Anche per l'ultimo scanner Nikon 35mm in vita è arrivato il pensionamento...

http://www.europe-nikon.com/family/it_IT/categories/broad/359.html

Nikon o non Nikon, non è una buona notizia! E' il segno di una "tendenza" preoccupante, del tutto simile a quella imposta, assai poco democraticamente, all'uso del vecchio e caro vinile... In pratica non ti lasciano scelta...
Ma come ho resistito per decenni continuando ad ascoltare e usare i vinili, così resisterà con la pellicola.



Osvi.

Possiedo il Nikon 5000ED da ormai diversi anni.
Per il momento non ho neppure avuto bisogno di ricorrere all'assistenza, ma spero che rimanga riparabile per ancora diversi anni, in caso di necessità .
L'ho usato tantissimo appena acquistato per convertire in digitale un buon numero dei miei passati scatti analogici. Poi sempre meno, ed adesso lo uso in maniera davvero saltuaria.

A prima vista è una notizia non molto bella, e certamente non è che mi faccia fare i salti di gioia.
Però puà anche essere un richiamo ad essere "coerenti".
In effetti se amiamo la pellicola ed i risultati che puà offrire, usiamola in maniera analogica: o ne ricaviamo stampe argentiche con un ingranditore o proiettiamo le diapositive. Ci potrà  dare moltissime soddisfazioni per ancora tanti anni.
Ma che senso ha a ben vedere, fare questo passaggio allo scanner per farla "assomigliare" ai files che escono dalle digitali e poi magari stamparla inkjet? Tanto vale scattare direttamente in digitale.
Rispetto a quando questi scanner semiamatoriali o semiprofessionali sono stati commercializzati, i prezzi del digitale sono crollati e la qualità  è aumentata tantissimo. Immagino che ormai saranno ben pochi gli archivi analogici non ancora convertiti in digitale. E quindi è probabile che non avesse davvero molto senso continuare a produrlo.

Il Coolscan 9000 pare invece che ancora resista.

Mi chiedevo anche io Luciano quanto ne valesse la pena fare tutti questi passaggi. Infatti volevo riprovare a usare l'analogico solo con stampe Ciba o stampe analogiche bn e vedere che succede.

Per me il metodo ibrido continua ad essere molto valido (lo affianco al digitale vero e proprio), sarà  che non sopporto la stampa chimica per tutte le seccature che comporta; naturalmente ad ognuno il suo.
Peccato per l'uscita di scena del 5000, si vede che ormai ne vendevano pochissimi; speriamo che il mercato dell'usato regga ancora un po'.

Fer

Andando un pò a memoria, quando uscì il 5000ED costava abbastanza meno di una digireflex da forse neppure 5-6 Mp.
Penso che, a parte il discorso della conversione digitale degli archivi, forse si ottenevano buoni risultati, e spendendo meno, con questa via ibrida.
Ma oggi una digireflex da 12 o 14 Mp costa meno di mille euro, e fornisce files migliori di quelli che si ottengono dal 5000ED.

Diverso il discorso per il fratello maggiore 9000ED: ancora oggi i prezzi di una digireflex medio formato sono inaffrontabili per la maggior parte degli appassionati e forse perfino di qualche professionista.
Scattare in pellicola MF con i corredi che già  si posseggono e convertire parte delle immagini in digitale, puà ancora essere un discorso conveniente o valido, in certi limiti.
Magari tra un due tre anni non lo sarà  più.
Ma è probabile che il 9000ED venga prodotto (e venduto) ancora per qualche tempo.

Citazione:

Mah, dipende dai punti di vista... come risoluzione sicuramente, ma i cromatismi di una Fortia o l'estetica di un buon BN per quanto mi riguarda sono insostituibili: tutto sta a scansionarli bene, difficile ma non impossibile.

