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Vedere Fotograficamente

Estetica e fotografia

Parte 4 :  Come scegliere la miglior luce per una specifica fotografia

di

Alain Briot
(traduzione a cura di Raffaello Conti , impaginazione HTML a cura di Roberto Manderioli )


1 — Que la lumiere soit et la lumiere fut 

La luce ha svolto un ruolo di grande importanza nella cultura e nell'esistenza dell'uomo, fin dalle più remote epoche di cui si abbia testimonianza storica.
Nella Genesi, Dio crea la luce. Nell'Antico Egitto spettava al Faraone far risorgere il sole ogni mattino. Che responsabilità !
Gli Inca adoravano il sole e una eclissi solare pareva un presagio apocalittico. Per loro era inconcepibile che il sole potesse essere oscurato in pieno giorno.
Gli Anasazi, e molti degli Indiani Pueblo contemporanei, svilupparono una comprensione sofisticata dei movimenti del sole nel cielo, che utilizzarono per l'agricoltura e nelle cerimonie religiose.
Luigi XVI, re di Francia, era detto Le Roi Soleil, il Re Sole, in riferimento alla luce onnicomprensiva che apparentemente dispensava su tutto e tutti nel suo reame.
Nel corso della storia, varie società segrete furono dette di luminari e rivoluzioni sociali hanno portato all'Illuminismo.


La luce, a più riprese, è stata parte degli aspetti più importanti delle nostre vite ed ha giocato un ruolo fondamentale nella nostra esistenza.
Ancora oggi le nostre vite sono regolate da luce e oscurità, dato che molti di noi si alzano all'alba e vanno a dormire dopo il tramonto.
Lavoriamo di giorno e riposiamo la notte.

Come fotografi di paesaggio rispettiamo gli stessi ritmi. Seguiamo il sole nel suo spostamento mentre la terra ruota su se stessa ed orbita intorno al sole secondo, rispettivamente un cammino di un giorno e uno di un anno nel cielo. Il nostro calendario è basato sul viaggio di un anno che la terra compie attorno al sole. Il sole, e soprattutto la luce che diffonde sulla terra, controlla le nostre vite.


 

2 — Disegnando con la luce

La fotografia è fatta di luce. Il nome stesso lo dice. Composto da due parole greche: photos - luce - e graphos - disegnare/scrivere, il termine fotografia
alla lettera significa "scrivere (o disegnare) con la luce". All'epoca della sua scoperta fu chiamata eliografia, da helios, il sole. Eliografia significava "scrivere (o disegnare) col sole". Si pensava che solo la luce solare potesse essere utilizzata per creare le immagini, dato che allora le superfici non erano abbastanza sensibili da poter essere impressionate con luce artificiale, ma dopo che il magnesio iniziò ad essere utilizzato come luce "flash", il termine eliografia divenne restrittivo. Venne allora sostituito con fotografia per comprendere le diverse sorgenti di luce che potevano venire impiegate.

Scott McLeay, il mio primo insegnante di fotografia, diceva spesso che se si entra in uno stanzino, si chiude la porta, si piazza la macchina sul cavalletto e si effettua una posa, non se ne ricava una fotografia, per quanto lungo sia il tempo di esposizione. Si può esporre per ore, giorni o mesi senza ottenere niente sulla pellicola o sul file digitale. 

Il fatto è: occorre la luce per creare una immagine fotografica. Magari non molta, ma un pò di luce ci vuole. In uno stanzino buio, anche con una esposizione di molte ore, non otterrete una fotografia perché non c'è traccia di luce. La prima cosa di cui un fotografo ha bisogno, oltre a fotocamera, pellicola e obiettivo, è la luce. Le fotografie sono immagini fatte con la luce. Senza luce non possono esserci fotografie. 


 

3 — Tre regole guida sulla luce

Tre regole principali governano l'aspetto e il comportamento della luce per scopi fotografici. Queste regole sono una conoscenza essenziale per il fotografo.
Vedremo più avanti in questo saggio come queste si traducono nella realizzazione pratica di fotografie di paesaggio.

