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Cyanotype Rex |
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Salve a tutti
Ho incominciato a fare dei cianotipi e girando nel web alla ricerca di informazioni in merito mi sono imbattuto nel Cyanotype Rex. C'è qualcuno di voi che sa di cosa si tratta e in cosa differisce dalla formulazione classica? Se non ho mal capito mandano delle informazioni dietro pagamento . Ne vale secondo voi la pena o è il caso in cui ci si ritrova con la solita formuletta più o meno maneggiata ma con sostanzialmente nulla di nuovo? Cosa ne pensate di questa tendenza a monetizzare tutte le informazioni? ciao Ferruccio
Inviato: 20/9/2007 10:21
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Re: Cyanotype Rex |
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Ciao ferruccio, sto cercando informazioni e qualcosina si trova, qui viene postata la formula e c'è una discussione in inglese cyanotype rex
Sarei anche io inetressato a capire meglio di cosa si tratta perchè (da quello che capisco non è il classico cianotipo, ma è un mix fra il cianotipo e la stampa all'oro (corregetemi se sbaglio ) redo che abbia a che fare con la una modifica della stampa all'oro di Herschel. Qui trovi ancvhe alcuni lavori di Gustavo Castilla Link >> Ora vedrà se riesco di approfondire un pò meglio... non so quanto ti sono stato utile, grazie a te epr avermi messo la pulce nell'orecchio a proposito di questo Citazione:
sono molto contrariato in effetti che informazioni come queste vengano messe sotto chiave, capisco che se uno scrive un libro in proposito ha da sostenere le spese di stampa e il tempo impiegato e mi sta bene e anche è giusto farsi pagare cifre da capogiro per stage e workshop, ma in questo caso Terry King non invoglia neanche a comprare il suo manuale dato che non ne da neanche una preview. Si tratta semplicemente di uan formula e qualche informazione in più e tra l'altro a quanto pare questa formula risale a circa 160 anni fa e non è stata neanche brevettata. comunque questo è il mio parere.. io credo nella condivisione delle informazioni in modo libero, anche perchè reputo questo il punto forte di internet ed in oltre, secondo me, il confronto è la maniera migliore per crescere e migliorarsi. come disse Linus Torvald (creatore di linux) parlando del software (anche se a mio parere puà essere utilizzato per tanti altri argomenti fra cui anche le tecniche fotografiche ) "Il software è come il sesso, meglio se libero". ciao Mauro
Inviato: 20/9/2007 12:04
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Re: Cyanotype Rex |
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Beh,
io ho sfogliato il manuale tempo fa e a pelle non mi è piaciuto. Vado a memoria e non ho provato il procedimento, quindi attenzione! Se non ricordo male si usa l'ossalato ferrico come sensibilizzatore con forse un po' di acido ossalico. In pratica lo stesso delle stampe al platino. Si espone direttamente e poi si sviluppa in un bagno di ferricianuro di potassio. Nel principio la tecnica è la stessa, alla fine si sfrutta sempre la riduzione da ferrico a ferroso dovuta agli uv. La differenza è che l'agente ossidante nel ciano classico si mette direttamente nel sensibilizzatore, qui nello sviluppo. Nel dettaglio però si passa da prodotti che si possono quasi mangiare (il citrato ferrico d'ammonio è un conservante per cibi per neonati) a prodotti molto tossici come gli oxalati. inoltre l'ossalato ferrico è praticamente impossibile da trovare in europa e fastidioso da costruire in casa. lo sa bene chi stampa al platino. i vantaggi (attenzione, ancora vado a pelle, magari l'autore ne cita altri o tralascia questi) sono i soliti citati da chi cerca di modificare il cianotipo: immagine che non parte nell'acqua, tempi di esposizione più brevi, soluzione che non ammuffisce, etc. per quanto mi riguarda non sono problemi cosi' gravi e l'aumento in tossicità e complicazione per me non vale la candela. tanto più che con certe carte l'immagine parte appena nel lavaggio. se volete provare un'alternativa che risolve a quanto pare tutti i problemi di cui sopra e la cui procedura è data nel dettaglio gratuitamente su internet, sul sito di www.mikeware.demon.co.uk/ è descritto il nuovo cianotipo. usa ossalato ferrico d'ammonio, facile da trovare e poco caro. ripeto, io ancora non l'ho provato eprché sono molto soddisfatto del ciano classico, ma penso che lo farà presto. fra le due tecniche mi invoglia più il nuovo ciano di ware rispetto al ciano rex. pero' se hai voglia di provare poi facci sapere le tue esperienze ciao ciao f
Inviato: 20/9/2007 12:49
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Re: Cyanotype Rex |
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Ho appena finito di spulciare il sito di Mike Wire e devo dire che sembra davvero interessante la nuova formula del cianotipo effettivamente molto meglio del cyanoRex.
Poi secondo lui si risolverebbero i probreblemini legati al vecchio tipo : Cito testualmente Citazione:
prima è meglio che però fortifico la vecchia tecnica poi la proverà .. almeno per curiosità ciao e grazie F.
