Chi è Peter ?

Peter è quella PERSONA che tutti i giorni si reca al Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale perchè sa che c'è qualcuno, me ed altri miei colleghi, che possono aiutarlo.
Peter in genere veste malissimo, è sporco, ha la barba arruffata,pochi spiccioli in tasca,spesso puzza,parla da solo,ride da solo,urta la gente sui marciapiedi,piscia dove gli pare,a volte lo si vede solo sul ciglio della strada che fissa il vuoto,mangia quando puà,fa paura ai bambini ma ancora di più ai genitori.
Lui combatte una battaglia che perde QUASI tutti i giorni: la sua schizofrenia, o il suo disturbo di personalità , o il suo autismo,il suo essere borderline...non gli danno tregua !
Tutti i giorni combatte e tutti i giorni non ha tempo per perdersi dietro al perchè la gente lo evita, perchè hanno paura di lui, perchè beve il caffè al bar da solo e con gli occhi di tutti puntati addosso,perchè nessuno gli parla, nessuno sente il suo freddo...
Non ha importanza per lui sapere il perchè del suo nuovo nome, non ha importanza sapere perchè ormai tutti lo definiscono... ... pazzo!!!
Certo, lui fuma anche in chiesa, delira, urla e ride senza aver davanti nessuno, o almeno... nessuno visibile agli altri...si crede un Dio e vuole combattere il diavolo che vede di fianco a lui,allucinato entra e esce dai negozi, si corica sotto le panchine del parco la domenica...
ne fa di cose strane Peter...
Si sente deriso, temuto, fuori luogo, ma che importanza ha ? Non è certamente questo il suo mondo !
Lui vive solo; solo con le sue paure, le sue ansie, il suo dolore, la sua gioia, le sue fobie, la sua fame, la sua timidezza...solo, solo con se stesso e in mezzo agli altri.

Io però con Peter ci ho voluto parlare, ho voluto capirlo.

Insieme abbiamo allestito una Camera Oscura con quattro soldini, siamo riusciti a caricare una reflex, poi una tank, a capire quale fosse il contrasto giusto, a stamparci le nostre immagini. Al buio e senza paura.
Poi li abbiamo portate in piazza il giorno della nostra festa,(a proposito, Peter vi invita tutti per l'anno prossimo e conta sulla vostra presenza, e non sta scherzando)poi abbiamo allestito una mostra itinerante in tutto l'ospedale prima e in tutto il dipartimento poi, e da allora ogni anno, ogni santissimo anno, insieme a Peter quel giorno combattiamo insieme: lui, io,i miei collegi e tutti coloro che ci credono, contro la malattia ma sopratutto contro LO STIGMA DELLA MALATTIA MENTALE ! Questo è il titolo che abbiamo dato alla nostra festa.
Panini e bibite gratis per tutti, immagini con i nostri ritratti ( e vi sfidiamo a capire chi è Peter), palloncini colorati e fischietti per i bambini a cui facciamo paura!
Combattiamo in piazza tutti insieme, il disagio, il pregiudizio, la paura!!
Un anno, a sorpresa, abbiamo pensato di rivolgere il nostro urlo alle famiglie: quelle famiglie in cui Peter fa fatica a sentirsi a casa.
Nascono da questa idea le foto che Beppedeldiurno ha fatto al suo collega che si è prestato al gioco.
Descrivere un Natale , una primavera, guardando dentro la grotta di Peter...ed stato uno schok per tutti.Ma non per noi e per PETER.
Immagini forti a descrivere la realtà  invisibile,immagini per sensibilizzare.Immagini per dire basta alla paura, immagini per dire si alla PERSONA.
Vorremmo tanto non aver più bisogno di fare la nostra giornata di sensibilizzazione contro lo stigma, ma ancora oggi Peter mi ha detto che ha mangiato da solo.

Solo per ciò che hai fatto meriteresti un premio.

