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1 Utenti anonimi
Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Ho ripreso in mano delle vecchie diapositive Kodacrome, e a parte qualche graffio i colori sono rimasti pressoche' uguali.
Ho anche diapositive di altro tipo dello stesso giorno scattate dagli amici, ma mi hanno dato molto da fare. L'unico inconveniente la spuntinatura a mano... pero'.... Allega: disgraziacane1.jpg (18.25 KB) quasiincresta.jpg (54.80 KB) Disgrazia3.jpg (56.55 KB) Disgrazia1c.jpg (447.43 KB) Disgrazia2.jpg (40.27 KB) Disgrazia4bis.jpg (59.28 KB) disgraziaritorno.jpg (66.46 KB)
Inviato: 7/11/2016 18:55
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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Utente non più registrato
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Ottimo! Anche perchè non è facile scansionare i Kodachrome. Grande nostalgia di quella pellicola!
Inviato: 7/11/2016 19:12
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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Ha resistito a dei contriluce sulla neve, e a oltre 3000 metri, veramente duri. La neve non è mai "bruciata", nella diapositiva si leggono tutti i particolari.
Inviato: 7/11/2016 19:33
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Perchè disgrazia? un nome strano per degli alpinisti
Inviato: 8/11/2016 14:55
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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27/5/2006 13:11 Da caserta
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Triplamentee belle per il valore sicuramente sentimentale, per la resistenza a 40 anni di vita (cosa assolutamente dubbiosa per gli attuali digitali) e per la difficoltà sia tecnica che "tattica"...
Anzi ne approfitto per chiederti consigli sull'esposizione. Nel senso che già una diapositiva ha notoriamente tolleranze ridottissime quindi riuscire in una condizione dinamica ad esporre in modo cosi bilanciato ti rende ancora più merito. Visto l'approssimarsi dell'inverno... Consigli sulla esposizione?
Inviato: 9/11/2016 6:50
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boh! e chi ci capisce niente......... | ||
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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Moderatore
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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Citazione:
Perché ? Marco
Inviato: 9/11/2016 12:42
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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27/5/2006 13:11 Da caserta
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forse sono "fraintendibile"... chiarisco:
"per la resistenza a 40 anni di vita (cosa assolutamente dubbiosa per gli attuali digitali)" inteso il tuo archivio di scatti analogici (non le tue stampe ma le tue negative e positive) è resistito a 40... chi sa per il tuo archivio digitale... anche su questo forum o sul gemello defunto qualche tempo fa si discuteva di questo argomento ovvero della "non certezza" che i nostri nipoti possano godere del nostro archivio. oltre l'obsolescenza dei formati proprietari, che potresti anche ovviare tramite ripetute conversioni, c'è il problema più concreto che: - hai mai provato ad aprire un CD o un DVD di 10 anni fa? - hai mai aperto un vecchio (5/10 anni non 60!!!) file che è impossibile da aprire? - non ti è mai capitato un file "corrotto"? (e non faccio battute politiche...) il problema dell'archiviazione digitale è reale oltre che ben noto... sai che solo copiando ed incollando un file ci sono degli errori sistematici che vengono commessi dalla macchina (un po come quelli del DNA nelle sue continue replicazioni) fino a quando la sommatoria o l'errore unico fatale non provvede a corrompere definitivamente il file che casomai non hai neanche mai stampato!!! nessun produttore di fotocamere avvisa il cliente su questo pericolo... chi sa che in futuro non ci sarà qualche causa (in USA più probabilmente dove il diritto del cosumatore, vedi caso VW, pare almeno in apparenza rispettato... avevo le foto della comunione di mia figlia... conservate in doppia copia... dopo 20 anni le ritroverò? e se ogni 6 mesi trasferisco l'archivio copiando ed incollando... quanto potrà durare prima che venga corrotto/obsoleto/rubato/bruciato da uno sbalzo di tensione o dalla cameriera che per errore ci versa sopra un bicchiere d'acqua o semplicemente mi cada dalle mani in un trasferimento breve? BOH! e se vengono a rubare a casa e si fregano il PC? e se si fregano l'HD di store collegato dove con tanta premura hai provveduto a fare il beckup? l'unico motivo per perdere un archivio analogico a prescindere da che tu lo abbia stampato è che lo conservi male, lo butti o lo regali... anche il furto, anche casuale, a meno che non sei un nome grosso lo vedo molto improbabile.
