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2 Utenti anonimi
conservazione ottimale pellicole esposte |
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3/8/2009 19:25 Messaggi:
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Avevo pensato di conservare per qualche decennio dei rulli biaco nero 120.
frigo o congelatore... si possono conservare senza perdita di qualità?
Inviato: 31/3/2012 21:35
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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24/9/2009 0:53 Messaggi:
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In congelatore si conservano più a lungo che in frigo. Io ad un decennio non ci sono arrivato, al massimo alcune pellicole "dimenticate" nel congelatore dopo 4 anni erano ancora belle vispe, e su questo mi sento di dire che quelle a bassa e media sensibilità si comportano meglio, mentre invece una ilford 3200 Asa seppure conservata in freezer un anno oltre la scadenza, mi ha reso un velo pazzesco (già un pò lo ha di suo). Scusami la curiosità: perchè te le vuoi tenere dieci anni congelate? Hai in programma un viaggio ibernato su qualche pianeta lontano? Ciao
Inviato: 31/3/2012 23:16
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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Moderatore
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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4737
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10 anni??? Forse con dell'azoto liquido.....
Marco
Inviato: 31/3/2012 23:58
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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Utente non più registrato
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Secondo me la conservazione al freddo ha effetti solo sulla stabilità della emulsione stesa sulla pellicola (ed eventuale formazione di funghi, colonie batteriche ecc.) ma il vero danno nel lungo periodo le pellicole lo ricevono dalla radioattività ambientale che è sui 3 milliSievert (mSv)all'anno.
Considerando che una radiografia all'addome può essere mediamente di 0.5 mSv, è come se la pellicola non al riparo ricevesse 6 radiografie all'anno. Probabilmente è questa la causa del velo sulle pellicole molto vecchie e della perdita di sensibilità. Di conseguenza più che un frigo servirebbe una scatola di piombo (anche se le radiazioni Gamma avrebbero bisogno di schermature robuste). http://it.wikipedia.org/wiki/Sievert Comunque non mangiate dalle 15 alle 30 banane prima di una seduta fotografica perchè mettereste in pericolo la pellicola http://it.wikipedia.org/wiki/Dose_equivalente_ad_una_banana
Inviato: 1/4/2012 0:06
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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27/4/2006 13:48 Da Roma
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Nel tuo secondo link si dice "(...) incrementa il rischio di morte di circa un milionesimo. Lo stesso rischio che si corre mangiando 40 cucchiai da tavola di burro d'arachidi [al giorno, NdR]". Ora, io credo che dopo il primo cucchiaio avrei problemi di linguaggio, dopo il secondo non riuscirei più a muovere la lingua eccetera eccetera, fino al settimo cucchiaio, quando verrebbero sospese le attività cardiache per repulsione. Altro che quaranta cucchiai. Fose 30 banane, con molta acqua ed un chilo di olio...
Inviato: 1/4/2012 0:17
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Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31...... -------------------------------------- www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!...... |
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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Utente non più registrato
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Ti consiglio comunque di non fare la prova delle 30 banane considerando il noto effetto astringente delle banane!
(però saranno anche radioattive ma sai che risparmio di carta igienica!) Fermiamoci qui altrimenti ci bannano la discussione un po' OT!
Inviato: 1/4/2012 0:28
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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Moderatore
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Ragazzi, raccontatemi un po', di cosa vi fate, a parte le banane?
Andrea
Inviato: 1/4/2012 0:45
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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Utente non più registrato
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Hai ragione Andrea, io mi sono fatto un bicchiere di Merlot a cena ma devo aver sballato lo stesso perchè mi accorgo solo ora che l'amico parlava di pellicole esposte.
Comunque teniamo buona la discussione delle banane per quelle non ancora esposte!
Inviato: 1/4/2012 0:55
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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22/6/2009 11:34 Messaggi:
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Per tanto che mi sforzi non riesco a dare un senso al fatto di esporre una pellicola e poi infilarla in un congelatore per alcuni decenni .
Mi è già capitato per varie ragioni di far passare alcuni mesi tra l'esposizione e lo sviluppo, ma pensare a dei dcenni...
Inviato: 2/4/2012 9:38
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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3/8/2009 19:25 Messaggi:
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sono in una fase in cui mi va solo di scattare...tra qualche anno magari le svilupperò
Inviato: 2/4/2012 19:20
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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22/6/2009 11:34 Messaggi:
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Citazione:
Sì, ma se parli di decenni, rischi che non si trovino più i chimici. Non ti converrebbe farle sviluppare subito e ritirare la busta senza aprirla riponendola in un comune armadio chiuso a chiave? Così, caso mai ti venisse voglia, non correresti rischi...
Inviato: 2/4/2012 21:49
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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Moderatore
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8/2/2005 19:08 Messaggi:
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Fondamentalmente anche a me piace solo scattare... Non sviluppo certamente per piacere, anzi, trovo sia una maledetta rottura di scatole. Tant'è che negli anni ho accumulato materiale sviluppato e quasi nemmeno guardato: adesso sto iniziando a scansionare roba di otto anni fa che non ricordavo nemmeno di avere... Forse sarà divertente vederle, magari farò qualche bella scoperta. In ogni caso la cosa mi diverte e un po' di divertimento è quanto oggi chiedo al mio fotografare.
Andrea
Inviato: 2/4/2012 21:58
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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27/4/2006 13:48 Da Roma
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Ma come?! La tensione del caricare una tank, la percezione del legame covalente che diventa ionico, la sensazione epidermica dell'annerimento, il lezzo afrodisiaco dell'idrochinone o del metolo... persino l'afrore del fissaggio, sebbene quest'ultimo sia noioso.
