Ho scoperto di non essere capace!
Alcuni anni fa, per sottolineare la drammaticità di un luogo (Oradour sur Glane), decisi di fotografarlo in un giorno di pioggia. Foto su pellicola BN come sempre. Fatte mentre pioveva, proteggendo fotografo e fotocamera con l’ombrello. Risultato: la pioggia in foto non si vedeva, sembrava una grigia giornata nuvolosa e basta.
L’anno successivo ci tornai, un giorno che Meteo France dava pioggia. Avevo acquistato un filtro protettivo da montare davanti agli obiettivi, in modo da lasciarlo bagnare dalla pioggia. Non faticai a realizzare ciò che volevo in quanto pioveva a dirotto e tirava vento. Ogni tanto alitavo anche sul filtro tutto bagnato, e ciò che vedevo nel mirino mi sembrava molto soddisfacente. Rimpatriato e guarito dal raffreddorone che mi beccai, sviluppai e di nuovo… la pioggia non si vedeva. Inoltre le gocce d’acqua sul filtro avevano causato antiestetiche macchie sfocate sulle immagini, che non richiamavano per nulla la pioggia.
Una ventina di giorni fa ci passai a pochi chilometri, pioveva pure, ma non mi fermai, tanto… non avrei saputo cosa fare.
Mentre piove, io vedo le gocce venire giù, anche attraverso il mirino della fotocamera. Mi piacerebbe tanto imparare a farle risultare anche sulle foto. Ho anche pensato di procurarmi un piccolo flash per illuminarle, ma temo un altro buco nell’…acqua.
Se avete consigli saranno bene accetti.

Premesso che non ho mai fotografato volutamente sotto la pioggia ed anzi cerco sempre di tenermene lontano (altra cosa sono invece la foto fatte subito dopo la pioggia, quando si possono trovare dei begli spunti dalle riflessioni delle pozzanghere e dagli effetti luminosi sugli oggetti bagnati illuminati dai raggi di sole che cominciano a farsi strada tra le nubi), il tuo problema è davvero interessante. .
Azzarderei dicendo che forse bisognerebbe trovare il modo di illuminare le gocce di pioggia in semicontroluce in modo da farle risplendere ed anche bloccarle con un tempo rapido in modo che risultino in foto davvero in forma di gocce e non di strisciate indistinte. Per ottenere tutto questo, penso che la soluzione migliore sia effettivamente uno o più flash sistemato/i a 30-45 gradi davanti all’obiettivo in modo da non sparacchiare direttamente dentro il medesimo, ma da dare quell’effetto di controluce bloccato che dicevo.
Ma non avendo mai provato, che funzioni davvero è tutto da dimostrare.

E' probabile che illuminando la pioggia un po' in controluce qualcosa appaia nella foto, ma per me sarebbe irrealizzabile in quanto sono da solo a fotografare.
Più che vedere in foto le singole gocce, mi andrebbe benissimo di vedere le strisciate più o meno inclinate a seconda del vento. Che poi è quello che si percepisce a occhio nudo guardando la pioggia.
Insomma, vorrei che si capisse che sta piovendo...

Ciao Orso,
forse il ragionamento può partire dalla velocità con cui cadono le gocce di pioggia, che si aggira intorno ai 15-20Km/h.

In 1 secondo una goccia percorre circa 4 o 5 metri; affinchè ciascuna goccia crei una righina ben identificabile (ammesso che si stagli su uno sfondo che crea un minimo di contrasto), credo sia necessario che percorra uno spazio di almeno un metro, quindi penso che un tempo di scatto di 1/4 o 1/8 di secondo si una buona base di partenza.

A presto.

Fabio

Grazie per i calcoli Fabio, non avevo mai pensato a farli. Sicuramente ho scattato con tempi più brevi, tra 1/30 e 1/125, visto che scattavo a mano con focali 35 e 28 mm.
Rimane il fatto dell'illuminazione, che in un grigio giorno di pioggia è sempre molto piatta, in aggiunta al fatto che il soggetto da illuminare, le gocce di pioggia, è trasparente...

Citazione:

Beh... volendo, un flash anche relativamente economico "cinese" tipo Godox (in questo caso dedicato Nikon, ma ci sono anche modelli per altre Marche ed anche modelli più economici) (che però sia chiaro, non vuol dire che faccia schifo: io ormai li uso al posto dei ben più costosi Elinchrom), piazzato su uno stativo (e protetto con cellophane adeguato dalla pioggia) + trigger radio sulla macchina, ed il fatto di essere soli non è un problema.
Ammesso ne valga la pena, naturalmente.