Inviato: 9/11/2016 15:51
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boh! e chi ci capisce niente......... | ||
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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11/10/2007 17:48 Messaggi:
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Citazione:
E' il nome della montagna, si trova in provicia di Sondrio. Da wikipedia; Sembra che il nome non sia legato ad un qualche evento infausto, quanto piuttosto ad una storpiatura del nome in dialetto locale "Disglascia", ovvero il "monte che si scioglie", a causa delle abbondanti precipitazioni che lo interessano.
Inviato: 9/11/2016 18:16
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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20/8/2008 18:11 Da Roma
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Sempre un piacere vedere le vecchie kodachrome!
Inviato: 9/11/2016 18:20
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Ah grazie sono proprio ignorante in ambito montagne! credevo fosse un'appellativo bizzarro dato dall'amico Renzo!
Inviato: 9/11/2016 18:49
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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24/9/2009 0:53 Messaggi:
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Citazione:
Pino, io qualche mese fa stava dando un'occhiata a delle mie Kodachrome di circa 35 anni fa ( tra l'altro mi sembrano perfettamente conservate) e stavo pensando di rivolgermi ad un laboratorio per farmene scansionare qualcuna e stamparla. Perché dici che è difficile scansionarle?
Inviato: 9/11/2016 20:03
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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9/12/2004 21:10 Da Toscana
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vedo che alcune risposte ve le siete date da soli...
Si le Kodacrome e i negativi, in special modo il b/n, offrono la soddisfazione di poterli riutilizzare a distanza di 40-50 anni ( nel mio caso ). Altri tipi di diapositive non sono cosi' longevi, virano al rosso o al viola, ma comunque si riesce sempre a tirare fuori l'immagine. Io facevo il programmatore, e conosco per esperienza la fruibilita' dei supporti dopo un certo periodo. Lavorando in un Ente Ospedaliero e' capitato di dover andare a ricercare tra gli archivi di 5-10 anni precedenti dei documenti e trovarsi nell'impossibilita' di leggerli perche' non esisteva piu' il lettore. Una volta ci aiuto' l'IBM a trovare un computer, l'unico in Italia ancora in funzione, presso un imprenditore conservatore, capace di levarci dalle peste. I nastri sono sempre stati il supporto lento ma piu' sicuro Ora ci sono le ditte che gestiscono gli archivi occupandosi di ritrasferirli sui supporti piu' recenti. Pero'io ho ritrovato per caso in un archivio cartaceo, il mio certificato di nascita e perfettamente conservato... Mi chiedete dell'esposizione. A quei tempi avevo una Yaschica TL Electro X e lavoravo in automatico, e soprattutto un'ottica favolosa, il Pentax 35 3,5 che reggeva molto bene i contrasti. C'e' da dire che molte diapositive in proiezione sono buone ma stamparle con il chimico e' un'impresa. Con lo scanner ( io ho il Nikon 5000 ) e dei buoni software si riesce a recuperare molto anche se emergono a volte artefatti che bisogna coreggere a mano. Il Kodacrome ha lo svantaggio che deve essere spuntinato a mano perche' usando la pulizia via sofware i graffi e la polvere assumono l'aspetto di protuberanze sia pure del colore e tonalita' delle zone adiacenti.