Inviato: 20/9/2007 14:43
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Re: Cyanotype Rex |
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Ciao Mauro, ti ringrazio delle preziose e sollecite informazioni. Se trovi altro fammi sapere, da parte mia se farà delle prove ...
Concordo in pieno con la tua risposta su questa eccessiva monetizzazione che viene fatta (direi anzi che mi hai tolto le parole di bocca) specialmente per quanto riguarda la mancanza di costi nella diffusione via web. Credo che prima o poi si finira con il metodo "photoshop": è vero che costa un occhio acquistarne la licenza, ma non credo che siano in molti quelli che la pagano - professionisti o meno - anche se tutti la usano. Ferruccio
Inviato: 21/9/2007 10:23
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Re: Cyanotype Rex |
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Ciao Fabusdr, anche a te i miei ringraziamenti e complimenti per il tuo sito ricco di informazioni.
Mi fido della tua impressione sul manuale del Cyanotype Rex, anche perchè era un sospetto che avevo. E' sempre spiacevole pagare per qualche cosa che non vale le aspettative. Da quel poco che dici mi sembra "probabile" che vere novità in giro non ve ne siano poi molte; è sempre la stessa pappa con minime variazioni. Sia la intercambiabilità dei sali ferrici che la separazione fra la componente sensibile alla luce (sale ferrico) e la componente "colorante" (ferricianuro, platino o argento) sono cose risapute - come giustamente afferma mauro - da un certo tempo, direi secoli. Ferruccio
Inviato: 21/9/2007 10:38
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Re: Cyanotype Rex |
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Ciao,
e grazie per la visita al sito. Citazione: Mi fido della tua impressione sul manuale del Cyanotype Rex, anche perchè era un sospetto che avevo. E' sempre spiacevole pagare per qualche cosa che non vale le aspettative. allo stesso tempo devo dire che S. King è un grande stampatore ed è disponibilissimo sui forum di tecniche alternative e antiche. capisco anche che uno scriva un libro e lo venda, è una fatica pazzesca, senza pensare il tempo speso in camera oscura. inoltre sono sicuro al 100% che il fascicolo che ho letto era su cianotipo rex, ma non sono sicuro che fosse di s. king. l'ho cercato ma non lo trovo maledetti trasolocchi Citazione: Da quel poco che dici mi sembra "probabile" che vere novità in giro non ve ne siano poi molte; è sempre la stessa pappa con minime variazioni. Sia la intercambiabilità dei sali ferrici che la separazione fra la componente sensibile alla luce (sale ferrico) e la componente "colorante" (ferricianuro, platino o argento) sono cose risapute - come giustamente afferma mauro - da un certo tempo, direi secoli. insomma, non è esattamente quello che volevo dire e dissento dalla tua affermazione. da una parte certe innovazioni ci sono. per esempio il crisotypo, o l'argyrotypo, che risolvono vecchi problemi. o l'uso dell'edta per i fissare il platino, l'incollagio sintetico, etc. dall'altra è vero per esempio che tutti i procedimenti ai sali ferrici (oltre ai due citati sopra almeno vdb, kallitipie, ciano, platino, palladio, etc) sfruttano tutti la riduzione di un sale ferrico in presenza di un agente ossidante che, durante l'ossidazione, fa precipitare un metallo prezioso o un pigmento. eppoure le differenze fra le tecniche sono enormi. adesso magari le differenze fra ciano classico, nuovo ciano, e ciano rex non sono cosi' marcate, visto che si deposita sempre blu di prussia, ma sicuramente ci sono. le formule cianotipo sono tante quanti i fotografi che l'hanno utilizzato e non si puo' ridurle a un'invezione di herschell. Insomma, giusto per fare una piccola provocazione, sarebbe come dire che, visto che la fotografia rimacina semplicemnte l'zione della luce su una superficie sensibile non rimane più niente da inventare. per quanto mi riguarda invece c'è il problema contrario. ci sono talmente tante variabili e cose da riscoprire da soli che mi piacerebbe trovare gia del lavoro fatto da qualc'un altro! ciao ciao e buon cianotipo (facci sapere come ti va) f
Inviato: 21/9/2007 18:48
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Re: Cyanotype Rex |
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Ciao Fabusdr
Se trovi il manualetto di cui parli, se ti va, danne notizia Non mi sembra di aver espresso nessun parere su Sandy King: per il solo fatto di aver messo a punto uno sviluppo come il Pyrocat HD merita tutta la mia riconoscenza e gratitudine. Forse mi sono spiegato male, ma se ho scritto "Da quel poco che dici mi sembra "probabile" che vere novità in giro non ve ne siano poi molte; è sempre la stessa pappa con minime variazioni. Sia la intercambiabilità dei sali ferrici che la separazione fra la componente sensibile alla luce (sale ferrico) e la componente "colorante" (ferricianuro, platino o argento) sono cose risapute - come giustamente afferma mauro - da un certo tempo, direi secoli" mi riferivo esclusivamente alla intercambiabilità dei sali ferrici e all'uso disgiunto della componente colorante. Spero di fare presto qualche cianotipo. Ferruccio
