, per quanto inverosimili possano sembrare. A un rullino che si trova dentro una reflex non è che possano succedere molte cose. Come eventi ordinari: - la pellicola può andare avanti, indietro e per la maggior parte del tempo rimanere ferma. - può rimanere al buio e ricevere della luce. Come eventi straordinari: - può essere esposta a radiazioni di varia natura. - subire variazioni anomale di temperatura. - essere intaccata da umidità e acqua. A me vengono in mente queste possibilità, ma se qualcuno ne ha in mente altre, ben vengano suggerimenti. Visto che il problema di cui stiamo parlando è una disuniformità di esposizione, su cosa converrebbe indagare?
Inviato: 10/3 18:42
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Riccardo | ||
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Se mai vorrai fare un test, la mia procedura sarebbe questa:
innanzitutto monterei il 105 mm (senza filtri), che è l'obiettivo che hai usato per il lampione, assicurandomi che anche corpo macchina, dorso e pentaprisma siano gli stessi utilizzati in quell'occasione, poi: - chiudere l'antina dell'oculare, montare il rullino come al solito e fare due foto qualsiasi, che serviranno come riferimento posizionale. - montare il tappo copriobiettivo, 1/1000 - f/16, fare due scatti bui, riarmare l'otturatore senza scattare (adesso il terzo fotogramma buio si trova davanti alla finestra dell'otturatore, dietro la prima tendina). - togliere il tappo copriobiettivo, aprire l'antina dell'oculare ed esporre la macchina a luce abbondante. Se hai un posto sicuro puoi lasciarla fuori per un'ora o due, alla luce del giorno, capovolgendola a metà tempo, in modo che prenda luce da tutti i lati. Se non hai un posto sicuro per lasciarla all'aperto puoi inondarla di tanti lampi di flash ravvicinati a tutta potenza e da tutti i lati. - rimettere il tappo copriobiettivo, chiudere l'antina dell'oculare, scattare e fare altri due scatti bui. - scattare altre due foto qualsiasi, come riferimento posizionale. - ripetere tutta la procedura, ma questa volta, dopo i primi due scatti bui, riarmare l'otturatore, scattare senza ricaricare l'otturatore ed esporre alla luce come prima, togliendo tappo, antina, ecc. (in questo modo adesso il terzo fotogramma buio si trova dietro la seconda tendina). Caricare, fare due scatti bui e altre due foto qualsiasi. In questo modo otterrai due strisce di cinque fotogrammi presumibilmente trasparenti. Se non saranno perfettamente trasparenti, riuscirai a riposizionare lo spezzone esattamente nella stessa posizione in cui hai fatto prendere luce alla fotocamera e potrai avere qualche indicazione sulla provenienza delle infiltrazioni. Fine del test per le infiltrazioni, poi: aspettare una giornata con condizioni simili a quelle della foto del lampione (sole pieno e cielo terso?). Sempre col 105 mm (senza filtri), inquadrare solo il cielo e scattare cinque foto con varie combinazioni di tempi e diaframmi, annotando tutti i valori di scatto. Ripetere gli stessi scatti montando filtro ND e polarizzatore. Ripetere gli stessi scatti col 180 mm. Sviluppare e aspettare ("vorrei fare qualcosa!" "stiamo facendo qualcosa, stiamo aspettando!" Ronin, 1998)
Inviato: 10/3 18:44
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Riccardo | ||
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Probabilmente non c'entra nulla.
Ma poichè sono andato a curiosare in Casa Foma per iniziare a conoscere queste pellicole che vedo essere usate sempre più frequentemente (immagino soprattutto per la loro economicità), mi sono imbattuto nel foglio tecnico della Foma 200 da cui estrapolo il seguente periodo : FOMAPAN 200 Creative emulsion contains T-crystals providing high resolution and very low granularity of the film. Relating to this it may emerge its higher sensitivity to mechanical strain mainly during movement of the rollfilm throughout some middle- format cameras. That may result in occurrence of desensitization records on developed negative. Within first usage of FOMAPAN 200 Creative type 120 it is recommended to test its compatibility with the particular camera Ora, è la prima volta che sento che una pellicola possa soffrire di questo problema di eventuale incompatibilità con una particolare fotocamera ed immagino non possa essere il caso di orso, vista l'estrema erratiticità del problema, il pattern di anomalia riscontrato ed il fatto che la segnalazione si riferisce essenzialmente ai rulli 120. Tuttavia, è interessante QUI
Inviato: 11/3 8:07
Modificato da luciano su 11/3/2024 9:48:43
Modificato da luciano su 11/3/2024 9:51:53 |
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Interessante, anch'io è la prima volta che sento parlare di questo problema.
