Ultimamente sto facendo lavori con questa pellicola istantanea e non nascondo che mi sto divertendo moltissimo.

Recupero il negativo che, avendo una resa decisamente differente dalla stampa, mi permette di avere due interpretazioni differenti dello stesso scatto.

Mi chiedo se qualcuno utilizza questa tecnica: il recupero del negativo non è una operazione complessa, sebbene sia piuttosto noiosa e occupi tempo, ma il problema è che spesso ottengo negativi puntinati e con antipatici distacchi dell'emulsione. Mi chiedo se questo tipo di problemi sia comune.

Il grande problema è la scansione: ho difficoltà a ottenere una restituzione dei colori che in quoalche modo si avvicini a quella delle stampe istantanee. A qualcuno è capitato di scansionare questi negativi recuperati? Con quale proesito? Quale postproduzione?

Andrea

Proprio pochi giorni fa ho incontrato un ragazzo che scattava ad una sagra religiosa con una polaroid e con pellicole istantanee fuji. Mi ha fatto vedere le foto e mi è venuta voglia di dedicarmici anche se il costo già non è uno scherzo... comunque, mi spiagava che lui il negativo lo tratta, o meglio lo lava, in semplice candeggina e poi penso lo scansioni am di più non so. Andrea, anche tu lo lavi?

Osvi

Ciao, mi aggiungo anche io;personalmente dopo lo sviluppo lascio la matrice a bagno per ore anche una notte intera, poi lo tratto con la candeggina. Per la scansione mi adeguo ai valori cromatici sfalsati che il "negativo" ottenuto restituisce.

In effetti il negativo delle FP-100C non è certo quello delle 665, controllando con un lentino si vedono granuli e puntini, a volte sembra quasi che la superficie sia retinata. Non li scannerizzo ma alcuni li ho stampati in BN e, nonostante il contrasto molto basso richieda la massima gradazione della carta, il risultato è piacevole, oltre che chiaramente diverso rispetto alla stampa a colori. Sarebbe interessante provare a stamparlo su carta a colori, ma non sono attrezzato per questo. Personalmente per pulire il negativo dall'antialo uso un prodotto per la pulizia del WC a base di candeggina in gel, più facile da controllare rispetto alla candeggina liquida che, se si infiltra sotto il negativo, distrugge l'emulsione.

Grazie per commenti e dritte: in effetti uno dei problemi è l'infiltrazione di candeggina che il gel dovrebbe evitare.

Forse devo convincermi che tramite scansione non è semplicemente possibile ottenere lo stesso colore delle stampe.

Andrea

p.s.: Osvi, per recuperare il negativo dalla matrice attacco quest'ultima a un vetro con del nastro isolante e cospargo di candeggina la parte non protetta dal vetro finché si scioglie lo strato nero.
Tieni conto che non é un sistema economico, ma 1,2€ per una stampa e un negativo non sono una follia...

Andrea

Ciao Andrea, come te anch'io ultimamente mi sto divertendo con le istantanee Fuji, il mio consiglio è di usare proprio la candeggina gel, reperibile in qualsiasi supermercato.
Ho risolto il problema del distaccamento dell'emulsione evitando il lavaggio in acqua calda, ed effettuando un risciacquo della matrice abbastanza veloce.
Per quanto riguarda la "fedeltà cromatica" non ho trovato ancora un metodo valido di scansione, solo un paziente e noioso lavoro di post produzione mi permette di avvicinarmi (con scarsi risultati) al positivo, tant'è che a volte preferisco tramutarlo in un B&W (con discreti risultati

scansione con V700 Epson...

Allega:

---

  Crepuscolo con pony.jpg (737.54 KB)

stampa a contatto con acidi Lith su carta baritata tono caldo...

Allega:

---

  6.1.2011 bn.jpg (694.03 KB)


  9.1.2011 bn.jpg (451.06 KB)