E ancora: l'estrazione di pochi fotogrammi dalla spirale del negativo, ancora intriso di fissaggio, ed il guardare la gelatina gonfia con la stessa lentezza di un giocatore di poker che guarda le proprie carte. E quando, finalmente asciutto, steso sul tavolo luminoso, lo si osserva con il lentino cercando le Foto con la EFFE maiuscola? Dove mettiamo tutto questo? In un freezer come un tonno in un peschereccio d'altura? Il tonno fresco ha tutt'altro sapore, cari amici.
Inviato: 2/4/2012 22:50
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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Utente non più registrato
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Anch'io a volte ho un po' di pigrizia e magari rinvio al giorno dopo, però nel processo c'è un elemento che mi mi spinge comunque alla fase di sviluppo: la sfida costante alla ricerca della migliore gamma tonale che per me è parte imprescindibile dallo scatto, per cui la voglia di vedere il negativo bello come deve essere ce l'ha vinta sulla inerzia.
In fondo si tratta di una quindicina di minuti in tutto e poi è una soddisfazione guardarselo appeso ad una cordicella nel box doccia; durante le due orette della asciugatura vado in bagno almeno una decina di volte a guardarmelo in attesa di cominciare le scansioni. Senza questa fase sarebbe come mangiare un pasticcio alla bolognese senza un bicchiere di vino rosso
Inviato: 2/4/2012 23:24
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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3/8/2009 19:25 Messaggi:
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dite quello che volete a ma questo sviluppo mi rompe parecchio, anzi se qualcuno volesse svilupparmeli ad un prezzo umano fatemelo sapere che vi faccio un bel pacco e lo spedisco...chiedo solo comprensione, forte del fatto che i miei artisti\riferimento alla camera oscura erano allergici...
Inviato: 3/4/2012 17:47
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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Moderatore
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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Citazione:
Mmmm....se vuoi solo scattare senza la rottura dello sviluppo una soluzione esiste: scatta con la macchina vuota Scherzo dai. Marco
Inviato: 5/4/2012 17:06
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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14/2/2012 10:52 Messaggi:
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Girando sul Web, ho trovato delle informazioni in merito ai materiali di alcuni di quei "fogli" di plastica trasparente dove vanno infilati i negativi.
Per capirci, sto parlando dei fogli trasparenti di plastica coi buchi, quelli che vanno, poi, inseriti nei raccoglitori ad anello. Mi pare che si parlasse di non utilizzare materiali in PVC. La mia domanda e' la seguente. Da almeno un anno, sto usando i fogli trasparenti della GEPE, fatti di PVC ad alta resistenza. Premesso che quei negativi non sono quelli di HCB, di Berengo Garding o McCurry, mi piacerebbe sapere se ho fatto una cretinata (come al solito). Mi consigliate di acquistare fogli in materiale diverso dal PVC ? Non ci ho quasi dormito stanotte. Grazie in anticipo a tutti.
Inviato: 23/11/2013 10:08
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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27/4/2006 13:48 Da Roma
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Premesso che parti con una filosofia sbagliata: "quei negativi non sono quelli di HCB, di Berengo Garding o McCurry". Appunto, sono i tuoi negativi, e se per glia ltri non contano nulla, per te dovrebbero essere preziosissimi.
Ciò premeso eco la mia "posizione uficiale" sull'archiviazione dei negativi, partendo da un episodio di questi giorni. Sono stato costretto per un certo periodo e per motivi di spazio, a conservare in cantina i miei negativi. Il momento drammatico è il cambio di stagione, quando nel locale normalmente asciuttissimo, si forma un po' di condensa. Eco un sinetico report di quanto ho trovato ieri, trasferendoli nello studio, dopo l'umidità che hanno copiosamente distribuito le recenti alluvioni. Negativi conservati in fogli di pergamino ed in album dentro scatole: nessun problema. Negstivi conservati dentro fogli garantiti di polipropilene, che ho usato per velocizzare la stampa dei provini a contatto: emulsione andata e marcita su alcuni dei primi fotogrammi (quelli a contattom con aria e umidità) Negativi conservati nel PVC (per fortuna solo un paio di fogli): completamente attaccati alle pareti del foglio. Checché se ne dica, per me il prgamino è il miglior sistema di rchivizione che esista.
Inviato: 25/11/2013 9:53
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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4/11/2005 13:12 Da Roma
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Anche io sono un superfan del pergamino.
L'importante è infilarci i negativi perfettamente asciutti. Poi, non sarà il materiale più "archival" del mondo, ma ho alcuni negativi lì dentro da 15 anni e non ho mai avuto problemi, mentre nei fogli di plastica ho avuto problemi di adesione alla parete. Fer
Inviato: 25/11/2013 13:23
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: conservazione ottimale pellicole esposte |
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14/11/2013 12:57 Da Ancona
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Non capisco bene.
All'inizio si parla di rulli 120 da conservare, quindi immagino non esposti. Poi di rulli esposti, ovvero conservazione dei negativi. Comunque. sperando di non fare confusione dico la mia: - utilizzo ogni tanto (sviluppo stand) rulli 120 di Fortepan200 best before 09/2002, non mi hanno mai dato problemi, a parte che si rigano con un nonnulla; sono stati conservati dentro scatole di polistirolo, quelle che ti danno quando compri una torta gelato (in particolare quelle che ho recuperato io vengono da una nota gelateria della capitale); - per la conservazione dei negativi esposti pergamini, pergamini, solo pergamini, per i motivi e le negative esperienze già riferite da altri intervenuti. Un saluto a tutti.
Inviato: 25/11/2013 14:55
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CIAO http://emiliovendramin.weebly.com/ |
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