È l'ipotesi che aveva fatto uno dei miei amici e che avevo riportato qualche giorno fa: una pressione anomala in qualche punto della fotocamera, che potesse in qualche modo incidere sull'uniformità dell'emulsione. A questo punto, se i test su infiltrazioni e condizioni di scatto non dovessero dare nessun risultato, indagherei anche su questa possibilità.
Inviato: 11/3 9:33
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Riccardo | ||
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Il fotoriparatore si è fatto sentire: non ha mai visto un difetto simile in quasi 50 anni di esperienza (parlo di Pravo a Milano), ed esclude infiltrazioni di luce dall’otturatore che possano dare quell’effetto. Ovviamente non può essere un dogma divino, ma…
Citazione:
Se hai avuto per le mani una F2, ti sarai accorto che non c’è nessun punto che eserciti pressione sul lato emulsione della pellicola, tranne ovviamente sui bordi perforati. Le prove che suggerisci di fare sono sensate per cominciare a capire se la macchina fotografica sia responsabile o meno, ma dato che il difetto si presenta una volta ogni tanto, si dovrebbero fare altri cicli di prove. Ed io non ho tempo di iniziare un lungo percorso di ricerca delle cause, e neanche la cosa mi appassiona. L’unica cosa che mi interessa è eliminare quel difetto. Il modo sicuro sarebbe cambiare macchina fotografica e pellicola. Non esistendo una sostituta della T-Max 400 (400-800 ISO con quella grana), mi limiterò a cambiare n. di emulsione e fotocamera. Mi pare abbastanza evidente che quelle strisce sottoesposte compaiano e poi scompaiano gradatamente su fondi uniformemente esposti, e non viceversa. Se quelle strisce fossero sovraesposte, già sarebbe un mistero che le tendine dell’otturatore possano far infiltrare luce solo in determinati rullini, ma così… Il fatto poi che da un ufficio in Inghilterra mi assicurino che i loro impianti di produzione in Cina non possano avere alcun tipo di malfunzionamento, mi fa sinceramente sorridere. Per cui rimango sempre più della mia idea: pellicola difettosa. Citazione:
Non stanno così le cose, credimi. Quell’articoletto divulgativo è molto ben fatto, ma abbraccia l’intero campo delle emulsioni sensibili, cioè accomuna pellicole e carte. Sebbene le fasi del processo di fabbricazione siano praticamente le stesse, l’industrializzazione di tale processo cambia tra carta e pellicola. Quando parla di bobine larghe 90-130 cm lunghe 300-600 metri, si riferisce chiaramente a carta fotografica, che viene prodotta in grandi rotoli e successivamente tagliata in formati o in rotoli più piccoli atti ad essere caricati nelle stampatrici o nei trascinatori. La foto che hai messo, non solo mostra queste bobinone di carta in contenitori a tenuta di luce, ma, dalla quantità, li mostra nel periodo in cui il mondo girava totalmente in argentico. Non posso credere, e a maggior ragione oggi coi risicati volumi di produzione in gioco, che una pellicola 35 mm venga ritagliata in larghezza e lunghezza e poi perforata, da bobine di grande larghezza. Sarebbe una follia dal punto di vista industriale. Il fatto che un certo tipo di pellicola nei formati 35mm, 120 o 220, e le piane, abbia supporti di spessori diversi, ne è la prova. E’ estremamente probabile che tutte le operazione che possono essere fatte alla luce vengano eseguite prima, larghezza del supporto a misura, perforazione, stesura strati antialo inferiori; ovviamente in bobine lunghe che poi verranno tagliate. Successivamente, al buio, stesura dell’emulsione e impressione della numerazione. Per cui, un qualche tipo di accidente momentaneo lungo questa linea di produzione, può benissimo causare un abbassamento localizzato della sensibilità.
Inviato: 14/3 9:35
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Non solo la Nikon F2, ma nessuna reflex dovrebbe esercitare una pressione sulla superficie emulsionata, così come nessuna reflex dovrebbe far passare della luce, se non al momento dello scatto, ma noi stiamo cercando un difetto, qualcosa che non è come dovrebbe essere, o che non è più com'era in origine.