Premesso che se ti serve proprio far vedere la cortina di pioggia, è un discorso diverso e se non hai soggetti in movimento è perfetto il suggerimento di FabioBi dell’uso di tempi lunghi, poi giochi un po’ con il contrasto. L’uso del flash non lo vedrei ottimale perché renderebbe dei riflessi poco realistici.
A volte non è necessario fotografare la pioggia ma basta che ci siano gli elementi che ci dicono che sta piovendo come negli esempi che metto qui.

Allega:

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  Pioggia1.jpg (554.43 KB)


  Pioggia2.jpg (596.03 KB)


  Pioggia3.jpg (512.98 KB)


  Pioggia4.jpg (638.18 KB)

Citazione:
Vero, ma nel mio caso non c'è né asfalto che luccica, né grondaie che versano (tutto è rimasto congelato al 10 giugno 1944), e l'elemento umano (visitatori con l'ombrello) è da evitare nel modo più assoluto.
Comunque farò delle prove a casa, quando riuscirò a trovare il tempo, coi tempi suggeriti da Fabio. Anche l'idea di un flash magari laterale che illumini le gocce sarebbe da provare...

Mi pare di ricordare che parecchio tempo fa, probabilmente su Fotoavventure perché qui non trovo nulla, un utente avesse parlato di un progetto fotografico con riprese durante acquazzoni... forse Mxa? Poi magari me lo sono sognato...

Non so come si fotografa la pioggia perchè è l'unica cosa che evito accuratamente, va bene ogni luce ma la pioggia no...
Però ringrazio Orso perchè con questo post mi ha fatto conoscere Oradour sur Glane di cui non sapevo nulla. Peccato non sia proprio dietro casa.

Mi associo ad Oscar, Oradour sur Glane non lo conoscevo neanch'io e mi meraviglia come questa storia atroce non sia, come dovrebbe, arcinota, come pure lo dovrebbe essere il sito che lodevolmente è stato conservato per la storia.

Oggi ho visto per qualche secondo un filmato in TV con pioggia intensa. Era perfetta. Di filmati non mi intendo molto ma potresti fare una prova con la tua Sony A7. Poi c’è un programma di visualizzazione foto (non solo ma fa molte altre cose utilissime) che forse conosci, IrfanView, che ha la possibilità di scompattare un filmato in una serie di fotogrammi. Mi sembra che la tua Sony fa filmati in 1290x1080 a 60 frame al secondo, i fotogrammi dovrebbero essere adatti ad una stampa 20x30 o interpolando un 30x40. Come già accennavi, devi usare anche un diaframma molto chiuso oltre al grandangolo per avere tutto a fuoco. Giusto per provare.

Per precisare riguardo l'estrazione dei fotogrammi di un filmato (con IrfanView che è gratuito) a cui accennavo. Lo avevo usato molti anni fa per estrarre alcuni fotogrammi da filmini di famiglia dei primi anni '60 che avevo digitalizzato e salvati in formato AVI. Ho riprovato oggi, funziona benissimo con quel formato, ma per aprire ad esempio file .mp4 mi dice che bisogna scaricare un codec video adatto. Non l'ho fatto perchè al momento non mi interessa, un'altra opzione può essere convertire da mp4 ad AVI con un apposito programma.

Comunque per chi è interessato si apre il file AVI e si fa: OPZIONI/ESTRAI TUTTI I FOTOGRAMMI.

Ovviamente o si fa un filmato di pochi secondi oppure con un programma di editing video (ottimo e gratuito è Shotcut) si ritaglia il pezzo che interessa, si salva (opzione Esporta) e poi si fa l'estrazione con IrfanView perchè altrimenti ci si ritrova con una valanga di fotogrammi (30 o 60 al secondo ad esempio).

Grazie per i consigli Pino, ma le prove con la pioggia le dovrò fare con (l'unica) macchina e (l'unica) pellicola che ormai uso per fotografare.

Citazione:
Credo proprio che uno dei maggiori responsabili del fallimento sia il diaframma. Non ricordo quali aperture ho usato, ma considerando che in un giorno di pioggia la luce non è tanta e che tirava pure vento, devo aver usato tempi non troppo lunghi e di conseguenza diaframmi abbastanza aperti. Inoltre messa a fuoco su infinito. Per cui, nonostante i grandangoli, i primi metri davanti a me risultavano sfocati e la pioggia scompariva.
Se guardiamo a occhio nudo un paesaggio mentre piove, la pioggia che vediamo scendere è quella nei primi metri davanti al nostro naso, grazie all'enorme "profondità di campo" dell'occhio umano.

uno dei vari tutorial che si trovano sul web

https://www.ilmondodellereflex.com/Ref ... e-fotografare-la-pioggia/

può (possono) essere utili come punto di partenza.