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1 Utenti anonimi
Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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Prendo spunto da questa discussione:
http://www.effeunoequattro.net/htdocs ... at&order=ASC&type=&mode=0 Mi permetto di postare un riferimento tratto da un pensiero di Fer. Citazione:
L’altra persona a cui si riferisce Fer è Luciano. Emerge fondamentalmente un approccio diverso nel fare delle conversioni da raw: - una conversione atta a generare un file “finito”, ossia con tutte le ottimizzazioni del caso, pronto e fatto. - Una conversione atta a produrre un file “base” e da lavorare successivamente con un programma di fotoritocco quale PS. Anche io ho sempre adottato quest’ultimo approccio; ossia fare una conversione che generi un file TIFF pulito, da “lavorare” successivamente. In PS. Ora mi chiedo: negli ultimi tempi quello che una volta non era fattibile con un programma di conversione, ora è possibile. Prima era quasi un obbligo usare un software di fotoritocco per certe operazioni di ottimizzazione; ora molto molto meno. Allora come porsi? Probabilmente è meglio “lavorare” un raw che un file (TIFF) convertito. A naso un raw è piu’ malleabile e “resistente”. Sopporta meglio certe operazioni. Tale diversità di modi di procedere apporta (forse) effetti riscontrabili sulla qualità del lavoro finito? Intendo una diversità riscontrabile in concreto, non sottigliezze da lente d’ingrandimento. A naso un raw sopporta meglio certi interventi di un TIFF…….quindi? Cosa avete riscontrato (se lo avete fatto) nella pratica? Marco
Inviato: 20/11/2013 14:30
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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Non so, per me il fatto stesso che il convertitore non supporti maschere, layer, pennelli, timbri-clone con autofill etc. lo esclude a priori come strumento di fotoritocco.
Tant'è che non mi soddisfa molto neppure Lightroom. Un TIFF 16 bit/canale già nel "giusto" spazio colore (che è appunto l'output delle mie conversioni) e con esposizione già corretta, è in grado di subire "strapazzi" notevoli prima di mostrare qualche posterizzazione o rumore di quantizzazione, quindi non mi pongo il problema. Poi comunque il mio stile fotografico non prevede grandi interventi sulle immagini. Fer
Inviato: 20/11/2013 14:42
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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8/1/2005 22:33 Da Varese
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Citazione:
Si, anche nel mio caso gli interventi non sono pesanti, ma si riducono ad ottimizzazioni (curve, livelli, sharpening…). Penso che la possibilità di usare in un raw converter sia poco attuabile…..a meno di non dover gestire files di dimensioni mostruose. Un paio di livelli raw ed il peso cresce in modo mostruoso ed esponenziale….. Marco
Inviato: 20/11/2013 15:51
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Per la verità non mi riconosco completamente nella descrizione del mio modo di procedere.
Anche per me il completamento del lavoro di postproduzione prevede due passaggi: il primo atraverso il RAW converter ed il secondo col programma di fotoritocco, che nel mio caso è Photoshop CS6. Le maschere, le curve, i livelli, ecc. li utilizzo anche io se necessario, ed ovviamente con PS. Solo che a PS mi sembra giusto sottoporrre un file TIFF già ottimizzato per quanto riguarda temperature colore, ombre/luci, esposizione, ed anche riduzione disturbo e nitidezza. Tutte queste operazioni si possono anche fare in PS, ma non credo che vengano meglio. Direi anzi che questa prima parte di aggiustamento del file si faccia più proficuamente in LR (che è il RAW converter che uso di default). Poi, ovviamente ognuno si regola come crede. Ma il fotoritocco prevede per me operazioni diverse da queste.
Inviato: 20/11/2013 16:40
Modificato da luciano su 22/11/2013 23:27:44
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Tessera C.F.A.O n. 3 "Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee https://500px.com/lucinio http://www.flickr.com/photos/15773975@N00 |
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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27/4/2006 13:48 Da Roma
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Da quando ho scoperto CR il PS non lo uso quasi più. Non faccio foto ritocco, ma "aggiustamenti". Da quando è possibile agire anche a livello zonale per variare esposizione, contrasto, saturazione ecc. In pratica lo trovo una simulaziione della Camera Oscura, e tanto mi basta. PS lo uso prevalentemente per fondere il watermark o, talvolta , per la comodità dei livelli in alcune operazioni. Quali altri convertitori hano le caratteristiche di CR?
Inviato: 20/11/2013 18:07
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Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31...... -------------------------------------- www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!...... |
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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Allora. Probabilmente i modi di procedere non sono due ma tre.