Il filmato qui sotto mostra il ciclo produttivo delle pellicole Ilford (pellicole, non carte: "We introduce you to some of the faces behind our films as we visit various parts of our factory to see how 120 and 35mm black and white films are made") e le cose stanno proprio come mostrato nell'opuscolo: i giganteschi rotoli emulsionati vengono trasportati in un altro edificio per essere tagliati a fette, ottenendo bobine della larghezza delle pellicole finali e in seguito perforati, tagliati e confezionati. https://youtu.be/JXpoALotxf0?si=EYiDvogPhTlYO8aF a meno che, quando parli di Kodak cinesi, tu non abbia in mente uno scenario del genere https://youtu.be/DX1iplQQJTo?t=33 Per quanto riguarda la riga sottoesposta, nei giorni scorsi, per non farmi condizionare visivamente, avevo ritagliato una striscia che comprendesse solo la fetta di cielo più chiara e più scura; ho fatto anche delle misurazioni in photoshop e la differenza di luminosità è davvero minima, al di sotto dei limiti di tolleranza di precisione dell'accoppiata otturatore / diaframma, per cui non ha tecnicamente senso, nel nostro caso specifico, parlare in termini assoluti di striscia sottoesposta: la striscia è sottoesposta rispetto al resto del cielo tanto quanto il cielo è sovraesposto rispetto alla striscia. Per questo ho sempre parlato in termini neutri di "disuniformità di esposizione", lasciando agli ipotetici test il verdetto finale. Ad ogni modo, a me sembrava di aver portato sufficienti argomenti per convincerti a fare qualche test sulla macchina. Vedo che non è così e a questo punto mi sembra inevitabile che ognuno rimanga con le proprie convinzioni e i propri dubbi.
Inviato: 14/3 15:11
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Riccardo | ||
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Giusto a titolo informativo: in passato ho avuto due tipi diversi di problemi di disuniformità di esposizione, con zone sovraesposte rispetto ad altre dello stesso fotogramma, su 35mm.
Non credo sia lo stesso problema di Orso, ma lo riporto dato che siamo in argomento. In un caso avevo degli aloni scuri (su negativo) nella zona delle perforazioni. Ho poi scoperto che la mia abitudine di "tirare" la pellicola con il manettino dopo aver caricato il rullino nuovo andava troppo oltre, facendo sì che la pellicola risultasse dura da avanzare e stressando appunto la zona attorno ai denti di trascinamento. In un altro caso avevo delle strisce orizzontali appena più scure. Questo mi capitava solo con le BN Ilford e si accompagnava, in quelle stesse zone, ad una specie di minore nitidezza, come se non fossero perfettamente a fuoco. Analizzandole a forte ingrandimento, si notava un diverso aspetto della grana. Mai spiegato il problema, che all'epoca avevo attribuito a problemi in fase di caricamento tank / sviluppo. Fer
Inviato: 15/3 8:43
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Le obiezioni del fotoriparatore sono state:
- Se un otturatore fa trafilare luce, la fa trafilare sempre. - Se la fa trafilare solo rare volte, è una cosa molto strana. - Se quelle rare volte che la fa trafilare sono raggruppate tutte in 3 rullini su 47, è... PS: come penso di aver già precisato, i 3 rullini incriminati sono stati esposti con le stesse modalità degli altri.
Inviato: 15/3 18:31
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Che delusione così non saprò mai come va a finire...
Inviato: 18/3 9:08
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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la mia ipotesi di intrigo internazionale si consolida sempre più, ulteriormente suffragata dalla visita di ladri in casa due giorni fa,portato via niente ma rovistato ovunque. chiunque di noi sia collegato a Luciano ora è in pericolo,dobbiamo darci alla clandestinità. ovviamente scherzo,ma il furto c'è stato...erano già entrati a novembre,forse disturbati non han potuti completare l'opera, quindi hanno giocato i supplementari e,davvero, non era rimasto alcunchè da portar via.
Inviato: 20/3 9:26
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Luciano, non riesco ad aprire il link (forse perché non sono su feisbuk?)
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Io sono appassionato di fotografia, non di macchine fotografiche. E faccio il fotografo, non il fotoriparatore. Tra 6 settimane dovrò fare foto all'estero. Per cui ho comprato un'altra F2AS (dovrebbe arrivarmi a giorni), partirò con due corpi diversi da quello dove si è verificato il difetto, e con rullini T-Max 400 con nuovo numero di emulsione (quelli che mi hanno mandato come segno di buona volontà...). Se disgraziatamente dovessi ancora riscontrare quelle strisce sulle negative, vado in Inghilterra e gliele faccio mangiare. In questo momento mi interessa molto di più risolvere il problema che capirlo.