Fer

Citazione:

Stampati inkjet?

beh del colore stampato ink jet non si puà che dir bene... del bn la questione è più complessa ma i risultati sono comunque notevoli anche se di look diverso da quello chimico

anch'io sostengo il processo ibrido per il colore, trovo che il controllo permesso dalla scansione sia unico... soprattutto per mancanza di alternative vista l'ormai quasi totale impossibilità  di avere stampe chimiche manuali da negativi e diapo colore...

ciao
daniele

Non si puà che dire bene?
Mah...temo che molti di voi o si sono scordati cosa erano le stampe colori ben realizzate o forse - beati voi che siete giovani - per motivi di età  semplicemente non le avete mai viste.
Non parliamo poi delle stampe Dye Transfer...e delle Platino Palladio.

non per andare OT... ma il discorso che ho fatto io è abbastanza chiaro, no?

tu sai dove farti fare un dye-transfert a milano o in italia? conosci un lab che stampa chibachrome come dio comanda? conosci un lab che stampa negativi colore manualmente con ingranditore e che lo faccia per bene standoti a sentire anche se non sei un super pro con commesse da migliaia di euro?

io no e credo che se ci fossero li conosceremmo tutti quanti qui sul forum, no? tu come e dove stampi? perchè puà sempre essere che conosci posti che mi sono sfuggiti e che non ho ancora provato, ammetto di non essere omniscente ... non ancora almeno... ma mi sto preparando ehehehe

io per il colore ho girato tutti i lab "professionali" che ho scovato a milano e sinceramente non ho trovato nessuno che mi garantisse non dico una stampa buona, ma spesso nemmeno un risultato cromaticamente aderente alla diapositiva o al file consegnato...

di stampe con controcazzi ne ho viste anche se sono giovincello, la qualità  so cosè e la so riconoscere ed è il motivo per cui il bn me lo faccio in camera oscura...
il problema è che per il colore l'alternativa di qualità  non c'è... punto...

il paragone non puà essere fatto con quello che ipoteticamente si potrebbe raggiungere, ma con quello che si puà comprare sul mercato attuale... e attualmente si comprano schifezze pure spendendo un sacco di soldi...
questa almeno è la mia esperienza ed è ciò che mi ha spinto alla stampa inkjet di qualità  per quanto riguarda il colore

certo che potessi farmi il dye transefert nella mia camera oscura e magari pure gratis non ci starei a pensare

ciao
daniele

Appunto.

La stampa digitale è comoda. Ed è pure discreta, o anche molto buona se preferisci. Ed è facile trovare dove realizzarla.

Tutte cose che oggi la stampa tradizionale non è affatto..

Ma non è un buon motivo per dirne solo un gran bene...facendo passare l'idea che quello è il massimo che si puà ottenere.

Perchè questo semplicemente, non è.



Però hai perfettamente ragione sul fatto che siamo OT

Secondo me 12-14 Mpixels anche come risoluzione sono inferiori ad una scansione con il 5000 ED, ovviamente con pellicola a bassa sensibilità . I 4000 dpi del 5000 non hanno il problema della demosaicizzazione, e il campionamento "stocastico" dei grani della pellicola è molto efficiente ... basta guardare la leggibilità  delle scritte ai limiti della risoluzione.

Citazione:

Altroché! Molto, molto meglio di quanto abbia mai visto ottenere in chimico.
Sono STRASODDISFATTO della stampa inkjet. Quando me la faccio da solo, ovviamente.