A --- Qualità della luce:
Più ampia la sorgente, più morbida la luce. Perché cambi la qualità della luce, deve prima essere modificata la superficie che illumina, in termini sia di dimensioni, sia di colore che di riflettività, o una combinazione di 2 o 3 di questi elementi.

In pratica, per la fotografia di paesaggio, ciò significa che la sola luce diretta del sole risulterà molto più dura di quella proveniente dall'intero cielo in una giornata coperta. Questo in quanto il sole, anche se è una stella gigante, è di fatto una sorgente molto piccola vista dalla terra. Invece, in un giorno coperto, il cielo pieno di nubi diventa tutto quanto un enorme riflettore.

Una sorgente di luce piccola, come il sole, produce un'illuminazione molto dura con zone illuminate brillanti e ombre impenetrabili. Una sorgente ampia, come l'intero cielo in un giorno nuvoloso, genera una luce morbida e uniforme con pochissime ombre. 


B---Luce riflessa
Se la luce è riflessa, prenderà le tonalità del riflettore su cui rimbalza. L'esempio migliore è la situazione di illuminazione nell'area dei canyon del Sudovest USA.
In un canyon la luce riflessa da un lato del canyon rimbalza sull'altro lato, la parete opposta. Mentre la luce diretta è sostanzialmente neutra, la luce che si riflette da una parete all'altra del canyon prende il colore della parete su cui rimbalza. Questa luce riflessa è colorata di rosso o arancio e aggiunge colore all'altra parete.
Il risultato è che la parete illuminata da questa luce ha delle tonalità molto più calde -- molto più rossastre per l'occhio e sulla pellicola -- della parete illuminata direttamente dal sole.

C--- Intensità della luce
L'intensità della luce su qualunque superficie diminuisce in maniera inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra sorgente luminosa e soggetto.
Raddoppiare la distanza tra sorgente e soggetto equivale a ridurre la quantità di luce che raggiunge il soggetto a 1/4 dell'illuminazione originale. 
Questa regola è molto importante in studio, dove le luci artificiali possono essere spostate a piacimento rispetto al soggetto fotografato. In esterni, con luce naturale, non è molto operativa in quanto il sole o le nubi o le pareti dei canyon non possono essere mosse da noi :)
Comunque, la conoscenza della regola è importante e per questo motivo l'ho inclusa nell'articolo.


 

4 — E come si individua la luce migliore per la fotografia di paesaggio ?

Ciò che ci occorre non è solo luce. E' luce di qualità. Scott McLeay spesso parlava non della luce ma della qualità della luce. La luce non è sufficiente. 
La luce di qualità è quella che cerchiamo. Ma quale qualità di luce ci serve come fotografi di paesaggio ?

Ansel Adams disse "Dio creò la luce e la divise in dieci zone." L'affermazione scherzosa di Adams evidenzia che non è semplicemente luce quello di cui abbiamo bisogno. Ma luce di una natura tale da soddisfare alle nostre esigenze di fotografi. Luce con una qualità artistica. Luce che possiamo, se non controllare, almeno imparare a utilizzare in modo che sia controllabile coi mezzi della fotografia. 


La qualità di luce che serve a ciascuno di noi dipende da cosa vogliamo fotografare e da cosa vogliamo ottenere. Comunque, tradizionalmente, e quando si riprendono ampie vedute di ampi paesaggi, la luce migliore la troviamo all'alba e al tramonto. Per sfruttare questa luce occorre essere sul posto prima dell'alba e del tramonto. Il tempo extra è necessario per scegliere il luogo, predisporre l'attrezzatura e prepararsi a fotografare. All'alba un faretto è indispensabile per vedere quello che fate nell'oscurità antelucana.
In più, se fotografate l'alba in una data località per la prima volta, vi consiglio di passarci il giorno prima per individuare la giusta composizione dell'immagine. Comporre l'immagine sarebbe molto difficile nell'oscurità e potreste lasciarvi sfuggire la luce migliore se studiate la composizione mentre il sole sorge. Chiaramente saprete già cosa, ad esempio, volete mettere in primo piano, dopo la ricognizione in luce diurna fatta il giorno prima.


