Possiedo una Partita IVA. Chi mi spiega come funziona l'acquisto di un prodotto in Inghilterra ?
Dove devo pagare l'IVA?
In particolare sto per acquistare un accessorio fotografico da Robert White.
Come devo comportarmi?
Grazie

Non sono commercialista, ma credo che l'IVA la paghi in UK, dove ti fanno la fattura, e se non hai particolare fretta, aspetta un attimo poichè Gordon Brown ha promesso di abbassare l'IVA dal 17,5% al 15%, il che se l'acquisto è rilevante male non fa!

Se gli dai la PIVA dovrebbero farti la fattura senva IVA (in UK credo si chiami VAT).
Dal punto di vista fiscale si tratta di un'operazione neutra per l'iva, così come se l'acquistassi in Italia, per cui il fatto che Gordon Brown abbassi la tassa è ininfluente.

Stamani su Apug, Simon Galley della Ilford, ha detto che loro dovrebbero iniziare Lunedì con VAT al 15%

Saluti

Stefano

Citazione:

In effetti credo che, se fornisco il numero della mia partita IVA mi facciano la fattura senza la VAT del 17,5% (e forse a breve del 15%).

Quello che non mi riesce chiaro è la seconda parte, dove dici che si tratta di una operazione neutra.
Cioè, se non pago la VAT inglese, all'arrivo della merce non mi faranno forse pagare l'IVA italiana (che è e rimane del 20%)? Allora non mi conviene, o sbaglio?

la GB è nella CEE quindi non c'è dogana e non devi pagare nessuna IVA all'importazione.
Il resto lo deve gestire il commercialista, chiedi a lui, comunque il mio mi ha assicurato che non devo pagare alcuna imposta.
D'altra parte anche acquistando in Italia l'iva che paghi la deduci quindi la cosa vale anche per acquisti in comunità  Europea.

Senti il commercialista, se fornisci la partita iva non te la fanno pagare, ma poi la devi versare in Italia.
Cè di mezzo il modello Intrastat
Non conosco modi e tempi però,
Ciao.

Esattamente. Per quanto ne so l'iva la dovresti pagare sempre e comunque in Italia. Ho lavorato alcuni anni per Camera Press di Londra, e avevo due opzioni per esere pagato (ricevevo assegni internazionali emessi dalla Barclay's): la prima era pagare la Value Added Tax alla perfida Albione, ma incassando le sporche sterline solo quando andavo a Londra; la seconda strada era emettere fattura regolare pagando l'Imposta sul valore Aggiunto in Italia. Credo che funzioni nello stesso modo anche alla rovescia. Io avevo scelto la prima strada per evitare di pagare un po' di più di IVA e di subire il furto della banca che si prendeva il 6% a forfait quale tassa sul cambio e sul versamento dell'assegno, perché era internazionale.

L'operazione esatta la leggi qui:
http://www.studiobottero.it/ie_intracom.asp

La stessa cosa me lo ha confermato il mio commercialista.

In pratica non ti devono applicare la VAT.
Poi in Italia il commercialista deve fare una doppia registrazione IVA, una negli acquisti l'altra nella vendite.

Questa registrazione ai fini del versamento IVA è neutra perchè l'iva sugli acquisti si sottrae a quella sulle vendite quindi non influisce sulla liquidazione periodica dell'IVA.

Questo perlomeno è quanto mi capita con la PIVA della mia piccola impresa, non sà se vi sono differenze per un professionista con regimi a forfait o simili.

Ripeto per queste cose, che sono più complicate di quanto sembrano in apparenza, è sempre meglio chiedere anticipatamente al commercialista.
Li paghiamo per quello, o no?