Inviato: 22/9/2007 16:03
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Re: Cyanotype Rex |
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Ciao Fabusdr
Rileggendo a distanza di tempo il tuo ultimo intervento mi sono accorto di un punto interessante che in un primo tempo mi era sfuggito. Citazione:
mi riferisco all'incollaggio sintetico: cosa intendi per questo? Io sono ancora in fase di pasticciamento con la gelatina, ma la bassa temperatura invernale non mi aiuta di certo. Il lavoro con il cianotipo va avanti. Stentatamente. Ciao Ferruccio
Inviato: 15/1/2008 9:03
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Re: Cyanotype Rex |
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Non ho frequentato moltissimo il forum e mi rendo conto solo ora della domanda. Rispondo con imperdonabile ritardo:
Citazione: mi riferisco all'incollaggio sintetico: cosa intendi per questo? invece della gelatina (prodotto organico) si possono usare colle, basi per le tele, etc. Per iniziare puoi cercare nell'archivio della lista alt-photo o chiedere in un negozio d'arte fornito o inventare con qualche prodotto insolubile che trovi in un negozio di vernici. Citazione: Io sono ancora in fase di pasticciamento con la gelatina, ma la bassa temperatura invernale non mi aiuta di certo. in realtà per quello che mi riguarda incollare d'inverno è molto più semplice che incollare d'estate. Se segui la procedura descritta nell'articolo Incollaggio bagnato con barra filettata quando superi i 20 gradi la gelatina inizierà a colare prima di solidificarsi. d'inverno invece basta aprire la finestra che diventa dura prima di seccare, restando molto più uniforme. Se hai problemi nella stesa puoi comprare una lampada a infrarossi (pochi euro) e tenerla accesa sopra il foglio mentre stendi. In questo modo la gelatina rimane fluida. Poi spegni la lampada, apri la finestra e la gelatina "si congela" in posizione. in ogni caso il cianotipo, e in generale i sali ferrici, non vanno d'accordissimo con la gelatina. I cianotipi non li incollo mai, se stampo un ciano come base di una gomma, incollo solo dopo il ciano. perché stai incollando? hai provato senza? risparmi tempo, fatica e ti metti al riparo da possibili errori d'incollaggio. Citazione: Il lavoro con il cianotipo va avanti. Stentatamente. purtroppo le tecniche antiche ritengono tempo, dedizione, pazienza. ancora di più della camera oscura classica. corraggio f
Inviato: 22/1/2008 10:56
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http://photo.busdraghi.net La gente crede nella realtà della fotografia ma non a quella della pittura; il chè dà un enorme vantaggio ai fotografi. Sfortunatamente, però, anche i fotografi credono nella realtà della fotografia. D. Michals, 1976... |
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Re: Cyanotype Rex |
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Ciao Fabusdr (Fabiano?)
Per questa volta sei perdonato ma.... Scherzi a parte non posso che ringraziarti per la tua disponibilità e competenza. Per quanto concerne la collatura con gelatina la eseguo per immersione in una soluzione poco concentrata (in media il 2%) e non solo per il cianotipo, comunque seguirà il tuo consiglio e se non indispensabile provvederà ad evitarla. Come diceva Ford "quello che non c'è non si rompe" Concordo che le Tecniche Antiche non siano del tutto semplici. Stà cercando da molto tempo un libro di Alphonse Poitevin " Traite de l' impression photographique sans sel d' argent" Parigi 1862, e visto che sei in quei paraggi chiedo se ne hai "notizia". Magari lo hai in casa, ma non spero tanto. Ne sai niente: fotocopie, reprint, ebook, mi va bene tutto. Ciao Ferruccio
Inviato: 24/1/2008 11:00
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Re: Cyanotype Rex |
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Citazione:
comunque seguirà il tuo consiglio e se non indispensabile provvederà ad evitarla. Come diceva Ford "quello che non c'è non si rompe" esatto, è proprio questa l'idea. nei vari siti, trattati e libri di tecniche antiche c'è sempre scritto che epr fare la stampa x devi assolutamente preparare la carta nel modo y, x, w, poi usare il prodotto pipo assolutamente insieme a papo, etc etc. tutti baggianate. quando uno prova deve partire dal più semplice, se poi fallisce usa la letteratura per trovare la via che risolve il problema, partire con una tecnica iper raffinata è masochismo. una delle cose belle del ciano è che funziona praticamente su qualunque carta, quindi vai traquillo. Citazione: Stà cercando da molto tempo un libro di Alphonse Poitevin " Traite de l' impression photographique sans sel d' argent" Parigi 1862, e visto che sei in quei paraggi chiedo se ne hai "notizia". mai sentito, mi spiace, ma se viene fuori te lo dico. ciao ciao f
Inviato: 24/1/2008 18:39
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http://photo.busdraghi.net La gente crede nella realtà della fotografia ma non a quella della pittura; il chè dà un enorme vantaggio ai fotografi. Sfortunatamente, però, anche i fotografi credono nella realtà della fotografia. D. Michals, 1976... |
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