Quando si fotografa il tramonto, raccomando di visitare la location nel pomeriggio, trovare una buona composizione, dopodiché attendere oppure tornare sul posto per il tramonto. Di nuovo, essere lì con un'ora circa di anticipo vi darà il massimo di possibilità di ottenere una buona immagine, in quanto avrete modo di osservare e fotografare il paesaggio mentre la luce cambia progressivamente e il sole cala sull'orizzonte. Sia all'alba che al tramonto può essere difficile scegliere il momento migliore per fotografare, dato che la luce varia costantemente per un'ora dopo l'alba e prima del tramonto. La cosa migliore è esserci in anticipo e fotografare continuamente senza essere troppo critici sui vostri sforzi e senza cercare di determinare la luce ottimale. Una volta rientrati allo studio potrete analizzare i risultati dei vostri tentativi e decidere quale(i) immagine(i) preferite. Dopo questa esperienza sarete in grado la volta successiva di valutare meglio la qualità della luce nella fotografia all'alba e al tramonto.


Non trascurate le opportunità offerte dalla luce prima del sorgere e dopo il calar del sole. Fino a 30 minuti prima dell'alba e 30 dopo il tramonto il paesaggio è immerso in una luce morbida e colorata, estremamente propizia alla fotografia, sia in bianconero che a colori. In quei momenti le ombre sono inesistenti, semplificando di molto i problemi di contrasto, e i colori decisamente saturi. Il vostro occhio forse non noterà quei colori, ma la pellicola sicuramente sì, soprattutto se ne usate una ad alto contrasto e saturazione come la Fuji Velvia. Non avrete bisogno di preoccuparvi del contrasto, eccezion fatta per il cielo che verosimilmente sarà la zona più luminosa dell'immagine in quella situazione. Se vi occorre diminuire la luminosità del cielo, utilizzate un filtro neutro graduato da uno o due stop a seconda delle necessità.


5 — Per quale motivo alba e tramonto sono i momenti migliori per il Grande Paesaggio ?

In una parola, all'alba e al tramonto la luce è migliore perché si propaga in orizzontale. Questa luce è parallela all'orizzonte, è radente sul soggetto e gli conferisce una forte qualità tridimensionale.

Dato che il sole all'alba e al tramonto è basso nel cielo, poco sopra l'orizzonte di fatto, la sua luce deve attraversare strati di pulviscolo, foschia atmosferica e inquinamento prima di raggiungere la scena davanti a voi. Nel corso di questo processo la sua brillantezza è fortemente attenuata e ammorbidita, dato che gli strati di polvere e foschia la filtrano. Il filtraggio inoltre trattiene la parte verde e quella blu dello spettro visibile, lasciando sostanzialmente quella rossa. Il risultato è che all'alba e al tramonto la luce è calda, con una tonalità rosa, rossa o arancio a seconda della particolare situazione del dato giorno. 
La combinazione di luce diffusa e del colorito caldo di alba e tramonto, crea una luce eccellente per la fotografia.
Per di più una luce che è sia calda che morbida è estremamente piacevole per l'occhio.

Inoltre gli esseri umani percepiscono la luce che illumiina il soggetto di lato -- luce laterale -- come esteticamente più gradevole di quella proveniente da sopra il soggetto -- luce verticale. Questo ha molto a che vedere con il ritratto. Quando si fanno ritratti fotografici (o quadri) di persone, la luce proveniente dall'alto getta ombre profonde e illeggibili sotto il naso e sotto gli occhi del soggetto. Quando il volto è illuminato lateralmente, un lato resta in ombra e un lato è illuminato. Ciò crea un gradevole effetto tridimensionale. Le stesse osservazioni si applicano alla fotografia di paesaggio con risultati altrettanto piacevoli. Come regola generale la luce orizzontale -- luce laterale -- è molto più gradevole esteticamente della luce sovrastante o verticale-- la luce che proviene da sopra il soggetto.