Inviato: 20/3 18:34
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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orso, se non sei su feisbuk ti raccomando caldamente di rimanerne fuori
Inviato: 21/3 7:41
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Neanche io vedo il link anche se sono su FB. Solo l'idea di affrontare un lavoro all'estero, ma anche in Italia, con macchina d'epoca e rulli probabilmente difettosi mi riempirebbe d'ansia. Anche se ho lavorato per anni a pellicola oggi credo che l'incertezza del risultato sarebbe troppo forte, se ci fossero dei problemi come spiegarlo al committente? E anche se il commitente fossi io stesso non me lo perdonerei. Comunque complimenti per il coraggio!
Inviato: 21/3 8:52
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Accidenti Sander, mi dispiace
Inviato: 22/3 0:25
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Mi sono entrati in casa di notte parecchi anni fa avevo anche i bambini piccoli, per fortuna non si è svegliato nessuno (perchè c'è casi che ti prendi anche una coltellata) si sono volatilizzati un orologio Omega nuovo (equivalente all'epoca al Rolex) e 500.000 lire in contanti. Fortunatamente abbiamo il giardino e da allora abbiamo sempre tenuto (di notte in casa) in successione un dobermann che ha morso 13 persone in 12 anni, (che purtroppo non erano ladri, un paio erano in motorino, l'imbianchino, 2 nipoti, la figlia di un vicino ecc. ecc.) 1 pastore tedescho e attualmente un cane che pesa 56 Kg e che fa il putiferio solo se sente volare una mosca, nel frattempo ho anche circondato la casa di telecamere. Non ho il porto d'armi altrimenti piazzerei anche una mitragliatrice in corridoio
Inviato: 22/3 12:49
Modificato da Pino su 22/3/2024 13:32:18
Modificato da Pino su 22/3/2024 13:33:26 |
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Orso, se fossi in te, giusto per eliminare anche questa ipotesi, non metterei in frigo o in freezer le pellicole che ti porti, fosse mai che, magari messe in un sacchetto in una giornata umida, non condensasse al freddo l'umidità, bagnando l'emulsione di qualche rullino quando le tiri fuori. (Ormai non gareggio neanche più per la cena Luculliana, è una ipotesi qualsiasi come al gioco della pentolaccia, a furia di tirare mazzate a caso magari una ci prende).
Inviato: 22/3 13:40
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Pino, i rullini di Tmax 135 sono contenuti in contenitori di plastica cilindrici con tappo ermetico (che apro al momento di caricare la macchina), e non ci entra acqua neanche se finiscono in ammollo, figuriamoci l’umidità.
Citazione:
La macchina d’epoca (parliamo di Nikon F2, da più parti definita la miglior meccanica manuale mai costruita) non mi ha mai creato patemi. Uso questo modello dal 1979, le ho usate in Africa in condizione spaventose, ne ho comprate 3 nuove e 6 usate, ne ho rivendute 2, me ne hanno rubate 4. Non mi hanno mai dato alcun problema. Con questo non voglio dire che escludo a priori che possano darmene, prova ne è che ne ho appena comprata un’altra per sostituire quella dalla quale sono usciti i negativi con le strisce chiare. Coi rullini la stessa cosa, fino alla recente comparsa di quelle strisce. Che presentandosi in modo casuale, e già in due numeri di emulsione diversi, sì che mi riempiono d’ansia (anche se il committente dei lavori sono io stesso). Per minimizzare queste ansie, nel prossimo lavoro utilizzerò fotocamera diversa e diverso numero di emulsione. Dovesse ripresentarsi il difetto, identico, avrei la certezza che la colpevole è la pellicola. Se non si ripresenterà più, non avrò mai la certezza di chi era la colpa quando si presentava. Comunque ieri sera ho rifatto le prove per vedere se dalle tendine dell’otturatore trafila luce. Sto lavorando all’illuminatore dimmerabile per la digitalizzazione dei negativi (vedi altra discussione), ed ho sfruttato l’ambaradan montato per le misure. Macchina col 105 infilato in un foro di una scatola con dentro un’array di led da 50 W. Il tutto montato su uno stativo verticale IFF. Specchio sollevato, dorso aperto. Attesa di un quarto d’ora al buio. Poi, sempre nella stanza buia, accensione dei led dentro la scatola alla massima potenza e osservazione per almeno un minuto prima di una tendina e poi dell’altra. Zero infiltrazioni, non passa un solo fotone.
Inviato: 27/3 10:12
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Re: Nuove rogne con la Kodak T-Max 400 |
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Sviluppati e provinati con scanner Epson 1660 Photo i 4 rullini fatti durante la trasferta iberica da poco conclusa, con nuovo corpo macchina Nikon F2 e nuovo numero di emulsione della Tmax 400.
Tutto bene, nessuna ombra di striature nere. Pfuiiiiii....
Inviato: 2/7 20:38
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