Operazioni basilari di fotoritocco in Photoshop
Parte II
Raddrizzare gli orizzonti pendenti
Uno degli errori più comuni quando si fotografa un paeseggio che include la linea dell’orizzonte oppure uno specchio d’acqua è quello di inclinare inavvertitamente la fotocamera lateralmente rispetto all’orizzonte, con la conseguenza di ottenere laghi in discesa eccetera. Photoshop prevede la possibilità di ruotare a piacere l’immagine in modo molto fine grazie al comando –image- > -rotate canvas- > -arbitrary-. Si apre una maschera (fig 1) che permette di scegliere il verso di rotazione e di quanti gradi e decimali di grado operarla.
fig.1
Questo modo di operare presuppone però di procedere per tentativi. Esiste un sistema più comodo e veloce.
Ecco un esempio di come procedere. Supponiamo di voler raddrizzare il rettangolo rosso di fig. 2.
Tracciamo con lo strumento “measure tool” (fig.3) una linea che coincida con la sua base.
Fig. 2 |
Fig. 3 |
Se ora apriamo la maschera “rotate canvas”, come descritto in precedenza, troveremo già presente il valore di rotazione in gradi necessario a rendere la figura dritta. Non ci rimane che dare l’ok per eseguire la rotazione. A questo punto non ci resta che ritagliare l’immagine a piacimento.
Correzione delle distorsioni prospettiche
Uno dei problemi quando si fotografano edifici o ci si cimenta con la foto di architettura è quello delle distorsioni prospettiche. Un primo tipo si presenta quando per fare entrare tutto nell’inquadratura si inclina la fotocamera verso l’alto. Questa operazione comporta la non planarità della pellicola con l’elemento inquadrato e genera un’esagerazione prospettica, con la base del soggetto sproporzionatamente larga rispetto alla cima e un effetto come se il soggetto stesse cadendo all’indietro. Le soluzioni possibili sono: usare un grandangolare per tentare di fare rientrare tutto nell’inquadratura senza inclinare la macchina, fare qualche passo indietro, usare un apparecchio con obbiettivo decentrabile o un banco ottico provvisto di movimenti. Se nonostante questo si rendesse necessario apportare correzioni è possibile farlo in postproduzione con Photoshop. Esistono diversi sistemi. Eccone due molto veloci.
Metodo A
Supponiamo di voler aggiustare la prospettiva dell’edificio in figura 4.
fig.4 fig.5
Per avere dei riferimenti ortogonali che ci aiutino ad individuare la perfetta verticale sovrapponiamo una griglia all’immagine con il comando –View- > -Show- > -Grid-. Nel caso volessimo variare le dimensioni delle maglie della griglia lo possiamo fare da –Edit- > -Preferences- > -Grid, Guides & Slices-.
Ora selezioniamo l’intera immagine con lo strumento Rectangular Marquee (selezione rettangolare) evidenziato in verde in figura 5.
Selezioniamo –Edit- > -Transform- > -Perspective-. La figura viene contornata da un profilo che presenta sui quattro vertici dei quadratini. Se trasciniamo con il mouse i vertici (fig.6 in rosso) possiamo deformare l’immagine e ristabilire la verticalità della torretta usando come riferimento la griglia.
Fig.6
Non ci resta ora che ritagliare l’immagine con lo strumento Crop, evidenziato in giallo in figura 5.
Metodo B
Il metodo A pur essendo molto versatile presuppone di avere una certa manualità nel sistemare appunto manualmente la distorsione prospettica. Il metodo ora illustrato invece delega tutto in automatico a Photoshop. L’unica azione necessaria è dire al programma quali sono le linee prospettiche da raddrizzare e correggere.
Come esempio useremo ancora la figura 4. Con lo strumento Crop selezioniamo un rettangolo attorno alla torretta (fig 7). A questo punto invece di usare la solita funzione di ritaglio selezioniamo con un segno di spunta la voce “Perspective” come mostrato sempre in figura 7 (cerchiato in rosso).
Fig. 7
La funzione “Perspective” ci permette di inclinare i margini della selezione con il mouse e di farli coincidere con i lati della torre, come mostrato in figura 8. Agendo sui 4 vertici si modifica l’inclinazione della selezione, se si agisce sulla mezzeria dei lati questi possono essere traslati senza modificarne l’inclinazione.
Fig. 8
Non ci resta che allargare la selezione trascinandone i lati dal punto centrale, (facendo così non ne modifichiamo l’inclinazione) in modo da includere la porzione maggiore di fotografia possibile (fig. 9A). Adesso, premendo “invio” (Enter) l’immagine verrà contemporaneamente ritagliata lungo i margini di selezione dello strumento crop e raddrizzata. (Fig. 9B)
Fig. 9
N.B. Tutte le correzioni prospettiche attuate con Photoshop, sebbene molto potenti e versatili, introducono una perdita di qualità dell’immagine tanto più grande quanto maggiore è l’intervento di correzione richiesto. Per questa ragione è molto meglio minimizzare gli errori prospettici subito in fase di ripresa e operare poi con Photoshop solo quei piccoli aggiustamenti necessari ad ottimizzare l’immagine.
Distorsioni e difetti causati dagli obbiettivi.