Luce del sole a mezzogiorno e all'alba

Questo disegno di Monument Valley mostra la posizione del sole sia a mezzogiorno che all'alba. A mezziogiorno il sole splende proprio sopra al monumento, proietta raggi verticali, e getta ombre brevi ai suoi piedi (le ombre non sono state disegnate per non generare confusione, dato che ci dovrebbero essere contemporaneamente due ombreggiature distinte).

All'alba il sole è all'altezza dell'orizzonte, emette raggi orizzontali e proietta ombre lunghe ai lati del monumento. All'alba il sole illumina il monumento lateralmente. A mezzogiorno lo illumina da sopra.



 

6 — Esistono altri tipi di luce propizi alla fotografia di paesaggio oltre alla luce orizzontale di alba e tramonto ?

Sì esistono. Non dubitate ! Anche se alba e tramonto sono ottime, ci sono altre opportunità di creare immagini soddisfacenti nel corso di tutto il giorno.
A seguire, vengono presi in considerazione i diversi tipi di luce che si incontrano in esterni. Per ogni tipo, descrivo la luce, la sua qualità, il colore, il contrasto e le ombre. Fornisco anche speciali correzioni/raccomandazioni per il digitale. Apprendere tutto il possibile sulle diverse qualità di luce può solo accrescere ulteriormente il nostro bagaglio di conoscenze fotografiche e la nostra capacità di creare immagini di livello superiore.


 

6 — I diversi tipi di luce naturale

A --- Luce riflessa --- detta anche luce di rimbalzo o diffusa

Descrizione: questo tipo di luce è ottenuta quando la luce solare colpisce una superficie e viene riflessa su un'altra superficie adiacente: per esempio nella Canyon Country del Sudovest USA un canyon che si sviluppa in direzione all'incirca nord-sud sarà illuminato direttamente dal sole su una parete, meltre l'altra riceverà la luce riflessa dalla prima parete. Questa luce avrà il colore dell'oggetto che l'ha riflessa. In un canyon prenderà il colore rosso della parete su cui è rimbalzata e darà questo colore alle ombre del lato opposto del canyon. Di conseguenza le ombre riceveranno un chiarore caldo, rossastro. Più stretto è il canyon, più accentuato è l'effetto. La massima intensità è raggiunta nei confini angusti degli slot canyon dove la luce rimbalza ripetutamente da una parete all'altra. Più la luce rimbalza nello slot canyon, più rossa diventa.

Qualità: morbida e uniforme. Le pareti dei canyon riducono il contrasto riflettendo la luce nelle zone d'ombra sul lato opposto.

Colore: Luce colorata. Tonalità intense determinate dal colore della superficie da cui viene riflessa. I vostri occhi potrebbero non vedere il colore esatto, ma la pellicola sì.

Ombre: Senza ombre

Contrasto: Basso contrasto

Luce riflessa

Questo disegno raffigura una tipica situazione di luce riflessa nello scenario di un canyon. La luce solare colpisce la formazione rocciosa a sinistra e viene riflessa su quella di destra.

Altri tipi di luce sono presenti in questa scena, rendendo la situazione complessa riguardo alla luce. Si hanno ombre proiettate dalle formazioni rocciose, aree illuminate direttamente, e aree illuminate da dietro. Le possibilità di diversi tipi di immagine in tali situazioni sono numerose e meritevoli di approfondimento.

 

Muro di luce di Antelope

Linhof Master Tecknica, Rodenstock 150mm, Provia

Questa immagine di Antelope Canyon in Arizona tratta di luce e forma. La luce crea l'immagine in questo caso. Notare che non c'è luce diretta nella fotografia nonostante la presenza di un'area luminosa nell'angolo in alto a sinistra. I diversi livelli di illuminazione, da chiaro a scuro, sono creati unicamente dalla luce diffusa che scende in profondità nel canyon.
Via via che scende verso il basso la luce diventa sempre più debole e colorata fino a che, giù sul fondo, diventa un bagliore rossastro intenso.



