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1 Utenti anonimi
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Iscritto il:
12/10/2006 6:49 Da monza
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Potendo utilizzare una Pentax 67 sarei curioso di riprendere lo sviluppo del bn.
primo scoglio; caricamento sulla spirale della maledetta pellicola. A parte le necessarie assoluzioni per le invocazioni alle comuni Divinità penso di poter sopperire con le vecchie Paterson. Alla peggio mi doterò di Lab Box ritornando quindi alla luce. Secondo scoglio: immagine finale. Con questa intendo; una volta sviluppato il negativo che me ne faccio? Non ho possibilità di ricostruire una camera oscura ( e non ne ho molta voglia). In alternativa scanner, e qui si apre un mondo di opinioni. Ho già un Coolscan V ED che funziona bene per il 35 mm non per la pellicola 120; cercando in rete si legge tutto e il contrario di tutto e opinioni diametralmente opposte anche per lo stesso prodotto/modello. Appoggiarsi ad un service mi sembra più costoso che non provvedere in proprio nè mi sembrano abbordabili i vecchi scanner dedicati sia per prezzo che per ricambi eventuali. Tutto questo mi ha posto di fronte alla domanda di base; ne vale la pena ? Cosa ottengo digitalizzando un bn 120 rispetto ad una stampa tradizionale ? un capolavoro o una frittata ? e rispetto ad un bn da fotocamera digitale ? Continuo in questa navigazione pericolosa o mi autoaffondo e desisto da questa insana voglia ? Quindi, conoscendovi come persone competenti, equilibrate e pazienti chiedo umilmente pareri e lumi. Voi cosa fareste ? Grazie a tutti Gig
Inviato: 4/10/2019 14:57
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......... che colore ha il vento ?...... |
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Amministratore
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11/10/2005 16:37 Da Roma e Abruzzo
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Ciao Gig,
scattando a regola d’arte (cavalletto robusto e presollevamento dello specchio; la Pentax 6X7 produce terremoti ad ogni scatto, l’ho usata per molto tempo), sviluppando a regola d’arte e facendo scansioni a regola d’arte, otterrai ottime immagini BN che erediteranno i benefici della gamma dinamica molto ampia, tipica delle pellicole BN e la buona quantità di dettagli tipica del formato 6x7 e delle lenti Pentax; tuttavia queste cose, da sole, non ti danno alcuna garanzia riguardo il fatto che le foto siano dei capolavori ... Il workflow ibrido è come qualsiasi catena, basta un solo anello debole per vanificare la robustezza degli altri anelli, quindi: - se cerchi un livello di qualità che possa competere con una digitale di ultima generazione e per certi versi superarla, allora vai avanti ma devi investire abbastanza (soprattutto in uno buono scanner dedicato oppure un buon sistema di digitalizzazione basato su DSRL o almeno in un Epson V800). - se ti accontenti l’impagabile piacere della sperimentazione, allora vai avanti con quello che hai, poi fotografi il negativo alla meglio con la digireflex, lo inverti con PS, pasticci un pò con i livelli e ti godi i risultati “un pò così”, anzi li proponi come cifra estetica dei tuoi lavori ... vedrai, qualcuno ci casca . - se non ti riconosci in una delle due ipotesi precedenti, allora lascia stare. Mia sindacabilissima opinione, ovviamente. A presto. Fabio
Inviato: 4/10/2019 16:47
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Re: navigazione a vista |
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Iscritto il:
3/4/2009 12:52 Da Eboli
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Ciao
ho praticato la tecnica mista per molto tempo, ma da circa un anno sono passato definitivamente al digitale. Con la tecnica mista in BN si possono ottenere ottimi risultati, ma secondo me non ne vale la pena. Se si vuole utilizzare la pellicola allora si deve seguire un workflow completamente analogico, ma è solo il mio parere. Ho smesso di usare la pellicola proprio perché non posso utilizzare una camera oscura. Il passaggio critico è la scansione del negativo. Troppo tempo, troppo complicato. Gianluigi
Inviato: 4/10/2019 17:28
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Gianluigi https://www.photo.net/profile/190407-g ... ry_image&change_section=1 https://www.juzaphoto.com/me.php?l=it&p=105763 |
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Re: navigazione a vista |
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Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Quoto gianlu64.
La catena ibrida secondo me vale la pena (come qualità) solo usando quanto di meglio ci sia sul mercato in fatto di scanner (il che attualmente significa solo Hasselblad Imacon), stampanti e carte. Ma se ne vale la pena come qualità (ed ho comunque qualche dubbio), non ne vale la pena come costi, dal momento che si può acquistare un' ottima digitale di ultima generazione che come risoluzione probabilmente batte qualsiasi scanner, con una frazione del costo dell' Imacom (e rivolgendosi ai service esterni, i costi cono comunque significativi). Se pellicola ha da essere, lo deve essere sul serio: pellicola, sviluppo e stampa analogica. Anche , perchè in qualche modo la catena analogica dà dei risultati che non sono riproducibili esattamente in altro modo (il che non vuol dire che siano perfetti: il fascino dell'analogico sta proprio nella sua imperfezione rispetto al digitale).
Inviato: 5/10/2019 12:26
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: navigazione a vista |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Citazione:
E' come volere arrivare sulla cima di una vetta, puoi arrivarci scalando o con la funivia. Il fatto che ne valga la pena o meno dipende dalla tua passione per le scalate. Se sei uno che vuole il risultato immediato allora vai in funivia (digitale), fai prima e risparmi tanta fatica e tanto tempo e avrai un risultato quasi sempre buono. I capolavori invece non si fanno nè col digitale nè con la pellicola, per quelli ci vuole prima di tutto un grande occhio.
Inviato: 5/10/2019 14:48
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Re: navigazione a vista |
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Iscritto il:
29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Per completare il discorso: tempo fa ho fatto il confronto tra una stampa inkjet su carta cotone circa 30x40 dello stesso soggetto ottenuto da file digitale e dalla scansione di una pellicola bianconero 4x5, è difficile indovinare qual'è una e qual'è l'altra.
Inviato: 5/10/2019 14:55
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Re: navigazione a vista |
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22/6/2009 11:34 Messaggi:
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Al di là di chi vuole togliersi lo sfizio di provare qualcosa di nuovo, per usare la pellicola, al giorno d'oggi, credo ci voglia una motivazione molto forte, che può essere molto soggettiva.
Io non sono d'accordo con chi dice che usando la pellicola poi bisogna fare stampe analogiche. Tolte tecniche di stampa antiche o particolari, la stampa inkjet offre ormai risultati superiori rispetto alla stampa tradizionale. Questo spiega perché molti (io compreso) scattano a pellicola e poi scansionano. Se sviluppare una pellicola in una tank è operazione che puoi fare tranquillamente in casa, per stampare analogico di buona qualità occorre un ambiente dedicato, e non è per niente semplice e neanche economico.
Inviato: 5/10/2019 21:19
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Re: navigazione a vista |
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12/10/2006 6:49 Da monza
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Grazie signori, confermate tutti i miei sospetti.
Sto ricominciando a scandire i miei negativi in bn con il Nikon per "riprendere la mano". Rispetto alle dia direi che è più laborioso. In realtà mi ingolosiva la superficie di un 6x7 cm per ottenere quella nitidezza e ricchezza tonale un pò limitate nel 35 mm. Continuo nelle prove; per ora sviluppo in tank e palestra con il 35 mm e poi vi faccio sapere. Per inciso; per capolavori intendo buoni risultati. Va da sè che non sono HCB. Gig
Inviato: 6/10/2019 5:04
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