Precedentemente abbiamo visto come porre rimedio ad alcuni errori e distorsioni prospettiche causati dal non perfetto allineamento, verticale od orizzontale, della fotocamera con il soggetto inquadrato. Esistono però delle distorsioni dell’immagine causate unicamente dagli obbiettivi. Sono principalmente le cosiddette distorsioni a CUSCINETTO e a BARILOTTO. Come detto dipendono unicamente da alcune lenti e dalla loro costruzione ed esulano da errori di parallasse causati dall’inclinazione della fotocamera. Vi sono poi problemi quali VIGNETTATURA e ABERRAZIONI CROMATICHE che dipendono in larga misura dagli obbiettivi utilizzati e dai loro schemi costruttivi, frutto di compromessi fra costi e prestazioni e versatilità, in particolar modo per quanto riguarda zoom e grandangolari spinti.
Tutti questi inconvenienti possono essere corretti in maniera veloce con un tool presente in PS CS2 chiamato “Lens Correction” che si attiva da –Filter- > -Distort- > -Lens Correction-.
Appare la maschera riportata in figura 10
Fig. 10
Fig. 11 Nella parte destra è presente un set di comandi, riportato in grande in figura 11. Inoltre all’immagine viene sovrapposta una griglia (disabilitabile) da usare come riferimento per alcuni tipi di correzione.
Analizziamo una per una le possibilità di correzione offerte.
Distorsioni a barilotto e cuscinetto.
queste distorsioni si presentano con maggiore evidenza ai bordi delle immagini dove le linee rette invece di essere tali si incurvano verso l’interno (cuscinetto) o l’esterno (barilotto).
La correzione con Photoshop e la maschera “Lens Correction” è semplicissima. Basta spostare il cursore “Remove Distortion” (il primo in alto) verso destra o sinistra. A destra si accentua il cuscinetto ed in tal modo si corregge il barilotto, a sinistra vice versa si và verso il barilotto correggendo il cuscinetto.
Aberrazioni cromatiche
Accade spesso che i bordi delle figure se di passaggio fra zone luminose e zone scure presentino degli aloni colorati (comunemente di rosso/ violaceo, a volte di blù) dovuti all’incapacità dell’obbiettivo usato nel focheggiare tutti i colori che compongono la luce nello stesso punto.
Questi aloni possono essere ridotti grazie alla maschera “Lens Correction” usando i due slide sotto la voce “Chromatic Aberration” . Il primo slide chiamato “Fix Red/Cyan” è dedicato al controllo degli aloni rossastri, mentre lo slide “Fix Blue/Yellow” agli aloni bluastri.
Correggere questi aloni non è cosa facile e spesso bisogna dosare il lavoro dei due cursori. Non esistono regole applicabili a tutte le fotografie, bisogna procedere per tentativi.
Vignettatura
Quando una lente non è in grado di garantire un’illuminazione uniforme dei bordi rispetto al centro della pellicola, oppure del sensore di una fotocamera digitale, in tali casi si noterà una diminuzione di luminosità agli angoli di un’immagine rispetto a quanto si osserva al centro. Si parla di vignettatura. Tale fenomeno si presenta comunemente in obbiettivi grandangolari oppure in alcuni zoom che hanno escursioni nel grandangolare. Il fenomeno è bene evidente nell’immagine che segue dove si nota che il cielo ai bordi del fotogramma è ben più scuro che al centro.
Il problema può essere corretto con il solito “Lens Correction” grazie ai due slide sotto la voce “Vignette”. Il primo slide (amount) se spostato verso destra schiarisce i bordi dell’immagine (e li scurisce nel verso opposto); il secondo slide (Midpoint) varia l’estensione dell’area del bordo che subisce la modifica. Interessante sottolineare come questi comandi consentano anche di introdurre ad arte la vignettatura e di dosarne con precisione forza ed estensione per ottenere effetti particolari e creativi un tempo ottenibili in camera oscura con sapienti e lunghi lavori di mascherature.
N.B. Se si usa una fotocamera digitale e si scatta in formato RAW è più conveniente ricorrere ad Adobe Camera RAW (il plug in di PS per la conversione dei file RAW) per correggere vignettatura ed aberrazioni cromatiche piuttosto che farlo con Lens correction in PS. Questo perché Camera RAW dispone delle medesime opzioni e tool di correzione che abbiamo visto per Lens Correction di PS, ma applica tali modifiche sul file digitale RAW prima della sua conversione garantendo in tal modo una migliore qualità di immagine e parimenti un minore decadimento dovuto alle modifiche.
Infine và ricordato che le correzioni prospettiche che abbiamo analizzato nella prima parte di questo articolo sono effettuabili anche con “Lens Correction”. Infatti la parte inferiore del pannello di comando presenta la voce Transform, dove sono visibili i cursori Vertical e Horizontal Perspective ed Angle.
Con Vertical perspective si aggiusta la prospettiva lungo l’asse verticale, con Horizontal Perspective lungo l’asse orizzontale e con angle si può ruotare l’immagine verso destra o sinistra in gradi. Personalmente reputo più duttili e versatili gli strumenti di correzione prima analizzati rispetto a quelli di “Lens Correction” che vedo meglio per piccoli aggiustamenti. Ma come spesso accade con Photoshop è solo una questione di gusti personali.
Aprile 2006
Marco Pastori (Pamar5)