B --- Cielo coperto


Descrizione: una luce sia morbida che bluastra è presente nelle giornate nuvolose. Proviene da tutto il cielo che funziona da diffusore della luce solare 

Qualità: Luce morbida e diffusa. L'intero paesaggio è avvolto nelle ombre. Le ombre, che sono per loro natura bluastre, sono responsabili della tonalità blu presente nelle condizioni di cielo coperto. Questa dominante spesso passa inosservata ai nostri occhi ma è chiaramente presente sulla pellicola a colori.

Colori: Luce colorata (tonalità bluastra)

Ombre: da morbide a inesistenti

Contrasto: Basso

E' raccomandata la regolazione del contrasto: è l'occasione perfetta per utilizzare una pellicola ad alto contrasto e saturazione come la Velvia. Se scattate in digitale applicate una curva per aumentare il contrasto (curva ad S) al vostro file, in modo da compensare il basso contrasto del sensore.



C --- Ombra aperta

Descrizione: Un soggetto è in ombra aperta quando si trova all'ombra in un giorno di sole. Viene detta ombra aperta perché, quando si espone per le ombre, le zone d'ombra si "aprono" e appaiono morbide e piene di colore. In effetti esporre per le ombre aperte di una scena, implica sovraesporre le zone illuminate dal sole. 
Un uso classico dell'ombra aperta nel fotoritratto consiste nel far posare il soggetto all'ombra, con una zona illuminata direttamente alle sue spalle, utilizzando il flash di schiarita per diminuire il contrasto tra ombre e alte luci. Nella fotografia di paesaggio il flash è utilizzato raramente perché ha un effetto innaturale. Conseguentemente le immagini di paesaggi in ombra aperta difficilmente includono aree illuminate direttamente dal sole.

Qualità: luce morbida e diffusa

Colori: Luce colorata con una tendenza alle tonalità blu. Intensa, ma con possibile dominante bluastra.

Ombre. Nessuna ombra. Le ombre non ci sono.

E' raccomandata la regolazione del contrasto: è l'occasione perfetta per utilizzare una pellicola ad alto contrasto e saturazione come la Velvia. Se scattate in digitale applicate una curva per aumentare il contrasto del vostro file, in modo da compensare il basso contrasto del sensore.

Petroglifici a Gillepsie Dam
Linhof Master Tecknica, Schneider 75mm, Provia

L'ombra aperta differisce dalla luce da cielo coperto in quanto il sole è presente, ma non illumina direttamente gli oggetti inquadrati. L'ombra aperta è più calda della luce da cielo coperto dato che spesso luce riflessa entra nella scena. E' morbida e priva di ombre. Una delle migliori luci per fotografia.

 


D --- Controluce:

Descrizione: Un soggetto è in controluce quando il sole è situato dietro l'oggetto e la macchina punta verso il sole. In una tipica situazione di controluce il soggetto è in ombra con un alone luminoso intorno. Il sole può essere o meno visibile a seconda della vostra posizione. Potete sia far sparire il sole dietro il soggetto sia tenerlo in vista nella fotografia come macchia luminosa o stella di luce.

Qualità: anello di luce attorno ai bordi del soggetto. Stella di luce se il sole compare nell'immagine e il diaframma è molto chiuso, per esempio f16 su una 35mm.

Colori: La luce non ha dominanti. I colori sono poco saturi dato che la luce diretta del sole che brilla nell'immagine, assieme al contrasto elevato, contribuiranno a fare impallidire i colori.

Ombre: Le ombre ci sono. Saranno orientate verso la macchina e sembrerà che vengano verso l'osservatore.

Contrasto: Alto contrasto

Raccomandato il controllo del contrasto: pellicola dal contrasto basso come la Fuji Provia o negativo colore. Se lavorate in digitale, evitate di applicare curve di guadagno per il contrasto. Quello creato dal sensore dovrebbe essere già sufficiente.

 

Neve a Zion, sole e alberi
Hasselblad 503SW, Sonnar 150, Provia

Il controluce crea un anello luminoso attorno agli oggetti vicini nella scena. In questo caso splende in parte attraverso la neve semitrasparente creando un effetto di luminescenza. Presa pochi minuti dopo il soregere del sole, la luminescenza calda della luce da dietro si combina coi colori bluastri delle zone in ombra per creare un mix complementare di luci ed ombre. Notare la quasi totale assenza di colore nella scena tranne per le zone bluastre di ombra. Confrontate il colore in questo controluce con quello dell'immagine con luce laterale del prossimo esempio.

