Alla Tate Gallery a Londra sono inciampato in una sezione del negozio dentro al museo con libri dedicati non alla Fotografia ma alla "Lens-based Art" ("Arte basata sull'obiettivo", in italianus maccheronicus).

Incuriosito ho guggolato un po' e mi sono accorto che nel mondo anglosassone il termine sta effettivamente prendendo piede. L'oscenita' della sua traduzione in italiano ci impedisce di adottarlo - e non mi e' chiaro se poi sia un male o un bene

A me non dispiace pero', nonostante escluda la fotografia stenoscopica (va be', non si puo avere tutto dalla vita ...) ed includa a rigor di logica la camera lucida (voglio dire, non e' che ci sono queste migliaia di pittori scatenati che la usano quotidianamente...). Ma almeno raccoglie nello stesso contenitore "chimici", "digitali", "analogici", "ibridi", e altri aggettivi veramente bislacchi

O no?

cioè, tutto quello che é arte derivato da un aggeggio che ha davanti un obiettivo/ottica si chiama così? ma solo nel campo dell'arte o anche negli altri settori ex-fotografia?
bs
marco

Citazione:

Aiutami a capire cosa vuoi dire con "altri settori ex-fotografia" ...

Si fa riferimento all'arte contemporanea e dintorni?

Immagino di sì, perché il concetto di "Lens-based Art" lo vedo poco applicabile ad esempio alla pittura del Canaletto, o del Caravaggio, o prima ancora di Durer... sarebbe quantomeno riduttivo, no?

Claudio

Citazione:
Grazie Marco per avere proposto questo argomento. Ignoravo il termine "lens-based art" fino a qualche minuto fa. Ho cercato notizie e non ho capito quasi niente, come sempre quando si tratta di arte contemporanea, cioè quella che si sta facendo proprio in questo momento. Vedo questa mostra "Unblinking Eye" - che tradurrei "L'Occhio Impassibile" - a Dublino, che mi sembra una mostra come tante, dove espongono quelli che possono e la cui coerenza di indirizzo viene giustificata a posteriori. Però non ho capito e non ne voglio parlare.
Claudio invece fa un'osservazione interessante, che ho riportato in citazione. A me pare che il termine "lens-based art" possa andar bene per l'arte figurativa influenzata del mutamento della visione che si è verificato in seguito all'invenzione ed alla diffusione di strumenti ottici, indipendentemente dal tipo di supporto sensibile adottato, dall'occhio e mano del pittore, alla lastra sensibile, al sensore digitale, eccetera. David Hockney ha pubblicato nel 2001 un librone "Secret knowledge", tradotto tempestivamente in italiano, in cui sostiene che dal Rinascimento in poi i pittori hanno cambiato modo di dipingere perchè hanno utilizzato dei supporti ottici, tipo camera oscura, camera lucida, eccetera; tesi che mi sembra poco convincente quando sostiene il ricorso a questi strumenti a supporto dell'abilità  rappresentativa e della verosimiglianza, ma assai condivisibile nel momento in cui mette in evidenza l'influenza che ha avuto sul modo di produrre immagini l'esperienza della visione mediata dallo strumentario ottico, che ha frantumato gli stilemi precedentemente in uso. Boh, il discorso è "lungo e duro", con licenza parlando; io ho probabilmente frainteso tutto e sto abusando dell'ospitalità  di questo forum e della pazienza dei suoi frequentatori.
Umberto

Mxa/marco, probabilmente non ho capito...ho usato il termine ex fotografia pensando di aver capito una cosa, ma credo che non sia così. Ho pensato che quando hai parlato di digitale, analogico, ecc ti riferissi alla fotografia e dunque ho usato ex per dire che adesso solo la lens-based-art, ma volevo essere un po sarcastico...pardon!
mi informo
bs
marco

Io avevo iniziato questo thread fornendo una informazione semplice e banalotta. Voi me lo avete in pratica espropriato mettendovi a parlare di cose di grande profondita'.

Morale: io ci faccio un figurone.



Scherzi a parte, questo thread e' nato dal vedere una decina di scaffali nel negozio del museo pieni di libri sulla fotografia (storia, monografie, critica, fine art) sotto il grande segno in cartone con su scritto "Lens-based Art". Ma l'uso che ne ho visto fare NEL NEGOZIO era strettamente fotografico.

Ingoravo anche io il termine "lens-based art", e fondamentalmente non avrei niente da ridire sulla sua esistenza nel caso questo termine venisse usato per definire in un termine una mostra che comprenda ogni applicazione delle lenti nell'arte ma dissento completamente nell'adottarlo come nome di una forma d'arte, anche per evitare confusione.

Usando questo termine si varca quello che per me (per me per carità  non voglio suscitare le ire di nessuno) è un legittimo divario dettato dagli strumenti e dal supporto finale.

Citazione:

Secondo me stravagante è il termine "lens-based art" e pensare che dentro un contenitore si possano stringere tante applicazioni possibili attraverso un vetro lavorato.

Esiste gia un insieme che contiene diversi modi e tecniche per raggiungere un risultato con le ottiche fotografiche e che toglie ogni dubbio (o quasi ) su cosa è dentro o fuori perchè nato proprio per dividere due arti grafiche , e tra fotografia e "lens-based art" preferisco di gran lunga Fotografia.

Ps, ho letto ora il tuo ultimo intervento mxa.... Obelix avrebbe detto "S.P.Q.I." guardando quel cartello.