cioa a tutti, ho cisto che spesso quando si parla di foro stenopeico salta fuori lo zoneplate, che è questa piastra composta da tanti fori stenopeici, sembra che doni un effetto flow alle immagini e a quanto ho capito riduce i tempi di posa diminuendo fstop, quindo hanno una maggior luminosità  a discapito della nitidezza..
Spero che qualcuno l'abbia sperimentato e mi sa dire come si costruisce e i pro e i contri nell'utilizzo

ciao e grazie

Credo che puoi toglierti dalla testa l'idea di costruirtelo da solo a meno che tu abbia un laser di precisione da svariate decine di migliaia di euro e altrettanto costose attrezzature di misurazione di precisione......accattatello sent'amme'. Anche io francamente non ho mai afferrato completamente i benefici del suo uso nell'ambito della fotografia stenopeica....ridurre i tempi??? E perche' uccidere la filosofia della contemplazione e della lentezza che risiede alla base della realizzazione di questo tipo di foto....

E' già  tanto complicato a fare un foro ben fatto artigianalmente, figurati uno così complicato.

La zone plate è la lastra a zone di Fresnel.
Anelli concentrici di una ben determinata larghezza e a ben determinate distanze tagliati in una lastra sottilissima.
Si comporta come una lente a focale multipla (a seconda di quanti anelli ritagli, o scopri), ma ha un'aberrazione cromatica terribile! Sinceramente non riesco a immaginare perché uno possa preferirla ad un foro steno.

Fer

Ok ora è molto più chiaro, ero solo incuriosito poichè a volte in campo stenopeico se ne legge qualcosa ma anche io non capivo bene l'utilizzo e guardando gli schemi e le scale non riucivo a comprendere come, se fosse stata uan cosa sensata, avrei potuto realizzarne uno.
Riguardo al laser invece ho la fortuna che dove lavoro io ne hanno appena installato uno e devo ancora proavare il diametro minimo dell'ablazione, eventualmente provare a forare una lastrina da 1 decimo di ottone per vedere come si comporta come foro stenopeico, certo che occorreranno parecchi minuti di lavorazione e dovrà anche tener presente dei tempi necessari a non farlo surriscaldare altrimenti sono c***i. Come risultati non dovrebbero essere male a patto che il foro sia davvero all'incira sul 0.15 mm come diametro così da poter realizzare un grandangolare per 35 mm, se avessi buoni risultati ve lo farà sapere.

Vi ringrazio per le delucidazioni sempre utili.
Ciao a presto
Mauro

Piccola osservazione da piccolo ottico.
Il foro da laser è tipicamente circolare (fascio collimato che squaglia il metallo, poi il materiale di riporto viene abraso via).
Due calcoli di ottica ti mostrano che in realtà  il foro dovrebbe essere doppioconico: cosa trascurabile per lastre infinitamente sottili ma mica tanto trascurabile per lastre reali (effetto tubo) che devono avere una loro resistenza alla deformazione; sia per carichi termici (foratura laser) che per carichi meccanici (montaggio).

A volte le soluzioni pià  semplici (doppio foro meccanico opposto da punta conica) possono essere le più efficaci!

Fer

Grazie fer, il problema è dove reperire punte di 1 decimo? Io ho fatto delle prove con il famoso aghetto a fare i 2 fori uno contrapposto all'altro ma diventa complicato riuscire a fare dei fori precisi per avere una buona-ottima nitidezza delle immagini, pensavo che con il laser sarei riuscito ad ottenere una precisione sul diametro maggiore, eventualmente ci provo ugualmente (ammesso che mi diano il permesso) poi ti faccio sapere.
Grazie ancora

Ciao Mauro

Ciao,
lo zone plate assomiglia allo stenopeico ma con varie differenze. le più marcate sono tre:
a) è molto più luminoso. se questo non ha influenza nelle foto di paesaggio en puo' avere molta sui ritratti
b) non ha una pdc infinita
c) ha una resa particolare, soprattutto nelle alte luci.
tutte queste differenze ne permettono un uso creativo molto interessante, e trovo molto riduttivo tacciarlo come è stato fatto in questo 3d.
la costruzione è relativamente semplice e ci sono molti tutorial online. riassmendo:
decidi il numero di zone, calcoli il diametro di ogni cerchio, lo disegni (io ho uno script matlab che lo fa, dando in input qualche variabile, magari lo ritrovo, ma si puo' fare anche con photoshop). lo stampi in negativo e con un fattore di scala 1:100.
lo fotografi in maniera da avere un fattore di riduzione di 100 e sviluppi la pellicola in modo da avere un contrasto fortissimo e il minimo possibile di velo. in teoria ci vorrebbe una pellicola lith, ma puoi anche sviluppare con rivelatore per carta, diluito e tempi molto lunghi.
in questo modo hai uno zoneplate perfetto e ti godi il trip mentale di utilizzare una fotografia al posto dell'obbiettivo
ciao
f
p.s. naturalmente in questo modo si possono costruire pure fori stenopeici, ma il velo del film in genere li rende ancora meno luminosi.

Sicuramente è un argomento interessante anche se per l'effetto che ho visto realizzato mi sembraa un effetto flou molto piacevole. Forse la peculiarità  più importante che mi sembra di capire è la PDC non illimitata che potrebbe essere un pregio del foro stenopeico e la luminosità  che in certe situazioni rendono il foro stenopeico difficilmente praticabile, è anche vero che chi usa il FS (foro stenopeico) non si mette a fare foto d'eventi o street...

Grazie fabusdr per i tuoi suggerimenti...
Ciao mauro

un altra cosa che mi è venuta in mente è questa girovagando per la rete per approfondiere lo zone plate, volevo chiedere se il pin-plate che dovrebbe essere come lo zone-plate ma con i fori messi in senso circolare e uno più grande centrale si ottengono gli stessi effetti dello zone-place

Ciao e grazie
mauro

Non c'è nessuno che abbia qualche scatto da postare a riguardo?

Digitando "zoneplate" su Google si trovano esempi e piastrine preconfezionate per Canon e Nikon a 45 dollari.

a questo link http://www.whizkidtech.redprince.net/zoneplate/ si puà trovare un interessantissimo zone-plate/pin-plate designer, che genera un immagine da riprodurre poi in scala. Puà essere interessante provarlo.
Un domanda mi sorge spontanea.
Il processo di generazione è
- Calcolo in qualche maniera il mio zon-plate (con matlab o photoshop [come suggeriva FABUSDR] o con l'applicativo web al link soppra)
-Stampo l'immagine
-e la rifografo in base dalla distanza esatta che mi restituisca la scala 1:50 (se il desegno è 50:1)
-Espongo e sviluppo per avere il massimo contrasto
e qui mi viene il dubbio... Le lenti che utilizzo hanno un pò di aberrazioni e magari la nitidezza non è il massimo e se uso un macro un pò lungo (tipo un 180 mm) per avere il riferimento di riproduzione 1:1 ci sarà  anche un pò di distorsione.. ecco detto questo, queste imprecisioni possono influire sulla riuscita dello zone plate o sono trascurabili??

Ciao e grazie