 


E --- Luce diretta

Descrizione: Luce diretta, approssimativamente da un'ora dopo l'alba a un'ora prima del tramonto. Non filtrata da nubi né diffusa da alcunché. Questa luce che è sia intensa che diretta, spietata per certi versi, rivela i dettagli più complessi del paesaggio, e genera ombre nette. Da evitare di preferenza nella fotografia a colori, può portare a risultati interessanti nel bianconero dove il colore non ha importanza e un contrasto forte è accettabile. Ciò nondimeno, non rinunciateci completamente con la pellicola a colori in quanto in alcune situazioni può dare risultati eccellenti.

Qualità: La luce diretta è sia dura che intensa. Un filtro polarizzatore spesso è necessario se scattate con un angolo vicino ai 90 gradi rispetto all'illuminazione solare.

Colori: I colori non hanno dominanti. La luce diretta fa impallidire i colori nella scena. Attendetevi una bassa saturazione e colori sbiaditi nella stampa finale.

Ombre: Le ombre sono presenti. Ombre nette, le più scure, generate dagli oggetti che bloccano la luce del sole.

Contrasto: Alto contrasto

Raccomandato il controllo del contrasto: pellicola dal contrasto basso come la Fuji Provia o negativo colore. Se lavorate in digitale, evitate di applicare curve di guadagno per il contrasto. Quello creato dal sensore dovrebbe essere già sufficiente.


F --- Luce orizzontale mattutina e serale

Descrizione: la luce morbida calda e orizzontale dell'alba e del tramonto. Orizzontale dato che il sole basso sull'orizzonte proietta i suoi raggi parallelamente all'orizzonte. E' una luce eccellente per la fotografia, specialmente quella a colori, per la concomitanza di basso contrasto, toni caldi e qualità avvolgente, che conferiscono una qualità fortemente tridimensionale agli oggetti nella scena. Gli oggetti illuminati direttamente sembrano emettere luce, come se questa provenisse dal loro interno. Imparate ad utilizzare la luce dell'alba e del tramonto e continuerete a meravigliarvi delle immagini che creerete all'inizio e alla fine del giorno.

Qualità: Luce morbida e avvolgente. Piacevole per l'occhio. Capace di svelare molti dettagli del paesaggio, conservando però parte del mistero della scena davanti a noi. Luce di transizione, in vicinanza di alba e tramonto, segna il passaggio tra giorno e notte. Dato che cambia rapidamente, vi consiglio di scattare a ripetizione, prendendo una esposizione ogni 5-10 minuti circa, e di non cercare di prevedere il momento in cui la luce sarà al suo apice. Potrete tornare sulle immagini più tardi, una volta rientrati nello studio.

Colori: Luce colorata con una dominante calda. La luce all'alba e al tramonto si colora di rosso, arancio, rosa o altre tonalità calde.

Ombre: Le ombre sono presenti. Delicate al sorgere del sole o subito prima che scompaia all'orizzonte al tramonto, acquistano forza e profondità man mano che il sole prende quota nel cielo.

Contrasto: Contrasto basso quando il sole è vicino all'orizzonte, con incremento progressivo man mano che il sole si sposta verso l'alto.
E' raccomandata la regolazione del contrasto: pellicole ad alto contrasto e saturazione come la Velvia. Se scattate in digitale può essere il caso di applicare una curva per aumentare il contrasto del vostro file, in funzione del contrasto dell'immagine.

Alba con neve al Canyon de Chelly
Fuji 617, Fujinon 300mm, Velvia

Creata al sorgere del sole il mattino successivo ad una tempesta di neve, questa fotografia mostra una varietà di tipi di luce diversi: luce diretta dell'alba, luce riflessa e zone d'ombra.
Notare che la neve nelle ombre è blu mentre al sole è bianco neutro. Notate anche che le pareti del canyon rilucono di una calda tonalità aranciata, un effetto alquanto diverso dalla scena controluce del mio precedente esempio nel Parco Nazionale di Zion. La luce riflessa dalle pareti rimbalza attraverso il canyon aprendo le ombre e riducendo il contrasto complessivo della scena. Per finire, anche la neve funziona da riflettore schiarendo ulteriormente la scena. Scene con situazioni complesse di luce come questa sono comuni quando si fotografa il grande paesaggio.