Premessa: con conversione raw e ritocco si vuole intendere non il fotoritocco più o meno spinto, ma una semplice ottimizzazione dell’immagine, fatta di curve, livelli e quant’altro. Non si intende cioè un fotoritocco vero e proprio atto a modificare il file, ma un flusso analogo a quello che viene fatto sul negativo analogico per ricreare l’immagine vista in macchina all’atto dello scatto. Dicevo, i workflow emersi sono fondamentalmente tre: - l’ottenimento di un file finito in fase di conversione raw. - Una conversione dal raw al tiff con un file base e pulito ma da “lavorare” con un programma di fotoritocco. - Una conversione con alcuni interventi attuati nel raw converter (esposizione, luci, nitidezza ecc.), seguita da una “lavorazione” del tiff ottenuto in un programma di fotoritocco (curve, livelli…). Quindi? Vi è un’influenza del procedimento sul risultato finale? Non parlo di fattori quali tempistiche e/o facilità d’uso ed immediatezza. Solo di bontà del risultato. Marco
Inviato: 21/11/2013 8:37
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Il mio sito "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done" “To photograph reality is to photograph nothing.” Duane Michals |
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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Io attualmente oscillo tra la due e la tre, anche se sono per la filosofia dell'approccio n.1.
Diciamo che cerco di usare il più possibile il raw converter per operazioni che è in grado di fare. Con l'idea che lavorare sul raw è sempre meglio in generale. PS mi serve sempre alla fine per operazioni di fino.
Inviato: 21/11/2013 9:26
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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5/12/2010 10:57 Messaggi:
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Da quando uso il digitale ho sempre optato per la prima opzione, tutto sul raw converter. Va anche detto che faccio una post-produzione molto ridotta, le solite curve e livelli, colori, capture sharpening e poco altro... magari ogni tanto qualche maschera su aree specifiche.
F.
Inviato: 21/11/2013 13:18
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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29/5/2009 11:05 Da Bologna
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Pure io lavoro tutto in cr e una volta finiti i piccoli interventi di aggiustamento sui files (luci temperatura colore correzione profilo lente, eventuale raddrizzamento) li converto in tif o jpg per consegnarli ai clienti. Da ps non ci passo nemmeno.
Inviato: 21/11/2013 14:34
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www.oscarferrari.com | ||
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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29/12/2010 21:37 Da Albignasego
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Anche io mi baso quasi completamente sul convertitore di raw.
Il motivo è prevalentemente pratico: ci vuole poco (faccio ogni cosa, dalla gestione dei file, alle conversioni ultimate fino alla gallery con un solo programma), ha tutti gli strumenti che mi servono e a questo si aggiunge la praticità di spostare alcune opzioni da un'immagine all'altra. Devo dire che questo approccio mi è reso possibile anche perché AfterShot Pro, il programma che uso principalmente, supporta alcune forme di livelli e permette l'installazione di alcuni utili plugin. Se queste opzioni non ci fossero probabilmente dovrei ricorrere più spesso a programmi simil-PS. Alberto
Inviato: 21/11/2013 18:17
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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A naso (e a rigor di logica) lavorare un raw invece che un formato di file convertito (TIFF o altro) dovrebbe essere meglio in termini di resistenza del file stesso. Soprattutto se, come nel mio caso ed in quelli delle persone intervenute, si parla di “ottimizzazione” e non di fotoritocco vero e proprio e quindi invasivo e pesante. Alla luce degli attuali progressi tecnici poi sembrerebbero possibili interventi ieri impossibili per un software di conversione. Nel caso poi servano interventi non possibili con un converter è comunque possibile fare alcune cose servendosi di un software di fotoritocco.
Quindi passaggi fondamentali o più con il raw converter, seguiti (se è il caso) da interventi mirati post-conversione con un software di fotoritocco. Sarà un caso, ma il software più noto (Fotoshop) ultimamente pare più orientato al lavoro grafico e video che alla semplice ottimizzazione dei file fotografici. Forse sta cedendo lo scettro in questo campo ai converter??? Marco
Inviato: 22/11/2013 16:29
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13/5/2004 17:25 Da lombardia
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Il CR di Lightroom è parecchio più potente e flessibile di quello integrato in PS. Avendoli entrambi, non mi sognerei di usare PS per fare lo sviluppo del RAW. Ad ognuno il suo lavoro: LR per convertire i RAW e catalogare le immagini, PS per il vero fotoritocco.
Inviato: 22/11/2013 16:51
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Sul serio? A me hanno sempre giurato e spergiurato che sono esattamente identici, interfaccia a parte...
Federico
Inviato: 22/11/2013 17:07
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Re: Due workflow diversi da RAW a file finito. Quale? Perché? |
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Solo gli algoritmi (demosaicing, correzioni varie etc.) sono identici. Il "motore" insomma.
Ma LR ha layer, maschere, strumenti molto più potenti e flessibili, non è solo una questione di interfaccia. Poi, a me non riesce a piacere, ma potente è potente; e costa poco. Fer
Inviato: 22/11/2013 17:32
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Tessera C.F.A.O. n°14 Gallery (pBase) ** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** .... |
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Io vengo da Capture NX, che uso tuttora, ma quest'anno ho iniziato ad affiancare LR per avere una piattaforma più pratica ed universale. Di PS scarico ogni tanto la versione trial, per provarlo quando ne esce uno nuovo, e il pannello di ACR mi è sempre sembrato molto simile al LR della stessa generazione: da qui l'equivoco, rinforzato appunto da molte persone che affermavano che fossero "uguali".
F.
Inviato: 22/11/2013 18:49
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