La TMAX 100 non è una delle pellicole che uso normalmente e quindi non ho molta esperienza.
In genere uso la across 100 o qualche pellicola rollei
Vi chiedo quindi qualche consiglio sullo sviluppo, quale rivelatore: D76, Xtol, Rodinal o che altro.

Della TMAX ne ho sentito parlare bene, ma anche molto male.

Grazie
Gianluigi

Sì in effetti questa pellicola l'ho sempre trovata un poco "ostica" nel trattamento, nel senso che per me tende ad alzare la densità nelle alte luci. Avevo cercato di superare questo ostacolo con alcuni sviluppi cosidetti compensatori ma nell'insieme il risultato non mi lasciava soddisfatto. Per questa ragione anni fa l'avevo abbandonata fino a che ho provato di trattarla con lo sviluppo pyrocat hd con risultati veramente notevoli: ottima acutanza, grana finissima ( nel medio formato si fatica a vederla con il focometro) e alte luci più aperte. Con gli sviluppi che citi posso dirti che ho usato il D.76 e non si comporta male sia in soluzione stock che diluito 1+1, ma non si raggiungono certamente i risultati del pyrocat. Ciao

Io mi sono trovato bene con XTol 1+1; considera però che non stampo per via chimica, scansiono i negativi (quindi le alteluci dense mi fanno un baffo...).

Fer

Io l' ho sviluppata in T-Max RS (specifico per formati rollfilm o pellicole piane, non per 35mm) o in Perceptol diluito. In entrambi i casi esponendo a 64 ISO +/- 1/3 (quindi da 50 a 80 secondo i casi). E tagliando di un buon 15 % i tempi di sviluppo consigliati.
Mi pare di aver avuto risultati soddisfacenti, anche se sicuramente gli sviluppi al pirogallolo saranno altra cosa.

La uso nel formato 135 con finalità di scansione, esponendola tra 100 e 200 ISO.
La sviluppo in T-Max 1:4 per 6' e 15" a 24 °C.
Esattamente come consigliato da Kodak.
Esattamente come sconsigliato da tutti i fotoamatori sui forum.

E mai alte luci bruciate?

Gianluigi,io lo sviluppo Tmax della Kodak l'ho usato in tempi remoti e devo dire che chiude molto le alte luci nella tmax 100 (e uso pure un ingranditore a luce diffusa), non così con la 400. Io non scansiono nulla perché stampo ancora con la chimica, quindi la mia opinione è riferita a questo tipo utilizzo.

Anche a me piacerebbe fare stampe chimiche, ma purtroppo per problemi logistici e di tempo non lo posso fare.
Ringrazio tutti per i suggerimenti.
Non ho ancora deciso, ma penso che inizialmento utilizzerò il D76 e poi si vede.

Gianluigi

Citazione:
Non saprei… è tanto che accumulo sviluppi e provini in attesa di una scansione seria per la stampa.
Utilizzo sia Tmax 100 che 400 che mi coprono tutte le sensibilità tra 100 e 800 ISO, posso variare l’esposizione entro 1 stop sullo stesso rullino senza perdite, e le posso sviluppare assieme con gli stessi tempi: una comodità enorme.
Quando cominciai ad usare le Tmax (più la 400 che la 100), si leggevano peste e corna su queste pellicole. Grana inguardabile, assenza di grigi, bianchi gessati,… Contattai un tecnico di Cinisello (erano i tempi in cui i professionisti avevano la Prof Card e una linea riservata) che mi spiegò come tali pellicole fossero ottimizzate per la scansione, che era proprio l’uso che intendevo farne io. Mi disse inoltre che lo sviluppo Tmax era uno sviluppo compensatore pensato da Kodak proprio per queste pellicole. Detti retta all’oste. Anche perché la mia scarsa sensibilità non mi ha mai permesso di distinguere una “grana poetica” da una “grana prosaica”. Le Tmax ne avevano poca, e a me bastava.
Sui neri, anche solo giocando con un Epson piano, riesco a vedere dettagli dove ad occhio la pellicola mi appare quasi trasparente. Sui bianchi, per ora sono fiducioso che il Nikon 5000 riesca a scavare tirando fuori un po’ di dettaglio anche dove la pellicola, sempre ad occhio, appare quasi nera uniforme. Ma non sono certo un esperto di scansione, e potrei anche sbagliarmi.

PS: qualcuno saprebbe linkarmi qualche confronto serio (possibilmente su scale di grigi) fatto su Tmax 100 o 400 sviluppate in “Tmax Vs Qualcos’altro”, dove si riesca a quantificare questa chiusura delle alte luci?

Come ho già detto della TMAX ne ho sentito parlare bene e molto male e la stessa cosa vale per lo sviluppo tmax di cui ho sentito dire cose contrastanti come:
- indispensabile per sviluppare le Tmax (tutte)
- da evitare

Anche questo mi chiedo. E' uno sviluppo che vale la pena provare o è meglio evitare. O in altri termini è meglio utilizzare i corrispondenti della concorrenza come DD-X e Tetenal (Ultrafin plus o t-plus).

Gianluigi

Io per tanti anni, prima di passare a XTol, ho sviluppato la TMax100 con sviluppo TMax (non RS) seguendo le indicazioni Kodak.
Il risultato è un negativo che "tiene" bene anche i 160-200 iso (senza modifiche allo sviluppo), ma con alteluci molto dense e una curva di contrasto che trovo "strana", diversa dai negativi BN che piacciono a me (es. Fuji Acros, Ilford PanF+, anche Efke 25).

Scansionando con un filmscanner dotato di esposizione regolabile non ho mai avuto problemi a leggere queste alteluci dense e la curva di contrasto si può modificare con Photoshop; capisco però che chi stampa chimicamente possa trovarsi male.

La grana della TMax non mi piace: la trovo contenuta, ma "fioccosa". Preferisco di gran lunga la Acros 100, che però all'atto pratico perde quasi 1 stop: per trovarmi bene devo esporre la Acros a 64-80, mentre la TMax va benone a 100 e anche 160.

Fer

Anche se la mia esperienza di scansione è molto limitata, ho idea anch'io che la T-Max è generalmente più facile da scansionare che da stampare (a meno di non usare sviluppi particolari, come appunto pirogallolo o cose anche più esoteriche).
Magari non al punto da consigliare di continuare ad usare pellicole più tradizionali, ma di solito quelle sono più "facili".