Volevo ringraziare Paolo Valentini per l'illuminante articolo sul formato RAW pubblicato sulla rivista FotoComputer di maggio...

Purtroppo non posso dire lo stesso per il resto della rivista che mi pare un po' peggiorata sia nei contenuti (sempre piu' consumer) sia nella qualita' delle immagini proposte (credo dipenda dalla carta e dalla tipografia).

Lo strumento rivista cartacea e' sempre molto interessante ma forse un po' superato...

Spero di sentire un commento di Paolo perche' mi interessa l'editoria in generale e sono curioso dei suoi commenti...

Credo che comunque valga i 5 Euro che costa (anche se li considero troppi). I test e la pubblicazione di news inevitabilmente gia' vecchie prima di essere pubblicate credo che siano deleterie e che ci si potrebbe dedicare di piu' alle immagini che pero' devono essere stampate con una qualita' migliore...

Mi scuso per le opinioni espresse che possono aver attaccato qualcuno direttamente ma da utente e fotografo credo che sia nostro dovere commentare le cose che ci circondano...

Bye

Ettore

Grazie Ettore per l'attenzione, ma non merito certo un ringraziamento pubblico.
Scusa se ho impiegato un po' a rispondere, ma ultimamente sono un po' preso, non ultimo con un giocattolo nuovo.

Sul problema della carta sono abbastanza d'accordo, ma ormai la carta costa ben più di un Euro al chilo, e gli editori sono costretti a risparmiare qualche liretta sul peso, anche se Fotocomputer direi che ha una qualità  tutto sommato decente. A spanne mi pare una Burgo da 70 grammi, ma non ci giurerei. La stampa in CTP non aiuta la qualità  complessiva, specie per il bianco e nero. Se non avete familiarità  con il procedimento, basti sapere che tutta la rivista viene caricata in PDF sul server della tipografia e poi stampata direttamente. Addio pellicole.

Lo spazio alle news, anche se non più attuali, è necessario, perché aiuta a dividere le news di DPreview (lo so che leggete tuti quelle) da quelle che interessano anche il mercato italiano, e oggi come oggi sto lavorando al numero di luglio: immaginate nel mondo digitale cosa significano due mesi.

Credo che la carta stampata abbia un grande vantaggio rispetto a internet, nonostante sia più lenta (e non pensavo al fatto che si puà leggere sul treno o al cesso), nel senso che dovrebbe garantire una certa serietà  deontologica. Mi spiego: grazie a internet chiunque puà creare il proprio sito, partecipare ai forum, esprimere delle opinioni, senza che queste siano suffragate da alcuna evidenza.
Il codice deontologio professionale dei giornalisti dovrebbe (sic) imporre loro onestà  intellettuale, raziocinio e trasparenza, in modo da garantire ai lettori la veridicità  delle loro affermazioni.
Insomma, se sto per spendere diverse migliaia di euri per un gioco nuovo che non ho modo di provare, voglio potermi fidare delle opinioni di qualcuno.

Le opinioni sono come il buco del culo: ognuno ne ha una, ma per entrare in una redazione è necessario che siano ben motivate e suffragate da fatti. Solo così è dimostrabile la buona fede e la serietà  di un giornalista. Su internet bisogna stare attenti, vale troppo spesso la frase scurrile con cui ho aperto il periodo.

A proposito di immagini: sul numero di giugno ci sarà  un mio pezzo sul reportage urbano (evvai con lo spamming): tremo all'idea di come possano aver stampato le mie foto. E' un peccato perché ci sono alcuni dei miei ultimi lavori migliori: vedremo.

Ciao Ettore, e ancora grazie dei complimenti.