 


 

8 — Esercizi per l'accrescimento delle proprie capacità fotografiche

A --- Realizzate fotografie utilizzando i sei diversi tipi di luce descritti nell'articolo.

Potete utilizzare più soggetti per l'esercizio, dato che sarà difficile ottenere tutti i diversi tipi di luce su un unico soggetto. Comunque, se vi riesce, cercate di utilizzare un soggetto unico.
Ad esempio, trovatene uno che sia parzialmente illuminato dal sole diretto, e parzialmente in ombra. Fotografate entrambe le aree e confrontate le immagini per vedere in cosa differiscono colori, contrasto ed ombre.

La parte più importante dell'esercizio è raccogliere le immagini che mostrano i diversi tipi di luce. Una volta rientrati allo studio, potrete confrontare e contrapporre le diverse immagini.
Osservatele attentamente e descrivete (o anche scrivete se volete) le caratteristiche di ciascuna luce. Cosa vi piace e cosa non vi piace di ciascuna luce ? Quale preferite ? 
Quale è la vostra "favorita", ovvero ne avete una ? Con quale continuereste a lavorare se doveste realizzare una nuova serie di immagini con un solo tipo di luce ? Quale vi piace di meno e preferireste non dover più utilizzare ?

B --- Fotografate la stessa scena da prima dell'alba a dopo il tramonto.

Recatevi in un luogo di vostra scelta, stabilite una inquadratura, e fotografate la medesima composizione da prima dell'alba a dopo il tramonto. Idealmente, non muovete il treppiedi né la macchina. Comunque, se doveste spostarla (ad esempio perche non ve la rubino, o per fare una sosta) segnatevi nel terreno la posizione dei piedini e memorizzate l'inquadratura, così da poterla piazzare nuovamente nel medesimo punto al vostro ritorno. Scopo dell'esercizio è analizzare in che modo la stessa scena, la stessa identica cmposizione, variano e vengono trasformate unicamente dalla luce nel corso del giorno.


C --- Costruite ed utilizzate un nigrometro

Cosa è un nigrometro ?

E' uno strumento progettato per consentirvi di vedere i colori effettivi di quello che avete davanti. Sostanzialmente è un tubo nero, con una apertura molto piccola alle due estremità, attraverso il quale mirate aree specifiche del paesaggio. Dato che osservate piccole aree selezionate, potete isolarle dalle zone circostanti. Questo vi consente di vedere i colori reali di tali aree con maggior chiarezza rispetto a quando avete di fronte l'intera scena.

Come costruirne uno ?

Semplicemente prendete un tubo di cartone, da uno a due pollici di diametro, e lungo da dieci a venti, ad esempio un contenitore per manifesti o l'anima di un rotolo di carta da cucina. Un tubo robusto è preferibile perché non si deformerà con l'uso. Ritagliate due ulteriori dischi di cartone del diametro del tubo, ovvero utilizzate i coperchietti del tubo da manifesti. Aprite un piccolo foro del diametro di un quarto di pollice circa al centro di ciascuno dei due elementi. Applicateli alle due estremità del tubo inserendoli nella loro sede, se coperchi, o incollandoli nel caso dei dischi di cartone. Il vostro nigrometro è pronto per l'uso. Se veramente volete fare un lavoro a regola d'arte, potete dipingere di nero l'interno del tubo e le chiusure in modo che non riflettano la luce.


Come lo uso ?

Osservate attraverso il nigrometro puntandolo verso il soggetto di cui volete studiare il colore. Il modo migliore di cominciare è trovare un'area parzialmente in ombra e parzialmente illuminata.
Osservate alternativamente la parte in ombra e quella al sole. Noterete che i colori nella zona d'ombra sono intensi e ricchi mentre in luce diretta sono tenui e slavati. Seguite la stessa procedura per tutte le aree di cui volete determinare esattamente il colore.