Ciao Beppe,
l'amicizia e' una potente medicina e ho alcuni esempi in cui l'amore dei parenti e l'affetto con cui sono stati accolti alcuni "Peter" in ambienti sportivi ha ridato aspettative a persone che altrimenti si sarebbero perse per strada.
Oggi quando lo saluto non mi riconosce piu', pero' lavora,( e come lavora! ) in un supermercato un "Peter" che ho avuto in piscina quando facevo l'istruttore di acquaticita'. Lo stesso impegno che metteva nell'imparare a nuotare, la stessa ferrea volonta' che lo faceva sopravvivere all'acqua ingoiata nei suoi movimenti scoordinati. Non mi riconosce, ma sono felice ugualmente nel constatare che il tanto affetto di una sorella e tante briciole, fra le quali l'amicizia di un gruppo di svitati subacquei, gli hanno regalato una vita.
Quanti Peter ci sono in giro, e molti, la maggioranza, non hanno incontrato un Beppe sulla loro strada, e l'unica cosa che li fa sentire come gli altri e che gustano con evidente soddisfazione, e' la cerimonia del caffe'. Dieci, venti caffe' il giorno, ma forse sarebbe per loro piu' salutare una parola amica. Mi piacerebbe davvero partecipare alla festa, comunque salutami Peter di cuore.
Ciao,
Renzo

Non riesco a commentare. Mi pare superfluo.
Preferisco venire alla mostra quando sarà . Almeno si tratta di un atto concreto.
Ti chiedo di farmi sapere quando.
G.

Mi fa piacere leggere i vostri interventi.

Vi assicuro che se verrete alla festa, passerete una mezza giornata alla fine della quale vi dispiacerà  andare a casa.
lunedi vi saluto i circa 20 Peter, tra uomini e donne, e di sicuro non mi dimenticherà di segnalarvi la data con tanto di invito,

Ciao Beppe,
mi fa piacere che tu abbia espresso pubblicamente il perché del tuo lavoro.
Sono convinto che possa essere 'pedagogica' e dare qualche elemento di riflessione a chi non conosce il problema.

Lavorare in reparto/centro/servizio/strada significa accettare una sorta di amplificazione della relazione, si crea una dimensione nella quale ogni gesto, ogni sguardo, ogni parola acquistano una importanza, un fondamento, una criticità  totale: è un'immersione, faticosissimo ed intensissimo, nell'umanità , in una umanità  che costringe ad una riformulazione continua di noi stessi, di chi siamo, di cosa vogliamo, di cosa possiamo fare, non solo per Peter, ma anche per noi. Un'esperienza dalla quale non si puà che uscire diversi e, a volte, migliori.


Andrea

Ciao Andrea,
ciò che dici è vero.
Ho imparato tante cose in questi ultimi anni e mi sono spesso chiesto dov'ero prima.
Il bello della situazione sta nel fatto che se entri in questo mondo, puoi anche startene solo a guardare ma se cominci a condividerne pian piano sempre qualcosa in più, allora diventa come un vortice.
E le giornate dovrebbero avere 48 ore.

Ciao Beppe.
Onore al merito per il tuo piccolo eroismo quotidiano.
Ce ne vorrebbero molti come te.
Umberto

Beppe, grazie del tuo magnfico topic, personalmente sono molto molto sensibile a questi temi e sono felice che tu abbia voluto condividere con il forum i tuoi pensieri e la tua esperienza!

Una domanda: consideri il portfolio de "Il mondo di Peter" come concluso o hai intenzione di realizzare altre immagini?

Citazione:

Grazie Umberto,
mi piace svolgere questa professione;
girerà i complimenti anche ai miei colleghi.

Citazione:

Ciao Marco,
ho/abbiamo intenzione di realizzare altre immagini ma possibilmente inserendo una figura femminile la quale, a differenza di quella maschile, dovrebbe dare e rappresentare il contrasto tra i due mondi.
Spero di poter fare qualcosa in primavera.