Ciao a tutti,
ho messo gli occhi su uno zeiss 120 makro serie CB. Per vederne i test mtf sono andato sul sito ufficiale carl zeiss, ma l'ottica in questione non c'è!
Qlcn mi sa dare spiegazioni in merito?

Grazie!
Roby

In effetti sul sito Zeiss non c'è un data sheet riferito a quell'obbiettivo, ma non mi preoccuperei troppo. Come accade per il Distagon 60CB e per il Planar 80CB, l'unica differenza è nell'otturatore, CB invece che CF . E quindi, anche se non te lo posso giurare, penso che il 120 CB corrisponda perfettamente, dal punto di vista ottico , al 120 Makro Planar CFi: credo che puoi tenere per buone le caratteristiche che si ricavano dal data sheet per il 120 CFi.
Per quanto mi risulta, l'unico obbiettivo CB che non ha un corrispettivo nella serie CF , CFi è il medio tele 160mm.

Il Planar 120 CB ha lo stesso schema ottico del 120 CF e CFi.
Qualche minima differenza di resa ci puà essere perché i CFi hanno un miglior trattamento antiriflesso all'interno del barilotto, d'altro canto non è da escludere che siano prodotti con vetri in rispetto delle ultime normative per l'ambiente, quindi senza piombo e altre sostanze ormai vietate.

Attenzione all'80 CB che ha uno schema ottico diverso dagli altri Planar 80: ha uno schema a sei lenti e non a sette: la resa è differente rispetto a quella del CFi perché è un obiettivo diverso.

Andrea

grazie a tutti per le info

Citazione:

Questa cosa non l'avevo notata! Hai ragione Andrea, ed in effetti, andando a controllare sul sito Zeiss, i grafici MTF differiscono abbastanza sensibilmente.
Uhm...personalmente non amo molto il Planar 80, già  nella versione a 7 lenti. Lo ritengo uno obbiettivo poco riuscito del corredo Hasselblad.
Forse a torto, perchè indubbiamente con questa lente sono state scattate migliaia e migliaia di ottime immagini e, tanto per dirne una, era l'obbiettivo preferito di Helmut Newton che pure era un patito della nitidezza (però lui aveva un vecchio serie C e chissà  che nel BN quelle lenti non fornissero delle prestazioni particolarmente buone). Ma tant'è: a me la sua resa non mi ha mai entusiasmato (forse è il mio esemplare ad essere particolarmente scarso o forse faccio l'errore di paragonarlo al 180 Sonnar che è un rasoio). Il 6 lenti CB specie sui bordi mi darebbe probabilmente ancora più da soffrire: alla larga!

Tra i Planar 80 preferisco il cinque lenti montato sulle Rolleiflex 2,8 che, per inciso, è anche l'obiettivo che preferisco in assoluto. Non è uguale, come dimostrano le curve MTF, a quello che equipaggia le Platin, GX e FX.

Il Planar 80 a sette lenti ha il gran pregio di essere un obiettivo molto equilibrato, il che va benissimo per chi deve farci di tutto: non c'è un parametro che risalti, non ha una peculiarità  che lo caratterizzi... è sempre lui, è una garanzia... ma a volte le garanzie non servono o non bastano... a me piacciono di più le ottiche meno equilibrate, con una personalità  più accentuata. Di sicuro il tuo 180 di personalità  ne ha da vendere...

Altra caratteristica del sette lenti è la resa molto buona a brevi distanze, migliore di quella del Planar 3,5/100, ma inferiore a quella del 4/120, il che è ovvio, visto che è un macro. E' chiaro che per uno che non si puà comprare tutto il corredo l'80 rappresenta, anche in virtù della luminosità , il miglior compromesso. Poi c'è il 110 che sta all'80 come il 50 Summicron sta al 50 Summilux...

Non ho mai provato il sei lenti, ma qualcosa mi fa pensare che abbia un maggior macrocontrasto e, forse, un filo di tridimensionalità  in più.

OT: Rispetto alle preferenze del grande Helmut so che prediligeva la focale di 80mm per i nudi, e che fino a metà  degli anni '80 utilizzava di preferenza una Rolleiflex con il normale e una Tele per i ritratti; successivamente ha cominciato a usare un'Hasselblad, con il 150 per i ritratti. A Berlino, presso la fondazione che porta il suo nome, ho avuto modo di vedere una cinquantina di ritratti e si vedeva con chiarezza dove aveva utilizzato il 135 Sonnar della Tele e il 150 Sonnar: obiettivi simili, ma con sfumature differenti; molto tridimensionale il primo, maggiormente corretto il secondo e con una resa del colore più moderna.
In una teca è conservata la Rolleiflex Tele, veramente consumata, e una 2,8 F White face con matricola altissima con il Xenotar 80, un probabile soprammobile, nuova di pacca. Qualcuno mi ha detto che non teneva mai più di una 2,8 per volta, forse quella era l'ultima...
Dove hai letto della sua preferenza per l'80 7 lenti?

A.

Citazione:

In una vecchia intervista che, se non sbaglio di grosso, gli venne fatta da Giulio Forti e pubblicata sulla rivista Reflex. Sono passati diversi anni, vado a memoria e quindi le parole precise mi sfuggono (chissà  se in qualche angolo in cantina ho ancora il numero in questione?). Ma ricordo alcune idee che HN esprimeva circa le sue preferenze in fatto di obbiettivi.
Diceva che lui preferiva obbiettivi molto nitidi, e che quando doveva comprare un nuovo obbiettivo, se ne faceva mandare 3 o 4 esemplari in studio e come test fotografava un suo assistente non rasato da un paio di giorni: l'obbiettivo che gli rendeva meglio i peli della barba era il prescelto
E poi diceva qualcosa tipo: "ho un 80 mm per l'Hasselblad che è stato ormai riparato un sacco di volte e forse mi è costato più in riparazioni dell'otturatore che a comprarlo nuovo. Tuttavia non lo cambierei mai, perchè un altro obbiettivo così nitido non sono più riuscito a trovarlo." Da questa frase ho dedotto che fosse un estimatore di questo obbiettivo.
Aggiungerei che, mentre è noto che HN sia stato un grande e appassionato utilizzatore di Rollei biottica, ci sono diverse immagini di backstage , per lo più a Montecarlo (ricordo per esempio una campagna per gli orologi Paul Picot e delle foto fatte a due sue statuarie modelle nei box di F1 durante una edizione del Gran Prix), relative soprattutto all'ultimo suo periodo lavorativo, anni '80-'90, che lo ritraggono con una Hasselblad in mano. Ne deduco quindi che, almeno in quegli anni, abbia usato l'Hasselblad con una certa frequenza.