Il vantaggio di usare un nigrometro è che vi consente di isolare un'area dal contesto e vederne selettivamente i colori. Dato che vedete solo una piccola porzione della scena i vostri occhi non mischieranno per così dire i colori e saranno quindi in grado di percepire il reale colore di ogni oggetto. Passate un po' di tempo a studiare varie scene col vostro nigrometro. Imparerete molto sul vero colore degli oggetti davanti a voi e su come questo varia in funzione delle diverse condizioni di illuminazione.

Potete creare al volo un nigrometro chgiudendo il pugno ma lasciando una piccola apertura all'interno e osservare gli oggetti attraverso questa. Questo sistema è molto pratico una volta che vi siete fatti una conoscenza sulla luce e sui colori con un vero nigrometro e volete solo controllare il colore di un certo oggetto sul campo.

Potreste pensare che l'effettivo colore degli oggetti sia un dato ovvio. Può esserlo solo se avete acquisito la conoscenza che può darvi il nigrometro. Altrimenti vi consiglio caldamente di dare un'occhiata al mondo attraverso un tubo scuro con due piccoli fori alle estremità. Sarete sorpresi da quello che vedrete.

D --- Leggete "La luce e i colori in esterni" - di M.G.J. Minnaert

Questo libro spiega molti fenomeni visivi che occorrono in natura, il come e il perché del loro verificarsi. Descrive molti fenomeni naturali che riguardano la luce, incluso il colore del cielo, le nubi, i miraggi, le aurore, gli arcobaleni, gli effetti del ghiaccio nell'atmosfera e molto altro. Incoraggia all'esplorazione personale di questi fenomeni. Vi insegnerà come identificare i fenomeni naturali di illuminazione, dove e quando possono verificarsi, cosa li provoca, e perché alcuni sono comuni mentre altri estremamente rari.

Light and Color in the Outdoors, M.G.J. Minnaert

 


9 --- Conclusione


La nostra riuscita come fotografi di paesaggio, che è legata alla nostra capacità di sceglere la miglior luce possibile per le singole immagini, dipende fortemente dalla nostra esperienza.
La natura è il miglior maestro e non ci sono alternative allo studio e alla sperimentazione per sviluppare e affinare l'esperienza richiesta per fare le scelte giuste con la luce. In molti sensi, padroneggiare la fotografia inizia dal padroneggiare la luce. Nella fotografia di paesaggio ciò significa non solo familiarizzare intimamente coi diversi tipi di luce, ma anche prevedere quando e dove possiamo aspettarci di trovare un dato tipo di luce. Significa anche costruire la nostra esperienza lavorando con ciascun tipo di luce in modo che, quando le condizioni sono ottimali e il tempo a disposizione minimo, possiamo intuitivamente orientarci verso un'immagine riuscita senza pensare coscientemente alla luce. Una tale esperienza è il risultato di anni e anni di pratica e occorre rendersi conto che non ci sono molte scorciatoie per giungere a questa conoscenza. Analogamente sono pochi gli strumenti oltre ai nostri occhi che possano aiutarci nel compito. Se da un lato è certamente importante portarsi dietro un esposimetro spot per analizzare il contrasto della scena davanti a voi (di più su questo argomento in un mio prossimo capitolo sull'esposizione), niente può sostituire la nostra capacità di vedere la scena in termini di qualità della luce, luce diretta o diffusa, ombre e alte luci, colori, e via dicendo. In definitiva dobbiamo basarci su quello che ci ha dato la natura insieme alla conoscenza e all'esperienza che abbiamo accumulato nel corso del cammino che porta a creare immagini sempre migliori e sempre più emozionanti.

. . a suivre . . continua

Prossimo articolo della serie: Scelta della pellicola


PS
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Alain Briot
Peoria, Arizona
November  2003

© 2003 Alain Briot
Beaux Arts Photography
http://www.beautiful-landscape.com
alain@beautiful-landscape.com


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