Inviato: 9/11/2016 22:56
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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27/5/2006 13:11 Da caserta
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problema1:
cosa te ne fai oggi di una scheda di memoria piena di scatti? torni a casa li selezioni, li post-produci e li stampi prima di archiviarli eventualmente nel dimenticatoio con l'idea di rispolverarlo tra qualche anno... questo potrebbe non accadere mai! Problema2: cosa te ne fai di una macchina analogica e di una pellicola colore (non parlo del BN per ovvie ragioni)? mi trovo nella condizione di avere delle macchine analogiche essendo nato in epoca analogica dal piccolo al grande formato che uso per il BN... perchè non usarle anche per il colore invece che della solita digitale seppur FF e di alta gamma? allora approfitto di un ordine di materiale BN per inserire qualche pellicola colore negativa... faccio qualche rullo e mi metto alla ricerca di qualcuno che mi faccia un trattamento adeguato... risultato dopo qualche ricerca e inevitabili plurime lamentele da parte di utenti sparsi per il paese di un trattamento delle loro pellicole non all'altezza di molti laboratori professionali, trovo su un forum molto seguito (che seguo anche io) un utente molto competente al quale molti hanno affidato il trattamento colore con grandissima ed unanime soddisfazione per la cura con cui gestisce personalmente ed attentamente il processo colore. mi decido e spedisco... gentilissimo, premuroso effettua il lavoro e mi rispedisce dopo ovvio e generoso (oppure congruo per altri) compenso. Apro il plico e mi trovo di fronte delle stampe per me assolutamente inaccettabili! colori sballati, dominanti, un velo di fondo e colori smorti... mi chiedo se la mia assuefazione al digitale sia tale da trarmi in inganno al più naturale processo chimico ed allora rispolvero foto dello stesso periodo sempre chimiche... ovviamente la mia assuefazione non era tale da "amminchiarmi" e risalta su stampe di 15 anni fa colori bilanciati e vividi e dettagli sconosciuti sulle nuove stampe. Tralasciando anche il comportamento del tutto poco professionale tenuto nella "post-vendita" (alle mie rimostranze non vi è stata una risposta all'altezza della reale competenza dimostrata negli interventi quotidiani sempre puntuali, puntigliosi ed esaustivi)... restano due quesiti al termine di questo pensiero chiaramente personale: 1 possibile che per 3-4 rullini/rulli bisogna, anche avvalendosi di un laboratorio più serio, spedire il materiale (non abitando a Roma nè Milano), spendere letteralmente una fortuna per sviluppo, provini, e poche/pochissime selezionate stampe ricordo? ne vale la pena? 2 dunque volendo scattare in analogico colore... che fare?
Inviato: 10/11/2016 8:24
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Credo che se cerchi oggi una lampada a petrolio è molto facile che non la trovi, o che la trovi solo dall'artigiano nascosto in qualche angolo del mondo che le produce per quei pochi appassionati, e che comunque sia di qualità molto peggiore di quelle che si trovavano dappertutto cento anni fa. Morale, il mondo va in una certa direzione (migliore o peggiore ?) e cercare di invertirla è molto difficile e frustrante. Ho abbandonato la pellicola a colore proprio per la difficolta di trovare oggi qualcuno che la tratti decentemente mentre dieci anni fa trovavo ogni tipo di pellicola sotto casa e il laboratorio la sviluppava -bene- due volte al giorno. Ma non mi sento privato di nulla, finchè ci saranno degli strumenti che producono fotografie farò fotografie, e se i supporti digitali non sono eterni me ne faccio una ragione, il futuro farà a meno delle mie fotografie, credo che non sia il suporto a renderle "immortali" ma la loro diffusione a vari livelli.
Inviato: 10/11/2016 9:04
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Re: Scansionando una Kodacrome 40 anni dopo.... |
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Utente non più registrato
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che piacere.
Sarà il soggetto/la situazione, sarà la qualità delle riprese e della loro elaborazione, saranno anzi entrambe le cose... Per il mio gusto superbe tutte, solo poco di meno la penultima (può darsi un po' di rosa/magenta di troppo). Applausi, al fotografo e all'alpinista (vedi tu in che ordine, a seconda di che cosa sai essere più importante per te). E per quanto riguarda il fatto che siano delle scansioni di Kodaachrome.....beh, un po' si vede, i cromatismi e i toni sono molto franchi, diretti, ma a ben vedere le mezze tinte e le sfumature non mancano. Poi come sappiamo ci sono dei programmi che tentano di dare ai nostri jpg qualcosa dell'allure di queste immagini analogiche, il che significa che quell'allure ha un valore e non solo per pochi fanatici e/o nostalgici.... Ciao, Sandro
Inviato: 13/11/2016 2:28
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