Fer

Ciao,
Penso che sia legato alla vendita di macchine 35mm a pellicola. Quante ne vengono vendute? Penso pochissime, per cui chi ancora ci lavora sicuramente si e' gia' comprato uno scanner adeguato che funzionera' ancora per tanto tempo ( il mio vecchio LS 20 l'ho mandato in pensione per mancanza di driver adeguati su XP e per essere passato al 5000, ma presto tornera' attivo per scansionare migliaia di negativi in bn di attivita' archeologica da trasferire in digitale ).
Voglio sperare che per i formati piu' grandi le cose andranno piu' per le lunghe, specialmente per il GF.
Bisogna arrendersi all'evidenza dei fatti...
Ciao,
Renzo

Citazione:

A tal proposito, mi piacerebbe che tu vedessi la stampa 60x80 fatta da FabioBi; ha scansionato con il V700 una dia 4x5 (mi pare fosse una Velvia) e il risultato è veramente notevole (io sono notoriamente un rompiballe per quanto riguarda la qualità  di immagine).
Stampa fatta con la HP DJ 130 su carta pearl.
Tra l'altro, splendido soggetto.

Tornando al topic... personalmente mi dispiace più per la "dipartita" degli scanner Minolta che per il Nikon 5000, che costava un mucchio di soldi e a livello di risoluzione non era poi questo fenomeno (ho 100+ lp/mm dimostrabili dal mio Minolta 5400, e "interpretando l'aliasing" si vedono i 110).

Penso anche io che sia accaduto per la riduzione del mercato, che rende ormai non profittevole continuare a produrre filmscanners, soprattutto per un solo formato. L'unica consolazione è che gli scanner piani sono molto migliorati, e il prossimo passo (spero che lo facciano!) di Epson dopo il V750 potrebbe annullare o quasi il gap con i filmscanners semipro. Ma forse voglio solo illudermi

Citazione:

Cavolo!

Grazie Fer,
Detto da te questo vale quanto una certificazione ISO 9001!!

Vorrei comunque spezzare una lancia a favore del 5000, che con l'adattatore carica dia SF 210, è un mulo ed è anche molto veloce, a differenza dell'8000-9000, che sono scanners ottimi ma molto lenti.
Per me che ostinatamente continuo a usare dia 35 mm, perlopiù con macchine a telemetro, è quasi una droga, temo di essermi assuefatto.
Domanda a Fabio, che risoluzione usi per i 4x5"? Io ho scelto 2400 dpi, più non serve direi, meno mi sento insicuro di non avere salvato "abbastanza".
Ciao,

Claudio

Citazione:

Ciao Claudio,
la risoluzione delle mie scansioni 4x5 al momento è pari a 2133 DPI.

Lo strano numero è presto spiegato:

VueScan ha l’interessante parametro “TIFF size reduction” nel tab “Output”; questo parametro definisce il lato di una matrice di pixel che VueScan compatta in un solo pixel per ridurre la dimensione della scansione quando salva il file.

La parte interessante di questa possibilità  è descritta nel manuale di VueScan quando dice: “You can use this option to write files with a reduced number of pixels. For instance, if size reduction is set to 3, then every 3x3 block of pixels in the image will be written as a single pixel, which is the average of these 9 pixels”; quindi nel caso il parametro sia impostato a 3, ciascun pixel salvato sul file è frutto del valore medio di 9 pixel (3x3) letti dal sensore, questo equivale ad una multiscansione 9x .

In pratica imposto la risoluzione di scansione a 6400 DPI, non per questioni di risoluzione, ma solo per fare più “campionamenti” ed aumentare la precisione di avanzamento del carrello, quindi imposto il parametro “TIFF size reduction” a 3 ed ecco spiegato lo strano numero (6400/3=2133).

Incidentalmente questa risoluzione è molto vicina a quella ottica che lo scanner è in grado di rilevare sull’asse di avanzamento del carrello, quindi un buon compromesso tra dettaglio e leggerezza del file prodotto.

Per dirla tutta, con il V700 + wet-mounting, si riesce a leggere sull’asse del sensore fino a circa 3200 (valori verificati personalmente con la mira ottica FSR-1 della Danes Picta), quindi si potrebbe avere ancora qualcosina in più acquisendo a questa risoluzione, ma per ora il mio PC trova assolutamente indigesti i file che ne derivano .

A presto.

Fabio